In vista della bella stagione abbiamo deciso di continuare a proporvi questa rubrica con un tocco un po’ particolare, una sorta di summer edition del limbo rossazzurro, tra la settimana precedente e quella che verrà.
Mentre tutte le altre squadre hanno incominciato a puntellare le loro rose mettendo a segno colpi importanti, il Catania rimane ancora vigile, lo si può paragonare ad un bimbo che in una festa si trova in disparte poiché non si diverte. La motivazione primaria a questa inattività è la mancanza di budget.
L’intera piazza è consapevole del fatto che il club presenta enormi difficoltà economico-finanziarie, pertanto così come lo è stato per giugno prima e per gennaio poi, il Catania e i suoi dirigenti si ritrovano a lavorare con pochissimo denaro; sarà compito del direttore Pellegrino scovare talenti dalla lista svincolati, o acquistare dei rinforzi da altre squadre in prestito o a bassissimo prezzo.
Purtroppo è la realtà, un’agonia che si prolunga di anno in anno, con il monte debitorio che cresce sempre più dato che il campionato di Serie C non permette di ottenere delle entrate economiche. Un’agonia che ruota attorno a tribunali, debiti, sentenze (ricordiamo il sequestro conservativo di 3 milioni di euro), insomma, quest’elenco è ormai diventato pane quotidiano per la Catania sportiva.
A tutti piacerebbe parlare di calciomercato, staff, calciatori, partite e via dicendo, ma senza liquidità economica come si fa? Senza una programmazione, com’è possibile trattare certi argomenti? Con le continue cause giudiziarie a cui è sottoposto il Calcio Catania, come si può andare avanti? Sono tutte domande lecite che ogni tifoso rossazzurro si pone e che purtroppo caratterizzano la società etnea da alcuni anni a questa parte.
Al momento la situazione è davvero critica, si tratta dell’ennesimo prolungamento di un’agonia infinita…