Come nel racconto gotico di Robert Louis Stevenson, che cita lo sdoppiamento della personalità, il Catania di questa stagione dopo l’esonero di mister Raffaele si è tramutato come per una magia scenica dal crudele Mr. Hyde al più apprezzabile e sagace dottor Jekyll. Adesso sicuramente tutti i meriti vanno attribuiti alla nuova scelta della società chiamata Francesco Baldini. Ma dopo il comunque buon lavoro svolto dall’ex tecnico, c’è da chiedersi il perché di questo cambio e analizzare al meglio il caso e la trasformazione in casa etnea.
Martinez come ogni anno partiva da secondo, ma aveva usufruito dell’infortunio di Santurro accaparrandosi il posto da titolare, sfuggitogli successivamente a causa del Covid19. Al suo posto entrava fra le grazie di Raffaele, Alessandro Confente, reso un titolare inamovibile. Con l’arrivo di Baldini si è invece delineata una nuova gerarchia tra i pali, rispolverando un ritrovato Miguel Angel che fa valere al meglio anche la sua capacità tecnica.
Claiton, da gennaio sembrava essere diventato un “Mr. Hyde” senza possibilità di scampo o di ripresa, anche per qualche infortunio di troppo. Ma in queste due ultime partite è stato Il tassello più importante della retroguardia, rimandando indietro i dubbi di chi non lo vedeva assolutamente in una difesa a due.
Calapai e Pinto sarebbero dovuti essere le frecce più importanti per l’arco di Raffaele, ma si sono rivelate frecce un po’ con la punta smussata nel centrocampo a quattro. Il neo allenatore “rossoazzurro” li ha rimessi a suo posto (terzini) avvicinandoli nuovamente a compiti forse più congeniali e conosciuti dai due ragazzi, che adesso stanno dando quello che ci si aspetta.
Izco e Maldonado erano i Mr. Hyde per antonomasia di questa squadra. Il primo aveva ricevuto una bocciatura netta sia dell’ambiente che dall’allenatore dopo delle prestazioni un po’ opache. Adesso l’argentino, sembra dare un senso alla scelta del ritorno in maglia rossazzurra, rivelandosi un giocatore su cui potersi affidare sia in campo e non solo negli spogliatoi.
Simile è il discorso per l’ecuadoregno, che era uscito dai radar di Raffaele, che gli preferiva una mediana a due. Nel centrocampo a tre di Mister Baldini invece è l’assoluto protagonista, e se il Catania dovesse far bene fino in fondo molti dei meriti potranno essere i suoi.
Dall’Oglio e Sarao sono passati semplicemente, da fare un lavoro mediocre o sufficente per la squadra ad essere i migliori nel proprio ruolo in queste ultime due partite, mettendo dentro gol e prestazioni.
Ad oggi la “cura Baldini” sembra aver dato dei grandi risultati a tutti, ma ancora, molti attendono l’uscita definitiva dallo status di “mr. Hyde” del miglior giocatore rossazzurro, Antonio Piccolo. Il napoletano dopo l’infortunio di febbraio non ha ancora raggiunto il 100% della sua condizione ed è ancora un lontano parente del “dr. Jekyll” visto nel mese di Gennaio con Giuseppe Raffaele.