Tutto pronto per la ripresa fra Catania e Turris, il Catania sembra più pimpante rispetto alla prima frazione. La partita s’infiamma all’improvviso quando il direttore di gara assegna al Catania un rigore che verrà sbagliato successivamente da Antonio Piccolo che come i suoi compagni Jacopo Dall’Oglio e Manuel Sarao pecca di lucidità e prontezza di spirito. Risultato che non si schioda dall’1-0 per i padroni di casa che forti dell’errore del rigorista della squadra avversaria, prova ad imbastire una manovra di gioco più propositiva ma comunque sterile, del resto come quella del Catania che al 55esimo si affida alle magie e ai colpi di estro e fantasia del giocatore di Partinico: Matteo Di Piazza.
Sinistro di Giannone al 61esimo che dà l’impressione di andare verso il sette ma che si concretizza con un nulla di fatto. Fa il suo ingresso in campo uno dei giocatori meno decisivi del Catania di questa stagione: il 38enne Mariano Izco che come facilmente ipotizzabile non sposta gli equilibri della gara. Non che l’ingresso di Maldonado migliori la prestazione della squadra. Illusione ottica del gol per gli uomini campani ed il Catania continua a giocare, seppur con parecchie difficoltà e specie negli ultimi metri dell’area avversaria. Di Piazza si trova un pallone buono per una sorta di rigore in movimento ma la fortuna non aiuta gli uomini di Giuseppe Raffaele che al 77esimo lancia dentro anche Reginaldo, autore di una sola rete con la maglia degli etnei. Antonio Piccolo viene ammonito dall’arbitro, poco prima di un calcio di punizione, occasione poi non sfruttata. Di Piazza, dai 16 metri, senza nessun mordente, tira in direzione della porta dei corallini. La terna arbitrale assegna 4 minuti di recupero ma probabilmente anche se si fossero assegnati 10 minuti supplementari, il risultato non sarebbe cambiato.
Chiuderei questo breve articolo, scrivendo: “Testa alla prossima” ma non basterebbe. Occorre scrivere: “Testa e cuore” per la prossima gara che si svolgerà fra le mura amiche dello stadio “Angelo Massimino” di Cibali contro il temibile Avellino di Piero Braglia.
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