Giorni di fuoco quelli che precedono e seguono il compleanno di Joe Tacopina. Il nodo da sciogliere, come noto, riguarda il Comune di Mascalucia che dovrebbe riunirsi martedì 20 per consentire il raggiungimento dell’obiettivo comune: il closing.
Comune di Mascalucia-SIGI
Il Comune di Mascalucia, prima di prendere una decisione definitiva deve riunire la Giunta Comunale, come da prassi, per esaminare la proposta di saldo e stralcio del debito pregresso: 2 milioni di euro rateizzabili in dieci anni e l’accordo su aree comunali da sistemare per compensare il credito appannaggio dell’amministrazione, (campo sportivo “Turi Guglielmino” di Massannunziata e Villa comunale, ndc), dovrebbero essere sufficienti ad incassare il tanto agognato “sì”.
Occorre chiarire che solo il Credito Sportivo vanta un’ipoteca di primo grado sul Centro Sportivo di Torre del Grifo mentre l’Agenzia delle Entrate ha richiesto pro forma un’ulteriore ipoteca che resta comunque secondaria a quella del Credito Sportivo, ente erogatore del mutuo.
Agenzia delle Entrate-SIGI
Intanto è ormai una certezza, si attende solo l’ufficialità tra le parti e il beneplacito del Tribunale, il buon esito della transazione tra SIGI e Agenzia delle Entrate, tant’è che ieri il sindaco di Catania, l‘avvocato Salvo Pogliese, ha manifestato sui social il proprio entusiasmo:
La permanenza di Joe Tacopina a Catania
Tacopina ripartirà domenica, alla volta di New York. E’ chiaro che preferirebbe incassare ulteriori certezze prima del check-in ma i tempi della amministrazione e della burocrazia, potrebbero frenare gli entusiasmi di club, Joe e tifoseria rossazzurra. Nonostante l’estenuante attesa e le preoccupazioni che attanagliano tutto l’ambiente fino al buon esito della trattativa, l’ottimismo che traspare da tutte le parti, Tacopina in primis, lascia ben sperare. Impossibile ipotizzare date esatte sul closing, alla luce della trattativa col Comune di Mascalucia che deve ancora protocollare la proposta approntata dall’entourage legale di SIGI.
L’impegno personale di Tacopina, le battaglie legali della SIGI, gli interessi dei creditori istituzionali e un preliminare di compravendita firmato dall’avvocato statunitense tempo addietro, non possono e non devono dare adito a improduttivi disfattismi.