Tacopina: “Tutto ciò è ridicolo ed incredibile”

L’avvocato statunitense Joe Tacopina ha commentato attraverso un comunicato la richiesta che la SIGI ha fatto ai propri tifosi: 

La richiesta fatta oggi da SIGI, tramite post pubblicato sui social media, chiedendo sostegno economico ai tifosi del Catania è tanto scioccante quanto rivelatrice. In questo post viene richiesto di versare del denaro in un conto corrente bancario sconosciuto, senza alcuna documentazione esplicativa di cosa si ottenga facendo tale versamento. Tutto ciò è ridicolo ed incredibile, ma è esattamente il livello di poca professionalità con cui ho avuto a che fare da gennaio nel relazionarmi con SIGI. Inoltre, questa richiesta postata sui social media è piuttosto allarmante, in quanto solo ora SIGI ha rivelato di non avere il denaro necessario per sostenere il progetto Calcio Catania. A questo punto mi pongo una domanda, qual era il progetto di SIGI quando hanno acquistato il Catania e perché si sono assunti l’enorme responsabilità di gestire il club senza avere i fondi necessari?
I soci SIGI invece di chiedere del denaro a persone che lavorano duramente, dovrebbero fare ciò a cui sono eticamente e legalmente obbligati, ovvero versare i soldi loro stessi. Se amano il club come dicono, questo è ciò che dovrebbero fare. L’unico ad aver versato una sostanziale somma di denaro è stato Gaetano Nicolosi, anzi, Gaetano Nicolosi ed io.
La notizia di oggi mi rende triste ma anche arrabbiato. Triste per la città di Catania e per i grandi tifosi della sua meravigliosa squadra; triste per i dipendenti del Calcio Catania che hanno dedicato la loro vita alla società; ma anche molto triste perché mi chiedo se purtroppo l’inevitabile sia vicino.
Questa situazione mi rende anche molto arrabbiato perché SIGI ha ingannato i tifosi, il tribunale dal quale l’anno scorso acquistò il Calcio Catania dichiarando di avere le capacità finanziarie per supportare il progetto, e ovviamente hanno ingannato me. Mi hanno ingannato promettendomi di ridurre il debito e concludere la transazione, prendendosi gioco di me in un modo che mai avevo provato in 11 anni in calcio italiano. Quel che volevo era semplicemente che mantenessero le loro promesse, volevo prendere il Calcio Catania e riportarlo in Serie A dove merita di essere. I soci di SIGI sono addirittura arrivati ad attaccarmi invece di prendersi la responsabilità per le promesse e gli obblighi non mantenuti. Ho dedicato 8 mesi della mia vita al Calcio Catania, trascorrendo vari periodi in città, ed ho fatto tutto ciò che potevo per aiutare SIGI e Calcio Catania a sopravvivere, così che io ed i miei soci potessimo acquistare la squadra. Sono arrivato a mettere $ 800.000 senza essere proprietario solo perché volevo fare in modo che la squadra non fallisse. Ho letteralmente donato soldi al Calcio Catania, non ho ricevuto nemmeno un grazie da parte di SIGI ma invece sono stato attaccato da delle persone che non hanno avuto il coraggio di prendersi le responsabilità dei loro errori. Questi comportamenti non hanno fatto altro che allontanare me ed i miei soci. I membri di SIGI hanno addirittura avuto l’audacia di mettere in dubbio l’autenticità dell’estratto conto da me fornito, riportante la prova che eravamo in possesso dei fondi necessari per effettuare la transazione. Quest’ultima offesa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. A tutto ciò si sono aggiunte le dichiarazioni del “giornalista” Federico Lo Giudice il quale disse alla città che il mio piano fin dall’inizio era di rilevare il Calcio Catania dopo il fallimento. Le sgradevoli affermazioni di Lo Giudice sono state l’ennesimo insulto, e ciò che ha fatto allontanare ancora di più i miei soci dal progetto. A proposito di tutto ciò, è ovvio che qualsiasi persona intelligente capirebbe che io versai $800.000 al Calcio Catania per prevenire il fallimento. Ora invito ogni membro di SIGI, proprietari del Calcio Catania, ad investire la stessa somma di denaro che io ho investito, se lo fanno la squadra sopravvivrà. Ciò che invece fanno è chiedere ai cittadini di Catania di prendersi quella che sarebbe una responsabilità di SIGI. SIGI fa false promesse, non solo a me, ma anche ai tifosi del Catania, dicendo di avere i soldi per l’iscrizione al campionato, e di avere investitori interessati al progetto, prima Morosoli, poi il gruppo di Malta ed altri misteriosi investitori. L’ho detto dal primo giorno, nessuno investirebbe nel Calcio Catania se il debito non viene ridotto ad una cifra sostenibile. I debiti, inclusa l’ipoteca su Torre del Grifo, sono all’incirca 60 milioni di euro. È impossibile costruire un progetto sostenibile con un debito del genere, è una cifra insormontabile. Ecco perché questa ultima disperata richiesta di SIGI non ha assolutamente senso, è come somministrare della morfina ad un paziente terminale. Come possono i soldi raccolti dai tifosi risolvere il problema dell’enorme debito? Rilascio questa dichiarazione a malincuore perché speravo fino alla fine che qualcosa potesse essere fatto per salvare il club e ridurre il debito. Le condizioni dell’accordo preliminare erano chiare, è necessario un documento formale rilasciato dalle istituzioni competenti che attesti la riduzione del debito, e ad oggi 17 giugno nulla di tutto ciò è arrivato.
Oggi quando ho visto il post di SIGI sui social con nulla di più che delle semplici istruzioni per inviare soldi ad una banca sconosciuta ho realizzato che la fine è vicina. Se SIGI terrà il club in vita facendo gli investimenti promessi, sarà con piacere che lascerò i miei $800.000 senza volere nulla in cambio, come regalo ai meravigliosi tifosi del Calcio Catania. Se come spero il Calcio Catania giocherà in Serie C il prossimo anno, ne sarò il primo tifoso e sarò felice perché saprò che i soldi che ho dato per salvare il club dal fallimento, non sono stati sprecati. Auguro ai tifosi del Calcio Catania il meglio perché meritano di avere una squadra in Serie A. Mi avete fatto sentire il benvenuto nel periodo con voi e non lo dimenticherò mai“. 

Pianificata conferenza stampa da parte di SIGI

Sabato 19 giugno alle 10.00 in sala congressi, a Torre del Grifo, il presidente della Sport Investment Group Italia Giovanni Ferraù terrà una conferenza stampa relativa al momento del Calcio Catania e all’iniziativa “Uniti per il Catania“.

(Foto: Calcio Catania)

Sarao
Catania, Sarao piace al Catanzaro. Il Piacenza ci fa un pensierino

Manuel Sarao, attaccante in forza al Catania dalla scorsa stagione, sarebbe finito nel mirino di Catanzaro e Piacenza. A riportare la notizia di mercato è la “Gazzetta dello Sport” che però aggiunge una chiosa finale che lascia ben sperare i sostenitori rossazzurri che ne hanno apprezzato, in particolare, le qualità aeree e quelle di lottatore:

“Il centravanti piace al Catanzaro, che già nella scorsa stagione aveva tentato di agganciarlo. Sul ragazzo si è fiondato anche il Piacenza. Ma il Catania lo ha confermato, al di là del contratto che vanta fino al 2022″.

E’ davvero difficile parlare d’altro ma è anche doveroso riportare notizie di mercato in questa fase pre-estiva. Al di là dell’epilogo finale che riguarda le sorti del nostro amato Catania, il futuro dei giocatori attualmente in rosa è materia d’interesse per l’informazione rossazzurra.

(foto: FuturaPress)

Catania, azionariato popolare utopistico in tempi brevi. E poi…

L‘azionariato popolare, ipotesi già paventata in tempi non sospetti da Fabio Pagliara,  potrebbe rappresentare un salvagente per il Catania. In caso di ricapitalizzazione corposa da parte della SIGI pari a circa il 70% del capitale attuale, la parte restante (il 30%) potrebbe essere appannaggio di un comitato di piccoli azionisti costituito ad hoc, a cui sarebbe garantito un rappresentante alle assemblee indette dal CdA.

Si tratta di un’ipotesi attualmente remota perché l’aumento di capitale necessario dovrebbe essere più che considerevole come ha confermato il magistrato Ignazio Fonzo a “La Sicilia”, ma che potrebbe aprire nuovi scenari in casa Catania.

Il problema è che, in assenza di altri investitori, potrebbe rivelarsi l‘unica possibilità di salvezza per il Calcio Catania 1946, Matricola 11700, nei prossimi mesi.

Alla luce delle problematiche emerse in particolare nell’ultima settimana, il Calcio Catania ha proposto come noto una forma di sottoscrizione, sulla falsariga del crowdfuding, per i tifosi che possa favorire la salvezza per il club, non si tratta di azionariato popolare ma di un semplice e salvifico sostegno economico diretto in attesa di nuovi investitori.

“Uniti per il Catania, orgoglio Catanese”

IBAN: IT 67 C 031 2416 9000 0000 0015 547

Intestato a: Sport Investment Group Italia Spa – Banca del Fucino

causale: versamento caparra sottoscrizione nuove azioni sociali.

(foto: calciocatania.it)

SIGI – Tre nuovi soci, ricapitalizzazione e iscrizione. Ma non basta

I nomi non sono saltati fuori e, a dirla tutta, importa poco alla piazza conoscere le generalità dei tre soci catanesi che dovrebbero far parte del già corposo CdA di SIGI in Calcio Catania. Purtroppo però pare che la stragrande maggioranza dei 24 soci (ben 21) non sarebbe disposto a partecipare alla ricapitalizzazione sociale.

Il tempo dei fatti è giunto inesorabile, la scadenza dei termini per presentare la domanda di iscrizione al prossimo campionato è imminente e la programmazione tecnica deve seguire subito dopo.

Servono 2,3 mln subito ma serve anche moltiplicare questa cifra per un coefficiente ancora impossibile da definire con esattezza, almeno fino al 5 luglio quando il Tribunale di Catania si esprimerà sul sequestro conservativo richiesto da Catania Servizi Srl. 

Per questo Calcio Catania e Sport Investment nel comunicato ufficiale congiunto hanno proposto alla città un sostegno sotto forma di versamento bancario con cifra libera, sperando in un miracolo (pare che la cifra da coprire in 10 giorni per consentire l’iscrizione superi il milione di euro, ndr).

Tradotto:

-Servono altri capitali per la campagna-acquisti; 

-Occorre saldare i debiti con i creditori privati (circa 4mln di euro secondo le indiscrezioni raccolte in settimana);

-Occorre definire la ristrutturazione del debito con l’Agenzia delle Entrate di Palermo (oltre 8mln di euro da spalmare in vent’anni).

Il processo di ricapitalizzazione è avvenuto proprio per procedere all’iscrizione che avverrà entro il 28 giugno. Ma con le incombenze economiche pendenti dal Tribunale e con la situazione perennemente da definire con l’Agenzia delle Entrate regionale, l’encomiabile “guerra” di SIGI può essere vinta solo attraverso le numerose battaglie che la separano dall’arduo traguardo finale: un campionato all’altezza di un nome altisonante come “Calcio Catania”.

Catania, dal Guerini allenatore al Guerini direttore tecnico. Un 17 giugno che grida ancora vendetta !

In attesa di scaldare i motori per rivivere l’entusiasmante derby contro il Messina (verosimilmente a conquistare un posto in Serie C sarà l’ACR e non il Football Club Messina), immergiamoci nel passato a tinte rossazzurre. Era un afoso 17 giugno del 2001 ed il Catania guidato proprio da Vincenzo Guerini si recava al “Celeste” per giocare il match contro il Football Club Peloro Messina che sulla maglia aveva cucito proprio lo scudetto “acquisito” da Rocco Arena per il suo FC.

In quell’occasione a gelare il Catania fu l’arbitro che concesse un rigore più che generoso si padroni di casa. Sullo che, senza guardare in faccia nessuno e senza mutare espressione, prende la palla sotto braccio, la piazza sul dischetto, guarda il portiere catanese Iezzo. L’appuntamento con la storia sarà solo rimandato all’anno successivo quando a Taranto con lo 0-0, si conquisterà una Serie B che costituirà il trampolino di lancio per la risalita in massima serie del 2006.

Foto: CalcioCatania.com

SIGI: “Uniti per il Catania”

Attraverso un comunicato ufficiale, la Sport Investment Group Italia ha chiesto all’intera città di Catania un appoggio economico vista la difficile situazione in cui versa la squadra etnea. Ecco quanto comunicato: 

Comunicato stampa congiunto Sport Investment Group Italia – Calcio Catania 

 
Sono ancora in corso alcune interlocuzioni con investitori stranieri per rilanciare la nostra squadra del cuore ma soltanto Catania, in questa fase, può sostenere il Calcio Catania. 
Amore, passione, dedizione e profondi sentimenti rossazzurri appartengono anzitutto ai catanesi. 
La storia del club deve continuare. 
Oggi più che mai, dipenderà da tutti noi, nessuno escluso.
Pertanto invitiamo tutte le persone che nutrono un sincero affetto per il Calcio Catania ad effettuare un versamento, libero nella misura, destinato a garantire alla società la forza necessaria in tempi brevissimi. 
Qualora la somma corrisposta non fosse utilizzata, Sport Investment Group Italia provvederà al rimborso integrale della stessa.
 
IBAN: IT67C0312416900000000015547
 
Intestato a: Sport Investment Group Italia S.p.A.  – BANCA DEL FUCINO
 
Causale: Versamento caparra sottoscrizione nuove azioni sociali

(Foto: Gianlucadimarzio.com)

tifosi
Tifosi Mood – Miky Schillaci: “Troppe illusioni per noi tifosi. Adesso basta!”

Per la rubrica Tifosi Mood, risponde ai nostri microfoni Miky Schillaci, grande tifoso del Catania fin da quando era bambino. Con lui si è parlato di diversi argomenti: la sua fede per questi colori, la questione societaria e infine un giudizio sul sesto posto finale della passata stagione. Di seguito le risposte alle nostre domande.

Miky, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito. Come stai?

“Grazie a voi ragazzi per questo spazio concessomi su Catania Mood. Io sto bene, anche se in questo periodo non sto lavorando e purtroppo sono costretto a stare a casa”.

Da quanto tempo segui il Catania? Quali sono i ricordi più belli e quali quelli più brutti legati a questi colori?

“Ho iniziato a seguire il Catania all’età di 14 anni. Ero ancora piccolino e andavo allo stadio grazie ai miei zii, che all’epoca lavoravano all’interno dell’allora Cibali. Ho visto tantissime partite del Catania in tutti questi anni e pure numerosissimi calciatori”.

Veniamo all’attualità: ti aspettavi la mancata fumata bianca con Tacopina? Adesso, secondo te, cosa potrebbe accadere?

“Sono rimasto deluso da com’è andata tutta la vicenda, ma allo stesso tempo avevo il timore che qualcosa andasse storto. Purtroppo sono anni che subiamo soltanto illusioni e poi restiamo con un pugno di mosche in mano. Speriamo questa situazione possa prima o poi cambiare”.

La Co.Vi.soc sembra aver dato l’ok per l’iscrizione del Catania. Date le condizioni, pensi possa esserci il rischio di un Trapani bis?

“Tutto dipende da cosa accadrà nei prossimi giorni, perché in questi mesi si sono dette tante cose che poi non si sono mai concretizzate. Spero ci si possa iscrivere e che non ci sia un Trapani bis, ma che magari, come dicevo poc’anzi, qualcosa possa cambiare in meglio”

Infine, sull’aspetto tecnico, ti aspettavi il sesto posto finale? Soddisfatto o ti aspettavi di più?

“Per quelle che erano le condizioni di partenza, credo che si sia ottenuto un buon risultato. Se devo essere sincero, ad inizio stagione vedevo l’organico del Catania non oltre il decimo piazzamento, e quindi non ero nemmeno sicuro dei playoff. Poi è andata molto meglio, anche se negli spareggi contro il Foggia si poteva fare molto di più”.

Catania, ripartire da Tommaso Silvestri

In casa Catania in questo momento è difficile parlare di calcio giocato ma nei giorni scorsi sono arrivate notizie positive da parte della Covisoc. Se l’iscrizione al prossimo campionato dovesse essere confermata ci bisognerebbe progettare il discorso tecnico.

Un giocatore da cui si dovrebbe sicuramente ripartire è Tommaso Silvestri. Il difensore rossazzurro (diventato anche capitano) a parte rare prestazioni sotto tono, ha conferito sicurezza al reparto arretrato e non solo. Con la sua grande esperienza è risultato spesso fondamentale alla causa rossazzurra. In tre anni con la maglia etnea ha collezionato 85 presenze mettendo a segno tre marcature.

Ha dimostrato attaccamento alla maglia e nella prossima stagione la sua presenza sarebbe un tassallo importante da cui ripartire.

Fonte foto (calciocatania.it) 

Catania, girone di ferro? La ricetta vincente non è una sola !

Il Calcio Catania resta alla finestra, osserva come una persona anziana che sta attendendo l’arrivo dei figli, una luce che possa far brillare nuovamente i suoi occhi ormai stanchi. L’incertezza sul futuro è pari solo a quella della scorsa estate, una forte paura attanaglia l’esistenza dei tifosi del Catania. Ci sarà la squadra rossazzurra ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie C? Una certezza è la presenza di Taranto, Messina e Campobasso.

Si prepara un girone di ferro ma che non si dica che il girone C sia quello che abbia il tasso tecnico più alto fra i tre. Negli ultimi 5 anni, da quando i play-off sono stati estesi a ben 28 squadre, solo il Cosenza è riuscito nell’impresa di vincere il Siena in finale. Il blasone non fa rima con una certezza di vittoria sul campo e dunque l’insieme delle squadre meridionali che faranno parte del campionato 2021/2022 non devono temere o imporre al Catania un limite nelle ambizioni. Eccetto il caso della Ternana, squadra che ha speso tanto per costruire una squadra forte ed il Bari che spende molto però puntualmente manca l’appuntamento con la storia, fra le squadre che parteciperanno al prossimo campionato, non si segnalano compagini che hanno grandi somme da investire e soprattutto troppo spesso si considera erroneamente che la spesa sia direttamente proporzionale alla probabilità di vincere un campionato. Occhio alle sorprese perché forse il denaro non è ancora tutto.

Foto: CalcioCatania.it