Rossazzurro Pink – Sì c’è Euro 2020. Ma col Catania è sempre in testa

Italia, italiani, patriottismo che riemerge come Venere da un’onda, rammentandoci la bellezza di essere “penisolani” ancor prima che “isolani”, uniti sotto la stessa bandiera, flagellati dal Covid ma rianimati da una terapia a base di passione, inoculata come se fosse un vaccino anti-stress, e dal principio attivo dello sport che risponde alla denominazione chimica di “acido lattico”, che fa male ma in realtà fa bene, produce puro piacere edonistico, endorfine e serotonina a go go.

Tra poche ore c’è Italia-Svizzera, tutti sintonizzati, bandiere che sventolano, maglie azzurre anche ultradecennali sfoderate dai cassetti, cimeli storici che riportano alla luce il nome di Roberto Baggio, addirittura del Principe Giannini, qualcuno sfoggia Totti, ma i fedeli catenacciari italici Bergomi, Baresi, Maldini.

Il problema è un altro. Questo senso d’unione che solo le rassegne iridate, continentali e intercontinentali, consegnano all’italiano medio sempre scettico di fronte allo spirito patriottico che divampa, altresì, in Paesi vicini come Francia, Spagna e Germania, ci lascia un senso di vuoto cosmico come se milioni di detriti composti da acido di tristezza e principio attivo del terrore, lo riempissero contro la nostra volontà.

Catania, il Catania, il Calcio Catania. Eh sì, quella matricola che sappiamo, quell’anno di grazia 1946 che sembra racchiudere il nostro infinito come se i numeri non lo fossero, come se la numerazione si fermasse proprio lì.

La finale di Euro 2020 prevista l’11 luglio 2021, per un attimo ci riporta alla salvezza del Catania da parte di SIGI proprio nel luglio 2020 quando i soci visionari e innamorati compirono il miracolo acquistando il club sull’orlo del baratro. Una sfasatura temporale alla Doc e Marty in Ritorno al futuro, come se attualmente si stesse disputando di nuovo il Campionato Europeo dell’anno scorso.

No, non è così e lo sappiamo. Rigiocarlo avrebbe significato riscrivere tutta la storia degli italiani da giugno 2020 a oggi. Quindi anche quella dei catanesi, quindi anche quella del Catania, quindi anche avere un motivo in più per tifare Italia senza rabbuiarci di fronte a una nebbia di dubbi che si diraderà solo tra qualche settimana.

Ah, stasera alle 21:00 c’è Italia-Svizzera. Forza Azzurri! Ma viene subito in mente il “rosso” da accompagnare…

Francesca Tremoglie

Finale playoff Serie C con un tocco di rossazzurro

Giovedì 17 giugno andrà in scena la finale di ritorno dei playoff di Serie C tra Alessandria e Padova, partita che permetterà l’accesso alla Serie B ad una delle due compagini. 

Tra le fila delle due squadre troviamo un tocco di rossazzurro, da un lato Matteo Pisseri sponda Alessandria, dall’altro Carlo Pelagatti sponda Padova. 

Il portiere nativo di Parma, è alla prima stagione in Piemonte infatti è stato acquistato dalla Pistoiese dove ha militato nella stagione 2019-20. L’attuale numero 12 dei grigi si è messo in mostra tra le fila del Monopoli prima e soprattutto tra le fila del Catania poi. In terra etnea ha militato dalla stagione 2016-17 alla stagione 2018-19 collezionando ben 127 presenze tra campionato di Serie C e Coppa Italia. Sin da subito, Pisseri ha mostrato le sue qualità salvando più volte la porta dei rossazzurri diventando un vero e proprio simbolo. 

In terra veneta troviamo il trentaduenne Carlo Pelagatti, anche lui vecchia conoscenza per i tifosi etnei; il difensore nativo di Arezzo infatti, ha militato tra le fila rossazzurre nella stagione 2015-16 (tra l’altro la prima delle ormai sette stagioni consecutive in Serie C per i rossazzurri). Pelagatti in terra etnea ha collezionato 26 presenze segnando anche due gol, costituendo una coppia di centrali di tutto rispetto insieme a Dario Bergamelli (fresco vincitore del girone C di Serie C con la Ternana). 

SIGI, trattative con gli investitori accelerate dall’ok della Co.Vi.Soc.?

E’ di ieri la notizia riportata dal quotidiano etneo “La Sicilia” secondo cui le interlocuzioni avviate con due dei potenziali investitori stranieri (maltesi e inglesi, ndr), interessati a entrare nella S.p.A. del Calcio Catania, abbiano subito un’improvvisa accelerata dopo il parere positivo della Co.Vi.Soc. in merito alla presentazione documentale che attesta l’indice di patrimonializzazione P/A. 

E’ chiaro che oltre questa settimana non si possa procrastinare ulteriormente una risposta definitiva tant’è che SIGI ha dato una sorta di ultimatum agli investitori entro sabato 19 o, al massimo, domenica 20 giugno.

L’ultima settimana del mese sarà quella dell’iscrizione al campionato che esula dal parere positivo emesso dalla Commissione di Vigilanza sulle Società sportive, per cui gli investitori non hanno più licenza di temporeggiare: devono consegnare un futuro a tinte rossazzurre alla tifoseria etnea già molto provata da questi mesi di pantomima mediatica risoltasi, si fa per dire, in una nuvola di fumo…

(foto: calciocatania.it)

Catania, Tacopina da investitore a potenziale creditore?

“Investitore” fa rima baciata con “creditore”. Semanticamente siamo agli antipodi: l’investitore è colui che immette capitali freschi in un determinato club, il creditore colui che rivendica precedenti investimenti che non sono andati a buon fine.

E’ palese che Joe Tacopina, una volta tramontata definitivamente la pista-Calcio Catania, in luogo della trattativa con la SPAL, certamente più agevole per questioni meramente finanziarie e assenza di pendenze economiche che gravino sulla società ferrarese, potrebbe rivendicare i 630mila euro versati nelle casse del sodalizio di Via Magenta in un futuro non troppo lontano, trasformandosi in creditore e aggiungendosi a una lista già abbastanza folta.

Angelo Russo: “Non esiste nessuna possibilità che un imprenditore di “livello” catanese possa garantire da solo la continuità del Calcio Catania”

Intervenuto ieri sera ai microfoni della trasmissione televisiva “Corner”, l’ingegner Angelo Russo, nonché nipote del Cavaliere Angelo Massimino, commenta l’attuale situazione societaria: 

La vicenda del ’93 è molto diversa, allora il Catania venne radiato per poi essere reinserito nei ranghi federali e il governo del calcio pretendeva una garanzia non dovuta, all’epoca la questione fu completamente diversa. I problemi di quegli anni nacquero dalla gestione precedente, la quale portò i libri in tribunale, Angelo Massimino subentrò un po’ come SIGI oggi, garantendo personalmente la continuità. Sono del parere che i tifosi oggi meritino che qualcuno possa spiegare come stanno effettivamente le cose: SIGI tenta di acquisire il Catania dalla vecchia proprietà, il ché significa il possedimento di un progetto imprenditoriale e io da tifoso mi chiedo: qual era il progetto di SIGI per il quale si chiedeva alla vecchia società il passaggio di testimone? Cos’è successo? Questo è quello che il tifoso si chiede e non capisce“. 

Nessuno discute il fatto che i problemi attuali risalgono alla gestione precedente, anche perché gli imprenditori della SIGI stanno facendo degli sforzi sovrumani, quello che mi preoccupa è che il progetto imprenditoriale fosse non tarato per le esigenze del Calcio Catania. Quando Tacopina si avvicina in un determinato momento per poter rilevare il Calcio Catania, nella discussione emerge una mancanza di liquidità in corso d’opera, Tacopina si offre disponibile a finanziare in parte questo problema probabilmente chiedendo delle garanzie personali e si offre a Tacopina la possibilità di rilevare il Catania in condizioni completamente diverse rispetto a quelle che una trattativa logica avrebbe comportato“. 

Purtroppo la piazza di Catania viene penalizzata dai mancati incassi, da Torre del Grifo, dagli aspetti legati al Covid, il mio dubbio è legato all’effettiva calibrazione dello sforzo di SIGI. In serie C le operazioni dal punto di vista del bilancio sono senza dubbio a perdere, ma viste le difficoltà evidenti dal punto di vista finanziario, perché non si è puntato a realizzare un campionato di transizione cercando di creare l’ossatura per poter realmente vincere il campionato successivamente? La piazza di Catania pur essendo una piazza che ambisce a vincere subito, ha dimostrato negli anni una certa intelligenza nel capire quali potessero essere le dinamiche della vita di una società, perché si è sprecata questa possibilità? Noi non abbiamo nessun ragazzino degno di nota nella nostra rosa e questo non va bene“. 

Perché Catania non riesce ad esprimere qualcuno in grado di rilevare correttamente questa squadra? In effetti se analizziamo il primo periodo di Pulvirenti questa risposta è insita nei primi anni della sua gestione e sembrerebbe che non sia così. Io mi sono formato un’idea diversa di quegli anni di gestione, e posso dire che nel periodo in cui il nonno (Angelo Massimino ndr) ha gestito il Catania ovvero 30 anni, e soprattutto in questo periodo attuale, non esiste nessuna possibilità che un imprenditore di “livello” catanese possa garantire da solo la continuità del Calcio Catania, soprattutto a causa della situazione debitoria in cui versa la stessa squadra. Mi sono affezionato all’idea che SIGI potesse fare in qualche modo da collante affinché piccoli imprenditori si riunissero, ma questo non è nel DNA dei catanesi, facciamo grande fatica a stipulare società, a consociarsi, a lavorare in gruppo, è un problema che noi abbiamo sempre avuto e lo manifestiamo in qualunque momento. Probabilmente nel calcio non è la strada giusta, laddove si comanda in due ci sono problemi, vedi l’Inter, il calcio è qualcosa di strano che necessita solo di una persona al comando, non riesco ad immaginare altre situazioni. Non è affatto vero che le società possano essere gestite come business, nel calcio bisogna prendere delle decisioni molto rapide. I catanesi hanno dimostrato che è molto importante salvare la matricola perché è un pezzo di storia che ci appartiene che ci ha tenuti legati per per tantissimi anni spesso nella disgrazia spesso nella sofferenza.

Io credo che il catanese oggi sarebbe anche disposto ad aspettare affinché si generassero le condizioni per poter fare qualcosa di positivo e queste condizioni devono essere generate sul campo, bisogna abbassare i costi di gestione e non cambiare allenatore durante gli anni oppure non si può fare una rosa composta da 25-30 giocatori con stipendi che non sono all’altezza del campionato. A me dispiace dire che il quinto posto del Catania non era quello a cui SIGI ambiva altrimenti non avrebbe cambiato l’allenatore, SIGI ha provato giustamente alla fine a vincere il campionato e non c’è riuscita, però se questo era l’ultimo gesto eroico di SIGI allora siamo nei guai“.

(Foto: CalcioCatania.com) 

Catania
Mister di nome e di fatto: Francesco Baldini aspetta Catania

Un signore. In campo e fuori. Francesco Baldini ha trascorso pochi mesi a Catania, a onor del vero, ma non sempre il tempo viaggia in proporzione alla signorilità e alla passione che sboccia per un luogo o per una città.

Baldini attenderà il responso della SIGI, unica società deputata attualmente a salvare e risollevare (ancora una volta come l’estate scorsa), le sorti del Calcio Catania. Al di là dei dibattiti: meglio morire e ripartire alla grande o sopravvivere rischiando di arrivare col fiato corto, Baldini che di mestiere fa l’allenatore e non il dirigente o il giurista, ha deciso di prendere tempo nonostante le avances, peraltro reiterate, del Carpi.

Il 28 giugno, si spera anche prima, il destino del Catania sarà già scritto. Così, anche quello del signor Baldini.

(foto: calciocatania.it)

Catania: gli investitori subentrerebbero ma solo dopo l’iscrizione

Gli investitori avrebbero chiesto delle garanzie in merito all’iscrizione del Catania al prossimo campionato di Serie C (scadenza 28 giugno, ndr), prima di immettere capitali nelle casse del club. Una condizione più che comprensibile prima di imbarcarsi in una vicenda finanziaria tutt’altro che semplice con l’ulteriore punto interrogativo a caratteri cubitali rappresentato dall’udienza del 5 luglio in merito alla richiesta di sequestro conservativo di 3,3 mln di euro avanzata dalla società Catania Servizi Srl.

Un ragionamento che non farebbe una grinza: investo sul Catania, contribuisco al pagamento delle scadenze fiscali e degli emolumenti che spettano ai calciatori tesserati, poi pianifichiamo l’investimento destinato al calciomercato e implementiamo anche un Piano B (eh sì, stavolta è ancora più necessario…), che preveda anche l’eventuale congelamento temporaneo di oltre 3 mln di euro

Su “La Sicilia”, effettivamente, si leggeva ieri:

Importante per sbloccare alcuni colloqui con soci prossimi venturi che vogliono garanzie di continuità. Stesso discorso per chi potrebbe subentrare e chiede quanto meno che il Catania possa partecipare al campionato di terza serie”.

(foto: calciocatania.it)

PronostiMood: Alessandria-Padova, novanta minuti per la gloria!

Sono trascorse solamente 72 ore dalla gara di andata che si torna nuovamente in campo. Il match di ritorno della finalissima per la B è ormai alle porte. Come di consueto, per la nostra rubrica PronostiMood proviamo ad estrapolare un buon pronostico, non invitando nessuno a investire denaro, ma solo per il piacere di indovinare insieme a noi, rendendo partecipi anche i nostri lettori.

18:00 ALESSANDRIA-PADOVA: quote medie bookmakers 1(2.45) X(2.95) 2(3.00).

Alla fine a giocarsi la promozione in serie cadetta saranno le due squadre maggiormente accreditate sin dall’inizio di questi playoff: Alessandria e Padova. Dopo aver eliminato rispettivamente Albinoleffe ed Avellino, grigi e biancoscudati si giocano un’intera stagione negli ultimi novanta minuti del “Moccagatta”. Si ripartirà, quindi, dallo 0-0 del match d’andata, che ha visto i patavini non riuscire a sfruttare il fattore campo anche grazie ad un’ottima Alessandria disposta sul rettangolo di gioco da mister Longo. Così come accaduto nel primo round, sarà molto probabile vedere un incontro molto equilibrato, con tanta tensione da ambedue le parti. Difficile predire un risultato per una sfida dove in palio c’è davvero tanto. I piemontesi hanno dimostrato di essere una compagine capace di trovare la via del gol con facilità, ma anche do concedere qualcosina di troppo dietro. I veneti, invece, dopo aver rischiato la beffa con il Renate subendo tre reti all'”Euganeo”, sembrano aver riacquistato solidità nel reparto arretrato. Inoltre, in questi playoff hanno sempre vinto in trasferta, dimostrando di essere più una squadra da fuori casa. Proprio per tale motivazione, il pronostico di Catania Mood propende proprio per i patavini, che magari riusciranno ad agguantare la promozione in Serie B. SEGNO: X2.

SIGI, tra la Spa di Torre del Grifo e la SPAL, nuovo amore di Tacopina

Le parole di Giovanni Finocchiaro, ieri su “La Sicilia”, lasciano l’amaro in bocca ma invitano, ancora una volta, a riflettere:

“La SIGI è rimasta spiazzata, non aveva un vero e proprio piano B. Intanto il tempo scorreva, Tacopina si è innamorato della Spal, in sede a Torre del Grifo è arrivata la richiesta di un sequestro conservativo da parte della Catania Servizi. Ecco perché il Village non ha riaperto a giugno a grest e campus, a Spa e palestre”.

L’immobilismo di Torre del Grifo è imputabile a ciò che il tribunale di Catania pronuncerà il prossimo 5 luglio quando verrà discussa la richiesta di sequestro conservativo da parte di Catania Servizi srl ai danni del Calcio Catania.

Oltre al centro sportivo tra i più all’avanguardia d’Italia, chiuso come se il Covid continuasse a mietere vittime solo lungo quel perimetro dorato in cui sorge la splendida struttura, croce e delizia per il club, l’altra beffa è rappresentata dal nuovo amore di Joe Tacopina, la SPAL, quello che potremmo definire “l’altro closing”, quello divenuto possibile, forse l’unico realmente praticabile a meno di colpi di scena a cui, ormai, non crede più nessuno.

La situazione di stallo preoccupa, i potenziali investitori maltesi, inglesi e locali hanno ricevuto un ultimatum: entro la fine di questa settimana occorre rispondere alla città: “Sì, ci saremo!” oppure “No, nonostante l’impegno profuso, non ce l’abbiamo fatta!”. Per cortesia, dateci una risposta. Qualunque essa sia è sempre meglio conoscere il proprio destino.

(foto: calciocatania.it)

 

Catania Focus
Catania, passo avanti verso l’iscrizione al campionato

Questi sono giorni importanti in casa Catania per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C che deve essere presentata entro il 28 giugno.

Nella giornata di ieri, proprio in merito a questa situazione, è arrivato il parere positivo della Co.vi.soc che ha accettato la documentazione sull’indice di patrimonializzazione P/A, primo passo fondamentale nell’iter procedurale che conduce all’iscrizione.

I prossimi giorni saranno determinanti sia in chiave societaria che burocratica.

(Fonte foto: calciocatania.it)