L’Acr Messina punta su un ex Catania per rinforzare il centrocampo

L’Acr Messina (68 punti) è in piena lotta per la promozione in Serie C, con l’FC Messina (66) alle calcagna e il Gelbison (66) che insegue ma con due gare in più, nel Girone I della Serie D.

Ma la società sta già pianificando la prossima stagione, puntando proprio su un ex calciatore del Catania, messinese di nascita, Giuseppe Rizzo.

Secondo quanto riporta Tuttoc.com, la società avrebbe iniziato le interlocuzioni con la Triestina, detentrice del cartellino. Con i rossazzurri aveva collezionato 59 presenze segnando una rete, tra il 2018 e il 2020.

(foto: catania.liveuniversity.it)

Palermo, Santana dopo l’addio al calcio: “Indimenticabile il gol al Catania”

In una conferenza stampa, lunga appassionata e piena di emozione, Mario Alberto Santana, ha commentato la decisione di dare l’addio al calcio giocato, soffermandosi in particolare su uno dei ricordi indelebili che custodirà per sempre nel suo cuore:

“Indimenticabile il gol vittoria realizzato nel derby al Catania, una rete speciale per la squadra ma anche per la città e la società. Sono sensazioni che mi porterò dentro per tutta la vita”.

(foto: stadionews.it)

Luca Allegra
Luca Allegra: “Ripartire da zero è soluzione meno dolorosa”

Ai microfoni di Catania Mood risponde Luca Allegra. Nel 2010, ha lasciato il mondo del giornalismo con alle spalle numerose esperienze, sia televisive che radiofoniche. Ha lavorato su Antenna Sicilia dal 2008 al 2009. Precedentemente, invece, ha fatto parte dello staff di REI TV. In radio, ha lavorato, per ben sei anni, su Radio Catania. Con Luca si è disquisito della difficilissima situazione societaria del Calcio Catania, di cui è anche un gran tifoso. 

Luca, innanzitutto grazie per aver accettato il nostro invito. Come stai?

“Sto bene. Naturalmente, ringrazio la vostra redazione per questo invito”.

Sicuramente stai seguendo le ultime vicende relative al Calcio Catania. Che idea ti sei fatto di questa raccolta fondi?

“È semplicemente una scialuppa di salvataggio, il tentativo di aggrapparsi a un rottame in un mare in tempesta. Quindi, io credo che la sola idea che qualcuno all’interno della Sigi abbia partorito di richiedere ad una comunità economicamente sofferente come la nostra un obolo, “un’elemosina” per poter iscrivere la squadra al campionato, beh, la sola idea è balzana. Chiunque si assume l’onere di gestire una società, deve avere contezza del fatto che esistono dei doveri, e non si può, in alcuna maniera, ribaltare sulla piazza questa necessità”.

Il botta e risposta tra Sigi e Tacopina continua ancora: secondo te, è davvero finita con l’avvocato italo-americano o, invece, potrebbe esserci ancora qualche sorpresa, magari anche con un nuovo Catania?

“Io credevo e credo che Tacopina potesse essere una buona soluzione. Tacopina è un avvocato d’affari, non è un imprenditore. Lui convoglia risorse. Avrebbe potuto sicuramente sprovincializzare la proprietà e rendere il fenomeno calcio a Catania un po’ più in linea con i tempi, perché noi come comunità tutta siamo rimasti piuttosto indietro rispetto al fenomeno calcio nella sua complessità. Mi piacerebbe che Tacopina potesse subentrare anche con un nuovo eventuale titolo, anche se credo che l’essersi speso in tutti questi mesi in maniera così significativa sulla matricola 11700 rischia di escluderlo da un subentro”.

Oltre che ad aver avuto esperienze giornalistiche, Luca Allegra è un grande sostenitore di questi colori: da tifoso, quale sarebbe per te la soluzione meno dolorosa e anche meno tortuosa?

“La soluzione meno dolorosa, anche se dolorosa lo è, è una nuova società con zero debiti, perché i circa 60 milioni di debiti che il Catania ha maturato in questi anni non sono recuperabili. Quindi, così come in ogni altro ambito, l’unica soluzione praticabile per garantire un futuro ed una progettualità pluriennale, che possa consentire al Catania di approdare in B quanto prima e possibilmente anche in Serie A in non troppo tempo è quella di azzerare tutto, passando per le forche caudine della Serie D, che non sono un bel passaggio, ma purtroppo non c’è una soluzione alternativa”.

Infine, ringraziandoti ancora una volta, ti chiedo come, secondo te, dovranno e potranno reagire i calciatori del Catania in tutto questo marasma?

“Beh, parlare di calciatori mi sembra un po’ coraggioso. I calciatori leggono i giornali così come li leggiamo tutti, si informano come ci informiamo tutti, non hanno problemi laddove sono correttamente remunerati, naturalmente ne hanno quando si parla, invece, di potenziali rischi di default. I calciatori sono dei lavoratori, e in Serie C non sono neanche dei lavoratori così ricchi come si vuol far credere. Per cui, di calciatori per adesso non se ne può parlare, perché tutto quello che riguarda il campo è subordinato ad una risoluzione societaria che alle viste non c’è”.

Italservice Pesaro inarrestabile ma onore alla Meta Catania

Dopo la goleada di domenica notte, l‘Italservice Pesaro si conferma pressoché imbattibile battendo la Meta Catania Bricocity anche nella finale del monday night 3-2.

Stavolta i ragazzi di mister Salvo Samperi sono concentrati e affrontano il match puntando alla vittoria. Pur essendo consapevoli che ribaltare in 40 minuti effettivi di gioco il roboante 7-1 di Gara 1 fosse un’impresa titanica, Samperi (come si evince dalle parole dell’allenatore durante il time-out nel secondo tempo), le ha tentate tutte per portare a casa tutta la posta in palio, scontrandosi però con il solito Miarelli, implacabile tra i pali, e con i soliti noti: Borruto e De Oliveira su tutti.

Nemmeno l’ingresso del portiere di movimento rossazzurro, Baisel, autore del momentaneo 2-1 per la Meta, ma in meno di due minuti ci pensano prima Cuzzolino, appena entrato, poi Borruto a ribaltare definitivamente il risultato. Da sottolineare la consueta prova maiuscola di Musumeci

Onore alla squadra di Samperi, capace di arrivare fino in fondo nonostante non godesse dei favori del pronostico. Un piccolo rammarico c’è: non aver disputato Gara 1 in una situazione “normale”. Per il resto, stagione da incorniciare per i rossazzurri e, a questo punto, occorre programmare la prossima puntando a migliorarsi intanto nel piazzamento finale durante la stagione regolare, poi si vedrà…

(foto: divisionecalcioa5.it)

Papu Gomez brilla con la sua Argentina (VIDEO)

Nella notte italiana si è giocata la partita tra Argentina e Paraguay allo Stadio Mané Garrincha di Brasilia, match valido per la terza giornata del gruppo A della CONMEBOL Copa América 2021.

La selección argentina guidata da Leo Messi è riuscita a qualificarsi per la fase successiva del torneo, nonché ai quarti di finale grazie ad uno splendido gol di Alejandro Gómez, attuale numero 24 della nazionale.

Il gol siglato dall’ex numero 17 rossazzurro al decimo minuto di gioco, rappresenta il primo in nazionale maggiore in cinque presenze, si tratta certamente di un gol di notevole importanza e di eccelsa bravura.

L’azione del gol viene costruita da un certo Lionel Messi che, dopo aver eseguito diversi dribbling in velocità, trova Angel Di Maria attuale ala del Paris Saint Germain il quale con un filtrante libera il Papu che con uno scavetto riesce ad infilare la palla in rete battendo l’estremo difensore paraguayano Antony Silva. 

(Foto: Goal.com)

Joe Tacopina: “Riporterò la Spal in Serie A”

Joe Tacopina e la Spal, un matrimonio sempre più vicino. L’avvocato statunitense ha chiarito ai microfoni di estense.com che il suo reale obbiettivo è quello di acquisire la società ferrarese nel minor tempo possibile. Dunque, è proprio il caso di dire che Tacopina ed il Catania sono arrivati ai titoli di coda:

“Se chiuderemo la trattativa – ha aggiunto mr. Joe – investiremo molti soldi già quest’anno per iniziare il processo che dovrà riportare la Spal dove merita, ovvero in Serie A. Un campionato che le appartiene”. Sono davvero fiducioso e devo ringraziare Simone Colombarini perché è molto intelligente, oltre che una grandissima persona”.

Tonucci
Mercato Catania, Denis Tonucci ritorna alla Juve Stabia

Seppur al momento è un argomento a dir poco marginale, si avvia il mercato in casa Catania. Più che altro, si tratta di un fine prestito, con Denis Tonucci che rientra alla Juve Stabia. Un’annata certamente poco positiva quella del centrale pesarese: con la maglia rossazzurra, infatti, sono soltanto sedici le presenze ed una sola rete, proprio contro le vespe.

Una stagione contraddistinta più da bassi che da alti per l’ex Bari e Foggia. Un avvio senz’altro positivo, poi, gara dopo gara, tra infortuni e squalifiche, il campionato di Tonucci ha subìto una regressione importante. Da segnalare anche l’assenza forzata per via del Covid, ma tuttavia, la stagione del difensore marchigiano non ha certamente rispettato le aspettative. Basti pensare che, sia Claiton prima che il veterano Giosa dopo, gli sono stati preferiti sia da Raffaele che da Baldini successivamente.

Le prestazioni poco brillanti non hanno convinto il Calcio Catania, che ne deteneva il prestito ma con diritto di riscatto, opzione che non verrà applicata. 

Fonte: CalcioCatania.it

let's talk catania
Let’s Talk Catania: Crowdfunding, is this the right way?

In the past few days, SIGI that represents the current owner society of the club, has proposed an important initiative to the entire fanbase; this initiative is a true way of crowdfunding. But what is a crowdfunding and how does it works?

Crowdfunding represents a method of raising capital through the collective effort of friends, family, customers, and individual investors. This approach taps into the collective efforts of a large pool of individuals, primarily online via social media and crowdfunding platforms, and leverages their networks for greater reach and exposure.

The initiative undertaken by SIGI aims to support, whoever wants, the relaunch of our team, because this one is in a very poor economic and financial condition, in fact the main goal through this action is to collect an amount of 800.000 of euro in order to fulfil the registration of the club for the next season. 

If the necessary amount for the registration in the next championship will be reached, this would not be enough. It is clear that it would not be enough for the management, for the planning, for the transfermarket, for the debts, for the various payments.

What else? Is this the right way? Let’s wait confidently but with several perplexities. 

Catania come “Ercolino sempre in piedi” che canta “Vorrei ma non posto”

L’extrema ratio, catanesizzando diremmo, la “Spiaggia libera Num. 3”, cioè l’ultima per chi proviene da Catania-Centro, di domenica, dopo 3 ore di fila in auto sotto il solleone e, talvolta, la cenere dell’Etna fumatrice che in controtendenza con i protocolli imposti dai Ministeri della Salute mondiali se fuma, sta sempre meglio.

Il piano ultimo del Catania si appella all’unione, al senso di appartenenza. Certo, la dirigenza della SIGI sa bene che cercare 800mila euro in città, tra i sostenitori, è come individuare un ago in un pagliaio ma Ferraù, in conferenza stampa, ha ribadito che ogni piccolo contributo è ben accetto (sempre catanesizzando, stavolta linguisticamente: ogni ficateddu di musca è sustanza). 

Semmai, la “raccolta fondi” che aspira all’azionariato diffuso quando diventerà grande, è rivolta agli imprenditori cittadini e siciliani in generale, al risveglio dell’orgoglio isolano come ha confermato ieri ai nostri microfoni il dottor Fabio Montesano, amministratore delegato dell’Enna Calcio, prima società a effettuare un bonifico alla Banca del Fucino che lo girerà al Calcio Catania a iscrizione avvenuta.

Mentre la Meta Calcio a 5 si giocherà lo scudetto in massima serie del Futsal, Gara 2,  contro la quotata Italservice Pesaro (7-1 ieri notte in Gara 1 che lascia poche speranze ai rossazzurri ma mister Samperi è uno che non molla mai), con la cornice della diretta su RaiSport (ore 21:00) e l’Italia ha concluso a punteggio pieno il girone qualificandosi agli ottavi di finale dell’Europeo, i calciofili catanesi possono godersi in 24 ore un triplice spettacolo mandando in bestia le mogli poco inclini alla sfera.

Il Calcio Catania, però, moribondo, caracollante ma sempre in piedi come Ercolino, sgomita e s’aggrappa alla vita sperando non solo nel miracolo dell’iscrizione ma, soprattutto, nella conseguente ricapitalizzazione.

Eppure non basterebbe. Dopo servirebbe un’altra raccolta fondi, stavolta dedicata a investitori italiani e stranieri pronti a scommettere su una società che si prepara a una nuova perdita milionaria, fisiologica quando il palcoscenico da sette anni a questa parte è la Serie C, e con la spada di Damocle conficcata sulla schiena di un debito complessivo che supera i 55 mln di euro.

Posto che il club riesca a iscriversi; posto che il debito con l’Agenzia delle Entrate venga rateizzato in 20 anni; posto che il Catania riesca a “tenere a bada” i creditori privati; posto che il 5 luglio il Tribunale non requisisca alla società dell’elefante 3,3mln di euro; posto che si vada avanti alla buona, dopo occorrerà trovare 15 milioni, come la società ha confermato, per rilanciare matricola, club e storia. Ecco, è quel “Vorrei ma non posto”  che preoccupa. E assai.

(foto: twitter.com)

Meta Catania sconfitta per 7-1 da Pesaro, ma il blackout precede la gara

Più di un’ipoteca sullo scudetto. Prima la manita, poi l’Italservice Pesaro alza anche la seconda mano,  formando con indice e medio una “V” di vittoria. Cinque + due= sette, tanti i gol rifilati alla Meta Catania Bricocity di mister Samperi che è riuscita a mettere a segno il classico gol della bandiera con Josiko, dopo i miracoli di Miarelli in versione extraterrestre: unico, minuscolo, appiglio da cui ripartire stasera al Pala Nino Pizza di Pesaro per tentare una rimonta (quasi) impossibile.

I marchigiani, sicuramente favoriti sulla carta e freschi vincitori della Coppa Italia, iniziano a spron battuto ma solo sul 3-0 i rossazzurri cedono mentalmente, incanalando la partita verso un passivo immeritato. Certo, la decisione di giocare praticamente allo scoccare della mezzanotte a causa del lungo blackout, con tre ore di ritardo rispetto al fischio d’inizio preventivato, ci lascia attoniti e avrà inciso certamente sulla concentrazione dei giocatori in campo soprattutto sui rossazzurri che giocano in trasferta, erano carichi e preparati ad affrontare la partita alle 21:00.

Stasera alle 21:00 con diretta su RaiSport (canale 57), la Meta Catania dopo aver centrato una finale costruita sulle ali dell’entusiasmo, dell’abilità di Salvo Samperi, e di una rosa capace di esprimere al meglio ogni talento del singolo, disputerà Gara 2 con un enorme rammarico: aver disputato la finale in un’atmosfera surreale dopo essere stata invitata a lasciare il campo. Ci si aspettava una “finale elettrica”, ecco diciamo che non lo è stata per alcuna ragione.

(foto: divisionecalcioa5.it)