Ai microfoni di Catania Mood l’amico e collega Gianluca Virgillito (Antenna Uno Notizie). Con l’ospite odierno, si è disquisito sul difficile momento del Catania, sia dentro che fuori dal campo. Di seguito le sue risposte alle nostre domande.
Gianluca, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?
“Ciao a tutti, grazie a voi per l’invito. Tutto bene, ci rimettiamo in moto per una nuova stagione”.
Alla prima giornata di campionato, il Catania ha subito un sonoro 3-0 dal Monopoli. Che idea ti sei fatto della prestazione dei rossazzurri?
“È stata una prestazione gravemente insufficiente quella del Catania a Monopoli, su tutti i fronti e non solo per il netto passivo di 3-0.Dal punto di vista tecnico abbiamo visto lacune importanti nella gestione della fase difensiva, i nuovi al centro del pacchetto arretrato non hanno ancora trovato la migliore intesa e si è visto. L’aver subito la rete avversaria ad inizio gara ha tagliato le gambe al gruppo dal punto di vista psicologico, la squadra sembrava non essere in grado di opporre una reazione di qualità né sotto il profilo di gioco né dei nervi. Fa specie che quello che doveva essere il faro del gioco rossazzurro, ovvero Maldonado, abbia giocato una pessima partita. Da lui ci aspettiamo sicuramente di più in quanto gli riconosciamo delle qualità tecniche che possono sostenere la fase offensiva così per come la vuole mister Baldini. Il vero Catania, nel bene o nel male lo vedremo tra 4/5 partite, quando i ragazzi entreranno in forma e il gruppo sarà ben amalgamato. Di sicuro non possiamo aspettarci una lotta in alta classifica, ma staremo a vedere. Magari saremo smentiti…”.
Stasera si chiuderà il mercato. Cosa ti aspetti dal Catania sia in entrata che in uscita?
“Dal mercato mi aspetto poco, probabile qualche altra cessione per snellire l’organico e uno, massimo due innesti, eventuali opportunità da cogliere al volo per un Catania che non ha risorse economiche da investire. Gli addii di Giosa e Reginaldo erano nell’aria, su altri giocatori di prim’ordine dell’organico è stato per il momento ribadito che non ci saranno sorprese…”.
A livello societario, si vocifera di un presunto interesse di due imprese locali. Pensi possa concretizzarsi qualcosa nelle prossime settimane?
“In realtà sono due situazioni che vanno avanti già da tempo. Longo e D’Antoni hanno parlato con la SIGI, poi hanno cercato di capire quale fosse la situazione attuale del Catania. Per un approccio personale mi sento di dire che non dobbiamo guardare a queste alternative fin quando il loro ingresso in società non sarà eventualmente ufficiale. Le interlocuzioni non fanno la differenza, le firme sono l’unica certezza che ci possa dare modo di raccontare di un reinnervamento economico che possa aiutare l’attuale proprietà a gestire le cose. La differenza la faranno comunque i gruppi non locali. Si discute con un imprenditore del centro Italia ma anche qui tra il dire e il fare ci sono le firme, ci sono i debiti. L’esperienza di Tacopina ha messo in discussione anche la certezza di una firma su un preliminare d’acquisto. C’è da riflettere molto su questo”.
Infine, ti chiedo quali sono, dal tuo punto di vista, i prossimi ostacoli che potrebbero complicare ulteriormente il cammino del Catania?
“Gli ostacoli che il Catania si trova davanti sono molteplici e sempre dietro l’angolo. A questi livelli le scadenze sono pressanti, far quadrare i conti è una missione delicata e SIGI ha l’acqua alla gola. Tra l’altro il club di via Magenta deve fare i conti con le bollette, con gli stipendi, e anche con se stessa viste le risorse limitate a disposizione e i frequenti tentativi di riassetto andati però spesso a vuoto. In tal senso SIGI deve attuare una definitiva assunzione di responsabilità interna ed esterna. Sarà fondamentale non ripetere i gravi errori di comunicazione e di gestione che si sono susseguiti nel corso di questo anno di amministrazione SIGI al Calcio Catania. Infine vorrei vedere presto un CdA completo per il club, promessa fatta da Ferraù nelle precedenti conferenze. Sarebbe un passo importante e di garanzia ulteriore per il Catania stesso”.