Tifosi Mood – Fabrizio Fasone: “Catania merita un progetto ambizioso”

Per la rubrica Tifosi Mood ha risposto alle nostre domande sulla situazione attuale del Catania il tifoso Fabrizio Fasone. Con lui si è disquisito pure sulla sua passione per i colori rossazzurri, tra ricordi belli e ricordi brutti. Di seguito le risposte alle nostre domande.

Fabrizio, grazie per aver accettato il nostro invito. Come stai?

“Grazie a te e agli amici di Catania Mood per questo invito. È importante confrontarsi sentendo quelle che sono le opinioni di noi comuni e normalissimi tifosi. Sto come tutti quelli che da un anno a questa parte stanno vivendo un incubo. Speriamo che coi vaccini si possa ritornare a quella che era la nostra normalità quotidiana, che la davamo per scontata ma che in effetti è qualcosa di straordinario”.

Raccontaci il tuo legame con questi colori: come ti sei accorto di questa passione?

“Il mio legame col Catania nasce sin da bambino. È una tradizione che si tramanda di padre in figlio, ovvero dai miei nonni a me passando per mio padre. Avevo 7/8 anni quando per la prima volta andai allo stadio. Da lì cominciai a sentirmi coinvolto e man mano che passano gli anni mi legavo sempre più”.

Se dovessi fare un excursus tra i tanti ricordi, qual è quello, bello o brutto che sia, che ancora oggi resta vivido?

“Il ricordo più bello è, naturalmente, il giorno della promozione in Serie A nel 2006. Un qualcosa di unico: avevo 15 anni, quindi non avevo mai visto un qualcosa di così importante e bello per la nostra città. Il ricordo più brutto è sicuramente legato alla vicenda dei Treni del Gol, perché quella storia difficilmente si potrà cancellare. Inoltre, ricordo con molto dispiacere i tafferugli del 2 Febbraio 2007, dove purtroppo perse la vita l’ispettore Filippo Raciti”.

Ancora una volta il Catania ha disputato una stagione che, seppur contrassegnata da mille difficoltà, non l’ha vista protagonista. Cosa servirebbe, secondo te, per ridare lustro a questo club?

“Se vogliamo fare un passo indietro, e considerare da dove venivamo, che praticamente eravamo quasi falliti, allora potrei anche dire che senza soldi è stato fatto un miracolo nel mettere in piedi questa squadra, e per di più si è arrivati ben oltre le aspettative, visto che per me il Catania era da 7/8 posto, non di più. Ovviamente, per una città come Catania e per una squadra che tanto blasone e un passato illustre, fare questi campionati anonimi non rende giustizia. Per cambiare le cose in meglio, ci vogliono dei grossi investitori che investono ingenti capitali, perché il risanamento passa anche dal rilancio, cioè sono due cose distinte e separate, ma che devono andare di pari passo, altrimenti non vai da nessuna parte, considerando che la Serie C è un campionato a perdere”.

Seguendo la vicenda Sigi-Tacopina, la tua sensazione è che con l’imprenditore italo-americano sia davvero finita? E sulle altre voci, che idea ti sei fatto?

“Non entro nel merito della vicenda, anche se, da quello che abbiamo letto un po’ tutti, è stato un tira e molla dove erano state poste determinate condizioni da parte di Tacopina. Quest’ultime non sono state rispettate, tant’è che ancora oggi ci sono problemi con gli enti. Oggi leggevo di una riunione del Comune di Mascalucia con all’ordine del giorno anche il debito del Catania nei loro confronti. Speriamo bene, anche se credo che Sigi da sola non possa farcela, anche perché, se l’ambizione è quella di iscrivere la squadra e poi non riuscire a completare la stagione perché mancano risorse, beh, a quel punto preferisco mettere un punto e ripartire. Sicuramente un fallimento non sarebbe bello, però è anche vero che alle volte non è una strada del tutto negativa. Sono fiducioso, anche se lo sono sempre meno via via che si avvicina la fatidica date del 28 Giugno. Non credo molto alle voci relative a imprenditori e gruppi vari interessati al Catania, anche perché, obiettivamente parlando, investire adesso nel Catania è una follia. Concludo dicendo sempre forza Catania e che a prescindere dalla matricola possa finalmente esserci un progetto di rilancio che dia nuovamente lustro alla città. Un abbraccio a tutti i tifosi del Catania”.

Catania Silvestri
Catania, per Tommaso Silvestri avances di Bari e Pescara

Il difensore e capitano del Catania, Tommaso Silvestri, ha un contratto in scadenza con il club rossazzurro il 30 giugno del 2023, ama il capoluogo etneo e, probabilmente, non ha mai pensato di andare via.

Ma è doveroso ricordare che il club sta vivendo un periodo delicato dal punto di vista societario e che i giocatori si sentono in un limbo e, al pari della tifoseria, attendono chiarezza e risposte. Per questo la notizia riportata dal “Messaggero” è da prendere sul serio, Oltre al Pescara anche il Bari avrebbe effettuato un sondaggio col Catania per Silvestri ma, se il Catania dovesse iscriversi regolarmente garantendo un progetto ambizioso, il centrale difensivo non si muoverà. 

(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)

Play-off: Albinoleffe, Avellino, Alessandria e Padova volano in semifinale

Terminano i match del pomeriggio relativi agli spareggi per ottenere l’ultimo slot disponibile nella serie cadetta. I risultati sono stati i seguenti: 

Ore 16:30
Alessandria-Feralpisalò 1-0 [and. 0-1] (45° Arrighini)
Ore 17:30
Catanzaro-Albinoleffe [and 1-1] 0-0
Padova-Renate [and 3-1] 0-0
Sudtirol-Avellino [and 0-2] 0-0

Le semifinali sono già stabilite e dunque l’unica squadra del girone C a sognare ancora la Serie B è l’Avellino di Piero Braglia che giocherà contro il Padova di Mandorlini. Le due squadre del girone A si fronteggeranno in un’entusiasmante match che si giocherà al “Moccagata” di Alessandria il 6 giugno. 
Se dovessimo fare una disamina di questi spareggi, occorrerebbe affermare che la grande delusione è il Catanzaro che con due risultati a disposizione su 3, perde in casa contro una storica conoscenza del Catania, l’Albinoleffe. Il Padova, invece, agguanta solo al minuto 81esimo con Ronaldo l’accesso diretto alle semifinali. 

Ricordate Ezequiel Schelotto? L’ex Catania torna a Buenos Aires

Dopo l’esperienza al Brighton, in Inghilterra, l’ex esterno di centrocampo del Catania, Ezequiel Schelotto, torna a casa a Buenos Aires, dove è nato è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Velez Sarsfield, passando al Banfield che lo consacrò e lanciò al calcio europeo fino alla Serie A: il Racing Avellaneda.

Oggi, a 32 anni, Schelotto che a Catania nel 2011 totalizzò 12 presenze impreziosite da una rete, peraltro il suo primo gol in Serie A (Catania-Lazio 1-4) riparte dalla massima divisione argentina. L’esterno ha giocato anche con Cesena, Inter, Atalanta, Parma, Sassuolo e Chievo Verona con  una parentesi portoghese allo Sporting Lisbona.

(foto: gianlucadimarzio.com)

Niente europei per l’ex centrocampista rossazzurro Pessina

Il Commissario Tecnico della nazionale italiana di calcio Roberto Mancini, ha diramato nella serata di ieri la lista dei 26 convocati per la disputa di EURO2020, europei di calcio che si svolgeranno con un anno di ritardo causa pandemia. Tra questi, spicca l’assenza dell’ex centrocampista rossazzurro Matteo Pessina che tuttavia è rimasto aggregato al gruppo azzurro per continuare ad allenarsi e farsi trovare pronto in caso di eventuali problemi. 

Il centrocampista nativo di Monza, oggi in forza all’Atalanta, giunse ai piedi dell’Etna nel gennaio 2016 collezionando solo una presenza (45′ minuti per l’esattezza) dato che non venne mai utilizzato né da Pancaro, né dal suo successore Moriero. Oggi rappresenta un punto fermo dell’Atalanta di Gasperini con la quale è riuscito ad entrare nel giro della nazionale maggiore. 

(Foto: CalcioCatania)

Catania-Taranto: un goal di FINIssima qualità

La partita tra Catania e Taranto datata 2 giugno 2002 rievoca diversi ricordi indelebili, impressi nella memoria di ogni tifoso rossazzurro, si tratta infatti della finale di andata dei playoff dell’allora Serie C1, un campionato che vide i rossazzurri piazzarsi al terzo posto in classifica con 58 punti proprio alle spalle dei pugliesi del Taranto che conclusero la loro stagione al secondo posto ottenendo 62 punti. 

La compagine etnea e quella pugliese, dopo la disputa delle due semifinali rispettivamente contro Pescara e Lanciano, riuscirono ad ottenere un posto in finale che avrebbe permesso loro di giocarsi la promozione in Serie B, categoria prestigiosa, ambita da ambo le parti. 

Primo round allo stadio “Angelo Massimino” stracolmo di tifosi che colorarono il tempio di rossazzurro, atmosfera tesissima, una città intera a supporto della propria squadra del cuore per andare alla ricerca di quella serie B che mancava da quindici anni (ultima apparizione in seconda divisione datata 1986-87). 

I rossazzurri necessitavano di una vittoria, visto che i tarantini godevano del miglior piazzamento finale; la partita fu molto equilibrata, due avversari forti che dimostrarono fino all’ultimo istante il proprio valore e le proprie capacità; dopo un primo tempo a reti bianche e con qualche brivido, la partita si sbloccò in avvio di ripresa, quando il numero undici Michele Fini, abile a sfruttare un rimpallo avversario in seguito ad un corner battuto da Amoruso, insaccò la palla in rete alle spalle dell’estremo difensore tarantino Di Bitonto, un mancino di finissima qualità seguito da quella famosissima corsa sotto la Curva Sud

I padroni di casa riuscirono a concludere il match mantenendo la propria porta inviolata grazie alle parate dell’ex numero uno rossazzurro Gennaro Iezzo che salvò più volte il risultato. 

La squadra allenata dal duo Graziani-Pellegrino si aggiudicò il primo round della finale playoff con un preziosissimo 1-0, il resto è storia.

(Foto: CalcioCatania.com) 

playoff
PRONOSTIMOOD, ritorno dei quarti di finale

I playoff di Serie C entrano sempre più nel vivo con il ritorno dei quarti di finale, che si giocheranno nel pomeriggio odierno. Di conseguenza, torna il nostro appuntamento con i pronostici della nostra redazione sulle quattro sfide in programma.

16:30 ALESSANDRIA-FERALPISALÒ: I piemontesi sono reduci dalla sconfitta di misura in terra lombarda contro quella che fino ad ora è la principale rivelazione di questo torneo. Tuttavia, la squadra di casa sembra ancora avere i favori del pronostico, anche perché con l’1-0 sarebbe già qualificazione. Per quanto i ragazzi di Pavanel si stanno dimostrando compagine ostica, crediamo che il maggior livello degli alessandrini possa fare la differenza. SEGNO 1.

17:30 SUDTIROL-AVELLINO: Così come con la Pro Vercelli, gli altoatesini sono chiamati alla rimonta della gara di andata. A differenza del turno precedente, però, stavolta i gol da rimontare sono due e contro l’Avellino del vecchio lupo Braglia, non sarà affatto semplice. SEGNO GOL.

17:30 CATANZARO-ALBINOLEFFE: Dopo il pareggio dell’andata, il Catanzaro può raggiungere la semifinale anche con un pareggio tra le mura amiche. Attenzione, però, a questo Albinoleffe, il Modena ne sa qualcosa. Seppur soffrendo, i ragazzi di Calabro, dovrebbero farcela. SEGNO 1.

17:30 PADOVA-RENATE: I veneti sono praticamente già al prossimo turno. Dopo la larga vittoria in Lombardia per 3-1, per uscire dalla competizione dovrebbero incredibilmente perdere con tre gol di scarto. Impresa alquanto improbabile per i nerazzurri. SEGNO 1.

Mister Sannino, ex di Catania e Palermo: “Una Serie C difficilissima!”

L’ex allenatore di Palermo e Catania, Giuseppe Sannino, ha commentato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com la nuova Lega Pro, che suddividerà i tre gironi secondo un criterio orizzontale:

Sarà una C ancora più difficile rispetto agli altri anni. Quest’anno, se andate a vedere, c’era un girone più facile degli altri, mentre dividendo in orizzontale ci sarà più lotta e maggiori difficoltà”.

Se Catania e Palermo si presenteranno ai nastri di partenza senza brutte sorprese, le attenderà un campionato complicato e ricco di piazze blasonate. Ovviamente occorre attendere ancora l’esito finale dei play-off che si concluderanno il 13 giugno per stabilire con precisione la composizione dei gironi.

(foto: fanpage.it)

Quanta Sicilia in bilico! Si decide il futuro di Catania, Palermo e Trapani

Trattandosi di un’isola, l’idea di uno spazio senza tempo sospeso sul mare, ci fa sentire al sicuro perché essere attorniati solo da una sterminata distesa d’acqua, quell’abbraccio ultramillenario, atavico, che ci cinge e ci coccola, sembra allontanarci dal pericolo di derive.

Invece no, almeno nel calcio. Catania, Palermo e Trapani, in queste ore, si giocano il loro destino. Deriva o abbraccio?

CATANIA

Ieri per il club di Via Magenta è arrivata l’ennesima doccia fredda: la richiesta di Catania Servizi Srl di un sequestro preventivo di 3 mln di euro al Calcio Catania SpA, un flagello di questi tempi. Oltre alla proposta conciliatoria in via di definizione (sì, da mesi ormai), con Agenzia delle Entrate di Palermo e Comune di Mascalucia, ennesima gatta da pelare per la SIGI che non trova pace pur avendo fornito il 31 maggio le garanzie riguardanti l’indice di patrimonializzazione alla Co.Vi.Soc.

Futuro tutt’altro che chiaro, con la compagnia aerea Wizz Air pronta a investire come sponsor per ottenere un tornaconto economico indiretto anche grazie alle nuove tratte continentali da e per Catania.

PALERMO

Di Piazza, uno dei maggiori investitori del club rosanero, lascerà club e 40% di azioni l’11 giugno. Il presidente Mirri è alla ricerca di un nuovo socio che immetta liquidi nelle casse di Via del Fante per ambire alla promozione in B ma, finora, solo pour parler.

TRAPANI

Alla fine potrebbe essere la cordata che fa capo a Pizzarotti, che portò il Parma dalla D alla A, a salvare la baracca granata. Gli imprenditori sarebbero interessati ad acquistare il titolo sportivo del Dattilo 1980, società militante nel campionato di Serie D, Girone I, con sede a Paceco (TP).

Tanti auguri Armando Pantanelli

Vi ricordate di quel famoso portiere con il cappellino? Esattamente, stiamo parlando proprio di Armando Pantanelli, portiere che ha difeso la porta rossazzurra per ben 116 volte dal 2004 al 2007, conquistando anche una fantastica promozione in serie A con gli etnei. 

Artefice di grandi parate, Pantanelli ha maturato gran parte della sua esperienza proprio alle pendici dell’Etna, egli infatti si è contraddistinto sotto il vulcano diventando il portiere titolare nell’era Pulvirenti quando ancora i rossazzurri militavano in serie B (2004-05), per poi giocare per la prima volta nel massimo campionato italiano nella stagione 2006-07 difendendo la porta etnea 37 volte su 38 (tra l’altro prima stagione in massima serie per i rossazzurri dopo 23 anni, che ottennero la salvezza all’ultima giornata condannando il Chievo Verona alla retrocessione). 

Dopo aver vestito le maglie di Avellino, Paganese, Tavolara e Arzachena tra le tante, Pantanelli oggi ricopre il ruolo di allenatore dei portieri del Catania, cercando di offrire ai portieri rossazzurri quanta più esperienza possibile. 

La nostra redazione rivolge all’ex numero 1 etneo i più sinceri auguri di buon compleanno! 

(Foto CalcioCatania.com)