Catania
Il Golfo di…Catania

Francesco Golfo, zitto zitto, piano piano, ha inanellato gol e presenze, complici le assenze dei trascinatori offensivi rossazzurri, Sarao, Russotto e Di Piazza, grazie a una duttilità tattica di grande valenza.

Mister Baldini lo ha impiegato a sinistra con licenza di accentrarsi, ripiegare incollando la palla al piede in attesa che l’esterno sinistro Pinto si sovrapponesse, saltare l’uomo per creare superiorità numerica e andare fino in fondo per crossare.

Golfo domenica ha realizzato una doppietta meritatissima dopo un lavoro di gran sacrificio nelle ultime settimane, offrendo prestazioni ben oltre la sufficienza per abnegazione e, addirittura, togliendosi la soddisfazione di battere il portiere avversario con un colpo di testa, notoriamente non il suo colpo migliori per ragioni di centimetri, e poi con un tiro al volo imprendibile.

Tutti i giocatori saranno utili in ottica playoff ma un Golfo in più può vantarlo solo la rosa del Catania: baricentro basso, sgusciante, imprevedibile, prezioso: Baldini ha avrà un’arma in più.

(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)

Catania Editoriale
Catania, Giosa e Reginaldo: tanta esperienza in vista playoff
La regular season è finita e ora per il Catania è tempo di pensare ai playoff che inizieranno domenica prossima (9 maggio al “Massimino”, ore 17:30). Per preparare al meglio questa nuova fase della stagione tra i fattori che potranno incidere di più c’è quello dell’esperienza e in casa etnea di certo non manca tra i calciatori basti pensare a Giosa e Reginaldo ovvero i due più “anziani” della rosa.
 
Il difensore classe ’83 vanta tanta esperienza in Serie C avendo vestito le maglie di Monopoli, Potenza, Alessandria e tante altre compagini che hanno disputato questa categoria. Il palmares del centrale, però, non si ferma qui visto che tra il 2015 e il 2017 ha collezionato ventuno presenze, in Serie A, con la Reggina.
 
Il giocatore lucano è arrivato sotto i piedi dell’Etna nel mercato di riparazione. Le sue prime uscite con i rossazzurri non sono state felicissime visti i parecchi errori da lui commessi ma andando avanti nel tempo con la sua tenacia e determinazione e, soprattutto, col passaggio alla difesa a quattro, è riuscito a risalire la china con performance ottimali realizzando anche due goal nelle partite vinte con Cavese e Casertana terminate rispettivamente 2-0 e 3-0.
 
Stesso anno di nascita anche per Reginaldo. Il brasiliano è giunto a Catania nel mercato estivo dopo aver raggiunto la promozione in Serie B con la Reggina. Un po’ di scetticismo  vista la sua anagrafe all’inizio c’è stato ma lui zitto zitto e con il duro lavoro in allenamento è riuscito a conquistare la fiducia di mister Baldini. Proprio quest’ultimo ha deciso di schierare il calciatore nel suo ruolo naturale ovvero l’ala destra anche se, nelle ultime uscite data l’emergenza nel reparto offensivo ha ricoperto il ruolo di punta centrale regalandosi anche delle soddisfazioni personali. Due le marcature con il Catania, segnate nei successi conquistati con Monopoli e Casertana. 
 
Giosa e Reginaldo sono i due “vecchietti” che potranno aiutare la squadra in questi match da dentro o fuori.
 
Fonte foto (calciocatania.it)
Quinti fino all’87’: poi sorpasso Stabia. “Luca, Luca, Luca”…

La grande Raffaella Carrà uno dei volti più conosciuti in tutto il panorama mondiale cantava il suo pezzo “Luca”, oggi con un po’ di ironia l’abbiamo trasformato in “Luca, Luca LucaRelli cosa ti è successo non si saprà mai”! La squadra umbra, un rullo compressore dentro e fuori casa, dove la quota novanta dà la piena consapevolezza del lavoro svolto dal tanto amato tecnico toscano, qui a Catania, rimpianto in alcuni frangenti.

Partita rocambolesca quella del “Liberati” con un’altalena di emozioni dove i padroni di casa vincevano fino all’87’ per poi subire due reti nel giro di 5 minuti con un uomo in più regalando alle Vespe quell’insperato quinto posto ai danni del Catania che non va oltre il 2-2 contro il Foggia allo “Zaccheria”.

I pugliesi non riescono a mantenere il doppio vantaggio siglato dall’ex Curcio (Martinez rivedibile) e con D’Andrea al 20′ del primo tempo con la rimonta etnea che porta la firma di Golfo in entrambe le reti.

Adesso la patata bollente passerà al Collegio di Garanzia del CONI che deciderà se restituire o meno i due punti alla compagine rossazzurra che in caso di esito positivo non giocherà contro il Foggia ma bensì contro la Casertana anche se questa decisione è inammissibile che venga presa a campionato finito sia per chi dovrà preparare ad affrontare gli etnei sia per mister Baldini che solo da mercoledì saprà e studierà l’avversario di turno.

(Fonte foto: foggiacalciomania.com)

 

Focus – Cosa dice la storia recente sui play-off giocati dal Catania?

Dopo aver concluso il campionato con il match disputato ieri a Foggia, il Catania si prepara mentalmente e fisicamente alla prima gara dei play-off. Nonostante la Ternana abbia concesso la gioia sportiva alla Juve Stabia, il Catania spera ancora nella restituzione dei due punti ai fini di superare in classifica la squadra che così agilmente è riuscita ad infliggere la prima sconfitta del campionato per la Ternana al “Liberati”. 

Secondo l’attuale classifica, il Catania tornerà a giocare contro il Foggia ma questa volta al “Massimino”. Che cosa è accaduto nelle passate stagioni in Serie C? Nel 2017, il Catania riuscì ad ottenere il pareggio a Castellammare di Stabia ma venne estromesso dagli spareggi. Sarà nel 2018, quando il Catania arrivò secondo, ad impattare nuovamente nel corso della prima gara disputata ai play-off che però non coincise con il primo turno. Due anni fa, il Catania battè la Reggina per 4-1 e sempre nel primo turno, gli etnei riuscirono nel 2020 a sconfiggere la Virtus Francavilla. Il Catania non ha mai perso, anche quando con lo 0-0 trionfò comunque la Juve Stabia nel 2017. 
È il momento di scrivere la storia! 

Serie C, playoff: Catania-Foggia domenica 9 maggio alle 17.30

Domenica 9 maggio avranno inizio i playoff. Il Catania affronterà alle 17.30, al “Massimino”, il Foggia. Di seguito tutti gli orari delle partite del Girone C:

PALERMO – TERAMO Ore 15.30

JUVE STABIA – CASERTANA Ore 17.30

CATANIA – FOGGIA Ore 17.30

Fonte foto (strettoweb.com) 

Catanzaro squadra focus
Top&Flop del Girone C: Catanzaro e Palermo sugli scudi. Delude l’Avellino
Come ogni settimana, arriva il nostro consueto appuntamento con i top&flop della Serie C- Girone C. L’ultimo turno del campionato ha portato dei verdetti definitivi per quanto riguarda la griglia playoff. La Juve Stabia, grazie al successo sul campo della Ternana e al pareggio del Catania a Foggia. Vediamo chi ha fatto bene e meno bene in questo finale della regular season.

Le Top del 38esimo turno

JUVE STABIA – Le “Vespe” escono dal campo di Terni con una vittoria al cardiopalma conquistata nei minuti finale grazie ad una rimonta inaspettata vista l’inferiorità numerica. Questi tre punti regalano il quinto posto ai campani che affronteranno la Casertana nel primo turno dei playoff.
 
CATANZARO – I calabresi nonostante il pareggio con il Monopoli è riuscito a conquistarsi il secondo posto grazie ad una bella rimonta nelle ultime giornate, offrendo delle ottime prestazioni
 
PALERMO – I rosanero dopo la vittoria di ieri con la Virtus Francavilla sono riusciti a piazzarsi al 7 posto, piazzamento isperato fino a a qualche giorno fa ma i siciliani grazie agli ultimi risultati utili sono riusciti a risalire la china.
 
Le Flop del 38esimo turno
 
BARI – I “galletti” nonostante la vittoria sul Bisceglie vanno a finire tra i peggiori visto il brutto campionato che i pugliesi hanno disputato guardando agli obiettivi che la società si era prefissata.
 
AVELLINO – I campani dopo un inizio sorprendente e la seconda posizione conquistata hanno avuto un calo fisico e mentale che ha portato la squadra di Braglia al terzo posto dopo il pareggio di ieri con la Cavese.
 
CAVESE – Un brutto campionato che ha portato la compagine campana alla retrocessione in Serie D.
 
Fonte foto (LaC News24)
let's talk catania
Let’s Talk Catania: Should we be satisfied?

Catania ends its regular season reaching the sixth place of the table thanks to the complex and difficult draw against Foggia, played at “Pino Zaccheria stadium” yesterday evening. 

It was a very hard match for the rossazzurri, who had suffered a lot for most of the first half, not surprisingly they had conceded two goals to their opponents, thanks also to mistakes made by the Spanish goalkeeper Miguel Martinez. Catania started to play an offensive game only from the half hour, in fact four minutes later, Golfo closed the gap through a beautiful header, scoring the momentary 2-1. 

The second half was completely different because Catania’s players tried to score a goal in order to reach at least the draw. The home side was very tired and they allowed the away one to draw the match again with Francesco Golfo who scored his first two goals with Catania. 

It was a balanced match, an useless draw in terms of the final table for both of the teams. The rossazzurri have reached the sixth place, whereas the satanelli the ninth one

By all rights, these two teams will face each other in the first round of the playoffs, waiting for the hearing for the possible refund of the two penalty points inflicted on Calcio Catania. 

By the way, should we be satisfied

Con i Se e con i Ma…lasciate giocare i playoff con serenità

Il Catania non riesce a battere un Foggia motivato fuori casa e i risultati degli altri campi non sorridono assolutamente alla squadra siciliana che dovrà attendere l’udienza del 5 maggio per l’eventuale restituzione dei due punti di penalizzazione per scoprire l’avversario ai playoff.

Il sesto posto, ascia un po’ d’amaro in bocca dopo gli ultimi 90 minuti e come ogni post partita escono i “Se” e “Ma fra i commenti della piazza.

Se Martinez non fosse incappato in una giornata negativa i “Rossazzurri” non sarebbero andati sotto e magari avrebbero trovato la vittoria. Ma il portiere spagnolo è stato decisivo in diverse occasioni e potrà rifarsi nel proseguo della stagione. In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se il Coni dovesse restituire i due punti al Catania, la squadra “Rossazzurra” acquisirebbe il quinto posto. Ma si sarebbe potuta evitare questa attesa con qualche errore di distrazione in meno contro il Foggia, che non è sembrata una corazzata insormontabile . In effetti, con i se e con i ma…non si fa la storia.

Se la Ternana, in superiorità numerica, non avesse concesso due gol alla Juve Stabia negli ultimi cinque minuti di partita, gli etnei avrebbero mantenuto con certezza la quinta piazza. Ma non è una novità, che nel calcio una squadra con più motivazioni raggiunga un risultato inaspettato e spesso rocambolesco. In effetti, con i se e con i ma… non si fa la storia.

Se mister Baldini, avesse inserito un po’ prima Antonio Piccolo e Maldonado, avrebbe avuto più chance per ottenere il bottino pieno. Ma giustamente l’allenatore etneo, ha voluto salvaguardare in chiave playoff questi due giocatori, che per il suo gioco sono fondamentali. In effetti, con i se e con i ma… non si fa la storia.

Se il Catania avesse ottenuto la vittoria a Foggia non ci sarebbe stato nulla di cui meravigliarsi, perché la squadra di Baldini dopo un primo momento di blackout è tornata a macinare calcio e a meritare il pareggio e ha rischiato di ribaltarla completamente. Ma quando gli etnei si trovavano sotto per 2-0, c’era già chi iniziava a trovare l’alibi, dando la colpa a quello che è accaduto in settimana con i botta e risposta tra Sigi e Tacopina. In effetti, con i se e con i ma…lasciate giocare i playoff con serenità.

 

(Foto fonte CalcioCatania)

Silvestri
Catania, ancora non è finita…ma la storia sembra trita e ritrita!

Mood Editoriale – La consueta riflessione al termine di Foggia-Catania 2-2

Il Catania conclude questo singolare campionato al sesto posto, a quota 59 punti – 61 sul campo – ottenendo un pari nell’ultima uscita stagionale in casa del Foggia. Una partita strana, che vede i ragazzi di Baldini protagonisti di una partenza terrificante – due reti subìte in 20 minuti – ma allo stesso capace di reagire e rimettere la gara sui binari giusti. Errori individuali gravi, come quello di Martinez in occasione del vantaggio rossonero, accompagnati da performance sorprendenti come quella del ritrovato Golfo, autore di una doppietta. Una prestazione senza infamia e senza lode, ma con alcune pecche che pesano come macigni. Le disattenzioni iniziali, come già scritto sopra, più la sensazione di un Catania fin troppo rinunciatario nell’ultima parte di gara, quando bisognava, invece, cercare la stoccata vincente. Anche perché, in quel di Terni, si consumava l’ennesima beffa, onestamente poco chiara, ai danni della compagine etnea. Mai fidarsi degli altri. La storia lo insegna.

Provarci è d’obbligo, ma la strada è già in salita

Adesso saranno playoff. Tra una sola settimana, infatti, Catania e Foggia si affronteranno nuovamente, ma stavolta lo scenario sarà quello del “Massimino”, con i rossazzurri avanti anche in caso di parità al triplice fischio finale. Sicuramente un impegno da non sottovalutare, ma certamente alla portata dei ragazzi di Baldini. La vittoria della Juve Stabia in casa della Ternana costringe, però, il Catania ad un secondo turno già quasi proibitivo: se i pronostici saranno rispettati, infatti, i rossazzurri dovranno fare visita alle vespe con un solo risultato utile per andare avanti e non abbandonare gli spareggi promozione già al secondo round, ovvero la vittoria. Impresa certamente quasi titanica, visto l’andamento dei gialloblu. Tuttavia, visto che siamo in Italia e anche calcisticamente parlando regaliamo situazioni imbarazzanti, mercoledì la classifica potrebbe essere ridisegnata in caso di udienza favorevole e penalizzazione azzerata, con lo scenario playoff che cambierebbe totalmente. Un finale quasi impensabile, ma che stavolta farebbe sorridere il Catania, visto che ieri sera a sorridere sono state Ternana e Juve Stabia. 

Da comparsa a protagonista: quando il Catania cambierà finalmente ruolo?

Premesso che quest’anno non si potevano avere grosse ambizioni (fa strano scrivere questo dopo sei campionati consecutivi in Serie C). Premesso che si è evitato un fallimento (forse) e che siamo ancora qui a parlare e, nel nostro caso, scrivere del Catania. Premesso che i playoff vanno giocati e che al netto delle difficoltà il Catania resta comunque in corsa, la sensazione è quella che, da sei anni a questa parte, facendo eccezione solo per la stagione 2017/18, finita ugualmente non bene, i finali di stagione del Catania siano molto simili tra loro. Piazzamenti final in Serie C non confacenti al nome Catania, una piazza con una storia certamente meritevole di scenari migliori, con tutto il rispetto per la terza serie del calcio professionistico italiano. Degli alibi che, seppur motivati da fatti e spesso compresi dalla piazza, restano comunque alibi: prima l’handicap dei punti di penalizzazione, poi l’avversario più fortunato, poi l’arbitro ingeneroso, poi la squadra fatta da “teste calde”, fino ad arrivare all’attualità, essere soddisfatti ugualmente perché comunque si è vivi e va bene anche un eventuale decimo posto. Ok, va bene tutto. Poi, però, vedendo da anni piazze come Lecce, Reggio Calabria, Perugia, Terni festeggiare, ci si chiede: ma quando arriverà il momento nostro, il momento del Catania, la rinascita meritata dopo anni e anni di buio pesto? La risposta forse è già scritta e ha un nome chiaro a tutti, un nome a stelle e strisce. E allora, forse è finalmente arrivato il momento di cambiarla questa storia e di ridare ad una piazza affamata di calcio e di vittoria il ruolo da protagonista, perché a fare da comparsa, francamente, non se ne può proprio più.

Fonte Immagine: CalcioCatania.it

Rossazzurro Pink – Il “biscotto” non è cultura del sospetto

Risultati rocamboleschi che giungono inesorabili dagli altri campi e rievocano “biscotti” preparati con cura e sfornati, ancora fumanti, prima di essere serviti al tavolo degli spareggianti.

Non è cultura del sospetto semmai dell’ital-sospetto, una patologia innata da cui siamo affetti solo perché ci hanno dato modo di crederlo tra terremoti di calcioscommesse dalla Serie A alla Serie D, di “Treni del Gol”, di partite “truccate” come se i giocatori in campo fossero dei make-up artist capaci di celare dietro rossetto e mascara (lo so a chi state pensando ma quella, purtroppo, è un’altra storia dal lieto fine ormai lontana), le proprie qualità vendendole al miglior offerente.

Non siamo a questo ovviamente, non affrettiamo conclusioni. Il “biscotto” è di pasta frolla, basta esercitare una minima pressione con in polpastrelli che si frantuma. Il che è significativo: è il crollo motivazionale a segnare il risultato finale di una partita che si gioca inutilmente, sotto il segno della contemporaneità e, pur apprezzando lo sforzo di trasparenza, ci si rende ben presto conto che a fare la differenza sono le teste dei giocatori in campo: chi si sente già in vacanza e spera in una zona bianca per poter scorrazzare tra mare e montagna e chi, invece, deve ancora iniziare un campionato nel campionato.

Potreste obiettare, a ben donde, che il Catania avrebbe dovuto tirare fuori le stesse motivazioni da playoff ma in realtà crediamo che lo abbia fatto solo che il Foggia non era da meno e Baldini ha potuto convocare solo 19 giocatori di cui tre (Maldonado in quanto diffidato, Piccolo e Manneh non al meglio), non potevano essere schierati dal primo minuto.

Eppure, sotto di due gol, la squadra ha reagito con veemenza e acciuffato il pareggio. Ecco, questa è una mentalità da playoff. Se il Catania dovesse mantenerla, nessun abile fornaio potrebbe ammaliarlo servendo fragranti biscotti.

P.S. Vedremo se mercoledì serviranno al Catania CONI con 2 cialde…

Francesca Tremoglie

(fonte foto: calciocatania.it)