Catania, se la classifica sorride tu sorridi

Il Catania scenderà in campo oggi pomeriggio a Torre del Grifo per la prima seduta di allenamento settimanale in vista della partita di sabato 13 marzo (ore 12.30) al “Massimino” contro il Teramo.

I rossazzurri attualmente si trovano a +4 sugli abruzzesi che, all’andata, si imposero con il risultato di 1-0. C’è voglia di “vendicare” la sconfitta maturata al “Bonolis”, evitabile e propiziata da un episodio favorevole ai biancorossi, e soprattutto di staccarli ulteriormente in classifica guardando al Catanzaro, impegnato in casa con la Virtus Francavilla capace di fermare la capolista Ternana domenica scorsa.

La sensazione è che nonostante qualche scivolone e mezzi passi falsi, il Catania possa ancora ambire al quarto posto per presentarsi con un piazzamento migliore in vista dei playoff.

Girone C (prime dieci posizioni):

Ternana 63;

Avellino 56;

Bari 52;

Catanzaro 45;

Catania 43;

Juve Stabia 40;

Foggia 40;

Teramo 39;

Casertana 37;

Palermo 36.

(foto: lasicilia.it)

Rossazzurro Pink – Un appello a mister Raffaele

Pagani, Vibo Valentia che conoscevo solo perché l’estate scorsa sono stata a Tropea, il derby (bocche cucite, argomento tabù), poi Bisceglie. La geografia della Serie C conferisce la dimensione esatta della realtà in cui il Catania annaspa ormai da oltre un lustro.

Un palcoscenico triste, altro che Sanremo senza pubblico! Nonostante la vittoria netta, almeno dal punto di vista del risultato perché sul piano del gioco il primo tempo aveva lo stesso ritmo di una seduta di yoga in una yurta affollata da over 70, i punti interrogativi saltati fuori dopo l’innominabile derby come funghi nella stagione umida, non sono stati risolti.

La prossima partita al “Massimino”, in un orario strampalato e in un giorno altrettanto strampalato (sabato alle 12:30, ma perché?), dovrebbe rappresentare un banco di prova più congruo dato che il Teramo occupa l’ottavo posto in classifica e ha solo 4 punti in meno dei rossazzurri.

Beh, perlomeno durante il primo tempo tra un piatto di pasta, una fetta di carne e un caffè il rischio di abbandonarsi tra le braccia di Morfeo (ma non era un giocatore?) sarà quasi nullo. Ma il secondo? Solitamente il Catania si sveglia nei secondi 45 minuti quindi rivolgo un appello a Giuseppe Raffaele: mister non inverta la tradizione! Al massimo la bissi anche nel primo tempo.

Let’s go liotru!

Francesca Tremoglie

Catania, l’ex Bombagi rientra dalla squalifica

Il Teramo, prossimo avversario del Catania nel match di sabato 13 marzo (ore 12:30), valido per l’11sima giornata di ritorno del campionato di Serie C (Girone C), ha già sostenuto ieri la prima seduta di allenamento.

Oggi la squadra allenata da mister Massimo Paci, osserverà un giorno di riposo: la ripresa degli allenamenti preparatori alla sfida coi rossazzurri è prevista per domani alle 12:00. Rientrano dalla squalifica il difensore Matteo Piacentini e il centrocampista offensivo Francesco Bombagi, vecchia conoscenza del Catania in cui ha militato nel 2010. Il giocatore ha totalizzato con gli etnei 10 presenze, mettendo a segno una rete.

(foto: ilcentro.it)

Focus – Catania, 6 sconfitte in 27 gare. Quando l’ultima volta?

Il Catania sta vivendo una stagione ricca di alti e bassi, certamente particolare sotto molti punti di vista.
Gli Etnei sono reduci dalla ridondante vittoria per 3-0 al “Gustavo Ventura” di Bisceglie che archivia, forse definitivamente, la bruciante sconfitta interna contro il Palermo.
A questo punto della stagione, dopo aver disputato ventisette partite, potrebbe risultare utile tirare parzialmente le somme e dare uno sguardo alle statistiche delle passate stagioni. Un curioso dato è che il Catania ha “incassato” 6 sconfitte in 27 gare così come nella stagione 2018/2019 quando sulla panchina dei rossazzurri c’era Andrea Sottil. Nel corso di quella stagione, alla ventisettima partita, il Catania però uscì sconfitto dal “Massimino” per ben 2 volte, di contro fin’ora, solo il Palermo ha potuto infliggere la più severa delle punizioni nel derby, conclusosi per 1-0.
Quell’anno terminò con il Catania alla quarta posizione in classifica. Potrà avvenire anche quest’anno?

Foto: Filippo Galtieri

Aggiornamento sui Rinnovi di Welbeck e Manneh.

Il Catania ha chiuso il suo mercato di gennaio lasciando in sospeso il rinnovo di Martinez, che ha perso il suo posto da titolare dopo il covid, e di due elementi che stanno dando  un contributo significativo a Mister Raffaele, Welbeck e Manneh.

Per questi ultimi la redazione di Cataniamood ha provato a contattare i procuratori cercando degli aggiornamenti proprio sulla questione rinnovi.

Il momento di transizione che sta attraversando la società, sembra incidere un po’ sulle tempistiche delle trattative, i giocatori sono felici qui a Catania e sicuramente ci sarà curiosità e attesa per un eventuale cambio di proprietà.

Così, l’agente di Welbeck, Mario Rubesa, sul momento di attesa per la trattativa, che sembra scorrere per il verso giusto: “Stiamo parlando con il Catania, siamo sulla buona strada per concludere e speriamo di farlo presto.”

Il procuratore dell’esterno gambiano Manneh, Vittorio Sabbatini, non lancia ultimatum a Pellegrino, anzi predica tranquillità e un giusto ottimismo, analizzando la situazione che attende il closing: “Abbiamo preso solo dei contatti e ci siamo confrontati sull’argomento senza darci nessuna fretta, anche perché la situazione a Catania è in procinto di cambiare in maniera sostanziale con l’ingresso di nuovi proprietari. Pertanto ci siamo lasciati il tempo e lo spazio di decidere, da ambo le parti, come gestire in maniera funzionale il rapporto tra il Catania e Manneh per il meglio di entrambi.”

(Foto fonte: La Sicilia)

Catania, quanti rimpianti!

Dopo una serie di risultati non proprio auspicabili, ieri il Catania è tornato alla vittoria battendo in trasferta il Bisceglie che occupa il 18° piazzamento in classifica. 

Catania che sale a quota 43 punti riducendo di sole due lunghezze il distacco dal Catanzaro, peraltro reduce dal pareggio in terra abruzzese contro il Teramo, prossimo avversario dei rossazzurri nel turno successivo che si giocherà sabato 13 alle ore 12:30. 

É stato un periodo sicuramente non facile per la compagine etnea, la quale ha letteralmente “lasciato per strada” dei punti fondamentali per un miglior piazzamento in ottica play-off, forse per la serie di partite ravvicinate? Forse per la mancanza di giocatori importanti che ad oggi occupano un posto in infermeria? 

Chissà, ma queste non devono essere delle scusanti, perché la squadra non può dipendere da un singolo giocatore ma soprattutto la squadra non può steccare partite importantissime contro avversari sulla carta definiti “inferiori”.

Più si va avanti, più aumentano i rimpianti… quanti punti persi tra Bari, Paganese, Vibonese ma soprattutto Palermo…Tutto questo a causa di un approccio sbagliato alla partita. 

Il match di ieri potrebbe rappresentare una prima reazione alle dure critiche giustamente ricevute dopo il derby, anche se tutti noi abbiamo iniziato a storcere il naso dopo una prima frazione di gioco inesistente, tipica di una partita di terza serie. La risposta che aspettavamo, arriva nel secondo tempo, in quanto i ragazzi di Raffaele hanno alzato i giri del motore cercando a tutti i costi il gol, riuscendo a sfruttare egregiamente gli errori della retroguardia pugliese. 

Se l’obiettivo è quello di poter realmente raggiungere un piazzamento discreto a fine campionato, è chiaro che non bisognava steccare certe partite, è chiaro che non bisognava sottovalutare gli avversari. 

Ad oggi aumentano i rimpianti, basti pensare al fatto che il Catania avrebbe potuto lottare per il terzo posto con almeno 6-7 punti in più in classifica distaccandosi di conseguenza dal Catanzaro. 

É pur sempre vero che dopo tutto quello che è avvenuto in estate, giocare questo campionato ma soprattutto ritrovarsi in quinta posizione rappresenta un vero e proprio miracolo sportivo, ma si sa, Catania è una piazza esigente ed è per questo che la partita di ieri deve assolutamente rappresentare un nuovo punto di inizio, in modo tale da ritrovare quella giusta atmosfera per potersela giocare contro chiunque ai play-off. 

 

(Fonte foto: La Sicilia) 

Maldonado
L’ANALISI DEI REPARTI: la difesa fa clean sheet, Maldonado si riprende il centrocampo

Il Catania ritrova la vittoria in quel di Bisceglie con un rotondo 0-3. Una vittoria che consente ai rossazzurri di riscattare, parzialmente, e non proprio per i tifosi, ancora amareggiati, la débâcle interna di pochi giorni fa nel derby con il Palermo. Come ogni lunedì che segue la gara dei ragazzi di Raffaele, analizziamo, reparto per reparto, la performance degli etnei.

Il Catania in difesa: terzo clean sheet nelle ultime sette 

Nelle ultime giornate, la difesa rossazzurra è sembrata fin troppo confusionaria. Con la Ternana, con la Vibonese e nella sfida coi rivali del Palermo, infatti, si sono consumati degli errori gravi che, il più delle volte, hanno condizionato l’esito del risultato finale. Tra i difensori maggiormente in affanno, sicuramente non si può non menzionare Giosa, fortemente voluto dal tecnico barcellonese nella sessione di mercato invernale. Quest’ultimo, proprio nella sfida contro i pugliesi, ridisegna il reparto difensivo rigettando nella mischia il terzetto difensivo che aveva giocato la prima parte della stagione, lasciando in panchina l’ex Potenza. Semplice coincidenza, o forse no, con Claiton, Silvestri e Tonucci, il Catania ritorna a non subire gol (terzo clean sheet nelle ultime sette).

Il Catania a centrocampo: Maldonado si riprende la scena

Al “Ventura”, tra le tante novità di formazione nell’undici iniziale, spicca il ritorno in campo dal primo minuto dell’ecuadoregno Maldonado. Il regista sudamericano resta la grande incognita di questa stagione. Ai nastri di partenza veniva etichettato, persino dal suo mister, come il giocatore che poteva far innalzare il livello di qualità in mezzo al campo. Eppure, dopo un buon avvio, è finito fuori dai radar, complice anche il passaggio al 3-4-3 che non lo vedeva arruolabile. Nella sfida in Puglia, nonostante una prestazione ancora in chiaroscuro, soprattutto nella prima frazione, è emerso un dato incontrovertibile: è lui che deve calciare le punizioni e non più il suo compagno Dall’Oglio. I calci piazzati, si sa, spesso portano numerosi gol e, nei casi migliori, anche diversi punti. Proprio per questo motivo, visto che nel Catania ci sembra l’unico elemento abile in ciò, Maldonado meriterebbe qualche chance in più. 

Il Catania in attacco: segnali da Di Piazza, ma la difesa avversaria contribuisce tanto

Così come Maldonado, anche Di Piazza viene chiamato in causa per provare a scuotere l’attacco rossazzurro. Impresa a dir poco ardua, visti gli ultimi frammenti di gara disputati nelle ultime giornate con risultati a dir poco scadenti. Il centravanti di Partinico sembra in giornata si, quantomeno perché si presenta più volte davanti al portiere avversario, anche grazie alle imbeccate del compagno Russotto, ancora una volta tra i migliori. In occasione del gol, ha la giusta lucidità, ma grande responsabilità ha la difesa nerazzurra, che in ben due occasioni manda gli attaccanti del Catania a tu per tu con l’estremo difensore pugliese. Questa era, probabilmente, una partita che non poteva dare le giuste risposte. Di Piazza e compagni di reparto sono chiamati alla riprova contro il più ostico Teramo. 

 
Fonte Immagine: CalcioCatania.it
Con i Se e con i Ma…NON si evitano gli infortuni

Dopo sette tentativi il Catania ritrova la vittoria in campionato e un po’ di autostima in chiave futura, lasciandosi così alle spalle un Febbraio terribile che era riuscito a mettere in discussione l’operato di Raffaele agli occhi del pubblico etneo. Come ogni post gara introduciamo la rubrica analizzando ciò che poteva essere ma non è stato iniziando così con i nostri…”Con i se e con i ma…”:

Se il Catania non avesse vinto a Bisceglie si sarebbe ritrovata risucchiata dalle squadre che inseguono un miglior piazzamento play-off con Juve Stabia e Foggia in primis. Ma la lotta dal sesto posto in giù sembra molto aperta, poiché nessuna squadra riesce ad ottenere risultati di fila. Per citarne una, il Palermo, vittoriosa sotto il vulcano è stata poi sconfitta in casa. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia

Se Bari e Catanzaro, rispettivamente sconfitta in casa e fermata sullo 0-0 a Teramo, dovessero continuare a non fare risultato pieno, gli etnei potrebbero approfittarne e pensare quindi al quarto e terzo posto. Ma fino a domenica mattina, dopo la sconfitta nel derby, la formazione di mister Raffaele per molti si sarebbe dovuta difendere la posizione ottenuta fino ad oggi, senza dover più guardare a posti migliori. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se domenica, Silvestri non avesse sbloccato la partita, si sarebbe potuto parlare di un altro pareggio, perché fino a quel momento il Catania non sembrava essere capace di poter realizzare tre gol. Ma mister Raffaele ha studiato la partita per lavorare ai fianchi la difesa avversaria e con le sue solite sostituzioni l’avrebbe potuta risolvere tranquillamente. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se nel primo tempo i rossazzurri si fossero ritrovati addirittura in svantaggio, non ci sarebbe stato tanto da meravigliarsi, perché i padroni di casa hanno creato qualcosa di pericoloso nelle ripartenze, non sfruttandolo mai bene. Ma le vere palle gol nei primi 45′ le ha avute il Catania, che ha sprecato con Di Piazza. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se la squadra di Raffaele non avesse avuto la sfortuna di incappare in tutti gli infortuni che hanno lasciato monca la squadra, magari sarebbe stato un mese di febbraio diverso, con un marzo da primissimi posti. Ma gli infortunati fanno parte del gioco, forse sono stati gli incalzi che non hanno dato quello che dovevano in un momento così importante. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se i rossazzurri avessero vinto il derby di mercoledì oltre alla trasferta di Bisceglie, si sarebbero ritrovati al quarto posto, con un clima ardente a sostenere il tutto. Ma la sconfitta nel derby ha gelato molto i cuori dei tifosi etnei, che almeno possono iniziare a consolarsi con una vittoria esterna che non era scontata. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se a Silvestri, che ad oggi è stato sempre presente, fosse stato concesso un turno di riposo, forse non sarebbe incappato in un infortunio che lo lascerà ai box per tutta la stagione regolare. Ma il ragazzo oltre ad essere stato fondamentale per la vittoria, non ha subito un infortunio muscolare ma uno dovuto ad uno scontro.

In effetti, con i se e con i ma…NON si evitano gli infortuni.

(foto fonte: informasicilia)

Catania una vittoria dal sapore amaro

Calma e sangue freddo. Come citava una famosa canzone adesso è giunto il momento di stare calmi, riflettere, non esaltarsi ma neanche deprimersi perché si è in un periodo fondamentale e tutti devono recitare la propria parte.

A nessuno piace perdere un derby specialmente così sentito per di più in condizioni vantaggiose avendo l’uomo in più  per 60 minuti e soprattutto nessuno vuole perdere per non subire gli sfottò degli avversari che puntualmente, come testimoniano le foto sotto la Tribuna A  del “Massimino” insieme alla squadra rosanero, sono pervenuti.

Diciamocelo francamente non è un periodo particolarmente felice e fortunato per il Catania che con Russotto ha sfiorato diverse volte il gol, un giocatore rinfrancato che da quando è tornato in maglia rossazzurra ha mostrato maturità e spirito di autocritica quando si è reso necessario.

Quel sapore amaro del derby non è semplice da smaltire ma da qualche parte bisogna pur ricominciare e ieri sembrava la solita partita dal primo tempo soporifero ma poi, grazie al solito calcio da fermo, Silvestri ha sbloccato il risultato. Di lì monologo-Catania che ha sfruttato altre due ingenuità commesse dalla difesa pugliese andando in rete con Russotto e triplicando con Di Piazza.

Sembrava una domenica felice per il Catania ma è arrivata la doccia fredda dall’ospedale di Molfetta: lo stesso Silvestri ricoverato per accertamenti. Diagnosi? Due fratture costali e prognosi di 40 giorni.

Il Catania torna alla vittoria ma perde il suo leader difensivo e si  augura di ritrovarlo più forte di prima magari già con una nuova società a stelle e strisce restando sempre riconoscenti alla SIGI che di miracoli ne ha fatti veramente tanti.

fonte foto:(ilovepalermocalcio.com)

Catania da 7000 caffè alla regola del “3”. Silvestri sveglia tutti, poi capitola

Godiamoci la vittoria. La saga degli errori madornali, di natura strettamente tecnica, di gestione elementare del pallone, ha propiziato due delle tre reti realizzate dai rossazzurri a Bisceglie, l’altra, ancora una volta, è arrivata grazie a un calcio piazzato disegnato da Maldonado che ha imbeccato l’inzuccata vincente di capitan Silvestri. Bene così.

Quando i ragazzi di mister Raffaele vedono neroazzurro, “3” evidentemente, diventa il loro numero fortunato come i tre punti maturati al “Ventura” e come la regola dei gol di scarto con cui si impongono sui pugliesi. I limiti tecnici degli avversari, che si sono battuti ad armi pari per 45 minuti, quanto meno sul piano agonistico, sono emersi alla ripresa delle ostiltià  inaugurando la capitolazione causata da un fallo veniale e da due svarioni in pieno stile oratorio. In casi come questo diventa arduo stabilire il confine tra meriti propri e demeriti altrui.

Il primo tempo, soporifero al punto che una moka fumante non sarebbe bastata ad attutirne gli effetti anestetici, ci ha fatto versare tanto caffè quante lacrime. Con in testa ancora le scorie del derby e il “fantasma pareggino” che bussava ostinatamente alla porta turbando la nostra pennichella delle 15:45, ci ha pensato la premiata ditta Maldonado-Silvestri a suonare la carica, prima, e la sveglia, poi. Raffaele ha lavorato tantissimo in settimana sull’aspetto psicologico applicando un turnover ampiamente auspicato dal nostro dottor Torrisi che lo aveva indicato come panacea di tutti i mali post-derby.

Chi si aspettava l’esclusione simultanea dal primo minuto di: Giosa, Sales, Welbeck e Sarao? Sicuramente nessuno. Ma i titolarissimi avevano bisogno di rifiatare, gli esenti da colpe campanilistiche di rimettersi in luce poiché privi degli inevitabili strascichi umorali post-derby e liberi da ogni sorta di condizionamento psicologico imputabile a quella sconfitta ancora indigesta.

Va bene così. Va bene sbloccarla su calcio piazzato e chiudere la pratica in maniera fortuita. Ora però occorre imboccare una sola strada e pensare solo ai due closing che riguardano la squadra: il 25 aprile, ultima giornata della stagione regolare; l’ultima partita dei playoff che, si spera, coincida con la finale. Il tutto recuperando innanzitutto capitan Silvestri, a cui la nostra redazione rivolge i migliori auguri di una pronta guarigione, poi via via tutti gli infortunati. Ma proprio tutti! Stop.