Catania-Avellino: statistiche e curiosità sull’arbitro Luca Zufferli

Allo stadio Angelo Massimino domenica 21 ore 12:30 si sfideranno i padroni di casa del Catania e l’Avellino di mister Piero Braglia, lanciatissimo in campionato  occupando la seconda posizione in classifica.

L’arbitro del Big Match della trentaduesima giornata di Lega pro sarà affidata al signor Luca Zufferli (Udine) coadiuvato dal primo assistente il signor Riccardo Pintaudi (Pesaro) dal secondo assistente il signor Mattia Politi (Lecce) e dal quarto ufficiale il signor Eduart Pashuku (Albano Laziale).

Le due compagini si sono incontrate diverse volte a Catania esattamente sedici in gare ufficiali con uno score nettamente a favore dei padroni di casa con tredici vittorie due pareggi e una sola vittoria Irpina nel lontano 1948. Nell’anno 2000-01 era seduto in panchina un certo Vincenzo Guerini nel 2-0 gara valevole per i play-off mentre in quella Irpina sedeva Ammazzalorso. L’incontro più recente tra le due squadre risale al 22 gennaio 2020 con vittoria rossazzurra per 3-1 (reti di Curiale e doppietta Sarno per gli Etnei e per gli ospiti rete di Zullo).

L’arbitro friulano ha dei precedenti con le due formazioni: nell’anno 2018/19  in regular season 17 presenze nei tre gironi (5 A, 5 B, 7 C) arbitrando il Catania in due occasioni. In Catania-Cavese 5-0 (23 dicembre 2018) e Reggina-Catania 3-0 (24 Marzo 2018).

Nella stagione 2019/20 invece vanta 15 presenze (sempre in regular season e divise tra i tre gironi 4 A, 4 B, 7 C) incontrando entrambe in una occasione: Vibonese-Catania 5-0 (20 ottobre 2019) e Avellino-Ternana 2-0 (8 marzo 2020).

Nel 2020/21 Zufferli vanta 12 presenze (2 A, 4 B, 6C) dirigendo il derby di Sicilia all’andata finito sull’ 1-1 (9 novembre 2020) e arbitrando l’Avellino nella sconfitta esterna contro la Virtus Francavilla per 1-0.

Insomma domenica ci sarà da divertirsi perché da una parte il Catania con il cambio di allenatore vuole tornare a vincere dall’altra invece l’Avellino non vuole smettere di incanalare punti per un posto play-off in prima fila.

Fonte foto (grigionline.com)

Focus – L’Avellino non ha mai vinto al “Massimino” in 73 anni di storia

Il Catania e l’Avellino sono due degne avversarie, due compagini che nel corso della loro storia si sono scontrate in numerose occasioni e in diverse categorie. La prima partita fra le due squadre fu disputata a Milano in occasione dei play-off per la Serie B nel corso della stagione 1948/1949, vinse l’Avellino, sul campo, ed è questa l’ultima vittoria degli Irpini “in casa” dei rossazzurri. Da quando lo stadio di Cibali è stato costruito, i biancoverdi non hanno mai riportato una vittoria, neanche di misura. Un trend positivo per il Catania che dura da oltre 7 decenni, che sia la volta buona per l’Avellino di sfatare questo tabù ? I presupposti per fare male in casa Catania, ci sono tutti, dato che Francesco Baldini è arrivato solo da qualche ora ed è difficile che in così poco tempo possa aver dato una scossa ad una squadra in confusione.  

Foto: CalcioCatania.com

UFFICIALE: Francesco Baldini è il nuovo allenatore del Catania

Nella giornata di oggi è arrivata l’ufficialità, a guidare la squadra rossazzurra sarà Francesco Baldini. L’allenatore di Massa ex giocatore di Lucchese, Juventus, Napoli, Reggina tra le tante, ed ex allenatore di Imolese, Juventus primavera e Trapani, ha raggiunto un accordo con la società etnea. 

Ecco quanto comunicato ufficialmente: 

Il Calcio Catania comunica di aver affidato l’incarico di responsabile tecnico della prima squadra al signor Francesco Baldini, nato a Massa il 14 marzo 1974.

Dopo gli esordi da tecnico alla guida delle formazioni Allievi Nazionali e Primavera del Bologna, nel 2015 ha condotto il Sestri Levante alla vittoria dei playoff di Serie D. Nelle stagioni successive, il debutto in Lega Pro con la Lucchese e un’altra affermazione nei playoff di Serie D, con l’Imolese. Nel 2017/18, la Roma Under 17 guidata da Francesco Baldini si laurea Campione d’Italia e vince la Supercoppa di categoria. In seguito, le esperienze con la squadra Primavera della Juventus, nel 2018/19, e con il Trapani in B nella prima parte della stagione 2019/20.   

 “È un tecnico giovane, molto preparato e determinato, lo accogliamo con grande fiducia – spiega l’amministratore unico Nico Le Mura – e siamo certi che saprà sfruttare la preziosa opportunità che gli viene concessa in una piazza prestigiosa: Catania merita il massimo, tenendo conto dell’enorme affetto e della sincera partecipazione emotiva di decine di migliaia di persone. 

Si tratta di una scelta condivisa con Joe Tacopina, con il quale sono costantemente in contatto per calibrare ogni intervento sulla squadra e sulla società tenendo conto del preliminare, dei passaggi opportuni in vista del closing e della necessaria programmazione futura.

Al nuovo allenatore e all’intero staff tecnico della prima squadra rivolgo i migliori auguri di buon lavoro”.   

(Foto: Calcio Catania)

Tutti insieme si può e si deve cambiare pagina

Sei lunghi anni. Purtroppo questo da cotanto tempo che il Catania milita nelle paludi della serie C, dove riesce ad uscirne per vari motivi e questo, a lungo andare, potrebbe creare numerosi grattacapi alla compagine Etnea. Gli introiti si incominciano ad apprezzar in serie B con i diritti televisivi e le mutualità ed è per questo che molte squadre dei campionati minori, non ricevendo aiuti finanziari, e puntando  esclusivamente sulle proprie forze in un momento storico cosi complicato, finiscono per scomparire.

Una su tutte, per storia recente, il Bari poi acquistato dal patron del Napoli De Laurentis. E non dimentichiamo che il Catania stava per fare la stessa sorte prima che SIGI la acquistasse per il rotto della cuffia salvando matricola e storia. Oltre ai pochi soldi che girano le società non hanno potuto incassare per colpa della pandemia che tuttora sta paralizzando gli introiti anche delle grandi squadre.

Qui a Catania questa estate la SIGI ha compiuto un miracolo salvando la storia rossazzurra ma era preventivabile che quest’anno si trattasse di un anno di transizione. Il Catania anzi ad un certo punto del campionato sembrava poter raggiungere posizioni più consone al suo blasone ma poi vista la mole di partite, gli infortuni  e ,diciamocelo, pure alcuni errori dell’ex allenatore Raffaele e dei giocatori del (perché sono loro a scendere in campo), ci siamo abituati a vedere partite approcciate in maniera sbagliata, subendo spesso l’avversario di turno.

Ecco questo i tifosi non tollerano: a loro basta che si sudi la maglia e non scendere in campo solo “per la presenza”, per timbrare il cartellino. Per carità la sconfitta ci può anche stare ma bisogna mettere il cuore oltre l’ostacolo. Adesso non è il momento di cercare il colpevole bisogna stringersi attorno alla squadra ancor di più e tutti insieme cercare di uscire da questa categoria maledetta con tutto il nostro sostegno perché Catania merita di più.

Un messaggio semplice al nuovo allenatore che speriamo innesti a questi ragazzi la voglia di scalare questa montagna  e ,se davvero non dovesse arrivare l’ambito traguardo, di programmare in maniera serie e dettagliata.

(Fonte foto: pianetaserieb)

Con i Se e con i Ma…NON si salva un allenatore

Con la rubrica:”Con i se e con i ma…” andiamo ad analizzare la stagione dell’ormai ex allenatore etneo Raffaele, piuttosto che la sconfitta contro la Turris. Non sarebbe bastata una pagina digitale per poter srotolare tutti i “Se” e i “Ma” della piazza.

Se il mister non avesse creato tutte quelle aspettative ad inizio stagione su Maldonado, forse tutti avrebbero aspettato con maggiore pazienza il giocatore. Ma il ragazzo è l’unico mediano che poteva dare al centrocampo un po’ di idee. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se la squadra nella prima parte di campionato non avesse vinto quelle partite un po’ fortunose con i gol dei difensori, forse Raffaele sarebbe stato messo in dubbio prima. Ma nei primi turni, anche se la squadra non creava un bel gioco aveva una grande solidità difensiva. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se dal mercato di riparazione la società non avesse preso troppi “pupilli” di Raffaele, forse il gruppo non si sarebbe sfaldato. Ma ogni anno, con le vecchie gestioni, la piazza lamentava il fatto che non si ascoltavano assolutamente le opinioni degli allenatori. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se a febbraio, Raffaele avesse avuto un attaccante ai livelli di Pecorino o il ragazzo stesso, si sarebbe ritrovato un uomo da doppia cifra in squadra. Ma il bomber catanese a Torino è tuttora indisponibile così come Volpe, però Il Catania ha guadagnato abbastanza sulla sua vendita. In effetti, con i se e con i ma… non si fa la storia.

Se Raffaele avesse preparato le partite con più cura, la sua squadra non sarebbe andata così tante volte in svantaggio, dovendo poi inseguire. Ma al contrario, dobbiamo dare il merito delle ottime letture nei secondi tempi, che hanno portato a molte rimonte dei rossazzurri. In effetti, e con i ma… non si fa la storia.

Se durante la settimana, i giocatori si fossero preparati in maniera più precisa e accurata alla battuta dei calci di rigore, gli etnei si sarebbero trovati con qualche punto in più evitando la situazione odierna. Ma i rigori calciati negli allenamenti, non sono emotivamente gli stessi di quelli fischiati da un arbitro la domenica. In effetti, con i se e con i ma… non si fa la storia.

Se Raffaele non si fosse impuntato sulla difesa a tre e avesse provato qualche volta la linea a quattro, avrebbe forse dato ai suoi esterni Calapai e Pinto un ruolo più congeniale. Ma tutta la squadra, in estate, si è costruita sulla scocca del 3-4-3 e non doveva essere il mister a disorganizzare la situazione tattica, studiata sin dall’inizio con Pellegrino. In effetti, con i se e con i ma… non si fa la storia.

Se il mister siciliano, fosse stato un allenatore più focoso, che durante le partite si fosse fatto sentire in maniera molto più energica dai tuoi giocatori, forse sarebbe stato apprezzato di più anche dai tifosi. Ma se pensiamo che la grinta per l’allenatore sia tutto, allora sarebbe facile per una società prendere il” Gattuso” di turno e vincere la Champions League. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se Raffaele non avesse alzato le pretese stagionali della squadra a dicembre, forse l’ambiente non si sarebbe aspettato nemmeno nulla da lui. Ma con le voci di Tacopina alle porte per il mercato di gennaio, forse l’allenatore voleva suonare una carica che che poi non ha avuto. In effetti, con i se e con i ma… Non si fa la storia.

Se i giocatori si fossero impegnati un po’ di più nelle ultime uscite, soprattutto nel derby, non avrebbero messo in questa situazione il proprio tecnico, che fino a gennaio sembrava avere le redini del gruppo. Ma purtroppo, si sa, nel calcio quando mancano i risultati, a pagare è sempre il mister. In effetti con i Se e con i ma…Non si salva un allenatore.

 

 

 

 

Tanti auguri papà!

Puntualmente ogni 19 marzo ricorre la festa del papà, parte essenziale e insostituibile della nostra famiglia. Questo articolo è dedicato a tutti i papà e a tutti i nonni che ci seguono. 

La figura del papà, così come quella della mamma, è essenziale all’interno dell’ambito familiare. Per ogni figlio/a rappresenta un punto di riferimento, il proprio supereroe, quel porto sicuro, perché si sa, il papà viene spesso identificato come colui che protegge i propri figli dagli ostacoli esterni, il papà è colui che sacrifica i propri sforzi per cercare di dare (insieme alla mamma) un futuro migliore alla propria famiglia. 

Spesso il papà è sempre associato a tematiche perlopiù “maschili” consentitemi il termine, tra cui lo sport. Quanti di noi si sono appassionati alla propria squadra del cuore grazie al nostro papà o ai nostri nonni? Sono sicuro che ognuno di noi ricorda la primissima volta allo stadio con il proprio papà/nonno a vedere la partita della squadra del cuore, momenti che resteranno impressi sempre nella nostra mente. 

Un papà è unico e lo sarà per sempre. Tanti auguri proprio a te caro lettore, padre/nonno straordinario, auguri a tutti i papà e a tutti i nonni che ci guardano da lassù e che continuano a guidarci sempre nel nostro percorso.  

Tanti auguri al mio papà e ai miei nonni, pilastri fondamentali della mia vita! 

(Foto: La domenica allo Stadio)

Esclusiva – Marco Festa (Ottopagine.it): “Il cambio in panchina possibile insidia per l’Avellino”

In vista della gara di campionato tra il Catania e l’Avellino, abbiamo intervistato il giornalista Marco Festa (Ottopagine.it). Con lui abbiamo disquisito sull’ottimo momento dei ragazzi di Braglia, sulle novità riguardanti la sfida tra siciliani e campani e, infine, gli abbiamo chiesto un parere sulla parabola discendente che vive il club rossazzurro. 

1) Marco, l’Avellino sembra ormai avviato verso la conquista del secondo posto, una posizione privilegiata in vista dei playoff. Dopo le difficoltà nel girone d’andata, ti aspettavi un cambio di passo così importante?

“L’Avellino ha sorpreso tutti per la veemenza con cui ha saputo risollevarsi dalle difficoltà affrontate nel girone di andata. A novembre, il Covid ha falcidiato l’organico avendo un ruolo determinante per innescare una flessione di risultati significativa. Emblematica, in tal senso, fu proprio la partita dello scorso 29 novembre, al “Partenio-Lombardi”, con il Catania. L’Avellino ci arrivò praticamente senza panchina. Una volta recuperati tutti gli interpreti, i valori della rosa sono emersi in maniera prorompente e gli innesti del mercato di gennaio, Illanes e Carriero su tutti, hanno fatto il resto permettendo di raggiungere un equilibrio tecnico-tattico. La scintilla è scoccata dopo la sconfitta per 4-1 a Bari. I tifosi hanno contestato la squadra, che ha reagito conquistando quattordici risultati utili consecutivi, vincendo sette delle ultime otto partite e subendo solo 3 gol dal momento in cui è iniziata la striscia positiva”.

2 ) Come puoi ben sapere, in settimana il Catania ha cambiato guida tecnica. Secondo te, può esserci subito una reazione da parte della squadra rossazzurra? Può ottenere un risultato positivo nonostante al momento il gap sembra davvero tanto?

“Ogni cambio in panchina azzera le gerarchie e garantisce stimoli ai calciatori, desiderosi di mettersi in mostra agli occhi del nuovo allenatore. Per l’Avellino questo aspetto può certamente rappresentare un’insidia anche perché, oltre al cambio della guida tecnica, il Catania ha uno degli organici più attrezzati della categoria, a prescindere dal momento negativo che sta attraversando”.

3) Nella situazione in cui si trovano le due squadre adesso, per l’Avellino un pareggio a Catania sarebbe un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

“Mi rifaccio alle parole di Braglia dopo il pari dell’Avellino a Bisceglie. Guadagnare un punto fuori casa non può, ovviamente, essere considerato un dramma. È chiaro, però, che il +7 sul Bari rappresenta un margine importante, ma non sufficiente per avere la certezza di chiudere al secondo posto. Ci sono ancora 7 partite da giocare, lo scontro diretto con i pugliesi e la trasferta a Terni, da affrontare, tra le altre gare rimaste in calendario. Per cui, l’Avellino proverà certamente a vincere la partita, ma senza dimenticare quanto sia importante continuare a non perdere, sia in termini di classifica, sia di autostima”.

4) Quale sarà l’undici che Braglia schiererà al Massimino? Ci saranno novità di formazione?

“C’è, innanzitutto, grande apprensione per le positività al Covid-19 dei centrocampisti Carriero e De Francesco, certi assenti al “Massimino”. I loro contagi sono stati rilevato a poche ore dalla partita contro il Potenza. Questa mattina è in programma un nuovo ciclo di tamponi nasofaringei e l’auspicio, prima di tutto per la salute dei calciatori, è che non ci siano altre brutte sorprese. Oltre ai lungodegenti Laezza ed Errico e al terzo portiere Leoni, ormai ai margini del progetto tecnico, mancherà anche Marco Silvestri, che non è tra i protagonisti della cavalcata dell’Avellino, ma che rappresenta una defezione numericamente importante per quanto riguarda la mediana, piuttosto rabberciata. La difesa sarà confermata in blocco con Forte tra i pali; Luigi Silvestri, Miceli e Illanes in difesa. A centrocampo, detto dei forfait per causa di forza maggiore, sarà riproposta la linea a cinque opposta mercoledì scorso al Potenza con Ciancio, Adamo, Aloi, D’Angelo e Tito. Alternative, in fondo, allo stato attuale, non ce ne sono. L’unica novità dovrebbe, perciò, riguardare l’attacco: Fella è stato tenuto a riposo e appare destinato a far coppia con Maniero, in gran forma e alla ricerca del gol per raggiungere la doppia cifra realizzativa”.

5) Che ne pensi di questa parabola discendente che vive da qualche giornata il Catania? Secondo te, da osservatore esterno, cosa non sta funzionando?

“Credo che si stia verificando quello che è accaduto anche ad Avellino prima dell’avvento della nuova proprietà. Quando l’attenzione per ciò che accade fuori dal campo diventa predominante rispetto a ciò che accade in campo, c’è qualcosa che non va. Mi riferisco, ovviamente, al closing per la cessione del club, molto seguita anche qui, che, volente o nolente, qualche distrazione comporta, nonostante si dichiari che la concentrazione è rivolta solo al campo. Di pari passo, questo tipo di vicende rischiano di rappresentare anche un alibi per i calciatori. Avere dei punti di riferimento chiari è fondamentale per porre le basi di una stagione con presupposti ambiziosi e programmare con serenità, oltre ogni aspetto di carattere squisitamente tecnico”.

Catania-Avellino: arbitra Zufferli

Sarà l’arbitro Zufferli della sezione di Udine a dirigere la gara Catania-Avellino (domenica 21 marzo, ore 12:30, stadio “Angelo Massimino”).

Zufferli sarà coadiuvato da Pintaudi di Pesaro, Politi di Lecce mentre sarà Pashuku il quarto ufficiale.

 

Primavera 3 – Palermo-Catania: aria di derby

Domenica non gioca solo il Catania “big”. Anzi, a volerla dire tutta proprio dopo il fischio finale di Catania-Avellino (ore 12:30, stadio “Massimino”), scenderà in campo l’undici scelto da mister Giovanni Marchese per il derby contro il Palermo.

I “rossazzurrini” hanno la possibilità di vendicare, sportivamente s’intende, la sconfitta del Catania, allora allenato da Raffaele, nel derby casalingo (0-1). I ragazzi di Marchese sono reduci da due vittorie consecutive: un Catania che vince c’è, e un Catania che vince il derby? beh, questo lo scopriremo intorno alle 16:25 di domenica, al Centro Sportivo “Pasqualino Stadium” di Carini, dopo il fischio finale di Palermo-Catania. 

(fonte: Globusmagazione.it)

Trapani Granata
Mister Francesco Baldini oggi a pranzo con la società

E’ ormai imminente l’insediamento del nuovo tecnico sulla panchina del Catania, Francesco Baldini. Ieri sera ha raggiunto il capoluogo etneo, a breve arriverà la firma. E’ previsto un pranzo con la società per delineare insieme i piani futuri e trovare un’unione di intenti che possa consentire all’a squadra dell’elefante di rimettersi in carreggiata a sette partite dalla fine e con i play-off ancora da disputare.

Firma, pranzo e prima seduta di allenamento i primi passi rossazzurri di mister Baldini.

(foto: trapanigranata.it)