“Ero convinto che, dopo Bisceglie, avremmo fatto una partita diversa”. E invece no. Il pensiero di mister Giuseppe Raffaele si scontra con la realtà di un Catania che ha fatto il passo del gambero anziché progredire. Confermando un limite indiscutibile: regalare il primo tempo agli avversari. I rossazzurri, per la verità, neanche dopo l’intervallo hanno impensierito più di tanto gli abruzzesi, scesi in campo con personalità e la giusta determinazione, aggredendo la squadra di Raffaele e mettendo sotto pressione la lenta difesa catanese. Etnei fin troppo prevedibili e lacunosi nello sviluppo della manovra, statici ed imprecisi.
I lanci lunghi a iosa denotavano una evidente mancanza di idee. Solo a sprazzi, nel secondo tempo, il Catania ha spinto in misura maggiore sugli esterni con Pinto da una parte e Calapai (subentrato ad un deludente Albertini) dall’altra. Raffaele sperava in una giocata dei singoli per scardinare la difesa biancorossa, ma l’estremo difensore Lewandowski – nessuna parentela con il famoso Robert del Bayern – è rimasto abbastanza inoperoso nell’arco dei 90′. Gara di una passività disarmante, quella disputata dal Catania al “Massimino”, per merito anche di un Teramo ben disposto tatticamente e con un atteggiamento propositivo, che ha sfidato con coraggio i padroni di casa.
L’Elefante ha riproposto i soliti limiti e non si è avuta traccia alcuna della squadra capace di unirsi e di ricompattarsi nelle difficoltà, come evidenziato a Bisceglie. In terra di Puglia, pur senza entusiasmare il gruppo aveva dato segnali di risveglio dopo lo shock post-derby. Al cospetto del Teramo, invece, è tornato il blackout con qualche spiraglio di luce determinato dal solo rientro di Piccolo, che ha provato a suonare la sveglia. Per il resto, tanta pochezza in campo ed il timore che si sia rotto qualcosa all’interno del giocattolo etneo. Adesso si avvicina una nuova settimana impegnativa per il Catania, chiamato al riscatto immediato mercoledì a Torre del Greco per poi confrontarsi domenica con un osso duro, l’Avellino. Servono ben altre prestazioni in vista del rush finale.