Ebbene sì, ancora una volta il futuro del Catania sembra essere più incerto che mai. Ad un solo anno dal famoso salvataggio della matricola 11700 ad opera della SIGI avvenuto il 23 luglio del 2020, tornano in mente pensieri ossessivi, relativi ad eventuali eventi nefasti che mai nessuno di noi vorrebbe che diventassero reali; eppure, a un anno di distanza rispuntano quei fantasmi che potrebbero mettere a rischio la vita del Calcio Catania.
Diciamocelo chiaramente, la situazione economica e soprattutto debitoria in casa rossazzurra non è migliorata per niente anche a causa di diversi fattori, tra cui questa pandemia che stiamo vivendo e che il suo prorogarsi ha destabilizzato o addirittura “sorpreso” i vari imprenditori appartenenti alla società che detiene il 100% del pacchetto azionario del Calcio Catania.
È anche vero che nel momento in cui una società di calcio presenta oltre 60 milioni di debiti specialmente in una categoria come la Serie C, risulta difficile programmare e rilanciare la stessa dato che bisogna far fronte alle uscite per risparmiare e cercare di risanare quanto più possibile il tutto.
Negli ultimi anni, la piazza di Catania ne ha viste di cotte e di crude, sono cambiate tante cose, dai giocatori alla dirigenza, l’unico aspetto che non è mai cambiato da circa sette/otto anni a questa parte è la sofferenza dei tifosi. Esatto, i tifosi che sono gli unici a soffrire per la propria squadra del cuore, e vedere ogni anno altre piazze festeggiare la promozione non fa di certo bene.
Come ampiamente detto, il prossimo sarà il settimo anno in serie C, sono trascorsi quasi sette lunghi anni dal momento in cui il Catania e la sua gente sono stati retrocessi nella terza serie italiana, sette lunghi anni di sofferenze e umiliazioni, sette anni tra illusioni e vane speranze. Oramai, da quando militiamo in terza divisione, siamo abituati a vedere i festeggiamenti di diverse squadre, ricordiamo Lecce, Reggina, Trapani, Benevento, Foggia, Juve Stabia, alimentando sempre più la delusione e la rabbia per l’ennesima stagione buttata al vento. Ma adesso più di una domanda sorge spontanea: quando toccherà a noi? Quando potremo affollare le varie vie della città per festeggiare una promozione?
(Foto: CataniaLiveUniversity)