Bisceglie-Catania 0-0, soporifero primo tempo del Catania al “Ventura”

Il Catania ed il Bisceglie si presentano in campo con qualche minuto di anticipo. Gli etnei indossano la casacca gialla dalle strisce rossazzurre che richiamano i colori sociali del club e gli avversari la canonica maglia nerazzurra. L’uscita di Spurio, alla decima presenza in maglia nerazzurra, su Di Piazza è la prima azione degna di nota di una partita non propriamente divertente da un lato e dall’altro. Al 12esimo minuto di gioco, la fiammata improvvisa del Bisceglie con un cross teso alla ricerca dell’incursione di Mansour che però non riesce a battere Confente. Il primo calcio d’angolo della partita lo si registra al 15esimo minuto ma i padroni di casa non riescono ad approfittarne così come il Catania che non riesce a ripartire pericolosamente.

Palla goal per il Catania al 19esimo su verticalizzazione di Russotto per Di Piazza, il quale non riesce però ad insaccare in rete. Al 33esimo, ancora Di Piazza calcia potente verso la porta ma proprio qualche istante prima l’arbitro ravvisa un fuorigioco, fortemente discutibile. Il tiro dalla lunga distanza di Jacopo Dall’Oglio al 37esimo è frutto della difficoltà di penetrare in area di rigore avversaria, complice anche una forma fisica visibilmente non brillante degli etnei. Sarà un pareggio anche al termine dei 90 minuti?

Foto: LaSicilia.it 

Bisceglie-Catania: le formazioni ufficiali

Tutto pronto al “Gustavo Ventura” per la gara fra Bisceglie e Catania, entrambe le compagini reduci da risultati non propriamente positivi, specie il Catania che è uscito fra i fischi al “Massimino” dopo il match contro il Palermo di Filippi ma che certamente hanno tutte le carte in regola per riscattarsi.

Ecco, le due formazioni ufficiali:

Bisceglie (3-4-1-2): Spurio, Priola, Altobello, Bassano, Tazza, Romizzi, Cittadino, Giron, Mansour, Cecconi, Sartore. 
A disposizione: Russo, Vona, Gilli, Zagaria, Casella, Maimone, Ferrante, Vitale, Makota, Musso, Rocco, Pedrini. 

Catania (3-5-2): Confente, Tonucci, Claiton, Silvestre, Calapai, Rosaia, Maldonado, Dall’Oglio, Albertini, Di Piazza, Russotto. 
A disposizione: Santurro, Sales, Giosa, Izco, Welbeck, Manneh, Golfo, Sarao, Vrikkis. 

Foto: CalcioCatania.com

Bisceglie, mister Papagni: “Possiamo fare punti col Catania”

Aldo Papagni, allenatore del Bisceglie, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni nel pre-gara contro il Catania:

“Non credo che possa essere l’ultima spiaggia per il tecnico del Catania – ha dichiarato mister Aldo Papagni ai microfoni di wwwasbiscegliecalcio.it-. Questo però, ci interessa pochissimo. Abbiamo bisogno di crescere nelle prestazioni anche se stiamo crescendo e siamo chiamati non tanto a pensare agli altri che sappiamo essere forti sotto l’aspetto organico, capacità ed esperienza. Siamo convinti che, in questo campionato, possiamo fare meglio con tutti ma dipende da noi e da quanto amore mettiamo in ogni situazione che affronteremo. Quindi crediamo di poter offrire una buona prestazione contro il Catania per prendere punti. In ogni partita avremo l’obiettivo di riscattarci, dare il meglio di noi stessi, cercare di battere l’avversario che affronteremo. Interessa l’aspetto della concentrazione, attenzione, tecnico, tattico, di aiuto reciproco che ci metteremo dentro”.

Catania? Oltre a Sarao, vi sono Di Piazza che ho allenato a Benevento e Torre Annunziata, gli esterni Russotto, Manneh, Golfo, Reginaldo (assente per infortunio, ndc). Affronteremo una squadra con delle frecce fondamentali nel loro arco offensivo. Ma non possiamo soffermarci. Dobbiamo avere rispetto per le loro potenzialità e il curriculum ma dobbiamo pensare a fare i punti che ci consentano di sperare nell’obiettivo da raggiungere”.

(fonte foto: bisceglie24.it)

Bisceglie, infermeria semivuota. C’è il taorminese Maimone

I convocati di mister Papagni per la gara di oggi pomeriggio prevista al “Ventura” di Bisceglie contro il Catania di mister Raffaele, sono 24, a testimonianza del fatto che la lista degli infortunati in casa neroazzurra sono solo due, De Marino e Loliva. Tra i convocati figura Giuseppe Maimone, nativo di Taormina, ed ex centrocampista, tra le altre, di Sicula Leonzio e Reggina.

PORTIERI

Russo, Spurio

DIFENSORI

Giron, Priola, Vona, Gilli, Tazza, Altobello, Bassano

CENTROCAMPISTI

Cittadino, Zagaria, Ferrante, Romizi, Casella, Maimone, Goffredo

ATTACCANTI

Mansour, Cecconi, Rocco, Makota, Musso, Vitale, Sartore, Pedrini.

(foto: infomasicilia.it)

Il Catania ha fatto peggio del Bisceglie nelle ultime cinque partite

Non un scontro tra titani. Nelle ultime cinque giornate il Bisceglie ha totalizzato 5 punti: pareggio esterno con la Turris (2-2), sconfitta a Palermo per 3-1, vittoria interna con la Viterbese (1-0), ancora una sconfitta casalinga contro la Juve Stabia (0-1) e pareggio nell’ultima giornata col Monopoli (1-1).

Il Catania, nonstante il ruolino di marcia dei pugliesi non sia esaltante, è riuscito a fare di peggio: sconfitta per 5-1 a Terni, pareggi con Bari in casa (1-1) e due consecutivi in trasferta, con la Paganese nel recupero (0-0) e con la Vibonese (1-1). Infine l’arcinota sconfitta nel derby di mercoledì sera col Palermo.

(fonte foto: informasicilia.it)

Limbo Rossazzurro: alla ricerca di una risposta

Nuova puntata del “limbo rossazzurro”, rubrica dedicata alle sorti del nostro Catania, tra la partita precedente e quella che verrà. 

Anche se non è facile, è necessario a tutti i costi mettere da parte l’enorme delusione di mercoledì, per cercare quantomeno di sollevare un morale che allo stato attuale risulta essere molto basso. Catania che deve obbligatoriamente ottenere i tre punti per smuovere la classifica e per invertire un trend certamente “negativo”, frutto dei numerosi pareggi, e delle sconfitte con Ternana e Palermo.

Il Bisceglie, reduce dal pareggio esterno nel derby contro il Monopoli, non vive di certo un buon momento, in effetti, nelle ultime dieci partite, la compagine pugliese ha ottenuto ben 4 pareggi e una sola vittoria contro la Viterbese per 1-0, occupando stabilmente i bassifondi della classifica. 

In casa Catania come già ampiamente detto, il morale è molto basso, la sconfitta nel derby è sicuramente la ciliegina sulla torta (in negativo) di questa stagione e gli uomini di Raffaele dovranno controbattere, la piazza intera si aspetta una reazione importante, per cercare di centrare un buon piazzamento in ottica play-off. 

Quella del “Gustavo Ventura” dunque non sarà una partita semplice, se da un lato abbiamo una squadra che necessita a tutti costi dei punti per uscire dalla zona play-out, dall’altro lato troviamo una squadra in difficoltà alla ricerca di qualche risposta. 

Non ci resta che aspettare domani, ore 15:00 e vedere come andrà a finire… 

Il punto tattico di mister Turi Distefano: “Conta più la determinazione che i moduli”

Dopo una sconfitta in un derby è difficilissimo analizzare la situazione tattica della squadra, che ha lasciato a desiderare soprattutto sotto l’aspetto psicologico. Mister Turi Distefano, ci arricchisce con la sua saggezza calcistica, cercando di dare una disamina più diplomatica e tecnica della settimana rossazzurra.

 

Come si digerisce una sconfitta così brutta in un Derby soprattutto dopo sei partite senza vittorie?

 

“Il derby era una partita troppo importante per entrambe le città. Purtroppo non è stato giocato benissimo, come è già accaduto all’andata.La squadra è stata anche un po’ sfortunata con le occasioni di Russotto. Per un giocatore non è semplice recuperare psicologicamente da un Derby come questo, anche perché la città la vivi in un modo diverso, non avendo i tifosi dalla tua parte. Adesso, si deve ripartire bene già dalla partita di Bisceglie per provare così a dare un seguito al buon campionato che si era fatto fino a gennaio.”

 

Se lei, avendo schierato una formazione con il 3-4-3, al 35° del primo tempo si fosse ritrovato con un uomo in più, che cambiamento tattico avrebbe fatto? E lo avrebbe fatto subito?

“Ogni allenatore ha una propria idea e non è detto che inserendo un attaccante in più si possa essere predominanti su una squadra rimasta in dieci uomini. Tante volte capita che le squadre nonostante l’inferiorità numerica vincano le partite, perché tutto il gruppo si stringe e diventa più coeso, rendendo così la squadra più forte psicologicamente.

Quindi inserire troppi attaccanti a volte non è la chiave giusta, poiché si crea troppo traffico in avanti. Quello che è mancato mercoledì è stato l’atteggiamento.”

 

Dopo un periodo con tanti risultati non raggiunti, il Catania si ritrova quinto, a 4 punti dal quarto posto e a +2 dal sesto. É giusto iniziare a guardarsi anche dietro per salvaguardare la quinta posizione?

“La squadra ha iniziato questo campionato ottenendo ottimi risultati ma adesso sta attraversando un periodo poco felice. Momentaneamente è giusto che il Catania si guardi alle spalle difendendo il quinto posto É giusto anche che la squadra si ricompatti insieme all’allenatore per capire cosa non è andato e poter tornare alla vittoria. In fin dei conti, il campionato non è ancora finito.”

 

A Bisceglie mancheranno tutti gli esterni mancini, Pinto e Zanchi. Come si può sopperire l’assenza di un esterno di ruolo? Sarebbe più giusto inserire un esterno che solitamente gioca a destra o arretrare un’ala mancina, come Manneh?

“Questa è una bella patata bollente per Raffaele, che dovrà fare di necessità virtù. Sicuramente in questi giorni studierà il giocatore che si potrà adattare meglio sulla fascia sinistra. Manneh è un giocatore molto veloce e determinato, però difensivamente ha delle lacune, che possono allentare e lasciar scoperta la fase arretrata del gioco etneo. Raffaele si deve preoccupare più della testa dei suoi ragazzi, che agli schemi.

 

Vorrei aggiungere, che la squadra deve dimenticare tutto il bene che ha fatto nella prima parte di campionato.Fare tesoro di questo mese tremendo e andare a Bisceglie per ripartire alla grande, mettendo tanta, tantissima grinta e voglia di fare.”

 

“FORZA CATANIA SEMPRE.”

 

Catania: facciamo chiarezza su Lo Monaco, closing e squadra

Facciamo il punto della situazione. Anzi delle situazioni. Non ci improvviseremo né avvocati né burocrati perché il rispetto dei ruoli è fondamentale in qualsiasi contesto e, spesso e inopportunamente, viene disatteso.

CAPITOLO LO MONACO

  1. Il sequestro conservativo proposto dal Calcio Catania S.P.A. (non da SIGI!) è stato rigettato e, di conseguenza il club è stato condannato in prima istanza a pagare le spese processuali;
  2. Il tribunale ha anche rigettato la richiesta di responsabilità aggravata presentata da Lo Monaco nei confronti del Calcio Catania.

Si tratta di un provvedimento provvisorio e di natura sommaria, come chiarito dal comunicato stampa divulgato ieri dalla società. Normale amministrazione, diremmo da profani e senza padroneggiare il linguaggio giuridico, di un procedimento cautelare.

Posto che gli organi di stampa sono tenuti a fare e dare informazione e che il diritto di riportare i fatti sia quanto meno legittimo, sacrosanto e democraticamente inappuntabile e ineludibile, ci sembrava doverosa una chiosa sull’argomento per evitare confusione in un momento cruciale nella storia gloriosa del club rossazzurro dove le pedine, e sono tante, devono muoversi in armonia prima che un soffio possa raderle al suolo.

CAPITOLO CLOSING

La notizia è che non ci sono notizie. L’ora del silenzio è anche l’oro del silenzio! Era stato decantato, perseguito con le parole (e quindi dov’era il silenzio?), finalmente è stato adottato senza emissione di suoni ma con la fattività delle bocche cucite. Le parti in causa, c’è poco da aggiungere, sono ancora in attesa del duplice responso di Comune di Mascalucia e Agenzia delle Entrate ma la sensazione è sempre la stessa: tra una settimana, tra un mese (speriamo comunque prima dei playoff perché si rassenerebbe tutto l’ambiente e per “tutto” intendiamo: società attuale, società subentrante, staff tecnico, giocatori e, soprattutto, tifosi), la cessione si farà perché non esistono né un Piano B, né un Piano C (e meno male, perché siamo stanchi di fermarci sempre alla terza lettera dell’alfabeto).

Nessuno scenario apocalittico perché gli interessi in ballo sono troppi e potrebbero ritorcersi come un boomerang proprio sulla attuale proprietà, quindi perché rischiare di perdere più di quanto si può ottenere?

CAPITOLO SQUADRA

E’ il momento più delicato della stagione, non solo uno dei più intricati della storia del club che, bisogna dirlo, non ci hai mai lasciati tranquilli a goderci lo spettacolo. Fa parte, evidentemente del DNA catanese e dei suoi derivati, quindi anche della squadra di calcio che ci rappresenta. Non sbandieramo sempre l’incisione del “Fortino” Melior de Cinere Surgo come uno stile di vita, un Mood, se ci passate il termine a noi molto caro? Bene, allora è proprio nei momenti più complicati che bisogna stringersi attorno alla squadra anche se l’istinto ci suggerirebbe di disdire abbonamenti alle pay tv, spegnere la Radio, boicottare eventuali dirette televisive in RAI perché “porta male” o stravolgere organigramma societario e la rosa.

Tra qualche settimana, per la precisione il 25 aprile, la regular season finirà e siccome coincide con la Festa della Liberazione, prendiamolo come un segno o come un monito: liberiamoci dal passato, riponiamo tutta la rabbia, la passione, le speranze sul rettangolo verde e ricordiamoci che il Cosenza, nella stagione 2016/17, si piazzò al quinto posto in classifica dopo un girone d’andata quasi fallimentare, imponendosi ai playoff su: Sicula Leonzio, Casertana, Trapani, Sambenedettese, Suditrol e Siena. E volò in Serie B.

Nel contempo lo staff tecnico ha l’obbligo non solo di posizionarsi al meglio in classifica in vista dei playoff ma anche di recuperare gli infortunati e presentarsi con l’organico al completo. Poi sarà sempre il campo a dare il verdetto. Il campo, appunto, non le voci. Allora sì che potranno aprirsi le danze della critica. Ma perché ora? Smaltita la sbornia del derby, un’ebbrezza dannosa, che gli avvocati facciano gli avvocati, che i dirigenti facciano i dirigenti, che i giocatori facciano i giocatori e che i tifosi facciano i tifosi. E’ inutile rimuginare sulla questione closing perdendo di vista il campionato in corso. E’ controproducente e accanirsi sulla questione non velocizza le firme né i burocrati. Il Calcio Catania prima d’ogni cosa.

(fonte foto:ekuonews.it .it)

S. Emanuele (CalcioCatania.com): “Quanto manca Piccolo! Ai playoff serve determinazione”

Buongiorno a tutti i tifosi del Calcio Catania. Oggi, per la nostra rubrica Mood Ospite, abbiamo intervistato il diirettore di CalcioCatania.com Salvo Emanuele.

Salvo, su CalcioCatania.com spesso ti occupi di ricordare il presidente Massimino,specialmente in questi ultimi giorni. Che ricordi hai di lui e che differenze riscontri tra quel calcio e quello moderno?

“Per noi di CalcioCatania.Com si tratta di una” missione” affinchè la figura del Cavaliere venga conosciuta anche dalle nuove generazioni. Pregi e difetti perchè quando si racconta un personaggio storico bisogna considerare entrambe le cose di un uomo che con le sole proprie forze ha guidato il Catania per oltre un ventennio, a dispetto di stampa, istituzioni locali e tifosi che non sempre sono stati dalla sua parte, anzi…Per ragioni di età non ho potuto scrivere l’epopea del Catania di Massimino. I miei ricordi sono più che altro legati agli studi effettuati e, sopratutto, ai racconti di colleghi e amici in primis Alessandro Russo il quale di recente ha pubblicato la terza edizione del libro “Angelo Massimino ,una vita per (il) Catania”. Sicuramente si tratta di un altro calcio, più genuino, sincero e passionalerispetto a quello attuale. Un calcio “fatto in casa” che oggi viene ricordato con infinita nostalgia anche da chi lo ha solo assaporato…

Secondo te qual è la causa principale di questo andamento negativo?

“Nell’arco di una stagione sportiva ogni squadra attraversa un momento negativo, talvolta più di uno. Purtroppo per il Catania, questo momento negativo è arrivato nella fase cruciale della stagione dove sembra difficile identificare la causa principale anche se credo si tratti di un insieme di fattori strettamente correlati tra loro basti pensare ai continui infortuni di uomini chiave, uno su tutti Piccolo, giunti proprio quando mister Raffaele aveva trovato la quadratura del cerchio passando “all’amato” 3-4-3. In secondo luogo, il giocare ogni tre giorni ha influito notevolmente sulla condizione fisica dei rossazzurri, non proprio brillantissima, da aggiungere la carenza di qualità lì in mezzo al campo che non è stata colmata a gennaio in sede di mercato.

In un calcio sempre più in difficoltà, a livello economico, soprattutto per le squadre di Serie C, quanto pensi che sia indispensabile effettuare al più presto una riforma dei campionati? Hai la sensazione che potrà essere applicata già dal prossimo anno?

“L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, sfociata a sua volta sulla chiusura degli stadi, a mio avviso, accelererà i tempi di una riforma che andava già fatta qualche stagione addietro, dove una serie C a 60 squadre era già un numero elevato nel momento in cui è stato varato questo format, adesso è a dir poco spropositato. Meglio la “vecchia” serie C1, con due gironi da 18 squadre ciascuno…

Pensi che il Catania abbia la possibilità di vincere i play-off?

“Nei play-off può succedere di tutto, si tratta di una lotteria nella quale talvolta i valori della stagione regolare vengono ribaltati da altri fattori: una condizione fisica in crescendo, la compattezza e la determinazione del gruppo e anche una buona dose di fortuna che non guasta mai, un pò come accadde tre anni fa al Cosenza di Pietro Braglia. Il Catania a mio avviso potrebbe emulare i calabresi, a patto si verifichino quelle condizioni indicate”.

Se tu fossi mister Raffaele cosa faresti per cambiare questo andamento negativo?

“Continuare a lavorare sodo, così come fatto fin dal ritiro pre-campionato. Come detto i momenti negativi ci sono sempre e la ricetta migliore per superarli è il lavoro costante e il mantenimento del gruppo unito”.

La redazione Di Catania Mood ringrazia per il tempo dedicatoci dal nostro amico e collega Salvo Emanuele.

Catania, i convocati per la trasferta di Bisceglie

Ecco la lista dei convocati da mister Raffaele per la trasferta che i rossazzurri affronteranno domani pomeriggio a Bisceglie:

Questi gli atleti a disposizione:
PORTIERI  
32 Alessandro Confente
1 Antonio Santurro
DIFENSORI 
16 Alessandro Albertini
26 Luca Calapai 
3 Claiton Dos Santos Machado
4 Antonio Giosa
17 Simone Sales
5 Tommaso Silvestri
18 Denis Tonucci
CENTROCAMPISTI  
23 Jacopo Dall’Oglio
13 Mariano Julio Izco
15 Luis Alberto Maldonado Morocho  
8 Giacomo Rosaia
6 Nana Addo Welbeck-Maseko
ATTACCANTI 
33 Matteo Di Piazza
28 Francesco Matteo Golfo
19 Kalifa Manneh
7 Andrea Russotto
9 Manuel Sarao
11 Agapios Vrikkis

(fonte foto: informasicilia.it)