Il “calcio”. Quando sentiamo questa parola subito pensiamo alle grandi squadre, agli atleti che hanno indossato maglie blasonate, campioni che hanno regalato titoli storici ai propri club ma se davvero vogliamo saperne di più bisogna necessariamente fare un passo indietro quando nasceva lo sport più seguito al mondo con la nascita della Football Association nel 1863, attività amata fin da subito per le sue semplici regole. Il primo club fondato, invece, fu lo Sheffield F.C nel 1855.
Un gioco semplice dove ci si divertiva senza interessi economici che minavano la bellezza di questo sport. Purtroppo, al giorno d’oggi, non è più così a causa delle pay-per-view e del giro d’affari plurimilionario intorno agli sponsor che la fanno da padrone.
Preferiamo le sfide sul rettangolo verde dove la bravura dei giocatori si mescola alle emozioni e i tifosi incoraggiano la propria squadra del cuore. Il Catania, per esempio, vanta un considerevole bacino di utenza con tifosi davvero innamorati della propria città. Ma si sa in ogni competizione ognuno tira acqua al proprio mulino e possono nascere gemellaggi, sfottò e sane competizioni anche tra le tifoserie.
Molti sono i gruppi organizzati del Catania che sono gemellati con omologhi sparsi per lo Stivale, solo per citarne qualcuno: Crotone,Trapani, Napoli, Genoa mentre a livello internazionale spicca quella con il Borussia Dortmund che ha anche offerto un omaggio allo storico capo del tifo organizzato etneo, Ciccio Famoso, scomparso il 1 febbraio 2017 .
Molte sono anche le rivalità: quella storica con il Palermo ma anche con Atalanta, Avellino, Catanzaro, Livorno, Perugia, Roma e, per restare in terra siciliana, Messina e Siracusa.
Quello che regala il calcio è davvero tanto, per ognuno di noi: ci rifugiamo per 90 minuti in quella sfera che rotola su un manto verde. Dimenticando tutto il resto soprattutto adesso che questo nemico invisibile ci sta impedendo di abbracciarci e inneggiare la propria squadra .
fonte foto:metropolitanmagazine.it