Ai microfoni di Catania Mood è intervenuto il giornalista Anthony Di Stefano (LiveSicilia). Con il collega si è disquisito sulle ultime tematiche riguardanti il club rossazzurro. Dagli aspetti societari, si è passato all’aspetto tecnico. Di seguito le risposte alle nostre domande.
Anthony, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?
“Grazie ragazzi. È un piacere oggi stare qui con voi. Stiamo bene, anche perché l’iscrizione ha allontanato tante nubi nere che scorgevamo all’orizzonte”.
Parlando del Catania, ti aspettavi si riuscisse ad inviare in extremis la domanda d’iscrizione al prossimo campionato?
“Devo dire che una volta che è stata lanciata la campagna di sottoscrizione e che i tifosi hanno dimostrato ancora una volta un grande attaccamento, sinceramente non mi aspettavo un epilogo diverso. Mi attendevo tutto quello che è accaduto, ovvero un’iscrizione che giungesse in extremis, molto sofferta, specialmente da un punto di vista psicologico, dato che la proprietà attuale ha davanti una grande sfida, cioè quella di riuscire a coinvolgere quanti più investitori possibili”.
Secondo te, se la Co.Vi.Soc. dovesse dare l’ok, quale pensi possa essere il futuro che spetta al Catania nei prossimi mesi?
“Mi aspetto chiaramente un pieno coinvolgimento di forze economiche. A livello economico, il tessuto della nostra città non sta certamente bene. La pandemia ha devastato tantissime aziende. C’è da ricostruire, ovviamente, ma nella ricostruzione tante volte si aprono degli scenari propositivi. Questa è l’unica aspettativa possibile, anche perché non ci sono altre strade percorribili al momento. La Sigi ha salvato la matricola, sembrava tutto fatto con Tacopina ad un certo punto, e invece si è rimasti con un pugno di mosche e si è dovuto cambiare radicalmente piano. Adesso bisogna venirne a capo, altrimenti l’iscrizione sarà stata determinante, ma non sarà la soluzione a tutti i problemi del Catania”.
A livello tecnico, saresti favorevole ad una riconferma di mister Baldini o, invece, cambieresti guida tecnica?
“Secondo me Baldini ha sbagliato una sola partita, che però è stata quella decisiva. Ovviamente mi riferisco alla sfida playoff col Foggia. Probabilmente sia lui che la squadra sono stati travolti dagli eventi circostanti. Nessuno di noi si aspettava di arrivare fino in fondo, ma nemmeno di andare fuori così velocemente. Detto ciò, credo che Baldini abbia tutte le carte in regola per poter rimanere alla guida del Catania. Chiaramente il tutto deve essere accompagnato da tutto quello di cui abbiamo discusso finora, ovvero una nuova solidità finanziaria. “
Infine, ti chiedo che idea ti sei fatto del nuovo girone C dell’omonima serie che vedrà moltissime piazze blasonate come Bari, Pescara, Catania, Palermo, Avellino e tante altre ancora?
“A prescindere da quali siano le squadre presenti, il Girone C è sempre un raggruppamento infernale. È un girone a fondo perduto, dove di tutti i soldi che metti non riuscirai mai a recuperare un centesimo. Al di là di quelle che possono essere il Bari, il Pescara, l’Avellino, il Palermo, il Catania e via discorrendo, entriamo nell’ottica che questi campionati o li affronti con la mentalità da provinciale e l’atteggiamento da grande, oppure fai enorme fatica, indipendentemente dal blasone e dalla storia. Non è un caso che negli ultimi due anni una squadra come il Bari, certamente attrezzata per il salto di categoria, è rimasta puntualmenmte al palo”