Catania, il tesoretto di Silvestri per arrivare a Ligi?

Il cartellino di Tommaso Silvestri, prima della partenza verso Modena, era valutato circa 400mila euro. Avendo incassato una cifra simile, anche se non è stata resa nota ufficialmente, il Catania cercherà di non far rimpiangere la partenza dell’ultimo capitano rossazzurro sfruttando questo tesoretto.

In realtà, anche se non abbiamo avuto conferme in tal senso, si è parlato di una rescissione consensuale tra Catania e Silvestri ma, qualora questa indiscrezione fosse reale, cambierebbe poco perché l’ingaggio di Silvestri era elevato per cui il risparmio del club potrebbe essere reinvestito sull’acquisto di Ligi.

Nonostante la Triestina non intenda privarsi di Alessandro Ligi, difensore centrale 31enne di grande esperienza e pur non avendo trovato un accordo per il prolungamento del contratto (in scadenza proprio il 30 giugno 2022, ndr), gli alabardati potrebbero decidere a malincuore di lasciarlo andare.

La valutazione del cartellino si aggira intorno ai 300mila euro, una spesa divenuta improvvisamente alla portata del Catania dopo la cessione di Silvestri. Pertanto la trattativa è concreta e possibile.

(Foto Photobovo-bovo matteo – LaPresse)

Il Catania segue Provenzano come accadde già nel 2012

Alessandro Provenzano, centrocampista palermitano classe 1991, è uno dei nomi presenti nella “lista dei 70” stilata dal responsabile dell’area tecnica, Maurizio Pellegrino.

Vi sveliamo un aneddoto interessante, qualora non ne fosse a conoscenza. Correva l’anno 2012, Provenzano era una giovane promessa 21enne in forza al Cosenza che raccoglieva consensi e attestati di stima lungo tutto lo stivale tant’è che Bari e Catania si misero sulle sue tracce.

Sono trascorsi ben 9 anni e il Catania ha avviato una trattativa con l’Imolese per assicurarsi le prestazioni del mancino nativo di Palermo. Entro la prossima settimana ci saranno maggiori sviluppi ma occorre battere la concorrenza di Gubbio a Mantova.

(foto: tuttomantova.it)

Serie C, tutti i trasferimenti delle squadre del girone fino al 24 luglio 2021

Il calciomercato sembra già entrato nel vivo e sono tante le compagini avversarie del Catania ad essere molto attive su questo fronte. Chiaramente, non si tratta ancora di giocatori che hanno la sicurezza di poter giocare tra le fila della squadra di cui il loro cartellino è di proprietà ma di giocatori rientranti “alla base” e di alcuni che verranno rigirati ancora in prestito. 
Ecco, di seguito, gli acquisti delle squadre che si presenteranno ai nastri di partenza della prossima Serie C:

Avellino (Messina, Matera, Scognamiglio, Sbraga, Mastalli, Mignanelli, Capone, Pizzella, Saporito e Russo)

Bari (D’Errico, Belli, Plitko, Cheddira, Nannini, Corsinelli, Hamlili, Romero, D’Orazio, Simeri, Liso, Neglia, Stasi, Scavone, Berra, Schiavone, Terrani, Kupisz e Bolzoni)

Catanzaro (Gatti, De Santis, Welbeck, Bombagi, Tentardini, Vandeputte, Mangni, Bayeye, Riggio, Brugnano)

Campobasso (Zamarion, Liguori, Pace, Giunta, Di Francesco, Pistillo)

Foggia (Martino, Petermann, Alastra, Merkaj, Merola e Buono)

Juve Stabia (Sarri, Donati, Bubas, Maresca, Boccia, Bentivegna, Esposito, Todisco, Della Pietra)

Monopoli (Bussaglia, Viteritti, Loria, Raggio, Riggio, Guido, Samele, Rimoli, Cianciaruso, Ansani)

Monterosi (Rocchi, Borri, Adamo, Verde, Alia, Polidori, De Angelis, Tonetto, Luciani, Marcianò, Palombi, Rocchi)

Paganese (Anatrella, Cavucci)

Palermo (Giron, Massolo, Buttaro, Soleri e Fella)

Potenza (Piana, Zagaria, Zenuni, Abruzzo, Cagnelutti, Vecchi, Iuliano)

Taranto (Tomassini, Loliva, Faiello, Longo, Benassai, Giappone, Ghisleni, Marino e Giammaurco)

Turris (Vanutti, Iglio, Leonetti, Bordo, Lucarelli, Nunziante, Longo, Palmucci, Pavone, Zanoni, Siani, Pandolfi, Marchese, Piazza e Lombardo)

Vibonese (Polidori, Grillo, Curtosi, Falla, Leone)

Virtus Francavilla (Prezioso, Pérez, Milli, Pierno, Dacosta, Magnavita, Patierno, Di Modugno, Mazzone, Buglia, Monteleone)

Viterbese (Calcagni, Pampano, Fracassini, Ricchi, Camilleri, Volpicelli, Volpe, D’Uffizi, Bisogno, Marengo e Borsellino).

Foto: Fanpage.it 

Catania, Pellegrino in contatto con l’agente di Felipe Estrella

Da alcuni giorni il nome di Felipe Estrella, attaccante brasiliano attualmente in forza alla primavera del Genoa, è stato accostato al Calcio Catania. 

Secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, la trattativa per la punta classe 2001 è ben avviata, e così come confermato ai nostri microfoni dall’agente del giocatore, João Paulo Fernando Marangon, il dialogo tra le due parti continua; se la trattativa andrà a buon fine, il calciatore arriverebbe a Catania con la formula del prestito secco. 

Entro le prossime ore si attendono novità. 

(Foto: Gazzetta Regionale)

Silvestri
Modena si gode Tommaso Silvestri: “Difesa sistemata”

La stampa modenese è entusiasta per aver messo a segno un colpo di mercato inatteso, soprattutto a Catania. Il club rossazzurro ha ceduto il baluardo difensivo, Tommaso Silvestri, lasciando un vuoto al centro della retroguardia etnea nonché la fascia di capitano.

La “Gazzetta di Modena”, parla di: “Colpo di mercato che sistema la difesa con l’arrivo in gialloblù del difensore Tommaso Silvestri, che nelle ultime tre stagioni ha vestito la maglia del Catania collezionando 105 presenze e realizzando 5 gol”.

Una grossa perdita per il Catania, un bel colpo per i canarini. Pellegrino è già al lavoro per sostituirlo degnamente.

(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)

Catania Sigi
Catania è “l’Università del tifo”. Merita Ceccarelli, Russini e ben altro…

L’Università di Catania è stata inserita nel novero degli atenei più prestigiosi, nella fascia medio-alta, al pari della Ca’ Foscari di Venezia, de “La Sapienza” di Roma, della “Bocconi” di Milano e del “Politecnico” di Torino.

Direte voi: che c’azzecca con il Calcio Catania? Beh, secondo noi moltissimo. Il catanese medio (ecco, non medio-alto..), è abituato a denigrare la propria città e tutto ciò che ne costituisce parte integrante anche quando una Commissione di esperti dell’Anvur ne decreta l’assoluto valore ma Catania “è na città di Serie A”, è lì che deve stare perché è lì il suo posto.

Non siamo certo ciechi. L’inciviltà regna sovrana: l’immondizia, la sosta selvaggia, l’incuria, decenni di amministrazione comunale che hanno condotto al dissesto economico, Catania annaspa, tra Coronavirus e questioni annose mai irrisolte, anche nel calcio.

Il sindaco Pogliese, attentissimo alle sorti del Calcio Catania, si è impegnato in prima persona contribuendo al raggiungimento de “l’obiettivo minimo”: l’iscrizione. Inoltre, ha partecipato attivamente alle interlocuzioni con l’imprenditoria locali cercando di trovare accordi di partenariato che potessero giovare alle casse del sodalizio etneo.

Insomma, lo zelo mostrato dal primo cittadino per le sorti rossazzurre è davanti agli occhi di tutti. Il fatto acclarato che per la città di Catania urga invertire la rotta socio-economica, occupazionale, producendo un innalzamento della qualità della vita, è un discorso che non ci compete, perlomeno in questa sede.

Se Maurizio Pellegrino, “responsabile senza portafoglio”, si sta destreggiando come e meglio che può, e se la società, producendo uno sforzo immane rispetto alle proprie possibilità economiche, è riuscita a centrare l’iscrizione e riaccendere i motori del Centro Sportivo di Torre del Grifo, il tifoso del Catania non può accontentarsi. Non si tratta di minuzie, gli obiettivi raggiunti da SIGI sono storici ma la storia necessita continui aggiornamenti, specialmente nel calcio. 

Se fosse un diagramma, la linea del Catania prima del 23 luglio 2020 era con il vertice verso il basso, a picco, ai minimi storici, poi dopo l’impennata firmata SIGI, c’è stato un appiattimento che perdura ormai da un anno a questa parte. E’ tempo di trovare investitori o acquirenti, nonostante le difficoltà oggettive relative ai debiti ingenti contratti dalla vecchia dirigenza. Riattivando Torre del Grifo, con la stagione agonistica riaperta e con gli stadi, si spera, alla massima capienza omologata, lo stesso fascino che colpisce giocatori come Ceccarelli e Russini, potrebbe condurci verso nuovi scenari dirigenziali e futuri. E’ questa la speranza.

Francesca Tremoglie

Limbo Rossazzurro: Cos’è cambiato rispetto ad un anno fa?

In vista della bella stagione abbiamo deciso di continuare a proporvi questa rubrica con un tocco un po’ particolare, una sorta di summer edition del limbo rossazzurro, tra la settimana precedente e quella che verrà.

Il 23 luglio è diventato uno dei giorni “da ricordare” se facciamo riferimento alla storia del Calcio Catania, infatti lo scorso anno, in data odierna, la SIGI (Sport Investment Group Italia) si aggiudicava l’acquisto dello stesso attraverso un’offerta pari a 1 milione e 329 mila euro, in seguito all’apertura delle buste con procedura competitiva, salvando di conseguenza la matricola 11700 che rischiava davvero di scomparire. 

La SIGI dunque, ha accettato di intraprendere questo arduo percorso, facendosi carico dei debiti complessivi e delle spese necessarie per la salvezza prima, e per il rilancio della squadra poi. Ma ad un anno di distanza, cos’è cambiato realmente? 

Il primo campionato del Catania in Serie C targato SIGI è stato caratterizzato senza dubbio da alti e bassi, con un quinto posto finale dopo una stagione travagliata a causa dei problemi relativi al Covid tra cui stadi chiusi con conseguente assenza di introiti. Bisogna essere realisti, tutto sommato il quinto posto è un risultato soddisfacente per una squadra che è stata costruita con pochissimo budget a disposizione, ottenendo 14 vittorie, 11 pareggi e altrettante sconfitte, ma soprattutto dopo ciò che era successo in estate, il classico anno di transizione.

Ad oggi, la situazione è pressoché la stessa: difficoltà economiche, mancanza di introiti, tanti debiti da affrontare, e pochissimo budget a disposizione per il mercato, senza dimenticare il sequestro conservativo di 3 milioni di euro con udienza fissata a martedì 10 agosto. Nonostante ciò, la società si sta impegnando per costruire una squadra ancor più competitiva rispetto alla passata stagione, infatti sono già sei gli acquisti (Stancampiano, Truppo, Sala, Ceccarelli, Russini e Monteagudo) ma soprattutto bisogna sperare in una riapertura degli stadi che garantirebbe qualche entrata a livello economico. Allo stato attuale infatti, secondo il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali, potrebbe esserci una capienza del 75% per gli impianti sportivi all’aperto e del 50% per quelli al chiuso in zona bianca e, in zona gialla, aumentare gli attuali limiti massimi di 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso.

Catania Focus
Catania, le cessioni importanti di Silvestri e Welbeck

Acquisti importanti ma anche cessioni di spessore in casa Catania.

Quello di Tommaso Silvestri è sicuramente un addio importate per gli etnei. Infatti l’ex, ormai, capitano rossazzurro in questi tre anni ha dato solidità al reparto difensivo vista la sua esperienza non solo dal punto di vista tecnico/tattico ma anche da quello motivazionale.

Anche la cessione di Nana Welbeck ha portato un po’ di delusione tra i tifosi vista la sua grande duttilità in mezzo al campo con corsa e dinamismo che hanno reso il mediano uno dei giocatori più importanti di questa strada. Ora la società è alla ricerca di un sostituto.

Silvestri e Welbeck sono stati due giocatori molto importanti, negli ultimi anni per il Catania. 

Foto (calciocatania.it) 

Monteagudo, l’estroso difensore “tuttofare”

Juan Cruz Monteagudo, un argentino nello scacchiere di Francesco Baldini è forse ciò di cui necessitava il mister che verosimilmente lo schiererà centrale, nonostante può giocare anche come terzino sinistro e nel corso della sua carriera lo ha dimostrato. Il giocatore è nato a San Martín il 26 ottobre del 1995 e ha debuttato con il Club Atlético Nueva Chicago, in Serie A. In seguito alla retrocessione del club in Serie B, il mister ha permesso lui di esordire e da quel momento ha  racimolato 72 presenze e siglato 3 gol. Nel 2019, Monteagudo ha firmato un contratto dalla durata biennale con il Club de Deportes Puerto Montt.

Il suo valore di mercato si aggira intorno ai 200.000 euro ma il ragazzo deve ancora saper dimostrare il suo vero valore e l’augurio dei tifosi del Catania è che non sia un altro “Federico Scoppa”, argentino venuto da lontano ma non certamente paragonabile a quelli che hanno militato nel Catania negli anni della Serie AQueste le sue prime parole appena atterrato nella città dell’elefante: “Sono un centrale difensivo. La trattativa non è stata facile ma la società è stata molto decisa ad accelerare. Avevo altre proposte ma trattandosi del Catania non ho avuto alcuna esitazione nella scelta e ho firmato con grande entusiasmo.

Foto: MonteAgudo.it

Ferraù (LIVE): “Non ripeteremo lo stesso errore commesso con Tacopina”

Prosegue l’avvocato Giovanni Ferraù, presidente di SIGI, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti a Torre del Grifo:

“Abbiamo bisogno di passione, non di business. Dobbiamo fare la nostra bella figura e dipende da tutta Catania, nel dire “ci sono anch’io” come è già stato. Siamo convinti che la pandemia possa essere superata a breve e con l’apertura di Torre del Grifo, come centro polisportivo e con il rientro allo stadio, SIGI potrà garantire una stagione come quella dell’anno scorso.

Non servivano 12 milioni di euro come qualcuno sosteneva, ma 3 milioni e 900 mila euro. Buona parte della cifra è stata coperta da Sigi, dai maltesi, dalla cessione di Gomez, dai tifosi del Catania e dagli sponsor che ringraziamo per l’aiuto. Obiettivo della Sigi è cercare un investitore da 10 mln di euro qualora non dovessimo trovarlo, garantiamo che porteremo a termine la stagione. Unità e rilancio: sono queste le parole chiave per la nuova stagione. Chi critica è legittimato a farlo ma per rilanciare il club abbiamo bisogno di unità.

Non ripeteremo lo stesso errore dell’anno scorso (Tacopina, ndr), ci siamo dati una deadline molto stretta: il primo investitore che si presenterà con interesse concreto sarà il benvenuto.

Non si può perdere più tempo. Le interlocuzioni con Tacopina ci sono serviti. Se i maltesi ci chiedono 30 giorni di tempo è a causa della situazione debitoria, dieci sono già passati. Abbiamo voluto dare la sensazione che è certezza: io penso che Baldini sia un’ottima riconferma e che la squadra si stia mettendo bene così l’investitore avrebbe da subito la possibilità di lottare per portarla in Serie B. Il tempo detterà una linea per poter chiudere il più presto possibile.

Russo Morosoli? Non ci è pervenuta nessuna offerta per il 51%. Lo abbiamo incontrato ma il giorno dopo ci ha comunicato che non era interessato all’ingresso in società ma saremmo felici se ci ripensasse e saremmo molto più felice se fossero imprenditori catanesi. La valuteremmo stamattina stessa e verrebbe accettata.

Con i creditori stiamo riprendendo le trattative per definire questa benedetta transazione fiscale. Per un accordo con il fisco occorre una finanza esterna. Fino ad aprile abbiamo discusso in ottica ingresso di Tacopina. L’Agenzia delle Entrate ha avuto divergenze tra Catania e Palermo come sapete. Ci hanno chiesto di riaprire il dialogo e dobbiamo fare passi avanti anche noi e siamo felici di riprendere il dialogo invece col Comune di Mascalucia la situazione è cristallizzata, occorre solo sottoscrivere (dilazione ventennale).

Fabio Pagliara? Purtroppo è stato stoppato per le note questioni legate all’investitore americano. Avevamo questa interlocuzione da ottobre ma era incompatibile con un crowdfunding fatto bene. Chi acquista non vuole azionisti di minoranza.

Grazie ai tifosi, a SIGI e agli sponsor per l’iscrizione. E grazie anche ai maltesi che si sono fidati di noi e con una scrittura privata fatta il 24 giugno hanno mostrato di credere nella storia del Calcio Catania. Altri sponsor? Dipenderà molto dall’apertura degli stadi. I lavori al “Massimino”? La Giunta comunale dovrebbe dare il via dopodomani.

La comunicazione sui social della società? Abbiamo lavorato in piena emergenza. Angelo Scaltriti ha fatto un lavoro grandioso ma anche i maker, di chi si occupa dei social. Dobbiamo puntare moltissimo sui social, ne parlavamo con l’amministratore unico (Le Mura, ndr), c’è il progetto di Catania Channel. Oltre alle due iscrizioni dobbiamo fare altri fatti, come con i maltesi o con lo studio Grimaldi.

I debiti contratti da SIGI sono di circa 26.000 euro, quelli del Calcio Catania, da quando ci siamo noi, intorno a 100mila. Udienza del 10 agosto per la questione Catania Servizi? Richiesta legittima che proviene dalla curatela fallimentare. Riguarda tutto ciò che è stato fatto ante luglio 2020, prima che si insediasse SIGI. Il Calcio Catania non c’entra nulla, sarà l’autorità giudiziaria a stabilire se ci saranno altri responsabili. Il Catania ritengo sia parte lesa in questa storia. Non vi nascondo che la questione è molto complessa e non mi sono cimentato personalmente. 

Il CdA? Da qui a trenta giorni renderemo SIGI molto snella con l’amministratore unico. Purtroppo, dipende anche dai nuovi investitori catanesi o maltesi. Certo, si può sempre cambiare in corso d’opera ma la logica impone un’attesa di almeno venti giorni. Anche da un punto di vista di organigramma avremo più chiarezza.

Accordo con Nike? E’ uno sponsor tecnico di caratura internazionale e lo porteranno i ragazzi sulla maglia. Tacopina ci ha detto sempre che Nike in America è qualcosa e che il vecchio sponsor è nulla. Per noi è un valore aggiunto, l’idea è nata perché potevamo continuare con Givova ma il loro comportamento è stato un po’ ambiguo per cui francamente se manca la fiducia, se si mutano le carte in tavola, viene meno la necessità di proseguire insieme.

Ricordo a tutti quello che è successo nel luglio 2020. Nacque il comitato tra 4,5,6 pazzi, io non ero tra questi. Hanno iniziato a predisporre e comunicare dei numeri, poi c’è stata una frattura netta col passato. I coordinatori dell’iniziativa hanno subito dei problemi giudiziari, alcuni si sono defilati, altri sono stati costretti a farlo. Il 12-13 luglio SIGI ha rotto col passato. Quello che è successo prima lo lascerei alla fantasia di chi ci ha preceduto”.