Siamo tutti certi che il Catania non abbia scampo al Liberati di Terni? Noi non la pensiamo così.
Catania alle prese contro un Golia davvero “golia” per prenderla in maniera goliardica. Infatti, stiamo parlando dell’unica squadra imbattuta in tutta Europa, con ben 12 punti di distacco dalla seconda in classifica (l’Avellino – ndr) e con soli 15 gol al passivo.
Senza contare la rosa a disposizione di uno come Lucarelli che conosciamo molto bene. Potremmo citare Dario Bergamelli, Matya Boben, Antonio Palumbo, Marino Defendi, Carlo Mammarella, Giuseppe Torromino, Filip Raicevic, ecc. Difetti ne trovate? Apparentemente, no.
Una formazione che non sembra avere lacune e che interpreta alla perfezione il 4-2-3-1 lucarelliano, tanto conosciuto alle falde dell’Etna. L’equilibrio fra attacco e difesa risiede quasi interamente nel modus operandi di Partipilo e capitan Furlan, capaci di fare da spola tra centrocampo e attacco, alleviando i carichi difensivi dei reparti arretrati.
Se ti puoi permettere di tenere in panchina gente come Mammarella e Bergamelli (che conosciamo bene), allora davvero la Ternana sembra una montagna invalicabile.
Eppure, come in tutte le cose della vita che ci appaiono perfette, in realtà non lo sono mai e celano sempre dei talloni di Achille. Non sfugge alla teoria nemmeno la Ternana delle 0 sconfitte sino ad ora racimolate.
Fragilità difensiva
Prima di tutto, c’è da dire che gli umbri sono una squadra concepita per attaccare: l’attacco è la miglior difesa. Quando si riversano in massa nella metà campo avversaria diventano devastanti e rischiano pochissimo.
Chiaro è che, se attacchi e non concludi, sei soggetto al contropiede avversario. Proprio questo è uno dei talloni di Achille della squadra del mister toscano, considerata anche la sua mentalità tanto conosciuta a noi cuori rossazzurri.
Inoltre, se messa alle strette, qualche errore lo commette. Specie in marcatura, non ci sembra la coppia di centrali difensivi Boben – Kontek ben assortita, laddove un Bergamelli in mezzo darebbe certamente più sicurezza. Inoltre, nemmeno l’estremo difensore Iannarilli ci pare puntuale nelle uscite.
In definitiva, parliamo pur sempre della capolista del girone C di serie C. Ma questo non ci deve dare la certezza che per il Catania sarà una disfatta, anzi. Noi vediamo una tripla che può essere decisa solo da episodi.
Staremo a vedere. Diamo a Davide il compito di ingannare, ancora una volta, i pronostici a sfavore…e poi ne riparleremo.
Pietro Santonocito