Una riflessione che racchiude, punto per punto, il difficile periodo che vive e che continuerà a vivere il club etneo da qui alle prossime settimane
Domenica 6 Giugno 2021: ventidue giorni, tre settimane circa, per conoscere il futuro imminente del Catania. Un futuro che, purtroppo, continua ad essere molto incerto. Sopra Torre del Grifo, infatti, aleggiano nubi poco rassicuranti e l’atmosfera non è certamente entusiasmante, al netto delle dichiarazioni dei protagonisti, spesso poco rispecchiabili la realtà dei fatti.Ma qual è, per l’appunto, la realtà dei fatti?
C’è tanta, tantissima, confusione. Ai numerosi interrogativi che offre questa interminabile vicenda, non si riesce a dare delle risposte. L’avvocato e presidente della Sigi, Giovanni Ferraù, continua a palesare una certa sicurezza su quello che sarà il prossimo avvenire per il club rossazzurro. Tuttavia, sono molti i punti in questione che destano tanta perplessità nei tifosi etnei. Il Catania si iscriverà sicuramente. Bene, ma cosa succederà dopo?
Da settimane, oramai, si susseguono voci riguardanti incontri della società catanese con alcuni imprenditori, alcuni persino di origine maltese, interessati all’acquisto della compagine rossazzurra. Eppure, di concreto non si scorge nulla all’orizzonte. Ciò che è tangibile, invece, sono le continue sorprese negative che saltano fuori e che complicano, ulteriorrmente, la strada già impervia del futuro rossazzurro. In settimana, infatti, si è palesata la questione concernente la richiesta di sequestro conservativo fino a 3 milioni di euro nei confronti del Calcio Catania, proveniente dalla Curatela Fallimentare della Catania Servizi srl, dichiarata fallita lo scorso settembre, e che per anni ha gestito il Centro Sportivo di Torre del Grifo. Il prossimo 5 Luglio se ne saprà certamente di più, ma il rischio di dover uscire 3,3 milioni non è un’ipotesi da non considerare proprio.
Un rischio non certo, ma possibile, quindi. Altro è, invece, il discorso riguardante alcune spettanze che andranno rispettate, a partire già dal date molto vicine: tra nove giorni, infatti, incomberanno delle scadenze relative gli stipendi dei calciatori, anche se non si è ben compreso l’ammontare delle mensilità. Bisognerà erogare la fidejussione richiesta dal Consiglio Comunale di Mascalucia per poter procedere con la dilazione del debito, con la questione Agenzia delle Entrate ancora poco chiara. Ed infine, ci sarà la somma che servirà all’iscrizione del Catania al prossimo campionato di Serie C, che si aggirerebbe intorno ai 2 milioni. Insomma, tanti soldi da uscire in poco, pochissimo tempo.
Non è dato sapere quale possa essere l’evoluzione di questa vicenda, ma la sensazione non è certamente positiva. Sembra quasi come se l’iscrizione al campionato sia la massima aspirazione. Per carità, significherebbe portare avanti la storia, ma con quali prospettive per il futuro? Restare appesi ad un filo per poi ritrovarsi ancora una volta in mezzo a debiti, tribunali ed insidie di fallimento? Come più volte ribadito, urge chiarezza, FATTI, anzichè parole che non portano a nulla. Catania merita un definitivo rilancio, ma la sensazione al momento è che questo vocabolo difficilmente potrà essere accostato ai colori rossazzurri se le condizioni rimarranno queste, anche perché la tifoseria rossazzurra non merita più false illusioni.