Che tempi. I meno giovani hanno ancora impressa nella mente quella partita di playoff (si giocava al vecchio “Cibali”), contro la Turris. Il Catania anticipò le altre squadre impegnate negli spareggi-promozione per evitare la concomitanza con l’Atletico Catania che avrebbe sfidato il Savoia proprio nell’impianto di Piazza Spedini.
Uno 0-0 che lasciò i rossazzurri con l’amaro in bocca ma di fronte avevano la difesa meno perforata del campionato (solo 19 reti subite in 34 presenze dai corallini), e nemmeno l’attacco più prolifico (40 gol) riuscì a scardinare il muro campano.
Tra i giocatori nella rosa della Turris spiccava l’ex centrocampista della Fiorentina, Antonio Dell’Oglio, cresciuto nelle giovanili dell’Inter, brevilineo, ottima visione di gioco e piedi di pregevole fattura per un calciatore che militava in Terza Serie.
Per assonanza è impossibile non pensare a Jacopo Dall’Oglio, il nostro centrocampista, con caratteristiche molto differenti: bravo negli inserimenti, abile nel tiro dalla distanza ma con scarsa propensione a cucire gioco. Ed è questo che manca al nostro Catania, un regista che abbia le qualità di Antonio Dell’Oglio. Insomma, si può comprare una vocale?
(fonte foto: pianetaempoli.it)