Catania, tutto gira storto. Urge sterzare

E adesso come in tutte le squadre si cercherà un colpevole dei fattori che stanno contribuendo a questo campionato anomalo e qui si aprono scenari di tutti i tipi: pensieri dei tifosi,rassicurazioni della società, disamine di addetti ai lavori ma alla fine davvero qual è la verità? Possiamo davvero fare qualcosa? Sicuramente i tifosi no, possono solo sostenere la squadra.

Molti attribuiscono la colpa al mercato e quindi additano la rosa del Catania come non idonea per questo campionato. Sicuramente incide la scarsa tranquillità in vista del cambio di società che davvero sta andando davvero per le lunghe mettendo davvero allo stremo tutte le componenti ma ovviamente, oltre a motivi tecnici-tattici, un altro fattore di valevole importanza e quello legato agli infortuni.

Sembra di rivivere la stagione 2014  quando tutta la piazza Etnea criticava  l’allora preparatore atletico Ventrone per i parecchi infortuni nel giro di un paio di mesi. Eppure Ventrone portava con sè un curriculum di tutto rispetto vincendo in Italia, in Europa e anche in campo Internazionale con la Juventus.

Questo non bastò perche nella stagione successiva venne sostituito da Neri. Sicuramente occorre rivedere la tabella di marcia atletica per evitare infortuni e raggiungere prima dei playoff una condizione fisica ottimale.

Fonte foto(globusmagazine)

Il silenzio degli innocenti. Anzi no, dei colpevoli!

Il silenzio degli innocenti.

Scusatemi ma stavolta innocenti proprio no! Non si può sempre approcciare una gara cosi con questa svogliatezza, senza mordente senza quel temperamento agonistico che dovrebbe subito suscitare la nostra maglia.

A Torre del Greco l’ennesima debacle degli uomini di Raffaele che sono stati messi all’angolo da Giannone e compagni e se il risultato si è fermato sull’1-0 per la mancata precisione di Giannone e Romano altrimenti sarebbe stato più rotondo. Cosa sta succedendo alla compagine etnea? Si è forse rotto lo spogliatoio? Perché mister Raffaele non si è presentato in sala stampa nel post-gara? Perchè anche quegli uomini che tiravano la carretta, vedi Welbeck e Russotto, sembrano aver mollato?

Tutte domande a cui adesso la società è chiamata a rispondere perché i tifosi vogliono e meritano delle risposte e perché non si può “sporcare” con certe prestazioni una maglia blasonata, (roba da far balzare in piedi anche il nostro Angelo Massimino che ci guarda da lassù!). Si sta davvero tirando troppo la corda e il rischio è che si  spezzi.

Ci si era raccomandati di tenere almeno il quinto posto ma si sa il vero sordo è quello che non vuol sentire. Liotru mio, ferito, deluso deriso adesso c’è da tener duro perché sono sicuro si tornerà ad alzare in alto la proboscide e fare del “Massimino” il nostro fortino ma, per far sì che ciò accada, il Catania deve uscire al più presto da questo inferno chiamato Lega Pro.

Fonte foto:(thewam.net)

Francesco Baldini nuovo allenatore

Secondo quanto appreso dalla nostra redazione sarà Francesco Baldini il nuovo allenatore del Catania.

Ex settore giovanile della Juventus ed ex Trapani, Baldini proverà a rinvigorire la squadra soprattutto dal punto di vista emotivo. 

È uno strenuo sostenitore del 4-3-3 quindi è probabile che in questo ultimo scorcio di stagione possa proporlo con regolarità.

Presto potrebbe arrivare l’ufficialità. Firmerebbe un contratto fino a fine stagione.

(Foto: calcio Catania.it)

Precipitevolissimevolmente Catania

Chi troppo in alto sal, cade sovente precipitevolissimevolmente. Abbiamo scelto la parola più lunga della lingua italiana per ripercorrere in una sola frase gli ultimi anni di fasti e nefasti, del Calcio Catania. Dalla zona Champions sfiorata al deragliamento dei “Treni del Gol”, dalle retrocessioni…in serie, all’eterno pernottamento in questa locanda a una stella chiamata “Lega Pro”.

Chi raggiunge l’apice sovente sprofonda, precipita, ma è innegabile che per ragioni fisiche, ancor prima che di ciclica risalita sportiva, prima o dopo debba rifiorire. Il Catania, allo stato attuale, ha toccato il fondo. Tra rigori sbagliati, infortuni di massa, prestazioni globali sotto tono e individuali proprio da requiem, i rossazzurri sembrano aver dato tutto quello che avevano in termini tecnici, atletici e caratteriali. Beh, troppo poco.

Ora verremo puntualmente tacciati di qualunquismo, scarsa propensione alle indagini giornalistiche, incapacità di fornire una data che nemmeno Tacopina, SIGI, Comune di Mascalucia e Agenzia delle Entrate conoscono. Ma fermiamoci un attimo a riflettere. Cos’altro possiamo auspicare? Al di là della riconferma o meno di Raffaele, di cui si chiede la testa come detta la consuetudine di una faciloneria e, talvolta, di un’ingiustizia che dà sui nervi ma che non può essere criticata, non si possono esonerare 25 giocatori per cui se esiste un modo per dare una scossa all’ambiente, il fulmine colpisce e colpirà sempre il tecnico che non è esente da colpe, sia chiaro, ma che non può essere additato come unico reo dello scempio caratteriale a cui abbiamo assistito. 

Perché a una squadra si possono perdonare tre rigori falliti, capacità di resuscitare squadre avversarie che non vedevano i tre punti dalla notte dei tempi, persino una sconfitta nel derby (anche se qui occorre una dose di magnanimità più unica che rara), ma l’indulgenza sparisce sotto i colpi inferti dalla mancanza di uno spirito combattivo che da sempre ha contraddistinto i proverbiali “undici leoni” che prima di scendere in campo e aggredire la sfera devono ruggire all’avversario anche solo attraverso lo sguardo famelico di chi non ci sta a perdere e, se lo fa, esce fuori dall’arena con onore, ferito, malconcio ma soddisfatto.

I tifosi hanno gli occhi innamorati, di un amore sincero, puro, capace di raggiungere vette stratosferiche ma, nel contempo, di lasciare che l’altro/a sprofondi negli abissi. Precipitevolissimevolmente.

(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)

TACOPINA
Tacopina anticipa 1 mln di euro per pagare gli stipendi?

Secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb.com, Joe Tacopina avrebbe anticipato una congrua cifra, pari a 1 milione di euro, per ottemperare al pagamento di parte degli stipendi dei tesserati Calcio Catania

Come anticipato dalla nostra redazione, i tempi per il closing previsto in aprile maturano sempre più anche alla luce di indiscrezioni a cui, a quanto, pare seguono fatti concreti.

(Fonte Immagine: Rai Sport)

CATANIA
Catania, Piccolo: “Ho sbagliato, sono stato poco bravo”

A fine gara l’attaccante esterno del Catania, Antonio Piccolo, ha commentato la sconfitta dei rossazzurri  a Torre del Greco contro la Turris: 

“E’ stato bravo il portiere. Ho scelto un angolo e ha intuito, ho sbagliato. Era un momento particolare della partita e me ne assumo le responsabilità, sono stato poco bravo perché non ho fatto gol e di conseguenza non abbiamo pareggiato. La partita si poteva mettere in discesa ma faccio mea culpa. Ci sono altre partite e non possiamo non ripartire per rispetto nei confronti di noi stessi, dei tifosi e della città. Ammetto l’errore perché si tratta di un dato di fatto e non dobbiamo nasconderci, ho sbagliato. Detto ciò oltre all’episodio del calcio d’angolo la Turris ha fatto due tiri in porta ma nel secondo tempo abbiamo giocato solo noi, non è mancata la voglia di riprenderla a differenza della partita col Teramo. Oggi la squadra ha dato l’anima. Fisicamente sto bene ma non sono contento per il periodo che stiamo attraversando: dobbiamo lavorare e analizzare gli errori già da domani e riprendere il cammino che accontentava tutti. Negli spogliatoi ci siamo guardati negli occhi come sempre. Affrontiamo le sconfitte da uomini e ci prendiamo le nostre responsabilità”.

(foto: newscatania.com)

Catania, Guerini: “Raffaele? Parleremo con Pellegrino e i giocatori”

L’allenatore del Catania, Giuseppe Raffaele, ha preferito non commentare l’ennesima sconfitta, stavolta subita a Torre del Greco, lasciando l’incombenza a Vincenzo Guerini, Responsabile dell’Area Tecnica:

Sicuramente si può parlare di crisi perché i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Stiamo attraversando un brutto periodo sotto ogni punto di vista ma abbiamo avuto un crollo psico-fisico e tecnico e non capiamo come mai. Fa male perché il gruppo è compatto e nessuno rema al contrario per questo non riusciamo a capire e dobbiamo fare qualcosa. Allenatore in bilico? Ho fatto 30 anni questo mestiere ed è sempre l’allenatore che viene messo in discussione. Ci confronteremo con Maurizio Pellegrino e con i giocatori e vedremo di trovare la soluzione migliore per uscire da questa situazione. Mancano sette partite e ne possiamo uscire. Un tempo regalato? I numeri dicono questo, non si possono contestare. Partiamo sempre sotto tono e dopo gli schiaffi reagiamo ma in questo periodo non stiamo riuscendo nemmeno in questo. Dobbiamo risolvere questi problemi. Abbiamo fatto 4-5 mesi con cattiveria e aggressività invece ultimamente giochiamo al contrario. Dobbiamo assumerci le nostre possibilità. Abbiamo lavorato in assoluta serenità, società e tifosi non ci hanno fatto mancare nulla”. 

(foto:goal.com)

Catania, Raffaele non rilascerà dichiarazioni post-gara

L’allenatore del Catania, Giuseppe Raffaele, non rilascerà dichiarazioni dopo l’ennesima, cocente sconfitta subita dai rossazzurri contro la Turris.

Al suo posto parlerà il Responsabile dell’Area Tecnica, Vincenzo Guerini. 

Questo silenzio lascia spazio a diverse interpretazioni. Aria di cambiamenti in vista?

(foto:calciocatania.it)

CATANIA
Turris-Catania 1-0, le pagelle: rigore sbagliato da un “Piccolo” Catania

Il match tra Turris e Catania si conclude con il punteggio di 1-0 a favore della compagine rosso-corallo. Primo tempo molto negativo per i rossazzurri, che non riescono quasi mai ad impensierire la retroguardia avversaria e che vanno sotto, meritatamente, al 18′ minuto con Longo, con complice tutta la difesa del Catania, in special modo Sales. Nessuna reazione dei ragazzi di Raffaele, con le squadre che rientrano negli spogliatoi sul parziale di 1-0 per la squadra locale. Nella ripresa, i rossazzurri hanno l’occasione di trovare la rete del pari su penalty ottenuto da Calapai, ma Piccolo si fa ipnotizzare, sbagliando l’ennesimo rigore stagionale. Finisce con la vittoria della Turris, che grazie ad un Catania anonimo riesce a ritrovare una vittoria che mancava da settimane.  

Le pagelle dei rossazzurri 

CONFENTE 4 – In occasione del vantaggio della Turris, in concomitanza col compagno Sales, è protagonista dell’ennesimo errore pesante difensivo, anche se forse subisce un fallo dubbio, ma l’errore c’è comunque. Nella ripresa, nonostante le numerose sortite in avanti con delle conclusioni della Turris, non è chiamato a grossi interventi, anche se su un destro di Giannone sembra deviare in angolo, ma per il direttore di gara non è così. 

SALES 4 – Inizio horror per l’ex Potenza, che fa enorme fatica e che nell’azione in cui i campani vanno in vantaggio, non si riesce a capire bene cosa intende fare con un azione individuale davvero incomprensibile in occasione del vantaggio locale. Il resto della sua performance è fatto da continui errori e tantissima sofferenza. Dal 45′ MANNEH 5,5 – L’unico che crea superiorità numerica, ma nella confusione totale della squadra, può fare ben poco. 

CLAITON 6 – Il meno peggiore del pacchetto arretrato etneo. Prova ad impostare, visto che in mezzo al campo non c’è chi dovrebbe portare a termine questo compito, ma in avanti i suoi compagni perdono quasi tutti i contrasti aerei. Nel finale si butta in avanti giocando da quinto attaccante, ha l’occasione per siglare il gol del pari, ma non riesce ad impattare bene il pallone su tiro ravvicinato. 

GIOSA 5 – Al 31′ si lascia ingolosire da un rimbalzo del pallone e prova addirittura una conclusione che però finisce altissima sulla traversa. Nella ripresa ha il compito di tamponare uno scatenato Giannone, ma ci riesce solo in qualche occasione sporadica. 

CALAPAI 5 – Inizio in sordina per il laterale rossazzurro, che nella prima parte di gara non riesce quasi mai a trovare la profondità anche grazie all’ottima marcatura di Romano. Ci riesce, invece, ad inizio ripresa, quando servito da Piccolo riesce a procurarsi il penalty che poi verrà fallito da Piccolo. 

WELBECK 5 – Continua il momento negativo del mediano ghanese, che nella prima frazione non riesce ad azzeccare un solo passaggio anche da distanza ravvicinata. Stesso copione anche nella ripresa. Il mezzo voto in più rispetto a diversi suoi compagni è dovuto alla sua corsa, visto che è l’unico che corre in mezzo al campo tra le fila rossazzurre. 

DALL’OGLIO 3 – Un fantasma in mezzo al campo. Numerosi errori tecnici e tantissima confusione in mezzo al campo. La sua prestazione da dimenticare continua anche nella ripresa, dove si fa notare per l’unico passaggio indovinato dopo una serie di sbagli uno dietro l’altro. Dal 64′ IZCO 5,5 – Il centrocampista argentino entra bene in gara cercando, con la sua esperienza, di dare una mano ai suoi compagni in grande difficoltà. Serve un ottimo pallone a Di Piazza, che sbaglia da posizione ravvicinata. 

PINTO 4 – Parte benino, provando anche qualche cross per la testa di Sarao. Ma il suo momento positivo dura pochissimo. Dalla mezzora del primo tempo esce fuori dai radar della partita, e il suo nome lo si sente soltanto in occasione della sostituzione. Dal 64′ MALDONADO 5 – Prova a servire qualche compagno sui vari piazzati che si appresta a battere, ma spesso pecca di imprecisione. 

PICCOLO 4 – Dopo qualche errore in partenza, ci prova al 37′ su calcio di punizione con tiro che sibila alto sulla traversa. Ad inizio ripresa è croce e delizia per la sua squadra: s’inventa l’assist per Calapai che conquista il penalty che lo stesso ex Cremonese fallisce facendosi ipnotizzare da Abagnale. Viene graziato da Monaldi a cinque minuti dalla fine, quando frustrato scalcia un giocatore avversario senza alcun motivo. 

SARAO 4 – Conquista numerose punizioni ed è protagonista a pochi minuti dalla fine del primo tempo di un presunto fallo di rigore che Monaldi non vede. Dimostra tanto nervosismo e poca limpidezza mentale. Ci prova con un colpo di tacco, anche questo molto ma molto imbarazzante. Dal 54′ DI PIAZZA 4 – Appena entrato in campo prova subito a duettare con Piccolo, cercando di inventare qualcosa lì davanti, ma manca la lucidità, specialmente al 75′, quando su assist di Izco, spreca clamorosamente. 

RUSSOTTO 5 – Ci prova con una conclusione al 13′ parata da Abagnale. Come al solito, è l’unico che quantomeno prova a mettere pepe all’interno della trequarti avversaria. Nella ripresa, è protagonista di un presunto fallo da rigore, che però non viene ravvisato dal direttore di gara. 

ALL. RAFFAELE 4 – Serviva un solo risultato per scacciare gli incubi delle ultime prestazioni preoccupanti, ma la gara del Liguori è la conferma che la situazione è ormai allo sbando totale. Nonostante il passaggio al 3-4-3, il Catania non riesce mai a creare un pericolo verso la porta avversaria. La prima frazione, che finisce con la sua squadra già sotto, è l’ennesimo primo tempo a dir poco nefasto della sua squadra. Nella ripresa prova a mescolare le carte, passando prima da un 4-2-3-1 fino ad un 4-2-4, ma la musica non cambia. Il triplice fischio finale sancisce l’ennesima umiliazione di questo periodo nerissimo. Adesso, gli interrogativi e le ombre su Raffaele iniziano ad essere tante. 

Fonte Immagine: News Catania

Turris-Catania 1-0, quando avrà fine il Medioevo a tinte rosse ed azzurre?

Tutto pronto per la ripresa fra Catania e Turris, il Catania sembra più pimpante rispetto alla prima frazione. La partita s’infiamma all’improvviso quando il direttore di gara assegna al Catania un rigore che verrà sbagliato successivamente da Antonio Piccolo che come i suoi compagni Jacopo Dall’Oglio e Manuel Sarao pecca di lucidità e prontezza di spirito. Risultato che non si schioda dall’1-0 per i padroni di casa che forti dell’errore del rigorista della squadra avversaria, prova ad imbastire una manovra di gioco più propositiva ma comunque sterile, del resto come quella del Catania che al 55esimo si affida alle magie e ai colpi di estro e fantasia del giocatore di Partinico: Matteo Di Piazza.

Sinistro di Giannone al 61esimo che dà l’impressione di andare verso il sette ma che si concretizza con un nulla di fatto. Fa il suo ingresso in campo uno dei giocatori meno decisivi del Catania di questa stagione: il 38enne Mariano Izco che come facilmente ipotizzabile non sposta gli equilibri della gara. Non che l’ingresso di Maldonado migliori la prestazione della squadra. Illusione ottica del gol per gli uomini campani ed il Catania continua a giocare, seppur con parecchie difficoltà e specie negli ultimi metri dell’area avversaria. Di Piazza si trova un pallone buono per una sorta di rigore in movimento ma la fortuna non aiuta gli uomini di Giuseppe Raffaele che al 77esimo lancia dentro anche Reginaldo, autore di una sola rete con la maglia degli etnei. Antonio Piccolo viene ammonito dall’arbitro, poco prima di un calcio di punizione, occasione poi non sfruttata. Di Piazza, dai 16 metri, senza nessun mordente, tira in direzione della porta dei corallini. La terna arbitrale assegna 4 minuti di recupero ma probabilmente anche se si fossero assegnati 10 minuti supplementari, il risultato non sarebbe cambiato. 

Chiuderei questo breve articolo, scrivendo: “Testa alla prossima” ma non basterebbe. Occorre scrivere: “Testa e cuore” per la prossima gara che si svolgerà fra le mura amiche dello stadio “Angelo Massimino” di Cibali contro il temibile Avellino di Piero Braglia.  

Foto: SportMediaset.it