M. Zappalà (Unica Sport): “Maldonado può diventare un grande giocatore. Con Piccolo e Russotto divertimento assicurato”

La redazione di Catania Mood ha avuto l’immenso piacere di intervistare uno dei giornalisti più giovani e di belle speranze del nostro panorama locale, Marco Zappalà di Unica Sport, che quanto a lucidità, intelligenza, preparazione, conoscenza della materia e tempi radiofonici, non ha nulla da invidiare a nessuno. 

Marco quali cambiamenti ti hanno colpito maggiormente sia sul piano tattico che di approccio mentale alla gara nell’esordio di mister Baldini sulla panchina rossazzurra contro l’Avellino?

Innanzitutto grazie per l’invito che ho accettato ben volentieri. Ci tenevo a complimentarmi per il tuo coraggio Marco con questa nuova realtà che è Catania Mood. Può sembrare una frase fatta ma non è così ma sappiamo bene che non è semplice investire nel mondo dell’editoria al giorno d’oggi. Penso che i giorni di lavoro sono due ed è impossibile a livello tattico e tecnico inculcare le proprie idee alla squadra. Non dimentichiamoci che Baldini, prima di Catania-Avellino, ha avuto solo due giorni di lavoro. Ciò che mi ha impressionato di più è stata l’intensità che ha mostrato in campo la squadra e questo sicuramente è dovuto al cambio di mentalità. La partita contro l’Avellino è stata la dimostrazione che il Catania non era stanco dal punto di vista fisico, non aveva finito la benzina, il problema stava nella testa dei giocatori a livello psicologico. Contro l’Avellino, e tu eri allo stadio e te ne sarai accorto, hanno dato davvero tutto dal primo all’ultimo secondo ed è esattamente ciò che non era successo nelle ultime partite. 

Ritieni che possa trattarsi di un fuoco di paglia o pensi che “il buongiorno si veda dal mattino” e con la Cavese, nel match di sabato, ti attendi un’ulteriore prova d’orgoglio del Catania anche una svolta smaltito l’entusiasmo che caratterizza per tradizione l’avvicendamento in panchina?

Non penso che sia un fuoco di paglia anzi ritengo che proprio in questa settimana il lavoro di Baldini sulla testa dei giocatori sarà ancora più importante. E’ necessario dare continuità a questa vittoria. Il rischio che hai descritto nella domanda è reale: pensa al Palermo che dopo l’esonero di Boscaglia è arrivato al “Massimino” e ha vinto il derby. Subito dopo, alla seconda partita di Filippi, subisci quattro reti dalla Juve Stabia. Ecco questo ti dà un po’ quello che storicamente succede perché nella partita dopo l’esonero i giocatori generalmente danno tutto perché sono consapevoli che non esiste più il capro espiatorio, ovvero l’allenatore, e quindi qualora dovessero fallire o perdere tutte le colpe ricadrebbero sui calciatori. In questo mister Baldini dovrà essere molto intelligente a continuare a lavorare sulla testa dei giocatori anche perché la Cavese è un avversario alla portata e io mi attendo una prova con la stessa intensità dimostrata con l’Avellino.

Secondo te Maldonado potrà rivelarsi decisivo in questo finale di campionato e, soprattutto, ai play-off? Ti aspetti che mister Baldini gli consegni stabilmente le chiavi del centrocampo?

Vado un po’ contro corrente rispetto all’opinione generale di questo giocatore. Ritengo che abbia grandissime potenzialità tecniche. E’ giovane e non va bruciato anzi Maldonado secondo me può rappresentare un patrimonio per questa società in futuro. Deve crescere caratterialmente, in personalità per interpretare al meglio quel ruolo devi avere il coraggio di andarti a prendere tutti i palloni e dettare i tempi di gioco. Il play è un leader in mezzo al campo. Maldonado ha bisogno di fiducia e di un allenatore che lo guidi e gli faccia da mentore. Se dovesse riuscire a crescere, nel coraggio, nell’andarsi a prendere i palloni, allora Maldonado può diventare davvero un grande calciatore. In questo momento è un buon calciatore che ha un grande bagaglio tecnico ma per crescere ha bisogno di fiducia e consapevolezza nei propri mezzi.

Stefania Sberna ha lasciato un vuoto incolmabile. Mi piacerebbe sapere cosa ha rappresentato per te prima da tifoso e poi da giornalista.

E’ stata una tristissima notizia quella della morte di Stefania Sberna, mi piange il cuore. Devo dire però che sono contento da un punto di vista perché mi sono accorto dell’ondata di affetto e di calore da parte di tutta la Catania sportiva e non solo. Questo a testimoniare il fatto che Stefania Sberna era una splendida persona. Io devo dire che non la conoscevo benissimo ma mi è capitato di incrociarla in qualche conferenza stampa a Torre del Grifo anche quando eravamo davvero in pochi a testimonianza dell’amore che lei riservava al Catania e al suo lavoro. E’ sempre stata una persona molto solare, affettuosa che riusciva a dare una parola di riguardo nei confronti di tutti anche nei confronti di colleghi giornalisti più giovani come me. Da tifoso? Mi ha lasciato il ricordo della prima volta che sono andato allo stadio “Angelo Massimino” salendo quei gradoni e c’era, ovviamente, la voce rimbombante di Stefania Sberna, che è parte integrante dello stadio “Angelo Massimino”, è lo stadio “Angelo Massimino” ed è un pezzo di storia del Catania Calcio.

Il Catania, per tradizione, ha sempre prediletto il 4-3-3. Con questo modulo ci siamo tolti tante soddisfazioni nel recente passato. Pensi che la rosa attuale abbia gli interpreti adatti per proporlo come “marchio di fabbrica” da qui alla fine della stagione? O pensi che Baldini, come ha dichiarato in conferenza stampa, possa cambiare pelle al Catania di partita in partita? Il mister è stato chiaro: non si adeguerà agli avversari perché vuole che siano i rossazzurri ad imporre il proprio gioco ma ha anche aggiunto che non si fossilizza su un modulo…

Non credo che sia stato scelto per tradizione. Ma il mister ha dato input corretti anche a livello tattico. Penso che continuerà col 4-3-3 poi in base al risultato, a partita in corso, si può anche variare. Per esempio negli ultimi venti minuti contro l’Avellino, Baldini si è messo col 4-1-4-1 proprio per difendere il risultato. Il Catania ha gli interpreti per il 4-3-3, o meglio, io vedo più pro che contro. Probabilmente l’unico “contro” che vedo è il numero ridotto di elementi a centrocampo. In quel reparto abbiamo la coperta un po’ corta. A prescindere dal modulo, se in questa squadra si accendono Piccolo e Russotto allora lì davanti ci sarà da divertirsi. Sono loro gli elementi più importanti che possono fare la differenza e queste sei partite serviranno anche da rodaggio per i playoff perché se loro iniziano a duettare come hanno fatto con il Foggia e con l’Avellino allora davvero la manovra offensiva del Catania potrà diventare fluida e divertente. Anche perché, in ottica 4-3-3, loro sono gli esterni tecnici che servono e la punta giusta che con quella stazza fisica può far salire la squadra è Manuel Sarao. Quindi son convinto che se in queste sei giornate il Catania fa un po’ di rodaggio in vista dei playoff e se Piccolo e Russotto arrivano al 100% e allora il Catania potrà farci divertire.

Focus – Campionato agli sgoccioli, è già tempo di bilanci !

È ora di tirare le somme in casa Catania, manca all’incirca un mese per la conclusione del campionato meno avvincente degli ultimi anni con una Ternana che non ha quasi mai mollato la prima posizione in classifica. Sono 6 le gare che separano gli etnei dalla disputa dei play-off, qualora li raggiungessero ma su questo non ci sono dubbi. Sabato, si disputerà la partita contro la Cavese e successivamente al “Massimino” scenderanno in campo Viterbese e Potenza. Il 14 aprile, Russotto e compagni dovranno vedersela al “Ceravolo” contro il Catanzaro di Evacuo e molti ex giocatori del Trapani. Una manciata di giorni dopo, sarà l’ora di Catania-Casertana e poi il 25 Aprile allo “Zaccheria” avrà in scena il big match contro il Foggia ma probabilmente i conti saranno già fatti.

Un tour de force di 6 partite che secondo la mia opinione non potranno portare in cascina più di una decina di punti in casa rossazzurra, ipotizzando tre vittorie fra le mura amiche e che il Catania esca indenne almeno in una delle tre trasferte roventi contro compagini sulla carta di pari caratura, ad eccezione della Cavese.

Fonte: CalcioCatania.it

Trapani Granata
Baldini: “Sono tutti titolari. Maldonado? C’è anche un vice…”

Mister Baldini ha parlato nella consueta conferenza stampa pre-partita, dell’avversario di turno, la Cavese, e di alcuni giocatori in particolare:

Non voglio un Sarao meno generoso, sarei uno stupido, voglio che abbini generosità a voglia e determinazione nei movimenti soprattutto per mandarlo in gol perché si tolga soddisfazioni personali importanti. Un attaccante deve far gol ma la generosità del mio bomber me la tengo molto, molto stretta. Se c’è un vice Maldonado? Lo tengo per me, ho già un’idea, spero di non averne bisogno e che Maldonado faccia delle grandi prestazioni da qui alla fine. Cavese? Se ero contento la scorsa settimana di affrontare l’Avellino, Perché  non avevo bisogno di preparare la gara a livello motivazionale ora l’avversario mi impone di tenere alta la tensione. L’ho fatto tutta la settimana ma ho visto i ragazzi concentrati e volenterosi di continuare il percorso intrapreso. Siamo contenti della settimana appena trascorsa. L’entusiasmo sarà fondamentale, questo gruppo ha voglia di fare bene. E’ un gruppo ben allenato che non ho trovato scarico a livello fisico. Un po’ bloccato mentalmente perché, quando viene mandato via un allenatore, difficilmente ci sono giocatori contenti. Ora siamo nelle condizioni per continuare quanto iniziato la scorsa settimana. Con i cinque cambi i giocatori sono sempre in campo, non capisco la distinzione tra titolari e non titolari, tra chi gioca i primi 45 minuti e chi gioca i secondi tempi. Welbeck è un calciatore che a me piace tanto. Infortuni? Un allenatore è sempre contento quando ha a disposizione tutta la rosa. Sono fuori giocatori importanti ma non posso che essere felice del recupero di alcuni giocatori. Mi riferisco a Zanchi e Golfo, che hanno svolto il primo allenamento. Speriamo di recuperare presto Silvestri e Tonucci, continuo a pensare che questa sia una rosa competitiva”.

(foto: trapanigranata.it)

Catania, focus difesa: il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 sarà definitivo?
Una differenza tra il vecchio allenatore Giuseppe Raffaele e il nuovo Francesco Baldini è sicuramente il modulo di gioco. Il primo ha quasi sempre utilizzato il 3-5-2 mentre il secondo sembra propendere per il 4-3-3, il condizionale è d’obbligo visto la sola partita giocata.
 
Ovviamente con il nuovo schema tattico i difensori centrali a scendere in campo non saranno più tre ma due. In questo momento l’unico certo del posto fisso sembrerebbe essere Claiton che, dopo un inizio tra i primi undici, è partito spesso dalla panchina anche a causa di qualche acciacco fisico ma nelle ultime giornate pare abbia conquistato nuovamente la titolarità. Vista l’assenza pesante del capitano Silvestri, al fianco del brasiliano si giocano il posto Giosa , Sales e Tonucci anche se nelle ultime uscite hanno avuto qualche debacle ma sicuramente hanno l’esperienza di poter dare sicurezza al reparto arretrato etneo.
 
Per quanto riguarda gli esterni di difesa i nomi sono quelli: a destra si giocano il posto Calapai e Albertini, proprio quest’ultimo è stato provato come esterno d’attacco nella partita vinta per 3-1 contro l’Avellino. A sinistra la situazione è un po’ più difficile. Pinto nelle uscite recenti non ha espresso il suo massimo potenziale date le sue grandi doti in fase di sovrapposizioni e velocità, ha le carte in regola per risalire la china. Andrea Zanchi dopo il problema fisico che lo ha tenuto fuori causa per oltre un mese potrebbe ritornare disponibile per la trasferta di Cava dei Tirreni.
 
Difficile, dopo una sola giornata, se il tema tattico possa cambiare definitivamente saranno le prossime uscite a dare una risposta certa a questa domanda.
 
Fonte foto: calciocatania.it
Esclusiva, Lodato (Cronache Salernitane): “Per la Cavese probabile 3-4-1-2. Tacopina garanzia per i tifosi etnei”

In vista del match di campionato tra Cavese e Catania, in programma sabato 27, alle ore 15:00, presso lo stadio “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni, abbiamo intervistato il giornalista Michele Lodato (Cronache Salernitane). Con lui abbiamo disquisito sul difficile momento che attraversano i metelliani, sulla sfida tra le due compagini e un parere sulla vicenda Tacopina.

1) Michele, innanzitutto grazie per aver accettato la nostra intervista. Parlando della Cavese, la compagine metelliana è reduce da sei sconfitte consecutive. Che succede?

“Sinceramente è un’annata stregata. Gli alibi non mancano: il Covid su tutti ha fatto una vittima all’interno dello spogliatoio, tanti giocatori con postumi, infortuni vari, qualche episodio sfortunato. La squadra sino alla gara con la Juve Stabia era in palla, poi le tre settimane di stop hanno segnato il tracollo. Ma gli alibi sono la scusa dei perdenti, ora la squadra è chiamata a dare una risposta forte”.

2) Mister Campilongo ha spesso alternato due sistemi di gioco: 3-5-2 o 4-3-3. Secondo te, quale sarà lo schieramento contro il Catania?

“Il dubbio dovrebbe essere fra il 4-4-2, schema che dà maggior equilibrio difensivo, ed il 3-4-1-2 che invece garantisce maggior spinta sugli esterni a supporto delle punte. È probabile che Campilongo opti per una soluzione tattica maggiormente offensiva, anche perché la Cavese ha ben poco da perdere ora come ora”.

3) Nel girone d’andata, Andrea Russotto faceva parte della Cavese. Cosa ha perso, secondo te, la squadra campana e cosa ha guadagnato il Catania con il suo ritorno in rossazzurro?

“Sicuramente in termini realizzativi i metelliani hanno perso un ottimo giocatore, le doti tecniche di Russotto non le scopriamo certo noi. A Cava forse era arrivato un momento psicologico difficile, la sua voglia di tornare a Catania dove ha famiglia, ha fatto la differenza”.

4) Qual è il punto di forza della formazione di mister Campilongo e qual è, invece, il punto debole?

“Ahimè, i punti deboli al momento sono svariati, a partire dalla condizione fisica già precaria prima del Covid-19, peggiorata dopo il focolaio, senza tralasciare l’aspetto mentale ed un attacco che stenta a fare gol. Il punto forte è proprio il tecnico Campilongo: è un sanguigno, conoscitore della piazza, della categoria ed innamorato dei colori biancoblu, se vi è un uomo capace di salvare la barca quest’anno, non può non essere che lui”.

5) Infine, ti chiedo un parere sul campionato fin qui disputato dal Catania, e che idea ti sei fatto, da osservatore esterno, sulla vicenda Tacopina.

“Il Catania credo che nei playoff possa essere una mina vagante, ha una rosa, specialmente nel reparto offensivo, inferiore solo alla Ternana ed al livello del Bari. Tacopina è una garanzia per i tifosi etnei, sa fare calcio e lo ha dimostrato, ha risorse economiche importanti. Credo che in tre anni possa riportare il Catania in B”.

 

Le convocazioni di Baldini per Cava, due rientri

Al termine della seduta di rifinitura, svolta in mattinata in Calabria, l’allenatore del Catania Francesco Baldini ha convocato 21 giocatori per la sfida alla Cavese, in programma sabato 27 marzo alle ore 15.00 allo stadio “Simonetta Lamberti” e valevole per la trentatreesima giornata del girone C del campionato Serie C 2020/21. I rossazzurri, che domani scenderanno in campo con il lutto al braccio in memoria di Stefania Sberna, raggiungeranno stasera la sede del ritiro pre-gara in Campania. Lunedì, alle 15.00, primo allenamento in vista di Catania-Viterbese, in calendario sabato 3 aprile alle 15.00. 

 

Questi gli atleti convocati:

PORTIERI  

22 Miguel Ángel Martínez

1 Antonio Santurro

DIFENSORI 

16 Alessandro Albertini

26 Luca Calapai 

3 Claiton Dos Santos Machado

4 Antonio Giosa

20 Giovanni Pinto

17 Simone Sales

29 Andrea Zanchi

CENTROCAMPISTI  

23 Jacopo Dall’Oglio

13 Mariano Julio Izco

15 Luis Alberto Maldonado Morocho  

8 Giacomo Rosaia

6 Nana Addo Welbeck-Maseko

ATTACCANTI 

33 Matteo Di Piazza

10 Reginaldo Ferreira da Silva Fonseca

28 Francesco Matteo Golfo

14 Antonio Piccolo

7 Andrea Russotto

9 Manuel Sarao

11 Agapios Vrikkis

Storica qualificazione per Kalifa Manneh e il suo Gambia.

Storica e importante qualificazione per il Gambia del nostro Kalifa Manneh, che per la prima volta nella sua storia parteciperà alla Coppa d’Africa entrando di diritto nella storia del paese. 

La nazionale di calcio del Gambia ha ottenuto dunque una qualificazione di fondamentale importanza battendo per 1-0 l’Angola nella giornata di ieri, raggiungendo quota 10 punti nel gruppo D (girone di appartenenza) a pari merito con il Gabon. 

(Foto: Calcio Catania)

Dott. Fichera su Confente: “Venti/trenta giorni dopo l’intervento potrà giocare”

Miguel Martinez ha soffiato il posto appena in tempo a Confente. Il giovane estremo difensore del Catania ha subito un infortunio molto serio e, pertanto, abbiamo raggiunto il dott. Fichera, medico d’emergenza che vanta un’esperienza pluriennale e plurisettoriale, per conoscerne i tempi di recupero. Iniziamo dal referto medico diffuso dal sito ufficiale del club:

“A causa di un persistente fastidio, l’estremo difensore si è sottoposto a una risonanza magnetica che ha evidenziato una lesione al corno posteriore del menisco mediale del ginocchio sinistro”.

A tal proposito, si è espresso il dottor Francesco Fichera:

“La lesione traumatica del corno posteriore del menisco mediale si risolve con l’artroscopia che non comporta mai l’asportazione completa del menisco, ma solo la parte che crea dolore e ostacola il movimento del ginocchio. Questo viene fatto per preservare il tessuto sano rimanente. La riabilitazione che segue è piuttosto rapida e si prefigge il recupero rapido del carico, dell’escursione articolare e del trofismo muscolare.
In seguito all’ artroscopia uno sportivo può ritornare a correre dopo circa 2-3 settimane e praticare uno sport di contatto mediamente 20-30 giorni dopo l’intervento”.

TACOPINA
Tacopina: “Col Papu Gomez ho parlato del suo ritorno a Catania”

Intervistato da The Italian Football Poadcast, Joe Tacopina ha parlato del suo rapporto col Papu Gomez e del futuro societario del Catania:

“Ho parlato con il Papu quando avevo manifestato l’interesse per il Catania, lui è stato uno dei ragazzi con cui mi sono messo in contatto. Abbiamo scherzato su questo argomento [il suo arrivo a Catania] ma io in realtà non più di tanto.

Fino a quando lui riuscirà a correre e non sarà completamente acciaccato nel momento in cui chiuderò questo accordo, ci piacerebbe averlo in squadra, sarebbe una gran cosa. Lo vorremmo per avere anche un grande impatto, questo sarebbe un grande sogno per i tifosi del Catania”.

Il prossimo anno, il livello dei giocatori con cui abbiamo un accordo o che vogliono venire a Catania per giocare con noi sarà davvero straordinario, sicuramente fuori categoria, pertanto il prossimo anno sarà entusiasmante “

Traduzione di Giuseppe Salemi, si prega di citare Cataniamood.com per la traduzione. 

(Fonte Immagine: Rai Sport)

Cavese, Matera: “Sei sconfitte consecutive? Col Catania dobbiamo cambiare atteggiamento”

Il centrocampista della Cavese, Antonio Matera, ha parlato del momento che stanno attraversando i metelliani, reduci da ben sei sconfitte consecutive:

“Catania? Ragioniamo partita dopo partita, è un campionato anomalo dove si gioca ogni tre giorni e per questo c’è sempre la possibilità di cambiare subito registro e atteggiamento – si legge su ilrestodelcalcio.com-. Nel nostro girone nessuno ti regala nulla, da una situazione come quella che stiamo vivendo possiamo uscirne soltanto con sacrifico e duro lavoro settimanale”.