Intervenuto ieri sera ai microfoni della trasmissione televisiva “Corner”, l’attuale allenatore rossazzurro Francesco Baldini ha fornito qualche informazione in più riguardo il prossimo futuro dato che il suo contratto scadrà il 30 di giugno.
“Ho appuntamento domani (oggi ndc) con il direttore Pellegrino e con il mister Guerini, faremo il punto della situazione, avevo dato la mia parola che sarei tornato a Catania, ho lavorato in questo periodo per il Catania dato che mi era stato chiesto di fare un planning relativo alla possibile rosa, ai possibili giocatori, voglio arrivare a giorno 30 e lasciare tutto alla perfezione. Sono qui per capire la situazione, ascolterò quello che mi verrà detto dai vertici societari. La società è al corrente delle possibili offerte ricevute al sottoscritto, ma avendo dato la priorità alla squadra rossazzurra, sono venuto proprio per avere una situazione un po’ più chiara. Penso che in questo periodo ciò che interessa maggiormente alla piazza è la certezza dell’iscrizione al prossimo campionato, un’altra priorità che deve avere questa piazza sarebbe quella di allestire una squadra competitiva, Catania è una piazza che si merita altri palcoscenici e si merita una squadra composta da uomini che vanno in campo pronti a morire per la maglia che indossano. Quando sono arrivato qui, ho trovato un gruppo che si è messo totalmente a mia disposizione, con una grande serietà che non ho mai trovato nemmeno quando giocavo a calcio, c’è una base importante di giocatori e questa base deve rimanere, se ritornassi, avrei un gruppo di giocatori che sono pronti a far battaglia dal primo giorno di allenamento fino all’ultimo, pertanto la continuità è fondamentale“.
“Questa piazza mi piacerebbe conoscerla fino alla fine, mi trasmette sensazioni positive, forse sto andando contro ogni logica, io ho sensazioni positive, vivo di sensazioni, con questo voglio dire che sicuramente non posso aspettare a vita una decisione, ma alle minime garanzie di poter fare almeno un minimo di lavoro proprio perché c’è una base di giocatori che sono sotto contratto e che io ritengo molto validi, e che naturalmente andrà migliorata la rosa, mi prendo un po’ di tempo e lascio al Catania un po’ di tempo per decidere. La mia priorità è il Catania“.
“C’è molto rammarico perché avevo la convinzione che si fosse creata un’alchimia speciale, in poco tempo abbiamo fatto un ottimo lavoro ma allo stesso tempo mi sento di dire che in poco tempo non sono riuscito a capire tutte le sfaccettature di questi ragazzi. Contro il Foggia ai playoff, è venuta fuori una sfaccettatura che non conoscevo minimamente caratterizzata da nervosismo e tensione, ho dovuto levare Pinto perché avevo la sensazione di una possibile espulsione. Per 58′ minuti il gioco è stato fermo e la colpa di tutto ciò è stata nostra perché ci siamo innervositi, abbiamo iniziato a fare falli inutili e a protestare, una sfaccettatura sconosciuta, quando l’ho conosciuta è stato troppo tardi. Il mio rammarico è proprio quello di non aver avuto più tempo per conoscere tutti i lati di questa squadra, anche perché in poco tempo non è facile“.