Con la maglia del Catania ha totalizzato 68 presenze e 17 reti. Nel 2002, è stato tra i principali protagonisti della rincorsa rossazzurra alla Serie B, agguantata in quel catino infernale dello “Iacovone” contro il Taranto. Diciannove anni dopo quell’incredibile pomeriggio, ai microfoni di Catania Mood è intervenuto Massimo Cicconi, oggi allenatore del settore giovanile del Como, ma rimasto indelebilmente nella storia del Catania e nel cuore dei tifosi.
Massimo, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood, come stai?
“Buongiorno, ringrazio Catania Mood per avermi ancora una volta invitato. Sono contento di rispondere alle vostre domande. Sto bene. Sto allenando il settore giovanile del Calcio Como e oggi ho una partita importante”.
Diciannove anni fa, in quel di Taranto, coronavate il sogno di una piazza intera: il ritorno in B. Che ricordi hai di quella giornata?
“Sono passati diciannove anni, ma il ricordo è ancora molto vivo nei pensieri e nel cuore. Il ricordo di quella giornata è stato troppo forte per poterlo dimenticare. Siamo arrivati allo stadio che sembrava ci fosse una guerra in atto. Siamo stati davvero forti, perché non era per nulla facile uscire dallo Iacovone con un risultato positivo. Ancora oggi sono felicissimo di sentire tutti i compagni di squadra. Dimostriamo dopo tanto tempo che eravamo un gruppo davvero unito: senza questa caratteristica, sicuramente non ce l’avremmo fatta. Orgoglioso di aver vinto quel campionato e aver dato una grande gioia a Catania e ai suoi grandissimi tifosi che ci hanno sempre sostenuto e ci hanno sempre fatto sentire importanti”.
Oggi, sembra tutto un altro mondo. Il Catania è impelagato in terza serie già da sette anni. Cosa è mancato, secondo te, in questi anni per non riuscire a centrare l’obiettivo? Che idea ti sei fatto delle ultime vicende?
“Quando abbiamo vinto noi, il Catania non andava in B da ben 15 anni. Per vincere c’è bisogno di una grande programmazione, di una società seria e che si facciano degli investimenti importanti. Poi, è normale che in una piazza come Catania i tifosi possono fare la differenza perché sono il dodicesimo uomo in campo, però senza una società solida alle spalle è difficilissimo vincere questi campionati. La dimostrazione più logica è il Bari, che pur con De Laurentiis proprietario, non riescono ancora a tornare in Serie B. Mi auguro possa arrivare una società forte e che il Catania possa tonare dove merita di stare”.
Infine, ti chiedo di mandare in messaggio ai tifosi del Catania, che ancora oggi ti portano nel loro cuore.
“Voglio augurare ai tifosi del Catania innanzitutto di poter tornare il prima possibile allo stadio così come in tutto il resto d’Italia e del mondo. So quanto si possa soffrire e quanto i tifosi del Catania tengano alle sorti dei loro beniamini e soprattutto alla maglia. Voglio ringraziarli per il calore che hanno sempre dato. A me personalmente, mi hanno trasmesso sempre tantissima adrenalina, anche nei momenti più difficili, quando qualche critica mi ha aiutato a crescere e a completarmi. Dopo la vittoria di Taranto, mi hanno fatto sentire un giocatore veramente importante e quindi ancora oggi li ringrazio tantissimo. Inoltre, volevo cogliere l’occasione per ringraziare Stefania Sberna: la ricordo con tantissimo affetto. Prima delle partite ci trasmetteva un’adrenalina pazzesca. Ricordo ancora la sua voce che ci chiamava allo stadio la sera che tornammo da Taranto per festeggiare la promozione. Ringrazio anche la famiglia Gaucci per la fiducia che ha avuto in me. Mando un caloroso abbraccio a tutta Catania”.
Fonte Immagine: SiciliaToday