Biagianti: “Darò il mio personale contributo attraverso un bonifico”

Marco Biagianti, storica bandiera etnea, ha confermato sul proprio profilo social ufficiale che aderirà all’iniziativa promossa da SIGI. Di seguito, le parole espresse“Dalla Sigi ho ricevuto per lo più promesse non mantenute. Sia come calciatore, sia come uomo, sia come tifoso. Nonostante le mille perplessità che restano sul futuro e sulla reale capacità di Sigi di mettere al più presto il Calcio Catania in mani sicure e competenti, quello che mi resta da fare è dare il mio personale contributo attraverso un bonifico, facendo prevalere il cuore sulla ragione. Un contributo esclusivamente simbolico, che spero possa essere di esempio anche per altri ex compagni. Un gesto che sa di speranza, un piccolo mattoncino per dare continuità agli sforzi fatti da moltissimi tifosi. Finché sarai in vita, ci sarò sempre e comunque.

Foto: CalcioCatania.it

Calcio Catania
Tifosi Mood – Orazio Contarino: “Ingiusto chiedere aiuto ai tifosi con la crisi economica in atto”

Per la rubrica Tifosi Mood, risponde alle domande della redazione Orazio Contarino. Dalla fine degli anni settanta sostiene inesorabilmente i colori rosso-azzurri. Sempre presente, anche nelle trasferte più insidiose, Orazio ha risposto alle nostre domande sulla sua fede calcistica nei confronti del Calcio Catania

L’intervista al tifoso…

Orazio, grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Per prima cosa, ti chiedo come stai?

“Ciao ragazzi, sto bene e ringrazio tutta la redazione di Catania Mood per l’invito a me inoltrato”.

Tu e il tuo rapporto col Calcio Catania: da quanto tempo segui questi colori? Qual è la partita che ti è rimasta impressa nella mente?

“Seguo il Catania dalla lontana stagione 1978/79. Mi portò allo stadio per la prima volta un carissimo amico di mio padre, che purtroppo venne a mancare qualche anno dopo. Era l’ultima partita di quel campionato. Un Catania-Chieti dove i rossazzurri si giocavano la promozione in Serie B. Pareggiammo 1-1 e andarono su Matera e Pisa. Ricordo lo stadio stracolmo e l’andamento della partita: perdevamo uno a zero e riuscimmo a pareggiare con gol di Ciceri. Quell’anno non riuscimmo a centrare la promozione, che comunque conquistammo l’anno dopo. Avevo appena 15 anni. Da quella volta in poi, quasi ininterrottamente, iniziai a seguire il Catania. Ci sono tante partite che mi sono rimaste impresse nella mente. Tuttavia, quella che ricordo spesso è una vittoria in un derby a Palermo nel 1993. Pur non essendo favoriti, vincemmo 0-2 con reti di Cipriani su punizione e di Palmisano. Ricordo quella partita perché eravamo sfavoriti, ma nonostante ciò, riuscimmo ad ottenere una grande vittoria”.

Prima di parlare degli aspetti societari, che valutazione daresti al campionato del Catania finito con la deludente eliminazione al primo turno dei playoff?

“Per come erano andate le cose, con la Sigi che ha salvato la matricola in extremis, era utopistico pensare di poter fare un campionato importante. Eppure, fino alla fine del girone d’andata ci stavamo riuscendo. Poi, con ogni probabilità, col mercato di gennaio la squadra non è stata rinforzata a dovere, facendoci scappare se non il terzo posto sicuramente il quarto. L’eliminazione al primo turno dei playoff con il Foggia non mi è piaciuta affatto. La squadra non è completamente scesa in campo. La cosa che mi ha colpito negativamente in questa stagione è stata la vergognosa partita non giocata nel derby casalingo contro il Palermo”.

Per l’appunto, come già scritto sopra, veniamo all’argomento rovente: tra meno di una settimana scopriremo io destino del Catania. Qual è la tua sensazione?

“Questa sarebbe una domanda da fare ai maghi. La mia sensazione è negativa, perché dopo tutta la vicenda con Tacopina, che si è protratta per troppi mesi, ho l’impressione che non ci sia più molto da fare. Dopo il salvataggio della Sigi della scorsa estate, per assurdo dopo un anno si rischia seriamente di fallire. Io mi auguro che ciò non accada, ma bisogna essere onesti e comprendere che il tempo sta scorrendo inesorabilmente. Il rischio di ripartire dalla D è concreto, anche se non si sa con chi e come”. 

Infine, ti chiedo, cosa ne pensi della raccolta fondi chiesta dalla Sigi per poter iscrivere la squadra? Parteciperai? Perché si o perché no?

“Premetto che non critico né chi partecipa, né chi non partecipa. Semmai, non mi sta piacendo l’atteggiamento di chi, dopo aver detto tutto e il contrario di tutto, adesso, con l’acqua alla gola, ostenta le note contabili del versamento fatto coprendo gli importi. Io, ad essere sincero, non ho partecipato e non intendo partecipare. Non per qualcosa contro l’iniziativa, ma perché una società come la Sigi, fatta di imprenditori locali che lo scorso anno acquistano e rilevano una società colma di debiti, ritengo che prima di buttarsi in questa avventura sapevano già fosse stata dura abbattere i debiti se non ci fossero state forze nuove in seno alla società. Hanno perso una grande occasione come Tacopina. Adesso, a dieci giorni dal termine per l’iscrizione al campionato ritengo ingiusto chiedere aiuto economico ai tifosi, specialmente con la crisi che c’è in città dopo la pandemia. Mi auguro, tuttavia, che tutto possa risolversi al meglio, che il Catania possa iscriversi, ma non per sopravvivere, ma per riprendere un percorso che già qualche anno fa ci ha fatti sognare”.

Walter Novellino riparte dalla Juve Stabia

Oggi parliamo di un ex allenatore del Catania che quasi sicuramente, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto, ritornerà ad allenare in Serie C. Si tratta di Walter Novellino che, nelle prossima stagione, dovrebbe sedere sulla panchina della Juve Stabia, secondo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport” odierna.

Il tecnico ha guidato i rossazzurri nella seconda parte di stagione 2018/2019 prendendo il posto di Sottil. La sua esperienza sotto le pendici dell’Etna, però, dura pochi mesi, infatti viene esonerato alla fine della regular season.

Un mister con tanta esperienza anche nella massima serie, basti pensare che per 5 anni ha guidato la Sampdoria.

Quella con la Juve Stabia sarà una sua rivincita? Sarà il campo il giudice supremo.

Fonte foto (calciogrifo.it) 

Catania, aggiornamento dei bonifici effettuati. Qual’è la quota raggiunta?

Il Calcio Catania S.p.A rende noto sul proprio sito ufficiale che la raccolta fondi ha raggiunto una cifra che sta quasi per toccare quota 100.000 euro. Le operazioni effettuate entro il 21/06 del corrente anno sono state ben 705. La cifra è pari a 78.114 €, una somma che non garantisce comunque la possibilità di raggiungere gli 800.000 euro necessari per effettuare l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C. 

Una corsa contro il tempo che probabilmente non porterà al risultato sperato ma che sta dimostrando, qualora ce ne fosse stato bisogno, il grande attaccamento di una tifoseria che non lascia la squadra nel momento del bisogno.

Foto: CalcioCatania.it

Sei anni fa lo scandalo de “i treni del gol”

Nella storia di ogni persona è possibile individuare momenti belli e gloriosi, ma anche momenti brutti e complessi. Stesso ragionamento si può fare parlando di una squadra di calcio, in questo caso la nostra squadra; sono tanti i momenti splendidi che il nostro Catania ci ha regalato, ma ahinoi è possibile individuare altrettanti episodi negativi specialmente nel corso degli ultimi anni.  

Sei anni fa accadde forse l’episodio più brutto di tutta la storia del Calcio Catania, un episodio che ci mise in tutte le prime pagine dei maggiori quotidiani sportivi e non, un momento buio per tutti gli appassionati del sodalizio etneo, stiamo parlando dello scandalo de “i treni del gol”. 

La mattina del 23 giugno 2015 accadde l’impensabile con l’arresto dell’allora presidente Antonino Pulvirenti insieme all’ex amministratore delegato Pablo Cosentino e al direttore generale Daniele Delli Carri. 

“Almeno 5-6 partite sono state truccate attraverso pagamenti di denaro ai calciatori. Indagine complessa con ingente impiego di uomini. L’indagine è partita da una denuncia del presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, da questa è partita l’indagine che ha portato al suo arresto. L’indagine parte all’indomani della sconfitta contro la Virtus Entella, che fa sprofondare il Catania in fondo alla classifica, in piena zona retrocessione. Si è immediatamente evidenziata la combine con il Varese. Dai colloqui intercorsi tra gli intercettati è emersa l’esistenza della combine. C’era sempre lo stesso schema: tre giocatori da avvicinare e gli orari d’arrivo degli stessi. Con il Varese questo è accaduto. Nel corso dell’indagine questo modus operandi si è consolidato. Prima fase: quella ideativa con al suo vertice il presidente Pulvirenti che dava l’avvio al tentativo di combine, poi una fase esecutiva con la consegna del denaro che serviva al calciatore oggetto di corruttela. Non solo intercettazioni, ma anche video che riprendono il tentativo di combine”.

“Una volta ottenuta da Impellizzeri (uno degli arrestati), uno dei finanziatori, il via, Delli Carri parlava con Di Luzio (conosciuto durante l’esperienza nel Pescara), questo, a sua volta, contattava Arbotti, agente Fifa, che vantava conoscenze che gli permettessero di avvicinare i calciatori. Arbotti poi si interfacciava con Delli Carri per la riuscita della combine”. 

Sono queste le parole che vennero pronunciate nella conferenza stampa organizzata dalla procura di Catania, evidenziando di fatto le possibili combine su cinque partite di Serie B ovvero: Varese-Catania, del 2 aprile 2015, terminata con il risultato di 0-3; Catania-Trapani dell’11 aprile 2015 terminata 4-1; Latina-Catania del 19 aprile 2015 1-2; Catania-Ternana del 24 aprile 2015 terminata 2-0; e Catania-Livorno del 2 maggio 2015 terminata 1-1.

Fu l’inizio di un incubo per l’intera piazza, l’inizio di una pagina di storia nerissima che ha macchiato letteralmente la città di Catania, la sua squadra e i suoi tifosi; il Calcio Catania venne escluso dal campionato di Serie B per poi essere retrocesso d’ufficio in Lega Pro. 

A sei anni di distanza, il Calcio Catania ed i suoi tifosi pagano ancora le conseguenze, trovandosi bloccati nelle sabbie mobili della terza divisione italiana, ma stavolta con un pericolo in più da scongiurare assolutamente: il fallimento. 

(Foto: Live Sicilia)

Girlando (esperto diritto societario) :”Raccolta fondi? Vi spiego cosa non va”

L’avvocato Giuseppe Girlando, esperto in diritto societario, ha rilasciato un’interessante intervista a dayitalianews.com in cui ha spiegato come funziona giuridicamente la “raccolta fondi” indetta dalla SIGI per salvare il Catania, club che rischia non solo di mancare l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C ma, nondimeno, di non avere le risorse per proseguire l’eventuale stagione agonistica:

“I tifosi che metteranno i soldi diventeranno soci di una società che poi diventerà a sua volta socia della SIGI. Non potranno mai dire nulla nell’assemblea del Catania.

Manca un progetto per l’immediato futuro della squadra, i soldi servono solo a coprire le perdite pregresse, per evitare il fallimento, non per programmare il prossimo campionato. C’è il rischio che la società produca già dal primo luglio nuove perdite”.

(foto: calciocatania.it)

Bruno Petković e la sua Croazia promossi agli ottavi

Il cammino della Croazia ad Euro 2020 continua, infatti la nazionale allenata da Zlatko Dalić dopo un inizio un po’ burrascoso è riuscita a qualificarsi da seconda del suo girone (Girone D) per la fase degli ottavi di finale dove incontrerà la seconda squadra qualificata del gruppo E. 

Decisiva la vittoria di ieri sera contro la Scozia, partita terminata con il risultato di 3-1 grazie ad uno splendido secondo tempo da parte dei “Kockasti” (letteralmente quelli con la divisa a scacchi). Nel 4-2-3-1 iniziale, l’allenatore croato Dalić ha voluto fortemente puntare sull’ex rossazzurro Bruno Petković, attuale giocatore della Dinamo Zagabria, il quale ha giocato 70′ minuti abbondanti per poi essere sostituito da Andrej Kramarić, oggi in forza all’Hoffenheim. 

Continua dunque l’avventura europea per Dalić e i suoi ragazzi con un particolare tocco di rossazzurro. 

(Foto: CalcioCatania.com)

Catania: Tacopina sbotta, Ferraù tiene botta

Giornata, quella di ieri, dalle molteplici sfaccettature. Prima, tra le colonne del quotidiano “La Sicilia”, abbiamo appreso l’ennesimo sfogo di Joe Tacopina:

“Invece di lanciare accuse i soci SIGI facciano il loro dovere mettendo mano al portafoglio. Se penso che dopo essersi presi i miei soldi, che non sono roba da poco, stanno dicendo di voler intentare un’azione legale contro di me resto senza parole. Ripeto senza alcun problema: l’avvocato Ferraù si venda la sua Ferrari e dimostri il suo attaccamento al Catania”.

Poi, nell’arco della mattinata, il presidente della SIGI, l’avvocato Giovanni Ferraù, ha postato una storia sul proprio profilo Facebook  con parole eloquenti:

“Catania risponde come solo Catania sa rispondere: con Amore, Passione e Dedizione assoluta…. da brividi! Catania 1946, matricola 11700! Avanti così, tutti insieme!”.

Nessuna replica ufficiale da parte della SIGI alle esternazioni dell’avvocato statunitense che ha preferito rispondere con “i fatti della gente”, cioè con la risposta appassionata della piazza catanese all’appello lanciato pochi giorni addietro dalla società che si legge tra le righe di Ferraù. Ancora quattro giorni di tempo poi se il miracolo si manifesterà ne occorreranno altri ancora più ultraterreni.

(foto: calciocatania.it)

“Uniti per Catania”: con questo trend possibile superare quota 200mila euro

Prosegue a ritmo serrato la raccolta fondi a favore del Calcio Catania promossa dalla SIGI. Ieri il dato ufficiale alle ore 19:00 recitava 59.803€ a fronte di 536 bonifici effettuati.

A conti fatti, dopo lo stento iniziale, la media giornaliera potrebbe aggirarsi sui 25.000/30.000€ al giorno  se il trend venisse confermato anche grazie al contributo della Curva Nord che nelle giornate di domani, invierà una preziosa delegazione per raccogliere personalmente le donazioni come testimonia il comunicato ufficiale diramato ieri:

“La Curva Nord, giovedì venerdì e sabato presso i botteghini di piazza Spedini, attiverà un punto di raccolta per contanti, a beneficio di quanti vogliono dare un contributo alla “raccolta fondi” (o qualunque cosa sia) promossa dalla Sigi.
La curva nord raccoglierà le vostre quote che saranno giornalmente rendicontate e consegnate alla Sigi (responsabile per tali quote nei vostri confronti) con modalità che, insieme agli orari, provvederemo a specificare entro mercoledì”.

 

Catania, continua la corsa contro il tempo per l’iscrizione

Come è noto a tutti la Sigi ha chiesto a tutto l’ambiente catanese un aiuto per iscrivere la compagine rossazzurra al prossimo campionato di Serie C aprendo un conto corrente dove ognuno può dare un proprio contributo.

L’ultimo aggiornamento risale al 20 giugno dove sono stati versati quasi 60000 mila euro con 536 bonifici effettuati.

Nei prossimi giorni si aspettano ulteriori aggiornamenti in merito ad una situazione che sembra essere molto delicata.