Focus- Catania, quanto sei pericoloso su calcio piazzato?

Joe Tacopina è ormai ad un passo dal divenire il presidente del Catania e la partita contro il Potenza ha dimostrato le vere qualità morali e sportive dei calciatori del Catania, rinvigoriti dalla presenza del neo allenatore etneo Francesco Baldini che ha saputo dare la giusta quadratura ad una squadra che aveva perso fiducia nei propri mezzi.      Oltre al fatto che il Catania non abbia mai messo a segno più di 4 gol in un match, un altro dato statistico, riguardante i calci piazzati, è emerso.

Infatti, il Catania ha totalizzato 21 gol su 45 calci piazzati concessi dagli arbitri nel corso delle 33 partite fin’ora giocate.                          È anche vero che se al Catania fosse rimasto Francesco Lodi, specialista vero e proprio in questo, probabilmente i gol segnati su calci piazzati sarebbero stati molti di più ma con i se e con i ma, nel calcio non si cambia ciò che è stato. 

Foto: Filippo Galtieri 

Catania
Tifosi Mood – Daniele Trovato: “La Sigi ha smentito il mio scetticismo iniziale. Sogno l’Europa con Tacopina”

Per la rubrica Tifosi Mood abbiamo il piacere di intervistare l’amico e tifoso Daniele Trovato. Con lui abbiamo parlato sule vicende rossazzurre, dal campionato fino al closing. Infine, abbiamo fatto un tuffo nel suo passato, scoprendo il suo rapporto da tifoso con il Catania. Di seguito le sue risposte alle nostre domande. 

Daniele, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Per prima cosa ti chiedo come stai?

“Ciao Davide e un saluto anche alla redazione di Catania Mood. Come sto? Sto bene”.

Veniamo alla tua vita da tifoso. A che età hai iniziato a seguire il Catania?

“La mia prima partita fu nel lontano 1997, ovvero la sfida playoff di Serie C2 contro la Turris. Io sono un classe ’87, quindi puoi immaginare bene che in quell’occasione ero piccolo, avevo solo 10 anni. Già da bambino amavo il calcio perché ci giocavo sempre con gli amici, ma quando andai la prima volta allo stadio con mio padre, capì che quell’atmosfera che si respirava era favolosa e mi coinvolse tantissimo. Da quella volta in poi, specialmente a partire dagli anni 2000, iniziai ad andare allo stadio come tutti i ragazzini chiedendo alle persone più grandi di farmi entrare, anche perché all’epoca era ancora possibile fare questo. 

Qual è il ricordo più bello e quello più brutto pensando al Catania? Quello che ti fa emozionare e quello che ti fa, invece, arrabbiare?

“Parto da quello più brutto, ovvero vedere le intercettazioni di Pulvirenti e le indagini per “I Treni del Gol”. Quello è stato un brutto colpo arrivato, tra l’altro, dopo l’altra delusione della retrocessione in Serie B. Ricordo quell’annata, con un Catania che per la serie cadetta aveva uno squadrone, ma nonostante ciò steccava sempre. Poi, a fine anno, per l’appunto, arrivo quella mazzata, che rimane l’esperienza più brutta. Per quanto riguarda il ricordo più bello, ti dico il gol di Fini nella gara di andata contro il Taranto. Grazie a quel gol, infatti, riuscimmo ad andare in B dopo tanti anni di inferno. Dopo quella rete, mi misi a piangere come un bambino dalla gioia. Un altro gol indimenticabile è quello di Manca con il Messina, ma i ricordi sono sbiaditi perché ero piccolino”. 

Adesso parliamo dell’attualità. Ti aspettavi un Catania così prorompente con l’arrivo di Baldini in panchina? Quante possibilità credi possa avere il club rossazzurro ai playoff?

“Baldini non lo conoscevo, o perlomeno, leggevo dei feedback non proprio positivi sulla sua carriera. Più che per quanto concerne i moduli o la tattica, credo che stia facendo un ottimo lavoro sulla mentalità. Credo che i calciatori del Catania, viste le critiche precedenti, stiano volendo dimostrare di poter affrontare dignitosamente i playoff. Non vorrei pensare che vi erano dei malumori con Raffaele, perché i risultati fanno pensare ciò. Dare un giudizio su Baldini dopo quattro partite è prematuro. I playoff saranno un bel banco di prova. Proprio su questi ultimi, sappiamo bene che si tratta di un campionato a parte dove si azzera tutto. Paradossalmente, anche la decima classificata può avere delle chance. Personalmente non ho grandi aspettative, anche perché secondo me la squadra non è al livello di altre squadre, poi nel calcio può succedere di tutto, Da tifoso ci spero, è normale, ma se devo essere obiettivo, credo sarà molto difficile”.

Il passaggio di proprietà a Joe Tacopina sembra ormai imminente. Cosa ti aspetti dell’era Tacopina e, infine, un tuo parer sull’operato della Sigi?

“Sull’imminente passaggio di proprietà ti rispondo dicendoti che mi sento un tifoso fortunato, perché per come erano messe le cose, questa evoluzione era quasi impensabile. Parliamoci chiaro, lo stesso Tacopina ha ammesso che con i debiti che ha il Catania poteva persino prendere una società di Serie A. Il fatto che ha voluto fortemente il Catania, mi fa sperare tanto. Sulla Sigi, onestamente, sono stato scettico. È risaputo che non hanno tutta questa forza economica. Prendere il Catania in quelle condizioni è stato un azzardo, perché c’era il rischio di un non futuro. Allo stesso tempo, la loro dedizione per questa causa ha fatto si che al Catania s’i interessasse un personaggio forte come Tacopina. Alla fine hanno fatto quello che avevano in mente, ovvero salvare la matricola e poi dare il Catania nelle mani di gente che può dare garanzie. In parole povere, dico che hanno un ottimo lavoro e mi hanno smentito”.

Infine, ti chiedo qual è il tuo sogno nel cassetto da tifosi del Catania? Oltre alla prevedibile risalita in A, hai qualche altro desiderio particolare?

“Risponderti la serie A sarebbe scontato. Poi, se devo dirti qualcosa in più, ti direi l’Europa. Giocare in una competizione europea sarebbe davvero un sogno. Catania è la decima città d’Italia e meriterebbe un’esperienza europea. Poi, chiaramente, ci sono le soddisfazioni più piccole come vincere sempre il derby col Palermo. Un’altra ciliegina sulla torta sarebbe la costruzione di uno stadio nuovo, che porterebbe, con una capienza maggiore, anche più persone sugli spalti. Magari senza pista atletica per poter vedere i campiona delle Serie A da vicino e non con il binocolo”. 

Catania, importante il recupero di Silvestri

Dopo circa due mesi Tommaso Silvestri ritorna disponibile. Il capitano rossazzurro dopo il brutto infortunio avuto nella sfida contro il Bisceglie è a disposizione di mister Baldini.

Il suo è un recupero importante non solo dal punto di vista tattico ma anche per l’esperienza che il numero 5 etneo mette in campo. Comunque fino a questo momento, nonostante la sua assenza, il reparto difensivo etneo si è comportato abbastanza bene.

Da capire ora, se già domenica, nella sfida delicata in chiave piazzamento playoff contro il Catanzaro, potrà dare il suo apporto già sul terreno di gioco, toccherà all’allenatore decidere ovviamente con un occhio agli spareggi promozione.

(foto: calciocatania.it)

Catanzaro-Catania: i precedenti tra Lucarelli e Biagianti

Domenica nel lunch match delle 12.30 al “Ceravolo” di Catanzaro andrà di scena la trentaseiesima giornata della regular season di Lega Pro Girone C tra i padroni di casa e i rossazzurri.

Le due compagini arrivano da un ottimo periodo di forma, da un lato il Catanzaro obbligato a fermarsi una giornata, causa Covid, che ha dimezzato parecchio la rosa di mister Antonio Calabro che ha già sfruttato il jolly del rinvio: la compagine Calabrese dovrebbe recuperare la partita contro le vespe mercoledì 21 aprile, dall’altro lato arriva un Catania carico dopo le quattro vittorie consecutive sotto la nuova gestione di mister Baldini che ha rifilato domenica scorsa un secco 5-2 alla compagine allenata da Fabio Gallo del Potenza.

Parecchi precedenti tra le due squadre esattamente ventinove dove lo score sorride hai padroni di casa con quattordici vittorie seguite da otto pareggi e sette vittorie rossazzurre. L’ultima vittoria del Catanzaro e risale al secco 3-0 rifilato al Catania allora allenato da  Cristiano Lucarelli, rimasto in dieci uomini alla fine del primo tempo per l’espulsione del catanese Bucolo.

Sempre dello stesso anno invece la vittoria in Coppa Italia del Catania per 1-0 con rete dell’ex capitano rossazzurro, il numero 27 Marco Biagianti .Punti pesanti quindi che possono confermare o stravolgere la classifica e lo stesso cammino.

  (Fonte foto: Sportstrill.it)

Focus – Il record del Catania contro il Potenza

Dando uno sguardo alle 16 vittorie racimolate dal Catania nella stagione in corso d’opera, un dato salta subito all’occhio.                             Gli etnei non hanno mai vinto un match, siglando più di 3 gol, tra l’altro solo contro Monopoli, Avellino e per ben due volte contro il Bisceglie. Dunque, era già storia il magnifico gol su rovesciata di Andrea Russotto e dunque il gol di Andrea Zanchi al 92esimo ha contribuito a battere anche un record che era stato stabilito solo 23 minuti prima.          
                                                                                                                                                                                                                                                        Che sia un Catania in forma è fuor di dubbio ma la paura è che dopo 4 vittorie consecutive si molli un tantino la presa e questo non deve assolutamente succedere perché altrimenti giocare i play-off diventa più che complicato, anzi quasi impossibile.

Foto: CalcioCatania.com 

Catanzaro squadra focus
Catanzaro, tutto quello che c’è da sapere sulla squadra giallorossa

Tutto quello c’è da sapere sul Catanzaro: ultimi risultati, posizione in classifica e formazione tipo

Il Catanzaro sarà il prossimo avversario del Catania. L’incontro si giocherà, Covid permettendo, allo stadio “Nicola Ceravolo”, domenica 18 aprile, alle ore 12:30, per aprire il 36esimo turno di campionato.

Gli ultimi risultati del Catanzaro

Fatta eccezione per il focolaio Covid che si sta abbattendo sulla compagine calabrese, il Catanzaro sta vivendo un ottimo periodo di forma. Nelle ultime cinque giornate, infatti, la squadra di mister Calabro ha ottenuto quattro vittorie e un pareggio, conquistando ben 13 punti su 15 disponibili. Molto bene anche tra le mura amiche, dove nelle ultime cinque uscite sono arrivate quattro vittorie ed una sola sconfitta, di misura, con l’Avellino. Nell’ultimo match giocato in terra calabra, i giallorossi hanno avuto la meglio sul Bisceglie col punteggio di 1-0, grazie alla rete dell’ex di turno Curiale

La situazione in classifica dei calabresi

Il Catanzaro occupa il quarto posto in classifica, a quota 58 punti. Un solo punto di distacco dal terzo posto occupato dal Bari e tre di vantaggio sul quinto posto, impegnato proprio dal Catania. Da segnalare, tuttavia, una gara in meno rispetto ai pugliesi e ai siciliani giocata dal Catanzaro, che virtualmente sarebbe sul podio del girone C. Sono 37 le reti messe a segno, 27 quelle subìte (seconda miglior difesa del torneo). 20 le reti siglate tra le mura amiche, 11 quelle incassate. Nelle ultime cinque giornate, i giallorossi hanno subìto soltanto una rete, dimostrando di essere una squadra difficilmente perforabile.

La rosa del Catanzaro

La compagine giallorossa è la squadra più anziana del girone C della Serie C. L’età media è pari a 29,6. Tra i legni, spesso si sono alternati i due portieri Branduani e Di Gennaro. Contessa, Fazio e Martinelli sono, invece, gli elementi di maggior esperienza nel pacchetto arretrato. In mezzo al campo, Carlini e Corapi sono i calciatori di maggior qualità, anche se l’ex Trapani non sarà della partita contro il Catania a causa di un problema al ginocchio. Tanta qualità anche nel reparto offensivo, con l’ex Curiale ed Evacuo e i due esterni offensivi Casoli e Di Massimo

La guida tecnica dei calabresi 

Dallo scorso agosto, a guidare il Catanzaro c’è il tecnico pugliese Antonio Calabro. Dopo le ottime esperienze con la Virtus Francavilla e con la Viterbese, l’allenatore di Galatina ha sposato il progetto del presidente Noto per provare a riportare la squadra giallorossa in Serie B. Ha una media di 1,65. Il modulo maggiormente adottato è il 3-5-2, spesso disposto con uno dei cinque centrocampisti che funge da trequartista.

Formazione tipo del Catanzaro

Catanzaro (3-5-2): Di Gennaro; Scognamillo, Fazio, Martinelli; Garufo, Verna, Corapi, Carlini, Contessa; Di Massimo, Curiale. ALL. Calabro.

Fonte Immagine: LaC News24

Teodoro Catania Intervista
Teodoro (Pianeta Catania): “Da Tacopina mi aspetto un Catania stile Atalanta”

Ivano Teodoro a Catania Mood: “Bari e Catanzaro devo temere Catania e Juve Stabia. I rossazzurri possono stupire ai playoff”

Il giornalista Ivano Teodoro (Pianeta Catania) è intervenuto ai nostri microfoni per rilasciare un’intervista sull’attualità rossazzurra. Con lui, infatti, abbiamo esaminato il momento del Catania. Tra gli argomenti affrontati, anche quello riguardante l’ormai imminente passaggio di proprietà a Tacopina. Di seguito le sue risposte alle nostre domande. 

Ivano, innanzitutto grazie per aver accettato il nostro invito. Ti chiedo per prima cosa, come stai?

“Ciao ragazzi, ringrazio tutti voi per l’invito. Io sto bene e sono pronto, naturalmente, per la volata finale del campionato”.

Un Catania totalmente rigenerato dalla cura Baldini. Adesso ai playoff crescono le chance, secondo te?

“Sicuramente con Raffaele si era rotto qualcosa, e quindi l’arrivo di Baldini ha risanato la situazione all’interno dello spogliatoio. È chiaro che le quattro vittorie consecutive non devono trarre in inganno. Il Catania, aveva comunque fatto discretamente bene nella prima parte di stagione, mollando soltanto negli ultimi periodi a causa, per l’appunto, dei problemi di alcuni calciatori con Raffaele. Adesso, con Baldini in panchina, il Catania ha ritrovato quella serenità interna che potrà sicuramente condurlo lontano in vista degli imminenti playoff”.

Bari, Catanzaro, Catania e Juve Stabia: quattro squadre che nelle ultime tre si giocheranno il miglior piazzamento nella griglia playoff. Chi vedi meglio e chi peggio?

“Nel corso degli anni, colleghi più affidabili di me e con più esperienza mi hanno insegnato che quando si avvicina la fine del campionato sta sempre meglio chi ha più punti in classifica. Da questo punto di vista, quindi, devo necessariamente dire Bari e Catanzaro. Detto questo, è chiaro che il periodo di forma premia Catania e Juve Stabia, che stanno sicuramente meglio rispetto alle prime due. Inoltre, il Catanzaro ha dovuto subìre questo focolaio Covid, quindi resta un’incognita per quanto riguarda la ripresa del suo campionato. Bisognerà capire se avrà perso il ritmo partita, mentre il Bari è sicuramente in calo nel girone di ritorno, ma parte da un vantaggio di punti non indifferente che le permetterà di chiudere quantomeno terzo/quarto. Speriamo di posizionarci nel miglior piazzamento possibile per poi dare battaglia nei playoff”.

Nelle ultime ore sembrerebbe davvero vicino il passaggio del Catania a Joe Tacopina. Cosa ti aspetti dall’avvocato americano e dal suo entourage?

“Su Tacopina non ho mai avuto dubbi. L’intenzione dell’avvocato americano di rilevare il Catania, secondo me, già è stata tangibile prima ancora che la Sigi diventasse proprietaria del sodalizio rossazzurro. È chiaro che chi viene per investire ha bisogno di determinate garanzie, e una società come quella del Catania, che aveva accumulato tantissimi debiti, non poteva dargliene. Era necessario ridurre il debito, che a quanto pare, si sta riducendo in maniera importante nelle ultime ore, per cui Tacopina a questo punto è vicinissimo ad acquisire il Catania e a divenirne il primo patron straniero. Sicuramente l’avvocato statunitense arriva con le intenzioni di riportare il club etneo al vertice del calcio italiano, risalire inizialmente in Serie B e poi riprogrammare con intelligenza e cura il ritorno nella massima serie. Magari emulare il percorso dell’Atalanta, con un Catania che possa addirittura raggiungere palcoscenici europei”.

Se dovessi scegliere uno/due calciatori per reparto, chi terresti come base per allestire una squadra da vertice la prossima stagione?

“Se dovessi ripartire da alcuni calciatori, non avrei dubbio a citare, per quanto riguarda il reparto difensivo, Silvestri e Calapai, che secondo me si sono distinti per continuità ed intensità nel corso delle ultime stagioni. A centrocampo ripartirei sicuramente da Dall’Oglio, che è un calciatore che è stato più volte criticato, ma che ha delle caratteristiche che all’interno della rosa rossazzurra nessun’altro centrocampista ha. Inoltre, è un calciatore di categoria superiore. Sono quasi sicuro, invece, sulla riconferma di Welbeck. Tutto dipenderà dalle limitazioni di organico che potranno esserci nella prossima stagione così come già ci sono state in questa. Per quanto riguarda il reparto offensivo, infine, sicuramente ti dico Piccolo e Russotto, mentre farei una verifica su Sarao, che potrebbe anche essere utile”. 

limbo rossazzurro
Limbo Rossazzurro: Importante sfida ad alta quota

Nuova puntata del “limbo rossazzurro”, rubrica dedicata alle sorti del nostro Catania, tra la partita precedente e quella che verrà. 

Giorni di notevole entusiasmo nella piazza etnea soprattutto dopo la risposta positiva arrivata dall’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, si tratta di un enorme passo in avanti ai fini di portare a termine il tanto atteso closing con l’avvocato statunitense Joe Tacopina, affinché quest’ultimo possa diventare il “custode” (come lui stesso ha più volte ribadito) del Calcio Catania. A maggior ragione tutte le attenzioni mediatiche e non, sono rivolte all’extra campo, dato che ancora si deve raggiungere un accordo con il Comune di Mascalucia affinché vi siano tutte le condizioni necessarie per concludere la trattativa nel prossimo futuro. 

Nonostante queste vicende extra calcistiche, è bene ricordare che i rossazzurri saranno impegnati nel difficile campo del Catanzaro domenica 18 aprile. Si tratta di una vera e propria sfida ad alta quota, tra due squadre che si sono sempre affrontate a viso aperto in cui ad avere la peggio sono state sempre le rispettive difese. La squadra calabrese allenata da mister Antonio Calabro, vive un momento brillante dal punto di vista calcistico, meno dal punto di vista sanitario, dato che all’interno della stessa, è scoppiato un vero e proprio focolaio COVID, impedendo di giocare la partita contro la Juve Stabia. Catanzaro dunque devastato dal COVID nel suo momento migliore del campionato, dato che nelle ultime dieci giornate ha ottenuto 6 vittorie, due pareggi e due sconfitte, si attendono ulteriori notizie per la disputa del match soprattutto perché 12 elementi appartenenti al gruppo squadra sono risultati ancora positivi dopo l’ultimo giro di tamponi. 

In casa Catania, come ribadito, l’entusiasmo è alle stelle, non solo per quel che è successo nel tardo pomeriggio di ieri, ma anche per quel che riguarda le prestazioni sportive, in effetti la squadra allenata da mister Francesco Baldini, ha inanellato il quarto successo consecutivo grazie alla roboante vittoria contro il Potenza per 5-2 tra le mura amiche. La trasferta in terra calabra è senza dubbio una delle più insidiose del campionato, contro una squadra che difficilmente ha ciccato in casa durante l’intero arco della stagione. La vittoria contro i lucani del Potenza è ormai alle spalle, bisogna mantenere nervi saldi, piedi per terra non facendosi trascinare dall’atmosfera circostante. Mister Baldini ha imparato a conoscere il suo gruppo, sta analizzando ogni pregio e ogni difetto, il 4-3-3 da lui apportato, sembra aver dato definitivamente quell’identità che è mancata per gran parte del campionato. A Catanzaro come detto, mancherà Nana Welbeck, il quale è stato squalificato per una giornata, da monitorare le condizioni di Piccolo, Sarao, Silvestri (quest’ultimo rientrato ieri in gruppo) e Izco. 

Si tratta della prima delle tre partite restanti, un filotto di gare decisive per il posizionamento nella classifica finale, bisogna compiere gli ultimi sforzi di questo campionato travagliato, prima dei playoff, monitorando costantemente la situazione dell’extra campo. 

Calapai: “Potevamo battere il Palermo. Ora puntiamo al Bari…”

Intervenuto durante la fortunata trasmissione in onda su Telecolor, “Corner”, Luca Calapai ha espresso la sua personale opinione sul momento che sta attraversando la squadra rossazzurra:

“Potevamo fare qualche punto in più, ad esempio col Palermo, una partita che va oltre i punti in palio visto il significato che racchiude. Siamo una squadra che si è dovuta costruire fin dal primo giorno di ritiro. Attraverso anche le sconfitte, le gare perse male e qualche filotto di vittorie. Siamo partiti da zero facendo il nostro percorso fino ad oggi, dimostrando di essere un gruppo molto unito. Quinto posto o puntare più in alto? Dare uno sguardo alla classifica più in alto può fare anche piacere e determinare una maggiore autostima. Guardiamo alle nostre spalle, ma anche guardare il Bari non è peccato”.

(foto: calciocatania.it)