L’incipit del pezzo che trovate su tifosipalermo.it, non lascia adito a dubbi: “Qualcuno salvi il Calcio Catania. Non siamo impazziti, siamo siciliani. Poco ci riguarda se sotto l’Etna hanno festeggiato per i nostri fallimenti, e altrettanto poco ci interessa se il Catania dovesse raggiungere vette più alte del Palermo in caso di ‘salvezza’ “.
CATANIA E PALERMO
Il pezzo, a firma del collega, Claudio Ingrassia, di cui vi riportiamo alcuni passaggi significativi ma che vi invitiamo a leggere nella sua versione integrale, è uno strumento utile a sgomberare le menti dei tifosi iperbolicamente accaniti di est e ovest che varcano il confine dello sfottò ciecamente senza mai rammentare che, della Trinacria, incarniamo i due estremi più rappresentativi, senza nulla togliere ad altre realtà di spessore sportivo e demografico, come Messina, Siracusa, Trapani e via dicendo.
La funzione didascalica che ogni organo di informazione dovrebbe preporsi prima di aprire un tablet, sputare sentenze, fomentare odio, invocare più o meno velatamente bieche forme di razzismo e sgualcire il foglio accartocciando ulteriori piaghe sociali, spesso viene meno, sostituita da obiettivi personali, linee editoriali che soffocano l’opinione soggettiva e vuoti cosmici di contenuti.
Ingrassia, prosegue così: “Il Calcio Catania è forse l’unica realtà calcistica siciliana a non essere mai fallita, e così deve continuare ad essere. Ma non per amore per i colori rossoblu… tutt’altro. Perché la memoria è ancora piena di tante belle vittorie, pomeriggi o serate indimenticabili… sei punti facili a stagione. Succedeva solo pochi anni fa e vogliamo che continui o torni ad essere. E poi il derby è il derby e pur con tutto l’antagonismo verso gli etnei, resta sempre una gara che sprigiona emozioni e tensioni speciali”.
I sostenitori della Matricola 11700 probabilmente si rivedono più nelle parole del giornalista palermitano che in quelle di una parte della stampa locale: il Calcio Catania è una delle poche società siciliane a non essere mai fallita ma, Ferraù alla mano, la mancata iscrizione al prossimo campionato dovrebbe essere definitivamente scongiurata. Almeno per una settimana, quella che intercorre da lunedì 28 giugno, data ultima per presentare la domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie C, a lunedì 5 luglio, quando il Tribunale di Catania si esprimerà sulla richiesta di sequestro conservativo di Catania servizi Srl.
Il pezzo del collega di Palermo si conclue così: “Noi vogliamo il Calcio Catania nel professionismo. Vogliamo ancora il derby, vogliamo surclassarli sportivamente sul campo, vogliamo raggiungere insieme a loro la Serie A e giocarci ( e vincere) le nostre carte nella massima competizione italiana con tutto l’agonismo possibile, con le curve piene e i bambini in festa, che da una curva all’altra si rimpallano i peggiori sfottò”.
LA FUNZIONE DIDASCALICA DEL GIORNALISMO
Ecco. La funzione didascalica, capace non di influenzare l’opinione pubblica (sarebbe antidemocratico e in controtendenza col modus operandi di Catania Mood) ma di sensibilizzarla, si può intravedere nell’epilogo di un articolo redatto da un giornalista appassionato, tifoso com’è giusto che sia della squadra che rappresenta la sua città natia e siamo d’accordo al 90% su quanto abbiamo letto e apprezzato: il derby lo vince il Catania! Ma, se proprio dobbiamo barattare una sconfitta, in cambio potremmo anche perderne uno in C per rifarci in B e in A. Il vero derby, Catania e Palermo, lo stanno giocando in campo neutro, all’Olimpo, da non confondere con l’Olimpico, contro il Dio tempo e il Dio denaro.
Domani l’imprenditore italo-statunitense Di Piazza lascerà ufficialmente il club rosanero (deteneva il 40% del pacchetto azionario, ndr), anche il presidente Mirri necessita di nuovi soci per programmare al meglio la prossima stagione. Prima di pensare ai derby con “Favorita” e “Cibali” stracolmi, scusateci Renzo e Angelo ma abbiamo nostalgia delle nostre radici in questo momento storico, persino di quelle toponomastiche, dobbiamo vincere ancora una volta fuori dal campo. Forza Catania, forza Palermo!
(Foto: GoalSicilia.com)