Nessuna persona sana di mente guferebbe sull’iscrizione del Catania al campionato successivo. Si leggono commenti di facebookieri completamente fuori strada, convinti che una parte della città volesse la testa del club rossazzurro a tutti i costi. No, non è così, non potrebbe mai esserlo.
Abbiamo provato a spiegare con onestà intellettuale un punto di vista, condivisibile o meno, che corrisponde a logiche conseguenze: se il Catania non può iscriversi perché mancano le risorse, meglio ripartire dalla Serie D con una società forte; se il Catania si iscrive saremo tutti felici, persino coloro che continuano a vedere nel risanamento dei debiti l’unica speranza di un futuro migliore. Ma non esiste un tifoso del Catania che non abbia esultato, ieri in tarda serata, quando è giunta l’ufficialità, anche solo per un attimo.
Ora alla SIGI spetta un compito ancora più arduo. Superare indenne lunedì 5 luglio il sequestro conservativo e trovare nuovi investitori in tempi brevissimi che possano contribuire a far rifiatare le casse del club e, soprattutto, a progettare la nuova stagione agonistica.
E’ da stolti l’atteggiamento di tifosi e operatori dell’informazione che se la ridono sotto i baffi perché “hanno avuto ragione”, e si sentono i veri tifosi del Catania perché hanno sostenuto la Matricola 11700 sopra ogni cosa, oltre ogni ostacolo ecc.
Il Catania è in cima alla testa di tutti i tifosi rossazzurri. Molta gente anziché godere per l’iscrizione avvenuta che ha del miracoloso gode per aver sconfitto la fazione dei “non matricolisti”. Siamo caduti davvero in basso in città con queste sterili diatribe, stupide come chi continua ad additare una parte di sostenitori in preda all’apprensione per le sorti del club che non sapeva più discernere tra giusto o sbagliato. Vedremo, alla fine della corsa, quanto fiato avrà questo Catania. Noi speriamo che arrivi fino in fondo con forza, coraggio e risorse. Perché solo così l’iscrizione avrà un senso.