Con la rubrica:”Con i se e con i ma…” andiamo ad analizzare la stagione dell’ormai ex allenatore etneo Raffaele, piuttosto che la sconfitta contro la Turris. Non sarebbe bastata una pagina digitale per poter srotolare tutti i “Se” e i “Ma” della piazza.
Se il mister non avesse creato tutte quelle aspettative ad inizio stagione su Maldonado, forse tutti avrebbero aspettato con maggiore pazienza il giocatore. Ma il ragazzo è l’unico mediano che poteva dare al centrocampo un po’ di idee. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.
Se la squadra nella prima parte di campionato non avesse vinto quelle partite un po’ fortunose con i gol dei difensori, forse Raffaele sarebbe stato messo in dubbio prima. Ma nei primi turni, anche se la squadra non creava un bel gioco aveva una grande solidità difensiva. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.
Se dal mercato di riparazione la società non avesse preso troppi “pupilli” di Raffaele, forse il gruppo non si sarebbe sfaldato. Ma ogni anno, con le vecchie gestioni, la piazza lamentava il fatto che non si ascoltavano assolutamente le opinioni degli allenatori. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.
Se a febbraio, Raffaele avesse avuto un attaccante ai livelli di Pecorino o il ragazzo stesso, si sarebbe ritrovato un uomo da doppia cifra in squadra. Ma il bomber catanese a Torino è tuttora indisponibile così come Volpe, però Il Catania ha guadagnato abbastanza sulla sua vendita. In effetti, con i se e con i ma… non si fa la storia.
Se Raffaele avesse preparato le partite con più cura, la sua squadra non sarebbe andata così tante volte in svantaggio, dovendo poi inseguire. Ma al contrario, dobbiamo dare il merito delle ottime letture nei secondi tempi, che hanno portato a molte rimonte dei rossazzurri. In effetti, e con i ma… non si fa la storia.
Se durante la settimana, i giocatori si fossero preparati in maniera più precisa e accurata alla battuta dei calci di rigore, gli etnei si sarebbero trovati con qualche punto in più evitando la situazione odierna. Ma i rigori calciati negli allenamenti, non sono emotivamente gli stessi di quelli fischiati da un arbitro la domenica. In effetti, con i se e con i ma… non si fa la storia.
Se Raffaele non si fosse impuntato sulla difesa a tre e avesse provato qualche volta la linea a quattro, avrebbe forse dato ai suoi esterni Calapai e Pinto un ruolo più congeniale. Ma tutta la squadra, in estate, si è costruita sulla scocca del 3-4-3 e non doveva essere il mister a disorganizzare la situazione tattica, studiata sin dall’inizio con Pellegrino. In effetti, con i se e con i ma… non si fa la storia.
Se il mister siciliano, fosse stato un allenatore più focoso, che durante le partite si fosse fatto sentire in maniera molto più energica dai tuoi giocatori, forse sarebbe stato apprezzato di più anche dai tifosi. Ma se pensiamo che la grinta per l’allenatore sia tutto, allora sarebbe facile per una società prendere il” Gattuso” di turno e vincere la Champions League. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.
Se Raffaele non avesse alzato le pretese stagionali della squadra a dicembre, forse l’ambiente non si sarebbe aspettato nemmeno nulla da lui. Ma con le voci di Tacopina alle porte per il mercato di gennaio, forse l’allenatore voleva suonare una carica che che poi non ha avuto. In effetti, con i se e con i ma… Non si fa la storia.
Se i giocatori si fossero impegnati un po’ di più nelle ultime uscite, soprattutto nel derby, non avrebbero messo in questa situazione il proprio tecnico, che fino a gennaio sembrava avere le redini del gruppo. Ma purtroppo, si sa, nel calcio quando mancano i risultati, a pagare è sempre il mister. In effetti con i Se e con i ma…Non si salva un allenatore.