Ad inizio campionato, il Catania si è subito ritrovato con una grana extracampo da risolvere. Il tesseramento di un giocatore extracomunitario, acquistato dall’Arzignano retrocesso in serie D dopo la promozione conquistata l’anno precedente, ciò gli aveva garantito un contratto da professionista malgrado la mancanza del passaporto comunitario.
Giuseppe Raffaele parlava di Maldonado come giocatore fondamentale per il proprio gioco a cui aveva affidato tutte le prove tattiche del precampionato, sottolineando come i compagni fossero rimasti visibilmente colpiti dalle qualità dello stesso.
Quando il “caso tesseramento” fu risolto, sembravano finalmente aprirsi le porte per questo giocatore dalle capacità tecniche indiscusse ma con il peso sulle spalle del paragone con David Pizarro. Il suo impatto con gli schemi del Catania, non ha dato i risultati sperati dal Mister etneo.
Quel giocatore tanto atteso dalla piazza e dagli addetti ai lavori, non sembra ancora aver trovato la strada giusta e il carisma per poter prendere le redini di un centrocampo carente di qualità, ma che dai suoi piedi potrebbe ripartire almeno dai calci piazzati.
Questa stagione sta per entrare nella parte finale e decisiva. Magari proprio nel momento più importante il Catania potrebbe trovare il suo leader della mediana e come vociferano in molti: “un uomo alla Lodi”. Le ultime chiamate per il numero “15” stanno arrivando. Raffaele dovrà decidere se affidarsi al ragazzo, e solo il campo potrà dire se Luis sará Mal o Donado.