Catania-Palermo:febbre da derby (FOTO)

A Gravina di Catania alcuni tifosi rossazzurri si sono riuniti per incitare la squadra in vista dell’imminente derby che si giocherà tra poco più di due ore allo stadio “Angelo Massimino”.

Eloquente lo striscione: “Senza paura fino alla vittoria“, ecco lo slogan che vi campeggia e che, ci auguriamo, sia di buon auspicio.

Buon derby a tutti!

Catania, Raffaele ha già fatto meglio di Camplone e Lucarelli

A breve, si scenderà in campo per la sfida delicata, anzi delicatissima, contro il Palermo di Santana e compagni ma diamo uno sguardo alle statistiche di questa stagione capitanata da Giuseppe Raffaele e dello scorso campionato, cominciato alla guida di Andrea Camplone e proseguito con l’attuale tecnico della Ternana Calcio: Cristiano LucarelliA questo punto del campionato, si potrebbe cominciare a tirare un po’ le somme ma senza dati statistici: i cosiddetti “numeri”, non daremmo concretezza ed anima al nostro discorso. Considerando anche i due punti di penalizzazione inflitti al Catania per la scarsa, anzi scarsissima, gestione societaria del duo Lo Monaco-Pulvirenti, il Catania ha già racimolato sul campo ben 42 punti. Un bottino di tutto rispetto se si pensa che questa squadra sia stata costruita con molti giocatori acquistati a parametro zero e da una società come la SIGI che ha fatto il suo ingresso solo in estate.

Di contro, la scorsa stagione, il Catania dopo 25 partite aveva raccolto solo 36 punti, frutto di molte vittorie e pochi pareggi. Indipendentemente dalle statistiche, il nostro augurio è che il Catania non tanto le vinca tutte fino a fine stagione ma che arrivi ad uno stato di forma fisico e mentale più che discreto per la disputa dei play-off che gli etnei giocheranno per il quinto anno consecutivo.

Foto: Francesca Magrí 

Catania, Palermo, Messina: cara Trinacria, quanta voglia di calcio

Sicilia bedda.

Quando esclamiamo o pensiamo alla terra isolana subito si fa riferimento al buon cibo alle sagre e manifestazioni, all’odore del mare, alle spiagge, al nostro modo si essere siculi essendo ospitali con chiunque venga da fuori.

Siamo siciliani,a noi non possono mancare gli arancini (e qui si scatenerebbe un altro derby…), oppure se ci si trova a Messina ci si catapulta sulla pignolata, tipico dolce della città peloritana. In Sicilia abbiamo tutto o quasi, bisognerebbe investire meglio per non fare emigrare i giovani altrove.

Ma una cosa che accomuna tutti è il calcio: quel pallone che riesce ad unire famiglie amici, magari a far litigare qualche coppia, tanto quando ci si ama davvero un compromesso lo si trova sempre.

La Sicilia ha avuto parecchie squadre che l’hanno rappresentata nel corso degli anni nell’elite del calcio anche se purtroppo mancano da diversi anni ormai.

Basti pensare che nella stagione 2006-2007 le tre compagini che rappresentano le maggiori città siciliane erano in serie A, dando lustro al calcio locale. E poi, come non ricordare il Catania dei record, quello di Maran nella stagione 2012-2013 con il piazzamento a ridosso della zona Europa League con ben 56 punti?

Un’altra siciliana, il Palermo ha sognato in grande avendo partecipato nelle stagioni 2005-2006 all’Europa League arrivando fino agli ottavi. Sempre nel decennio scorso, nella stagione 2010-2011, la squadra rosanero allenata da Delio Rossi arrivò a disputare la finale di Coppa Italia contro l’Inter perdendo per 3-1 (doppietta di Milito, rete di Eto’o, per il Palermo invece andò a segno Munoz).

Sempre in serie A stupì il Messina di Franza nella stagione 2004-2005, allenato da Bortolo Mutti. Dopo 39 anni si affacciava al calcio che conta, trascinato dal suo bomber Riccardo Zampagna: si ricordano, fra gli altri, un ribaltone contro la Roma (4-3), una splendida vittoria contro il Milan campione d’Italia a “San Siro” per 2-1 e ovviamente il derby contro la rivale dello stretto, la Reggina, battuta in casa per  2-1 e in trasferta per 2-0.

Insomma noi siciliani abbiamo fame di calcio vogliamo tornare a competere con le migliori squadre d’Italia per rilanciare la nostra immagine calcistica e non ci interessa se sia americano, cinese o altro, solo dell’impegno che profonde e della passione che mette in progetti seri perchè si sa: i maccaruni inchiunu a panza!

foto fonte (vacanzesiciliane.net)

Rossazzurro Pink – Catania-Palermo: il derby non è gusto ace

Premetto che il derby, almeno per me, era un succo di frutta gusto ace prima di avvicinarmi al calcio. Ora, vorrei bere tutta d’un sorso questa tanto agognata vittoria che manca da tre turni. Ho sentito parlare in giro di “pareggite”, quindi scomponendo il sostantivo vengono fuori il suffisso -ite e il lemma “pareggio”. Bene, bene. Ergo, si tratta forse di un processo infiammatorio che anziché accanirsi sui tessuti tendinei dei giocatori si innesta metafisicamente sui risultati? Parrebbe di sì. 

Adesso basta pero! Se il Catania vuole ambire a palcoscenici migliori, che sinceramente le spetterebbero di diritto per blasone e bacino d’utenza, non può sempre incespicare sul più bello: il rigore di Dall’Oglio oltre lo scadere, la scialba prestazione soporifera di Pagani o l’incloncudente trasferta di Vibo Valentia. Stavolta si gioca il derby, roba che da queste parti catalizza l’attenzione persino dei non-calciofili, come se si trattasse di una piccola Nazionale: parenti, zii, nonni, gente che non ha mai assistito a una partita di calcio e chiede per novanta minuti: “ma noi da che lato attacchiamo? Ma siamo quelli con la maglia arancione?”, si riuniscono o, perlomeno, chiedono: “cos’ha fatto il Catania?” e si interessano ai colori rossazzurri solo per il puro piacere edonistico del campanile.

Insomma, un solo risultato a disposizione oggi: la vittoria. Anche per antiinfiammatori contro la pareggie credo che la Pfizer non li abbia ancora messi in commercio. E poi, se putacaso occorresse un richiamo? Meglio vincere su.

Francesca Tremoglie

(foto: lega-pro.com)

Catania-Palermo: le ultime sulle probabili formazioni

QUI CATANIA

Il Catania dovrà fare a meno di Piccolo, Zanchi e dello squalificato Tonucci. Out anche Martinez con Santurro che si accomoderà in panchina. Assai probabile l’impiego simultaneo dal primo minuto dei due centrali arrivati alla corte di mister Raffaele a gennaio, Giosa e Sales, con Pinto e Calapai confermati sulle corsie esterne e Welbeck in tandem con Dall’Oglio sulla mediana a fare da schermo ai tre davanti: Russotto e Di Piazza larghi, Sarao terminale offensivo.

QUI PALERMO

Palermo decimato praticamente in tutti i ruoli: fuori Corrado, Doda, Lancini per infortunio, Almici, Odjer, Saraniti squalificati e Kanoute per motivi disciplinari. Mister Filippi fa la conta dei disponibili (in tutto sono solo 19) e pensa di confermare, almeno per il momento evitando di snaturare il modulo adottato dal suo predecessore, Boscaglia, il 4-3-3 con Pelagotti tra i pali, Somma, Marconi al centro della difesa con Accardi e Crivello sulle corsie esterne. A centrocampo, De Rose sarà il regista con Luperini e Santana che dovrebbero completare la linea mediana; in avanti probabile tridente Silipo, Lucca e Floriano dato che le condizioni di Rauti e Valente sono da valutare.

CATANIA (3-4-3): Confente, Giosa, Silvestri, Sales; Calapai, Welbeck, Dall’Oglio, Pinto; Russotto, Di Piazza, Sarao.

Indisponibili: Martinez, Piccolo, Zanchi.

Squalificati: Tonucci.

PALERMO (4-3-3): Pelagotti; Accardi, Somma, Marconi, Crivello; De Rose, Luperini, Santana; Silipo, Lucca, Floriano.

Indisponibili: Corrado, Doda, Lancini, Kanoute.

Squalificati: Almici, Odjer, Saraniti.

(fonte foto: goalsicilia.com)

Catania-Palermo, saluti da Tonga. Mascara-gol! (VIDEO)

La data la conoscete, è stata scritta e riscritta. Il gol, poi, lo conoscete a menadito. lo hanno postato pure le testate giornalistiche di Tonga. Ma siccome stasera si gioca il derby e la scaramanzia è d’oro ma nella sua variante cromatica rossazzurra invsibile agli occhi di chi non nasce guardando l’Etna e voltandosi trova il mare, abbiamo pensato di metterlo anche noi. Perché no, non ci si stanca mai di rivederlo.

Che sia di buon auspicio stasera, nonostante i protagonisti in campo non vantino cognomi altisonanti, nonostante il palcoscenico sia stato doppiamente declassato. Magari i rossazzurri non riusciranno a segnare da centrocampo ma, poco male: anche un gollonzo sarebbe accolto dai tifosi etnei come una manna dal cielo.

Quindi sintonizzatevi su Eleven Sport o su Sky (forse l’unico elemento in comune con l’età dell’oro), e sostenete questo mister e questi ragazzi che si dannano l’anima per la maglia che indossano. Questo è certo.

(foto: skysport.it)

IL GOL DA CINETECA DI PEPPE MASCARA, (INTERVENUTO IERI IN ESCLUSIVA AI MICROFONI DI CATANIA MOOD). 

Today is the day!

It’s matchday! We will face Palermo tonight at 20:30! Do you know how important is this match? Do you know its relevance? 

It is something special for us, it is still a derby against our rivals, it is a special match between the two main teams of Sicily! In fact we can consider Catania and Palermo the main representative teams of our island. In the past, these teams have given rise to important and passionate derbys at the highest levels (Serie A), unfortunately this year this match will be played in a lower division (Serie C) without supporters due to Covid-19 situation… 

But it is still a derby even if the stadium will be empty or even if we are in a lower division, derby is something unique for everyone of us! 

(Photo: europafs.club) 

LiveUniCT - Liveuniversity
Catania: 22 i convocati in vista del derby
In casa Catania sono 22 gli uomini a disposizione di mister Raffaele per la partita di domani allo stadio “A. Massimino”, indisponibili Martinez, Zanchi e Piccolo, insieme allo squalificato Tonucci. 
PORTIERI  
32 Alessandro Confente
1 Antonio Santurro
DIFENSORI 
16 Alessandro Albertini
26 Luca Calapai 
3 Claiton Dos Santos Machado
4 Antonio Giosa
20 Giovanni Pinto
17 Simone Sales
5 Tommaso Silvestri
CENTROCAMPISTI  
23 Jacopo Dall’Oglio
13 Mariano Julio Izco
15 Luis Alberto Maldonado Morocho  
8 Giacomo Rosaia
6 Nana Addo Welbeck-Maseko
ATTACCANTI 
33 Matteo Di Piazza
10 Reginaldo Ferreira da Silva Fonseca
28 Francesco Matteo Golfo
19 Kalifa Manneh
7 Andrea Russotto
9 Manuel Sarao
30 Michele Volpe
11 Agapios Vrikkis
A. Vagliasindi a Catania Mood: “Domani mi aspetto il 3-4-2-1. Tra un mese di nuovo brillanti”

Anima di Telecolor, grazie alla trasmissione “Corner”, una sorta di Festival di Sanremo rossazzurro per proseliti e longevità ma anche avvocato di successo e giornalista di punta de La Repubblica. Alessandro Vagliasindi, uno dei volti più noti della televisione catanese e siciliana, una delle firme più autorevoli in assoluto del panorama giornalistico isolano, e non solo, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Catania Mood in vista dell’imminente derby col Palermo di domani sera.

Secondo te il Catania visto a Pagani e a Vibo è quello che dobbiamo aspettarci fino a fine stagione?

E’ una fase transitoria in cui si è un po’ pagato lo sforzo della spinta verso l’alto che ha chiuso il girone d’andata. Il Catania lo ha concluso con un brillantissimo quarto posto. Poi c’è il classico rimpasto di gennaio tra chi va via e chi viene quindi devi mettere nel conto giocatori che arrivano in condizioni deficitarie vedi Piccolo, Volpe, Di Piazza, lo stesso Russotto che poi si è infortunato subito, oltre Golfo e Giosa che non sono in condizioni ottimali quindi la squadra ha pagato un calo fisiologico dovuto all’uniformità del livello generale di salute. Non ultimo l’infortunio di Piccolo perché si tratta di un giocatore non surrogabile che quando è sceso in campo ha lasciato intendere di poter risolvere le partite. C’è da prendere atto di questa situazione ma, quando migliorerà la condizione di questi giocatori, magari fra un mese, il Catania tornerà ad essere brillante e a produrre un calcio qualitativamente migliore anche di quello espresso nel corso di questa stagione. E questo deve essere il viatico dei playoff.

Ricordo le cronache emozionanti di Angelo Patané quando Beppe Mosca sfondava la rete nel campionato di CND. Tu eri sempre presente, col tuo garbo, il tuo intelletto acuto e le tue dissertazioni sempre illuminanti. Qual è il segreto della longevità e del successo di “Corner”?

La semplicità. La capacità di saper sintetizzare e fotografare il reale momento vissuto dal Catania e del livello di professionalità raggiunto con la messa in onda settimanale della trasmissione. E’ un format che fa della sintesi il suo modello vincente in un momento dell’editoria e del prodotto televisivo dove si va su ritmi troppo frenetici, urlati e fuori dagli schemi. Chi è al timone di “Corner” quindi Angelo Micale, Angelo Patanè, Angelo Gagliano e il sottoscritto, è un gruppo di giornalisti che ha attraversato delle epoche calcistiche completamente diverse da quella attuale e si è portato un bagaglio di esperienza in cui la genuinità del racconto prevaleva su tutto il resto. Un calcio descritto che dovevi far capire a chi aveva come unica possibilità la radio o, comunque, non aveva modo di vedere le immagini della partita per cui lo sforzo prodotto dal giornalista in quel momento era di una genuinità che difficilmente si riscontra oggi nelle nuove leve giornalistiche. . 

Torniamo al presente. Come pensi che si evolva la questione closing? Sei ottimista? Pensi che Tacopina alla fine della telenovela siederà davvero sulla gloriosa poltrona di presidente del club etneo?

Io credo che si arriverà a una conclusione, sono ottimista. Non so dire quando perché siamo di fronte a due creditori istituzionali che hanno come loro struttura organizzativa delle tempistiche abbastanza complesse, soprattutto l’Agenzia delle Entrate. Tacopina continua ribadire a chiare lettere di essere in pectore il nuovo proprietario del Catania, le sue escursioni catanesi sono molto frequenti e in virtù dei riscontri esterni che vado via via a verificare, rimango molto ottimista.

Secondo te, viste le numerose assenze dopo il 3-4-3 di Pagani e il 4-2-3-1 visto a Vibo, pensi possano esserci delle novità dal punto di vista tattico nel derby col Palermo?

Nel pensiero calcistico di Raffaele c’è duttilità ma è anche vero che in questa fase ha dovuto fare i conti con numerose defezioni quindi i cambi di modulo e di formazione sono stati anche determinati da queste avversità. Col Palermo mi aspetto un 3-4-2-1 perché non vuole commettere l’errore che è costato lo svantaggio in diverse occasioni: partire con un gol di svantaggio è sempre un problema, comporta un dispendio di energie mentali ingente. Inoltre nel calcio di Raffaele non è prevista la chiusura dell’azione con un terminale offensivo, è un calcio fatto di movimenti senza palla, di inserimenti attraverso le corsie esterne, l’appoggio del trequartista, è un calcio molto coinvolgente per quanto concerne la fase offensiva quindi fossilizzarsi su un modulo non rientra nel suo credo calcistico.

 

(fonte foto: www.cataniaunafede.com)

Palermo: sono 19 i convocati per il derby

Ecco i convocati della squadra rosanero in vista del derby di domani al “Massimino” 

1 PELAGOTTI

4 ACCARDI

5 PALAZZI

6 CRIVELLO

7 FLORIANO

8 MARTIN

10 SILIPO

11 SANTANA

12 FALLANI

14 VALENTE

15 MARCONI

16 PERETTI

17 LUCCA

18 DE ROSE

21 BROH

23 RAUTI

24 SOMMA

26 MARONG

27 LUPERINI