Buongiorno a tutti i tifosi del Calcio Catania. Oggi, per la nostra rubrica Mood Ospite, abbiamo intervistato il diirettore di CalcioCatania.com Salvo Emanuele.
Salvo, su CalcioCatania.com spesso ti occupi di ricordare il presidente Massimino,specialmente in questi ultimi giorni. Che ricordi hai di lui e che differenze riscontri tra quel calcio e quello moderno?
“Per noi di CalcioCatania.Com si tratta di una” missione” affinchè la figura del Cavaliere venga conosciuta anche dalle nuove generazioni. Pregi e difetti perchè quando si racconta un personaggio storico bisogna considerare entrambe le cose di un uomo che con le sole proprie forze ha guidato il Catania per oltre un ventennio, a dispetto di stampa, istituzioni locali e tifosi che non sempre sono stati dalla sua parte, anzi…Per ragioni di età non ho potuto scrivere l’epopea del Catania di Massimino. I miei ricordi sono più che altro legati agli studi effettuati e, sopratutto, ai racconti di colleghi e amici in primis Alessandro Russo il quale di recente ha pubblicato la terza edizione del libro “Angelo Massimino ,una vita per (il) Catania”. Sicuramente si tratta di un altro calcio, più genuino, sincero e passionalerispetto a quello attuale. Un calcio “fatto in casa” che oggi viene ricordato con infinita nostalgia anche da chi lo ha solo assaporato…
Secondo te qual è la causa principale di questo andamento negativo?
“Nell’arco di una stagione sportiva ogni squadra attraversa un momento negativo, talvolta più di uno. Purtroppo per il Catania, questo momento negativo è arrivato nella fase cruciale della stagione dove sembra difficile identificare la causa principale anche se credo si tratti di un insieme di fattori strettamente correlati tra loro basti pensare ai continui infortuni di uomini chiave, uno su tutti Piccolo, giunti proprio quando mister Raffaele aveva trovato la quadratura del cerchio passando “all’amato” 3-4-3. In secondo luogo, il giocare ogni tre giorni ha influito notevolmente sulla condizione fisica dei rossazzurri, non proprio brillantissima, da aggiungere la carenza di qualità lì in mezzo al campo che non è stata colmata a gennaio in sede di mercato.
In un calcio sempre più in difficoltà, a livello economico, soprattutto per le squadre di Serie C, quanto pensi che sia indispensabile effettuare al più presto una riforma dei campionati? Hai la sensazione che potrà essere applicata già dal prossimo anno?
“L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, sfociata a sua volta sulla chiusura degli stadi, a mio avviso, accelererà i tempi di una riforma che andava già fatta qualche stagione addietro, dove una serie C a 60 squadre era già un numero elevato nel momento in cui è stato varato questo format, adesso è a dir poco spropositato. Meglio la “vecchia” serie C1, con due gironi da 18 squadre ciascuno…
Pensi che il Catania abbia la possibilità di vincere i play-off?
“Nei play-off può succedere di tutto, si tratta di una lotteria nella quale talvolta i valori della stagione regolare vengono ribaltati da altri fattori: una condizione fisica in crescendo, la compattezza e la determinazione del gruppo e anche una buona dose di fortuna che non guasta mai, un pò come accadde tre anni fa al Cosenza di Pietro Braglia. Il Catania a mio avviso potrebbe emulare i calabresi, a patto si verifichino quelle condizioni indicate”.
Se tu fossi mister Raffaele cosa faresti per cambiare questo andamento negativo?
“Continuare a lavorare sodo, così come fatto fin dal ritiro pre-campionato. Come detto i momenti negativi ci sono sempre e la ricetta migliore per superarli è il lavoro costante e il mantenimento del gruppo unito”.
La redazione Di Catania Mood ringrazia per il tempo dedicatoci dal nostro amico e collega Salvo Emanuele.