Ekipe Orizzonte da favola, arriva il 21° scudetto!

Ekipe Orizzonte campione d’Italia per la 21° volta nella sua storia! La squadra etnea di pallanuoto femminile allenata da Martina Miceli ha sconfitto il Plebiscito Padova in gara 5 ai rigori, risultato di 11-14 dopo il 10-10 dei tempi regolamentari.

Ekipe Orizzonte sul tetto d’Italia per la seconda volta consecutiva, ottenendo anche la qualificazione all’EuroLeague 2021-22. 

(Foto: NewSicilia)

Ascoli – L’ex Catania, Christian Argurio, possibile nuovo DS

Sono tanti i nomi che circolano ad Ascoli per il ruolo di nuovo direttore sportivo del club marchigiano: Trichera, Mirabelli, Goretti e Sogliano ma, stando alle indiscrezioni raccolte da TuttoMercatoweb.com, il presidente Massimo Pulcinelli avrebbe avviato interlocuzioni con Christian Argurio, ex Catania e Messina, in passato osservatore di Juventus e Udinese, dove si occupava di scoprire nuovi talenti.

Argurio, era direttore sportivo del club rossazzurro quando Cristiano Lucarelli, che ha trionfato con la Ternana, allenava proprio il Catania.

(fonte foto: messinasportiva.it)

9 giugno 2002: è Serie B!

9 giugno 2002, oggi come allora, i rossazzurri erano impegnati nella difficile trasferta di Taranto per la finale di ritorno dei playoff di serie C, esattamente una settimana dopo il grande e importante successo dell’andata deciso da un gol prestigiosissimo del rossazzurro Michele Fini, che ha consentito agli etnei di giocare il ritorno con un piccolissimo vantaggio rispetto ai pugliesi.  

Una partita sentitissima da entrambe le compagini consapevoli che il loro destino sarebbe cambiato notevolmente, atmosfera tesissima in uno stadio gremito in ogni angolo, circa 28 mila spettatori (di cui 1.500 rossazzurri) a seguito delle due squadre per un sogno chiamato Serie B. 

Partita caratterizzata da brividi, rischi e pericoli per entrambe le parti, ma nonostante le trame offensive da parte dei pugliesi, il match si concluse a reti bianche dato che il Catania concesse poco e nulla agli avversari anche per merito della mentalità difensiva che il duo Graziani-Pellegrino aveva settato per cercare di difendere il risultato dell’andata.

È proprio lo 0-0 che consentì agli etnei di poter festeggiare un ambito e desiderato ritorno in Serie B, categoria che mancava da ben quindici anni, infatti, dopo tanti anni di sofferenza (ricordiamo benissimo il “caso” del 1993), la squadra del presidente Gaucci tornò a giocare nei palcoscenici prestigiosi della seconda serie italiana permettendo all’intera tifoseria di riassaporare quel calcio “rinomato” assente da ormai troppo tempo. 

(Foto: TuttoC)

Cicconi Catania
Cicconi: “I tifosi del Catania mi hanno aiutato a crescere. Meritano palcoscenici migliori”

Con la maglia del Catania ha totalizzato 68 presenze e 17 reti. Nel 2002, è stato tra i principali protagonisti della rincorsa rossazzurra alla Serie B, agguantata in quel catino infernale dello “Iacovone” contro il Taranto. Diciannove anni dopo quell’incredibile pomeriggio, ai microfoni di Catania Mood è intervenuto Massimo Cicconi, oggi allenatore del settore giovanile del Como, ma rimasto indelebilmente nella storia del Catania e nel cuore dei tifosi.

Massimo, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood, come stai?

“Buongiorno, ringrazio Catania Mood per avermi ancora una volta invitato. Sono contento di rispondere alle vostre domande. Sto bene. Sto allenando il settore giovanile del Calcio Como e oggi ho una partita importante”.

Diciannove anni fa, in quel di Taranto, coronavate il sogno di una piazza intera: il ritorno in B. Che ricordi hai di quella giornata?

“Sono passati diciannove anni, ma il ricordo è ancora molto vivo nei pensieri e nel cuore. Il ricordo di quella giornata è stato troppo forte per poterlo dimenticare. Siamo arrivati allo stadio che sembrava ci fosse una guerra in atto. Siamo stati davvero forti, perché non era per nulla facile uscire dallo Iacovone con un risultato positivo. Ancora oggi sono felicissimo di sentire tutti i compagni di squadra. Dimostriamo dopo tanto tempo che eravamo un gruppo davvero unito: senza questa caratteristica, sicuramente non ce l’avremmo fatta. Orgoglioso di aver vinto quel campionato e aver dato una grande gioia a Catania e ai suoi grandissimi tifosi che ci hanno sempre sostenuto e ci hanno sempre fatto sentire importanti”.

Oggi, sembra tutto un altro mondo. Il Catania è impelagato in terza serie già da sette anni. Cosa è mancato, secondo te, in questi anni per non riuscire a centrare l’obiettivo? Che idea ti sei fatto delle ultime vicende?

“Quando abbiamo vinto noi, il Catania non andava in B da ben 15 anni. Per vincere c’è bisogno di una grande programmazione, di una società seria e che si facciano degli investimenti importanti. Poi, è normale che in una piazza come Catania i tifosi possono fare la differenza perché sono il dodicesimo uomo in campo, però senza una società solida alle spalle è difficilissimo vincere questi campionati. La dimostrazione più logica è il Bari, che pur con De Laurentiis proprietario, non riescono ancora a tornare in Serie B. Mi auguro possa arrivare una società forte e che il Catania possa tonare dove merita di stare”.

Infine, ti chiedo di mandare in messaggio ai tifosi del Catania, che ancora oggi ti portano nel loro cuore.

“Voglio augurare ai tifosi del Catania innanzitutto di poter tornare il prima possibile allo stadio così come in tutto il resto d’Italia e del mondo. So quanto si possa soffrire e quanto i tifosi del Catania tengano alle sorti dei loro beniamini e soprattutto alla maglia. Voglio ringraziarli per il calore che hanno sempre dato. A me personalmente, mi hanno trasmesso sempre tantissima adrenalina, anche nei momenti più difficili, quando qualche critica mi ha aiutato a crescere e a completarmi. Dopo la vittoria di Taranto, mi hanno fatto sentire un giocatore veramente importante e quindi ancora oggi li ringrazio tantissimo. Inoltre, volevo cogliere l’occasione per ringraziare Stefania Sberna: la ricordo con tantissimo affetto. Prima delle partite ci trasmetteva un’adrenalina pazzesca. Ricordo ancora la sua voce che ci chiamava allo stadio la sera che tornammo da Taranto per festeggiare la promozione. Ringrazio anche la famiglia Gaucci per la fiducia che ha avuto in me. Mando un caloroso abbraccio a tutta Catania”.

Fonte Immagine: SiciliaToday

Catania, i numeri ai raggi X: ecco quanti soldi urgono e perché

La matematica non è un’opinione e nemmeno il tifo. Tra le poche certezze su cui poggia la fede del catanese, c’è proprio il Calcio Catania 1946. Ora, se per fare il giornalista od offrire informazione a Catania occorre improvvisarsi giuristi ed economisti per restare al passo coi tempi burocratici e legali in cui siamo invischiati, non serve essere matematici per comprendere i numeri.

Il Catania, al di là del debito con l’erario che deve essere dilazionato e con il Comune di Mascalucia ormai in via di risoluzione  (si attende solo l’accordo ufficiale tra i legali delle controparti per una dilazione dei 2,1 mln di euro almeno decennale), le certezze sono rappresentate dai circa 2,5 mln di euro che il Catania dovrà sborsare per procedere all’iscrizione (occorrono: una garanzia fideiussoria da 350 mila euro e una somma a fondo perduto di 60.000 euro, suddivisa tra 5.000 euro di quota associativa alla Lega Pro e 55 mila euro come quota di partecipazione alle competizione ufficiali della Lega Pro ) e corrispondere gli emolumenti ai tesserati. Inoltre non dimentichiamo gli oneri fiscali di Irpef, Inps, ecc.

A ciò, si sommano i 2,5 mln da versare ai creditori privati e il rischio del sequestro conservativo di 3,3 mln il prossimo 5 luglio, quando il Tribunale si esprimerà sulla richiesta di Catania Servizi srl, la società che gestiva Torre del Grifo fino allo scorso settembre prima del fallimento.

Dato che non si tratta di opinioni personali, di cucche o di riti apotropaici mirati al suicidio di chi ama questi colori e non avrebbe alcun motivo di remare controcorrente, calcolatrice alla mano la somma di cui ha bisogno il club etneo per affrontare le spese necessarie alla sopravvivenza gestionale ammonta ad oltre 8 mln di euro.

Sponsor (Wizz Air?) ed eventuali nuovi investitori (cordata maltese?), dovrebbero intervenire non solo per colmare questo enorme buco finanziario ma per investire sulla campagna acquisti del prossimo campionato che, correggeteci se sbagliamo, dovrebbe partire da una base minima di 6-8 mln di euro per allestire una rosa di valore e 10-12 mln per puntare alla promozione.

Insomma, a conti fatti, il Catania necessita di un investimento totale che si aggira sui 16-18 mln di euro. Tanta roba.

Tacopina: “La SPAL e i suoi tifosi mi sono sempre piaciuti”

Dopo il comunicato ufficiale pubblicato nella giornata di ieri da parte della società ferrarese in cui veniva riportato l’interesse di acquisizione manifestato dall’avvocato statunitense Joe Tacopina, è proprio quest’ultimo a rilasciare alcune dichiarazioni al giornale Il Resto del Carlino sezione di Ferrara

Non abbiamo ancora definito la situazione – spiega l’avvocato di New York –. Assieme ai miei partner, sto valutando e raccogliendo informazioni. Quando ci saranno sviluppi importanti, prometto che parlerò di tutto senza problemi. Posso dire però di aver sempre ammirato Ferrara, che considero una delle più belle città italiane. Anzi, tra le mie preferite in assoluto. Mi è sempre piaciuta anche la Spal, e ovviamente i suoi fantastici tifosi. Perdonatemi, ma è ancora troppo presto per rilasciare altre dichiarazioni“.

(Foto: Alessandro Sabattini)

Mihajlovic: “Bologna, Firenze, Roma, Torino, Milano ma Catania…”

Sulle colonne de “La Gazzetta dello Sport”, l’ex allenatore del Catania, Sinisa MIhajlovic, ha parlato dei suoi trascorsi da giocatore e da tecnico che gli hanno permesso di conoscere le meraviglie del Bel paese, soffermandosi in particolare sulla città di Catania: 

“Bologna è bella, accogliente e passionale. Ci vivo bene. Ma perché a Roma e Milano si vive male? Firenze è brutta? Torino non è elegante? Genova non ha fascino? Catania la conoscono in pochi ma è un gioiello… Sto parlando di città dove ho giocato o allenato. Sono un giramondo, mi trovo bene ovunque e l’Italia è tutta bella”.

(foto: calciocatania.it)

Baldini: “Mi prendo un po’ di tempo e lascio al Catania un po’ di tempo per decidere”

Intervenuto ieri sera ai microfoni della trasmissione televisiva “Corner”, l’attuale allenatore rossazzurro Francesco Baldini ha fornito qualche informazione in più riguardo il prossimo futuro dato che il suo contratto scadrà il 30 di giugno. 

Ho appuntamento domani (oggi ndc) con il direttore Pellegrino e con il mister Guerini, faremo il punto della situazione, avevo dato la mia parola che sarei tornato a Catania, ho lavorato in questo periodo per il Catania dato che mi era stato chiesto di fare un planning relativo alla possibile rosa, ai possibili giocatori, voglio arrivare a giorno 30 e lasciare tutto alla perfezione. Sono qui per capire la situazione, ascolterò quello che mi verrà detto dai vertici societari. La società è al corrente delle possibili offerte ricevute al sottoscritto, ma avendo dato la priorità alla squadra rossazzurra, sono venuto proprio per avere una situazione un po’ più chiara. Penso che in questo periodo ciò che interessa maggiormente alla piazza è la certezza dell’iscrizione al prossimo campionato, un’altra priorità che deve avere questa piazza sarebbe quella di allestire una squadra competitiva, Catania è una piazza che si merita altri palcoscenici e si merita una squadra composta da uomini che vanno in campo pronti a morire per la maglia che indossano. Quando sono arrivato qui, ho trovato un gruppo che si è messo totalmente a mia disposizione, con una grande serietà che non ho mai trovato nemmeno quando giocavo a calcio, c’è una base importante di giocatori e questa base deve rimanere, se ritornassi, avrei un gruppo di giocatori che sono pronti a far battaglia dal primo giorno di allenamento fino all’ultimo, pertanto la continuità è fondamentale“.

Questa piazza mi piacerebbe conoscerla fino alla fine, mi trasmette sensazioni positive, forse sto andando contro ogni logica, io ho sensazioni positive, vivo di sensazioni, con questo voglio dire che sicuramente non posso aspettare a vita una decisione, ma alle minime garanzie di poter fare almeno un minimo di lavoro proprio perché c’è una base di giocatori che sono sotto contratto e che io ritengo molto validi, e che naturalmente andrà migliorata la rosa, mi prendo un po’ di tempo e lascio al Catania un po’ di tempo per decidere. La mia priorità è il Catania“. 

C’è molto rammarico perché avevo la convinzione che si fosse creata un’alchimia speciale, in poco tempo abbiamo fatto un ottimo lavoro ma allo stesso tempo mi sento di dire che in poco tempo non sono riuscito a capire tutte le sfaccettature di questi ragazzi. Contro il Foggia ai playoff, è venuta fuori una sfaccettatura che non conoscevo minimamente caratterizzata da nervosismo e tensione, ho dovuto levare Pinto perché avevo la sensazione di una possibile espulsione. Per 58′ minuti il gioco è stato fermo e la colpa di tutto ciò è stata nostra perché ci siamo innervositi, abbiamo iniziato a fare falli inutili e a protestare, una sfaccettatura sconosciuta, quando l’ho conosciuta è stato troppo tardi. Il mio rammarico è proprio quello di non aver avuto più tempo per conoscere tutti i lati di questa squadra, anche perché in poco tempo non è facile“. 

SPAL: Manifestazione di interesse da parte di Joe Tacopina

Attraverso un comunicato stampa societario, la S.P.A.L. comunica ufficialmente la manifestazione di interesse da parte dell’avvocato statunitense Joe Tacopina. Ecco quanto riportato ufficialmente: 

S.P.A.L. srl e Avvocato Tacopina comunicano che, dopo lo scambio di informazioni avvenute tra le parti nelle ultime ore e in considerazione dell’apertura della proprietà all’ingresso nella partecipazione societaria di nuovi soggetti, è iniziata un’analisi legata alla manifestazione d’interesse dimostrata.

Tale manifestazione non ha ancora condotto alla formulazione di nessuna offerta“. 

Catania, servono 2,4 mln subito: ricapitalizzazione o nuovi soci

Dall’evidenza dei fondi, di cui tanto si è discusso durante la lunga, estenuante e vana trattativa (finora) con Tacopina, è stata sostituita dalla più malevola evidenza dei fatti: al Catania urgono 2,4 milioni di euro per iscrivere la squadra al prossimo campionato, da raccogliere entro e non oltre il termine di scadenza fissato dalla Lega, lunedì 28 giugno 2021, ed esistono solo due strade per reperirli:

Il problema più urgente e dal quale dipende il futuro della società etnea resta l’iscrizione al campionato che richiederà la disponibilità entro il 28 giugno di 2,4 milioni di euro, una somma che se nel frattempo non arriveranno altri investitori dovrà essere messa assieme dagli attuali soci della stessa Sigi – si legge su lasicilia.it-. Fra l’altro c’è pure l’impegno da parte del presidente della Spa etnea, l’avvocato Giovanni Ferraù. d’iscrivere il club rossazzurro al campionato in ogni caso”.

Sullo sfondo, lo spettro del sequestro conservativo di 3,3 mln di euro, la cui udienza è prevista lunedì 5 luglio.

(foto: calciocatania.it)