Ferraù: “Russo-Morosoli? Mai pervenuta un’offerta. Invece i maltesi…”

Il presidente Ferraù, durante la conferenza stampa, si è soffermato sulle interlocuzioni con vecchi e nuovi investitori:

“Non si può perdere più tempo. Le interlocuzioni con Tacopina ci sono serviti. Se i maltesi ci chiedono 30 giorni di tempo è a causa della situazione debitoria, dieci sono già passati.

Abbiamo voluto dare la sensazione che è certezza: io penso che Baldini sia un’ottima riconferma e che la squadra si stia mettendo bene così l’investitore avrebbe da subito la possibilità di lottare per portarla in Serie B. Il tempo detterà una linea per poter chiudere il più presto possibile.

Russo Morosoli? Non ci è pervenuta nessuna offerta per il 51%. Lo abbiamo incontrato ma il giorno dopo ci ha comunicato che non era interessato all’ingresso in società ma saremmo felici se ci ripensasse e saremmo molto più felice se fossero imprenditori catanesi. La valuteremmo stamattina stessa e verrebbe accettata”.

(fonte foto: informasicilia.it)

SIGI-Catania (conf. stampa), Ferraù: “Società? Lavoriamo su due piste”

Si sta svolgendo stamani a partire dalle ore 10:00 la conferenza stampa congiunta, SIGI-Calcio Catania, con l’avvocato Ferraù nel ruolo di protagonista.

Ecco le prime dichiarazioni:

“Le somme sono pervenute da una società maltese molto importante. Mi hanno chiesto di temporeggiare per questo non sono presenti. Entro 20 giorni vi daremo informazioni più precise. Si tratta di un ingresso minoritario. Abbiamo dato allo studio legale Grimaldi che affiancherà quello di Augello, di trovare investitori in tutto il mondo. La SIGI non ha mai messo condizioni o posto ostacoli, l’ostacolo più grosso è dato dalla situazione debitoria.

Siamo “25 pazzi” che hanno salvato questa squadra, servendola in un piatto d’argento a chi possa fare meglio di noi. Ci sono pervenute decine di richieste ma, per il momento, si tratta solo di interlocuzioni. Su due piste catanesi ci stiamo lavorando. Non so se l’attenzione mediatica ci stia aiutando, è diritto del giornalista raccontarli ma nessuno può conoscere i fatti come noi. Un grosso investitore ha detto: ‘Sono andato via perché ho letto cose preoccupanti’ 

Il 10 agosto presenteremo le maglie. Ho conosciuto i nuovi ragazzi e mi sembrano determinati. Vi sembrerà folle ma non possiamo vivacchiare, puntiamo alla promozione”.

Catania, alla scoperta di Tommaso Ceccarelli

Tra i nuovi acquisti del Catania c’è Tommaso Ceccarelli che con i rossazzurri ha firmato un contratto biennale.

Ceccarelli inizia la sua esperienza calcistica nelle giovanili della Lazio per poi esordire nei professionisti nella stagione 2011/2012 in Serie B con la maglia della Juve Stabia dove colleziona, però, solo due presenze. Disputa diversi campionati in Serie C con la Feralpi Salò, LlAquila e la Lupa Roma. La sua stagione migliore la gioca con la casacca del Prato dove nel campionato 2017/2018 mettendo a segno 12 marcature in 35 presenze. Nel 2020/2021 ha giocato nuovamente con la Feralpi Salò.

Nasce come come ala sinistra ma all’occorrenza può ricoprire la seconda punta o anche l’ala destra.
<span;>Si tratta di un innesto di esperienza per la categoria che sicuramente potrà dare velocità e tecnica alla squadra di Baldini

Foto (tuttocalciatori.net)

UFFICIALE, Monteagudo è un nuovo difensore del Catania
Attraverso il seguente comunicato diramato sul sito ufficiale calalciocatania.it, il club Rossazzurro ha reso noto l’acquisto del difensore argentino Monteagudo:
 
 
Il Calcio Catania comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Juan Cruz Monteagudo, nato a Buenos Aires il 26 ottobre 1995 e cittadino italiano. 
Il difensore ha debuttato in Argentina con il Club Atlético Nueva Chicago, nel torneo cadetto, sommando complessivamente 72 presenze e realizzando 3 gol; Monteagudo ha vissuto inoltre un’esperienza in Cile con il Club de Deportes Puerto Montt. 
 
L’atleta sudamericano si presenta così: “Sono un centrale difensivo. La trattativa non è stata facile ma la società è stata molto decisa ad accelerare. Avevo altre proposte ma trattandosi del Catania non ho avuto alcuna esitazione nella scelta e ho firmato con grande entusiasmo. Per un argentino, Catania vuol dire tanto. So benissimo che molti miei connazionali hanno trovato qui il modo di esprimersi al meglio e si sono distinti in Serie A: Gomez, Bergessio, Spolli, Barrientos, Maxi Lopez, Izco, Carboni, Andujar, il Cholo Simeone in panchina e tanti altri hanno fatto la storia di questo club, io spero di fare bene e affronterò questa bellissima avventura con grande umiltà e tanto spirito di sacrificio. Da domani sarò a disposizione di mister Baldini”. Il neo-rossazzurro ha sottoscritto un contratto annuale, con opzione a favore del nostro club per la stagione 2022/23.
Valentina Vezzali: “Stadi al 75% della capienza in zona bianca”

Tramite i social il sottosegretario allo sport, Valentina Vezzali, ex schermitrice di livello mondiale con 42 ori in carriera, tra Universiadi, Giochi del Mediterraneo, Europei, Mondiali e Giochi Olimpici, ha espresso un’opinione che interessa da vicino anche il Catania e i tifosi che potrebbero assiepare gli spalti del “Massimino” quasi al massimo della capienza:

“Capienza del 75% per gli impianti sportivi all’aperto e del 50% per quelli al chiuso in zona bianca e, in zona gialla, aumentare gli attuali limiti massimi di 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso.

È questo ciò che ho chiesto alla cabina di regia prima di partire per Tokyo2020. Sono comunque consapevole della esigenza di mantenere alta la soglia di prudenza e di cautela”.

(foto: gazzetta.it)

Perugia si coccola Manneh: un predestinato al “Grifo”

Kalifa Manneh, prodotto del vivaio rossazzurro, meritevole di un plauso per la lungimiranza nello scovare il talento dell’attaccante gambiano, è ormai da giorni un nuovo giocatore del Perugia. Il portale “calciogrifo.it” ne ha raccontato la storia, conosciuta ai più a Catania:

Aveva quindici anni quando, lui nativo del Gambia, fuggì dal suo continente – si legge su calciogrifo.it-. E la sua fortuna sono stati i ‘tutor’ che lo hanno accolto assumendone il ruolo genitoriale. Durante le partitelle insieme ai ragazzi dell’associazione ‘Accoglierete’  fece notare le sue qualità, fu così visionato dai talent scout del Catania. Altra grande fortuna per lui è stata quella di avere incontrato i lungimiranti responsabili del settore giovanile rossoblù”.

Poi aggiunge calciogrifo.it, definendolo quasi un “predestinato biancorosso”:

Sembra quasi un gioco del destino perché il simbolo del club biancorosso era presente anche nel nome del suo primo campo d’allenamento in Italia, nonché sua casa in quel periodo: il Village di Torre del Grifo (centro sportivo del Catania). Ora starà al ragazzo rispondere presente”.

(fonte foto: lasicilia.it)

Catania Silvestri
Entra Ceccarelli, esce Silvestri: San Tommaso voleva “vedere per credere”

San Tommaso, uno dei dodici apostoli, dubitò della Resurrezione di Gesù salvo poi essere smentito dai fatti. Vide il Signore risorgere e si ricredette.

Senza sfociare in becera blasfemia, ritornando al nostro microcosmo che di sacro, forse, possiede solo l’anima che ci mettono i tifosi rossazzurri nel celebrare la propria squadra del cuore, ci troviamo in un momento storico particolare, per usare un eufemismo, dove occorre necessariamente vedere prima di credere.

I nostri “Tommaso”, frattanto, si sono avvicendati: è arrivato Ceccarelli, ex Feralpi Salò, un attaccante esterno rapido e tecnico in pieno stile 4-3-3 di Baldini che ama martellare sugli esterni gli avversari; partirà Silvestri, colui che ha ereditato l’onere e l’onore della fascia di capitano del Catania da Marco Biagianti, guadagnandosi a suon di prestazioni e abnegazione la stima incondizionata dei tifosi.

Tommaso Ceccarelli e Tommaso Silvestri, rispettivamente speranza e certezza, vedere per credere.

(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)

Catania, batte ancora forte il cuore rossazzurro?

Nessuna emozione, nessuna trepidazione per la stagione che sta per cominciare. È come se Catania sia in stand-by dal punto di vista calcistico (e non solo), un torpore che dura da oltre 6 anni e che nessuno sa quando terminerà. La sensazione è che il campionato che verrà sarà una fotocopia del precedente, non c’è nessuna speranza di poter lottare per il vertice, forse solo di rivestire il ruolo di “outsider” per la vittoria finale (e magari ai play-off).

Il cuore etneo non batte più come una volta, è come in attesa che qualcosa di bello potrà avvenire, è pronto ad esplodere ma gli anni passano e le generazioni si stanno avvicendando. Un bambino catanese, anche siciliano, comincia a dare i primi calci ad un pallone a 6-7 anni e le possibilità che possa indossare una maglia a strisce rosse ed azzurre sono sempre più lontane. Magari, vestiranno una maglia bianconera, rossonera o nerazzurra o ancora azzurra o giallorossa, affascinati dalle luci della serie maggiore. Udire solo la parola “debito” e “sacrificio” sta allontanando anche molti “vecchi cuori” che nella vita, magari, queste parole le conoscono fin troppo bene e che vogliono dimenticarle almeno la domenica quando si reca allo stadio per godersi quello che deve rimanere mero intrattenimento.

Foto: LaSicilia.com

RUSSINI
Catania, Simone Russini: carriera, numeri e schieramento

Alla scoperta dell’attaccante napoletano classe 1996, in forza al Cesena nell’ultima stagione

Dopo l’arrivo si Ceccarelli, il Catania effettua una nuova operazione di mercato in zona offensiva. Dal Cesena, infatti, arriva Simone Russini. Il 25enne napoletano, ha firmato un contratto fino al 2023 e già dalle prossime ore sarà a disposizione di mister Baldini per il ritiro precampionato. 

La carriera

Russini cresce nelle giovanili della Ternana, dove disputa diversi campionati Primavera con la squadra umbra. La sua prima esperienza in prima squadra arriva con la maglia della Paganese, con la quale gioca 11 partite segnando pure un gol nella Lega Pro 2014/15. Tornato alla Ternana, viene acquistato dalla Lumezzane. Con i lombardi gioca di più, ovvero 28 presenze, ma non sigla nessuna rete. Acquistato dall’Alessandria, gioca molte gare, ma anche in Piemonte non trova spesso la via della rete: solo due centri in 26 gare disputate. Dopo una breve parentesi con la maglia di un’altra siciliana, ovvero il Siracusa, passa al Cesena, sua ultima squadra: in Romagna gioca due stagioni, collezionando 55 presenze, otto reti e sette assist. 

I numeri

Russini nasce come esterno sinistro offensivo. In questa posizione, infatti, ha giocato 92 volte su un totale di 162 gare disputate nella sua carriera. Una zona di campo che gli permette di esprimersi al meglio, soprattutto per quanto concerne il ruolo di assist-man, con ben otto assist dei nove complessivi. A livello realizzativo, invece, fa meglio nel ruolo di seconda punta, ove ha segnato il numero maggiore di reti, ovvero nove su 18, il 50% dei suoi gol. Nell’ultima stagione in riva all’Adriatico, ha totalizzato 37 presenze, cinque reti e due assist. 

Lo schieramento

CATANIA 4-3-3: Sala; Calapai, Claiton, Giosa, Pinto; Maldonado, Dall’Oglio, Rosaia; Piccolo, Sarao, Russotto/RUSSINI. 

Fonte Immagine: TuttoC.com

Catania Manlio Fasone
Tifosi Mood – Manlio Fasone: “Molti dubbi sul presunto interesse dei maltesi”

Ritorna l’appuntamento settimanale con Tifosi Mood, la rubrica interamente dedicata ai tifosi del Catania. Ospite odierno è Manlio Fasone, grande sostenitore rossazzurro da oltre cinquant’anni. Oltre alle domande di rito sulla sua passione per i colori rossazzurri, si è disquisito anche sulla tribolata questione societaria. 

Manlio, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?

“Un saluto a tutti voi dello staff di Catania Mood e grazie per l’opportunità che mi date nel parlare del Catania, un argomento del quale non ci si stanca mai. Io sto bene e vado avanti come tutti pensando positivo, certo che questo periodo di pandemia ce lo lasceremo dietro al più presto”.

Sei il secondo Fasone nostro ospite, visto che già abbiamo avuto il piacere di intervistare tuo figlio Fabrizio. Lui, ci ha raccontato della passione del Catania che gli hai trasmesso. Tu, invece, come ti sei appassionato di questi colori?

“Sì, ho letto il pensiero di mio figlio che conosco molto bene, viviamo insieme queste preoccupazioni sul momento piuttosto terribile del Catania e ci si confronta spesso. Pensavo proprio nelle settimane passate ai miei inizi, che sono quelli comuni a tutti. Le prime partite allo stadio in compagnia del tuo babbo ed all’improvviso scatta la scintilla, quei colori rosso ed azzurro che ti entrano dentro e che non mollerai più per tutta la vita. La passione che ti trasmette tuo padre e che non passerà mai”.

Parlando della situazione attuale, come giudichi le ultime mosse della Sigi?

“Bella domanda, la SIGI. Mi chiedo sin dal primo giorno del loro insediamento il perché di questa avventura intrapresa. Il salvataggio della società, è una scommessa drammatica e sarà molto difficile vincerla. Vedo purtroppo che non è migliorato nulla e che si si va avanti senza un progetto concreto. Ovviamente bisogna riconoscere gli enormi sforzi che si stanno facendo ma, di contro, gli errori sono tanti e li conosciamo tutti”.

Dopo la telenovela Sigi-Tacopina, adesso c’è un altro tormentone, ovvero quello dei maltesi. Che idea ti sei fatto?

“Dell’interessamento da parte dei maltesi, conosco ben poco. Non mi è chiaro il motivo per cui questi signori possano essere interessati. Consideriamo che, rispetto al periodo della telenovela Tacopina, le condizioni finanziarie della società si sono appesantite ed aggravate ulteriormente. Se l’americano, che comunque aveva le idee ben chiare ed aveva fatto determinate richieste ha rinunciato, non comprendo il motivo per cui questi maltesi potrebbero essere interessati. E poi, a che titolo e con che garanzie avrebbero deciso di aiutare il Catania con il versamento di cinquecentomila euro?”.

Infine, seppur al momento sembra creare poco entusiasmo, che opinione ti sei fatto di queste prime mosse di mercato?

“Non vorrei essere al posto di Maurizio Pellegrino, uomo di grande spessore. Questi si sta innanzitutto muovendo spinto dall’amore e dalla passione per il Catania e certamente al termine del calciomercato verrà fatto qualcosa di positivo ma è dura. Si è parlato tanto e giustamente di zoccolo duro da confermare ma non è così. Se da un lato Maurizio riesce a portare in rossazzurro profili di giocatori interessanti, dall’altro si vede sottrarre le certezze dalle quali si doveva assolutamente ripartire. Il campionato che sta per iniziare, sarà tosto. Spero proprio che non sia necessario affrontarlo con una squadra nuovamente ricostruita da zero”.