Una corsa contro il tempo, quella effettuata dalla Sigi con il supporto dei tifosi. Il Catania riesce, infatti, a presentare domanda d’iscrizione. Attenzione però: il club rossazzurro non è ancora iscritto al prossimo campionato di Serie C e non lo sarà fino a quando non giungerà l’ok della Co.Vi.Soc.
La Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche, infatti, si pronuncerà giorno 8 luglio. Se arriverà l’ok sulla documentazione inviata dalla Sigi, per la società etnea si potrà pensare all’immediato futuro che, comunque, resta molto nebuloso. Il primo passo relativo all’invio della suddetta domanda d’iscrizione, infatti, resta solo il primo di numerosi ostacoli che la S.p.A. etnea dovrà superare.
Prima di giorno 8, infatti, ci sarà la data del 5 luglio, anch’essa molto importante per il futuro del Catania. Quel giorno arriverà la risposta del Tribunale di Catania sulle richiesta di sequestro conservativo avanzata dalla Curatela Fallimentare a seguito del fallimento della Catania Servizi S.r.l. che gestiva Torre del Grifo Village. Se il Tribunale dovesse convalidare il tutto, per il Catania sarebbe un grossissimo problema.
Altro inghippo potrebbe essere rappresentato dai crediti maturati e transati, ma non onorati, con alcuni creditori privati. Altra problematica riguarda la questione, tutt’altro che chiusa, con i due enti pubblici: Comune di Mascalucia e Agenzia delle Entrate. Con quest’ultima, il Catania ha un debito di circa 12.000.000 €. Dalle ultime indiscrezioni, non parrebbe ancora risolta la pratica, forse questo uno dei motivi principali per cui non è andata in porto l’affare con Tacopina. Bisognerà che, Sigi o investitori esterni, definiscono tale pratica per poter ottenere l’omologa dal Tribunale sulla ristrutturazione del debito.
A tutto ciò, naturalmente, vanno aggiunti i costi per affrontare la prossima stagione: costruzione della squadra, scadenze che giungeranno inevitabilmente durante il campionato e altri debiti che rischiano di maturare nei prossimi mesi.
Una somma che non potrà essere inferiore ai 10.000.000 di €, pur considerando un campionato che rischia ancora una volta di essere senza alcuna velleità.
Insomma, il passo giunto ieri sera, che sicuramente ha alleviato la paura delle scorse settimane di tanti tifosi, è soltanto l’inizio di una vera e propria guerra navale che il Catania dovrà affrontare per restare a tutti i costi a galla.