Catania-Teramo, Raffaele: “Dobbiamo resettare subito questa partita per cercare di fare risultato mercoledì”

La gara tra il Catania ed il Teramo si conclude con il punteggio di 0-1. A fine match, l’allenatore rossazzurro Giuseppe Raffaele ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

“Nel primo tempo abbiamo fatto fatica ad organizzare il gioco, siamo stati lenti, nel secondo tempo abbiamo cercato di trovare il pareggio, spingendo ma eravamo in difficoltà anche dal punto di vista della brillantezza dei singoli. Perdere non fa piacere a nessuno, sappiamo tutti l’importanza di raggiungere un ottimo piazzamento. Stiamo pagando un momento difficile, ero convinto che dopo Bisceglie avremmo fatto una partita differente, ma non siamo riusciti a trovare il gol che poteva cambiare la partita. Sugli esterni ho cercato di alternare un po’ Albertini e Calapai, Maldonado ha avuto una dissenteria tra mercoledì e giovedì. Oggi abbiamo forzato l’ingresso di Piccolo, Zanchi necessita ancora un paio di settimane per vederlo in campo, Tonucci ha avuto un problemino nell’allenamento di ieri. Sugli esterni eravamo un po’ in difficoltà. Facciamo fatica a finalizzare quando troviamo squadre chiuse, Reginaldo ha dato il suo contributo, il Teramo si è chiuso completamente ma abbiamo avuto tre/quattro occasioni per trovare il pareggio. 

In avanti non era possibile giocare a tre, perché in questo momento abbiamo problemi sugli esterni. Manneh è sempre subentrato nelle ultime partite, oggi mi sono giocato la carta Piccolo. Purtroppo non siamo riusciti a trovare il gol, nel primo tempo abbiamo fatto fatica ma nel secondo tempo è mancato l’episodio per trovare il pareggio.

Con la Turris sarà una partita difficile, dobbiamo resettare subito questa partita per proiettarci a mercoledì per cercare di fare risultato, è un momento fisico e psicologico in cui la squadra ha perso un po’ di brillantezza”.

Fonte Immagine: Goal Sicilia

Catania-Teramo 0-1, le pagelle: notte fonda per la squadra di Raffaele

Il lunch match del “Massimino” tra il Catania ed il Teramo con il successo degli ospiti, che violano l’impianto sportivo catanese con il punteggio di 0-1. Primo tempo negativo dei rossazzurri, che soffrono una maggiore aggressività, specialmente a centrocampo, da parte degli abruzzesi che, meritatamente, si portano in vantaggio al 29′ con un autorete di Confente. Nella ripresa, nonostante la girandola di sostituzioni da parte di Raffaele, cambia poco, e a parte qualche tentativo nel finale, è più il Teramo a rischiare il raddoppio. 

Le pagelle dei rossazzurri

CONFENTE 5,5 – Chiude bene intorno alla mezzora su Santoro, ma poco dopo ha il demerito di deviare col suo guantone il pallone in rete per il vantaggio ospite. Nella ripresa si oppone a due tentativi, prima di Tentardini e nel finale di Ilari, ma si tratta di conclusioni telefonate. 

SALES 5,5 – Non approccia benissimo la gara sbagliando persino una rimessa laterale elementare. Non fa meglio nel resto della partita. Nel finale, nonostante si trova in anticipo su Mungo, si fa sorpassare ingenuamente dimostrando di non esserci proprio come condizione e come testa. 

CLAITON 6 – Uno dei pochi sufficienti. È l’ultimo a demordere provando nel finale a metterci i suoi metri in avanti cercando la gioia di testa, andandoci molto vicino al minuto 81′ su angolo di Maldonado.

GIOSA 5,5 – Parte bene scaraventando qualche sortita in avanti degli avversari e mettendoci una pezza in qualche uscita poco felice di Confente. Cala man mano che scorrono i minuti. In occasione del gol avversario, si fa superare sulla fascia da Ilari. Si fa ammonire al 42′. Dal 74′ PICCOLO 6 – Gioca pochi minuti, ma si vede che tecnicamente è una spanna sopra a tutti i suoi compagni. In pochi minuti prova a creare scompiglio nell’area di rigore avversaria, ma ormai il resto della squadra sembra ormai rassegnato. 

ALBERTINI 6 – Un pò a sorpresa parte dal primo minuto al posto di Calapai. Fa meglio rispetto al suo laterale opposto Pinto, provando a creare qualche pericolo lungo il suo out di appartenenza. Poco prima di uscire ha un buon pallone tra i piedi, ma non riesce a sfruttare la situazione. Dal 57′ CALAPAI 5,5 – Non si vede quasi mai, non riuscendo ad ottenere la profondità e, di conseguenza, non riuscendo a mettere qualche cross interessante per la testa di Sarao. 

WELBECK 5,5 – Passi indietro rispetto al giocatore ammirato fino a qualche giornata fa. Si fa ammonire ad inizio ripresa. Nella ripresa la sua prestazione non migliora, non riuscendo quasi mai a vincere un contrasto. Dal 68′ MALDONADO 6 – Non si capisce per quale motivo non viene messo in campo fin dal primo minuto. L’unico che ha visione di gioco e che nei calci piazzati sa mettere i giusti palloni a servizio dei compagni. La sua continua permanenza in panchina rimane un’incognita.

ROSAIA 5 – Inizio difficile per il numero sei etneo, che commette diversi errori. Soffre, inevitabilmente, l’aggressività e la maggior propensione tecnica dei suoi avversari. La sua gara finisce all’intervallo. Dal 45′ REGINALDO 4,5 – Dovrebbe fare la differenza, vista l’esperienza, invece solamente tanta confusione e tanto nervosismo.

DALL’OGLIO 4,5 – Al 19′ prova una staffilata da distanza siderale. Oltre questo, si fa notare soltanto per gli errori molteplici che commette, tra i quali diversi palloni gettati in avanti senza alcun senso e qualche tiro a dir poco velleitario. 

PINTO 6 – Primo tempo molto negativo del fluidificante sinistro del Catania, non ancora al 100% della condizione. Nella ripresa prova a trovare la gioia personale con un fendente da fuori che si spegne alto sulla traversa. 

RUSSOTTO 5,5 – Tanta corsa ma poca precisione. Non riesce ad imprimere la giusta pericolosità nelle varie sortite in avanti, anche perché la difesa avversaria fa decisamente bene. Nella ripresa, com’è giusto che sia, cala vistosamente per la stanchezza. Mezzo voto in meno perché nel finale si addormenta su una palla che poteva risultare determinante per il pareggio. 

DI PIAZZA 5,5 – Tanta buona volontà e tanta corsa, ma gli arrivano pochi palloni giocabili, quindi le sue colpe sono relativamente poche. Dal 57′ SARAO 5,5 – Al 79′ su angolo di Piccolo sfiora la palla di testa rischiando di trovare il suo ennesimo gol di testa. Poco più tardi ha un’opportunità per trovare la sua prima marcatura coi piedi, ma spreca malamente. 

ALL. RAFFAELE 5 – Conferma lo stesso modulo visto a Bisceglie, ma è evidente che il Teramo non è minimamente paragonabile alla modesta compagine pugliese. E, difatti, i problemi emergono. Non si capisce per quale motivo, nonostante lo schieramento a cinque in mezzo al campo, si rinuncia ancora una volta a Maldonado tenendo in campo un calciatore totalmente inadatto come Dall’Oglio. Finora ha fatto bene, considerando il valore della rosa, ma ultimamente inizia ad entrare in confusione anche lui, compiendo scelte poco comprensibili. 

Fonte Immagine: calciocatania.it

Catania-Teramo 0-1, l’incubo non è ancora finito

Termina 0-1, il match fra Teramo e Catania che dunque riesce ad affermarsi sugli etnei anche al ritorno e con lo stesso risultato. Il secondo tempo comincia con un’ammonizione per Nana Welbeck che fa sentire i tacchetti all’avversario biancorosso. Una ripresa caratterizzata da un dominio degli ospiti che al 50esimo creano un’ulteriore occasione ma la palla arriva flebile fra i guantoni del portiere rossazzurro, colpevole in occasione della prima rete subita dal Catania al 15esimo minuto del primo tempo. Brivido per il Teramo al 55esimo su tiro dalla distanza di Pinto, uno dei migliori in campo fino a quel momento. Al 58esimo, doppio cambio per gli etnei: Matteo Di Piazza viene sostituito sorprendentemente da Raffaele, a favore di Manuel Sarao mentre Luca Calapai fa il suo ingresso in campo, al posto di Albertini. Altro tiro velleitario, l’ennesimo, di Jacopo Dall’Oglio al 66esimo ma il Catania non riesce ad affondare. Solo al 70esimo, Giuseppe Raffaele inserisce Maldonado, in cambio dell’ammonito Welbeck, probabilmente nella speranza di spostare il baricentro più basso. Antonio Piccolo, reduce da più di un mese di stop, viene gettato nella mischia ma probabilmente troppo tardi per cambiare le sorti della gara. 
Il Teramo fa di tutto per far scorrere le lancette dell’orologio, ormai sotto pressione, nonostante al 82esimo minuto Mungo per poco non realizza lo 0-2. Il match si conclude con un’occasione per Andrea Russotto che però non riuscirà a trasformare l’occasione capitatagli.

Testa alla prossima!

Foto: CalcioCatania.com 

Primo tempo Catania-Teramo: il silenzio degli innocenti

Finisce con il risultato di 0-1 il primo tempo dell’anticipo tra Catania e Teramo, valevole per la trentesima giornata di campionato. 

Un primo tempo in cui gli ospiti sono scesi abbastanza bene in campo creando diverse azioni offensive, Catania assente, impreciso e in confusione totale dal punto di vista tattico. 

La prima azione di gioco si registra intorno al 5′ minuto quando il numero 11 ospite Pinzauti prova un diagonale ma Confente attento e protegge il primo palo. Risponde il Catania al 10′ minuto, palla rubata con estrema furbizia da Russotto che sfrutta l’errore difensivo di Diakite ma non riesce a trovare il compagno in mezzo all’area. Ospiti che si dimostreranno sempre più pericolosi rispetto ai rossazzurri infatti al 14′ si registra tiro a botta sicura del centrocampista ospite Santoro bloccato impeccabilmente da Caliton evitando guai seri al proprio portiere. 

La partita si accende al 25′, grande azione pericolosa del Teramo che gioca di sponda con Pinzauti servendo un assist di tacco a Costa Ferreira il quale scaglia un tiro pericolosissimo ma gioco fermo a causa della posizione irregolare del numero 11 abruzzese.
Due minuti più tardi sempre gli ospiti pericolosi in occasione di un calcio d’angolo in cui il difensore Diakite tira pericolosamente ma Confente attento. 

Ospiti come detto sempre più pericolosi e infatti il gol arriva al 28′ minuto di gioco, si tratta di un gol rocambolesco in seguito al tiro piazzato di Vitturini; doppio palo, rimpallo su Confente e  risultato che si sblocca. 

Teramo che sta giocando perfettamente la sua partita annullando totalmente gli schemi dei padroni di casa. Estrema confusione per i rossazzurri che non riescono a creare azioni pericolose né tantomeno a reagire al gol subito. 

Raffaele che dovrà senza dubbio motivare i suoi cercando di studiare qualche mossa decisiva per poter quantomeno reagire allo svantaggio ed eventualmente ribaltare il risultato. 

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Catania-Teramo: formazioni ufficiali, Di Piazza vince il ballottaggio con Sarao!

In un orario un po’ insolito, tra pochi minuti scenderanno in campo Catania e Teramo allo stadio “Angelo Massimino”, nella sfida valevole per la trentesima giornata di campionato. 

Padroni di casa che scenderanno in campo nuovamente con il 3-5-2: tra i pali troviamo Alessandro Confente, sempre più padrone della porta rossazzurra, nella linea difensiva il trio formato da Sales, Giosa e Claiton, quest’ultimo al posto dell’infortunato Silvestri, sulle fasce Albertini a destra e Pinto a sinistra, in mezzo Welbeck con Rosaia e Dall’Oglio. Il duo d’attacco formato da Di Piazza che vince il ballottaggio con Sarao, affiancato da Russotto. 

Ospiti che scenderanno in campo con il 4-2-3-1: tra i pali Lewandowski, difesa formata da Vitturini, Diakité, Piacentini, Tentardini, a centrocampo il siciliano Santoro e Arrigoni, avanzati Ilari, l’ex Bombagi, Costa Ferreira a supporto dell’unica punta Pinzauti. 

Catania (3-5-2): Confente, Sales, Claiton, Giosa, Albertini, Welbeck, Rosaia, Dall’Oglio, Pinto, Di Piazza, Russotto. 

Teramo (4-2-3-1): Lewandowski, Vitturini, Diakité, Piacentini, Tentardini, Santoro, Arrigoni, Ilari, Bombagi, Costa Ferreira, Pinzauti. 

(Foto: liveuniversity). 

Dott. Fichera: “Golfo? Vi spiego i tempi di recupero”

Tra poche ore si affronteranno Catania e Teramo nel lunch match delle 12:30 ma, a tenere banco oltre alle note vicende societarie, è anche l’infermiera sempre affollata in casa rossazzurra. Tra le ultime defezioni c’è da registrare lo stop dell’attaccante esterno e trequartista Golfo.

Per comprendere con maggiore precisione i tempi di recupero del ragazzo abbiamo intervistato il dottor Fichera, medico d’emergenza con un’esperienza pluriennale alle spalle:

La lesione di primo grado del semitendinoso della coscia è assimilabile ad una contrattura. Dovrebbe guarire in 2 settimane se l’atleta ovviamente rispetta il riposo fisico e l’eventuale terapia medica prescrittagli.

Primavera 3 Berretti: 22 rossazzurri a disposizione per la gara casalinga contro la Vibonese

Sono 22 i giovani calciatori rossazzurri convocati da mister Giovanni Marchese in vista della partita casalinga contro la Vibonese, ecco quanto riportato ufficialmente: 

L’allenatore Giovanni Marchese ha convocato 22 giovani calciatori in vista di Catania-Vibonese, gara valevole per la quarta giornata del girone G del Campionato Nazionale Primavera 3 – “Dante Berretti”, in programma sabato 13 marzo, alle 14.30, a Torre del Grifo (Campo 3, gara a porte chiuse).  

Questi gli atleti a disposizione: 

Portieri: Borriello (2005), Vadalà (2003).

Difensori: Caracò (2003), Iuculano (2003), Lo Duca (2003), Magrì (2004), Mignemi (2002), Nicotra (2003), Panarello (2003), Papale (2004), Zappalà (2003).

Centrocampisti: Currò (2003), D’Angelo (2003), Le Mura (2003), Limonelli (2003), Sciuto (2003).

Attaccanti: Aquino (2003), Bozzanga (2003), Di Stefano (2003), Fichera (2003), Russo (2004), Tropea (2004)”. 

(Fonte foto Globusmagazine.it)

Let’s Talk Catania: What a wonderful night that was! (VIDEO)

What a wonderful night that was! That cold and rainy night in March 2010, that everybody knows as the second “Clamoroso al Cibali” that means “Sensational feelings at Cibali” (Catania’s stadium, before being dedicated to the president Angelo Massimino). 

That night, Calcio Catania has made one of the most important masterpieces of its history defeating 3-1 Inter managed by José Mourinho who will bring Inter back to the top of the World after winning all the available trophies at the end of the season.

That was an unforgettable night for the entire fanbase of Calcio Catania and also great credit to the team that played an important game especially Maxi Lopez and Jorge Martinez who scored the first and the third goal.

Catania’s perfect night was characterized by a special penalty scored by the specialist Giuseppe Mascara (the historic captain of the team) and thanks to his goal, he led Catania to the victory!

Sometimes things happen in an unexpected way, and that night was one of them, that night will be etched in the memory of everyone of us! 

(Photo: Skysports.com)

Verso Catania-Teramo, Raffaele: “Avanti col 3-5-2. Cercheremo di ottenere il massimo nelle prossime tre”

In vista del match di campionato tra il Catania ed il Teramo, mister Raffaele ha risposto alle domande dei giornalisti nella classica conferenza pre-gara. Di seguito le dichiarazioni:

“Dopo i tanti impegni ravvicinati finalmente questa settimana abbiamo potuto gestire meglio il lavoro e la preparazione alla partita. Ci sono alcuni giocatori in crescita, come Russotto o Di Piazza. Abbiamo perso sia Silvestri per la frattura alle costole, ma anche Golfo. Rientra Piccolo che nelle prossime tre gare sicuramente farà qualche minuto per recuperare ed essere al 100% il prima possibile. Oltre lui a breve rientrerà anche Zanchi”.

“Vincere a Bisceglie ha rappresentato un vero e proprio toccasana. In queste ultime nove partite dovremo dare il massimo per concludere il campionato nel miglior piazzamento possibile in chiave playoff. Spero di arrivare bene alla fine e di poter preparare i playoff con entusiasmo”.

“La sconfitta nel derby ci è bruciata tanto, sicuramente non quanto i tifosi, ma non è stata facile da digerire. Non dobbiamo rimediare rispondendo sul campo partita dopo partita. Fare punti è la nostra unica arma. Anche le cadute più rovinose possono darti la spinta per rialzarti”. 

“Veniamo da una risposta convincente sul campo, quindi bisogna dare continuità al modo di stare in campo. Dobbiamo avere delle certezze. Al momento mancano ancora delle pedine o non sono al massimo della condizione. Quando saranno tutti al completo, si potrà anche ragionare sul 4-2-3-1 lavorando sulla difesa a quattro”.

“Noi dobbiamo perseguire la strada del silenzio e dei fatti. Siamo in una posizione di classifica ancora intermedia e ci sono tante squadre nel giro di pochi punti. È vero che nelle prime giornate abbiamo rallentato conquistando solo tredici punti, ma è altrettanto vero che a parte Ternana e Bari le altre non hanno fatto molti più punti di noi. Se vogliamo ambire a posizioni migliori, dobbiamo accelerare ottenendo risultati importanti nelle prossime tre giornate”.

Fonte Immagine: CalcioCatania.it

Biagianti, un capitano che vede solo rossazzurro

Proprio mentre l’attuale capitano del Catania, Tommaso Silvestri, è fermo ai box per infortunio, chi ha indossato per anni quella gloriosa fascia che responsabilizza il giocatore più rappresentativo della rosa, l’eterno Marco Biagianti, ha parlato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport” di Catania, di derby e della sua “nuova gioventù” come giocatore di Calcio a 5 tra le fila della Meta Catania:

“Coincidenze che mi hanno spinto, anche e soprattutto quelle, ad accettare questa sfida nonostante i miei 36 anni. Se ci fossero stati colori diversi e non si fosse trattato di Catania non avrei accattato. Ho fatto una pazzia per quella maglia e per il ‘mio’ numero. Indossare la casacca rossazzurra mi emoziona come il primo giorno. Non ho visto molte gare del Catania, soffro più del dovuto e me ne rendo conto. Ma ho guardato in tv il derby e mi sono dannato l’anima. Il Catania stava attraversando un periodo complicato sul piano dei risultati, ma domenica scorsa ha battuto il Bisceglie ed è stata una rivalsa dopo una sconfitta pesante sul piano mentale. Adesso mancano nove gare alla fine della stagione regolare, c’è strada da fare per arrivare al termine, poi i miei ex compagni si prepareranno agli spareggi prima sotto il profilo mentale, poi sotto l’aspetto fisico. E ci sarà da lottare con orgoglio, ne sono sicuro”.

Ne sono transitati giocatori e capitani sotto l’Etna. Ma quando la fascia somiglia più a una sciarpa legata all’avambraccio che, di tanto in tanto, col vento sfrega sul cuore, possiamo parlare di eternità rossazzurra.

(fonte foto: padovasport.it)