Catania-Teramo sarà il match che sancirà l’inizio della trentesima giornata del girone C della Serie C. In vista della sfida del “Massimino”, abbiamo intervistato il giornalista di Eleven Sports Federico Principi. Con lui si è disquisito sul momento delle due squadre, sull’imminente gara e sulle prospettive delle due compagini in vista del rush finale del torneo.
1) Federico, innanzitutto grazie per aver accettato la nostra intervista. Parlando della gara tra Catania e Teramo, la squadra di mister Paci, così come quella di Raffaele, ha diverse assenze per infortuni. Quali saranno, secondo te, le defezioni più pesanti in vista del match coi rossazzurri?
“Per fortuna del Teramo tornerà Bombagi dalla squalifica, di cui si è sentita senza dubbio la mancanza contro il Catanzaro in termini di produzione offensiva. L’assenza di Soprano sarà mitigata dall’altro ritorno dalla squalifica, quello di Piacentini. Ecco che, allora, l’assenza più pesante potrebbe essere quella di Birligea in attacco. Il giovane rumeno si è fermato due volte per problemi muscolari proprio nel momento in cui stava concretizzando la sua grande crescita nel corso della stagione. Oltretutto rappresenta l’unica valida alternativa a Pinzauti, attaccante molto generoso ad aiutare la manovra ma poco efficace in zona gol. Birligea è invece molto più rapido e abile ad attaccare la profondità e fino a questo momento le altre alternative a Pinzauti, cioè Gerbi e Kyeremateng, non hanno convinto a pieno”.
2) La squadra di mister Paci in trasferta vince poco ma pareggia tanto. Come ti spieghi queste difficoltà lontano da Teramo? Pensi al “Massimino” i biancorossi faranno una partita di attesa e ripartenza?
“Molti allenatori avversari sottolineano la difficoltà nell’approcciare al terreno sintetico del “Bonolis” di Teramo. Credo sia questa la principale ragione della differenza di rendimento, fenomeno che avevamo osservato anche nella scorsa stagione dei biancorossi, fino alle ultime improvvise 3 sconfitte consecutive interne prima del lock-down. Il Teramo è abituato a difendere schierato anche in casa, quindi la sensazione è che, contro un avversario blasonato e di qualità come il Catania, gli abruzzesi preferiranno compattarsi per non pregiudicare quegli equilibri difensivi sempre sottolineati da Paci nelle sue conferenze stampa”.
3) Secondo te, cosa deve temere maggiormente il Catania del Teramo e, viceversa, il Teramo del Catania?
“Paci ha chiaramente fatto capire quale sarà il fattore da tenere maggiormente d’occhio, e cioè il reparto offensivo del Catania “con giocatori formidabili come Sarao, Di Piazza e Russotto, ma questo non deve spaventarci perché abbiamo difensori forti”. Ecco, a mio avviso sarà una sfida nella quale il Catania dovrà saper produrre le occasioni giuste per sfondare il muro dei biancorossi, in particolare la resistenza di Diakité che sembra ormai un difensore pronto per la B. Certo, il Catania non per forza dominerà il gioco in ogni situazione e per i siciliani anche la qualità in zona di rifinitura e conclusione di Bombagi e Costa Ferreira sarà un problema”.
4) Infine ti chiedo un giudizio complessivo sul campionato delle due squadre. Pensi che potranno ulteriormente migliorare la propria classifica o, invece, devono guardarsi più alle spalle?
“Arrivati a questo punto per il Catania l’obiettivo più realistico è quello di conquistare il quarto posto attualmente del Catanzaro e saltare il primo turno dei playoff. Sicuramente i calabresi a Teramo hanno fatto vedere di avere problemi offensivi derivanti da un’eccessiva dipendenza da Carlini. L’Elefante però difficilmente può classificarsi come migliore quarta classificata della C, visto che nel girone B corrono di più.
Il Teramo paga senza dubbio la sterilità offensiva e il mancato arrivo a gennaio di un attaccante che garantisca più gol. Molto difficilmente potrà raggiungere i primi 5 posti e, visti i soli 5 punti di vantaggio sull’undicesimo posto della Viterbese, per gli abruzzesi sarebbe comunque un successo già concludere il campionato nella posizione attuale”.