Catania Focus
Catania, le dichiarazioni di Maurizio Pellegrino nel post partita

Il Catania non riesce più a vincere, oggi al Massimino è arrivata la sconfitta per 4-3 con la Turris, risultato condizionato da alcune decisioni arbitrali sbagliate che anche Maurizio Pellegrino ha confermato nel post partita. Queste le sue dichiarazioni

“C’è molta rabbia per le decisioni arbitrali di queste ultime due giornate che hanno chiaramente condizionato le partite nonostante i nostri limiti ed errori che ci sono stati. Mi dispiace molto perché per questi torti subiti perché l’impegno della squadra e del tecnico è massimo. Dobbiamo essere già lucidi e pensare alla partita di lunedì. Abbiamo sofferto la Turris per il primo tempo. Bisogna stare molto vicini alla squadra perché sono sicuro che uscirà da questo brutto momento”.

Foto (calciocatania.it) 

Catania-Turris 3-4, le pagelle: Catania in caduta libera. Moro unico a salvarsi

Catania-Turris è uno dei due posticipi della sesta giornata del girone C della Serie C. Rossazzurri che arrivano alla sfida coi corallini a secco di successi da tre turni, ma reduci dal buon pari in casa del più quotato Catanzaro. Molto bene la Turris, che soprattutto lontano da Torre del Greco, ha raggiunto i migliori risultati. Primo tempo che parte con le scintille: vantaggio di Moro al 6′, con un bel tiro dopo aver giostrato una palla in area. Neanche il tempo di gioire che la Turris pareggia immediatamente: errore grossolano di Ropolo che si fa togliere palla da Giannone, che supera Sala in scioltezza con un gran destro. Il Catania si innervosisce, soprattutto con Russini che si fa espellere lasciando la sua squadra in dieci. Prima dell’intervallo, arriva il meritato vantaggio degli ospiti con Leonetti. Nella ripresa il ritmo della gara non cambia: il Catania prova a rimescolare le carte, ma è la Turris a fare male lì davanti e a trovare la rete. Moro su rigore accorcia le distanze, ma nonostante i ragazzi in rossazzurro provano a non demordere fino alla fine e la Turris a conquistare l’intera posta in palio. Turris batte Catania 4-3

Le pagelle dei rossazzurri

SALA 5,5 – Seconda da titolare in campionato per l’estremo difensore etneo. Poche le sue responsabilità in occasione del gol di Giannone. Forse qualche responsabilità in più in occasione del terzo e del quarto gol, ma con una difesa inesistente davanti, è complicato poter fare di più. 

ERCOLANI 4 – Totalmente in balìa di Giannone, che lo annichilisce con numerose giocate. Il suo pomeriggio, così come quello dei restanti difensori, è da incubo. Assurdo l’errore in occasione del quarto gol avversario, quando si addormenta letteralmente facendo scappare via Esempio sulla sinistra, con Sipos costretto a fare il lavoro che dovrebbe fare il compagno. 

MONTEAGUDO 5 – Anche Monteagudo vive un pomeriggio molto negativo. Emblematico è un controllo palla nel primo tempo, quando per poco non emula il compagno di reparto Ropolo. Certamente fa meno peggio di Ercolani, ma anche lui soffre moltissimo la verve degli attaccanti avversari. 

ROPOLO 3 – Novità nello scacchiere di Baldini fin dal primo minuto, in quella che è la sua prima da titolare. Inizio shock per l’ex Pontedera, che prima si fa rubare la sfera da Giannone dando il là al pari corallino, e dopo sbaglia un appoggio che per poco non manda la squadra ospite ad un passo dalla rete. L’espulsione di Russini, lo fa uscire anticipatamente dal campo al posto di Biondi. Dal 38′ BIONDI 6 – Mezzo voto in più per il gol, il primo di questa stagione, che sigla nei minuti finali, ma la prestazione fino a quell’episodio non è certamente da incorniciare. 

CALAPAI 5,5 – Nel primo tempo è provvidenziale un suo recupero su Giannone. Impegna Perina poco dopo l’inizio della ripresa con un destro da fuori area. Soffre parecchio le sortite della Turris lungo la sua fascia di appartenenza, a tal punto che nel finale si fa anche ammonire. 

MALDONADO 5,5 – Primo tempo da dimenticare per il regista ecuadoregno del Catania, quasi mai al centro dell’azione e mai illuminante per la sua squadra. Più attivo nella ripresa, quando riesce a guadagnare il tiro dagli undici metri che riapre la partita per i suoi, anche se dopo questo episodio scompare dal campo facendosi vedere soltanto per una ammonizione. 

PROVENZANO 6 – Dei tre centrocampisti è quello che si fa vedere di più nella prima frazione, soprattutto intorno al primo quarto di gara, quando serve un buon pallone per Russini. Conquista anche qualche buon fallo. Serve l’assist a Moro in occasione del vantaggio iniziale. A causa dell’espulsione del compagno Russini, a fine primo tempo è costretto a lasciare il campo. Dal 46′ GRECO 6 – Appena entrato in campo impegna subito severamente l’estremo difensore avversario con una bordata da fuori. Si fa ammonire per evitare una ripartenza avversaria e, considerando non sia al 100% della condizione fisica, non fa per nulla male. 

ZANCHI 6 – Gioca un buon primo tempo. Cerca spesso la profondità ed entra nel vivo in occasione delle rete di Moro, che parte da un suo tentativo verso la porta avversaria. Cala nella ripresa, anche se i pericoli avversari arrivano principalmente dal versante opposto, segno che lui, almeno, riesce a limitare i danni lungo il suo out. 

RUSSOTTO 5 – Non una gran prestazione quella dell’esterno offensivo capitolino. Prova a creare scompiglio nella retroguardia avversaria con qualche giocata delle sue, ma si rende realmente protagonista soltanto al minuto ventuno, quando fa partire una rasoiata sventata da Perina. All’intervallo viene richiamato ai box. Dal 46′ SIPOS 5,5 – Può fare ben poco, dato che il pomeriggio del Catania sembra già esser andato alle ortiche. Buona la sponda per Maldonado in occasione del rigore conquistato dall’ecuadoregno. 

MORO 7 – L’unico che si distacca dal resto della squadra per impegno e per voglia. Bella la giocata che lo conduce al gol del momentaneo vantaggio, quando dopo un controllo di palla si gira e lascia partire un sinistro imparabile. Nella ripresa, si presenta sul dischetto in occasione del penalty concesso dal direttore di gara, dimostrando molta più freddezza di suoi compagni molto più esperienti. Dal 76′ ROSAIA S.V.

RUSSINI 4 – Dopo la buona prova di Catanzaro, ci si aspettava una prova di continuità, invece il pomeriggio di Russini è da dimenticare: prima si fa ammonire per una simulazione in area di rigore. Alla mezz’ora del primo tempo, si fa espellere per un doppio giallo a causa di un pestone ai danni di Esempio.

ALL. BALDINI 4,5 – Incomprensibile il cambio modulo dopo la buona prestazione che si era vista in casa del Catanzaro. L’andamento della gara gli dà subito torto, visto che una novità di giornata, ovvero Ropolo, la combina davvero grossa in occasione dell’1-1 della Turris. Inutili le polemiche che gli costano l’espulsione a fine primo tempo. C’è da fare mea culpa per l’evoluzione della gara e della sconfitta, la seconda di fila tra le mura amiche, ma l’errore più grande commesso dal tecnico toscano, probabilmente è stato commesso prima ancora che il campionato iniziasse. A buon intenditori, poche parole. 

Catania-Turris: 3-4. Il cuore non basta, i limiti crocifiggono gli etnei

Il Catania, reduce dal pareggio ottenuto a Catanzaro in virtù di un calcio di rigore gentilmente concesso dall’arbitro Di Graci che ha regalato un punto ai calabresi, cerca la seconda vittoria in campionato dopo il primo acuto alla seconda giornata contro la Fidelis Andria (2-0) davanti al pubblico del “Massimino”. La Turris dopo il poker inflitto a domicilio alla Vibonese domenica scorsa cerca continuità e punti in terra etnea.

PRIMO TEMPO

Catania che fin dall’inizio deve arginare le sgroppate di Giannone che si defila soprattutto sulla fascia destra creando gioco e offrendo corridoi per gli esterni infatti già dopo 2′ Varrutti si rende pericoloso su assist del numero 10 corallino. Ma sono proprio i rossazzurri a passare in vantaggio dopo 7′: Moro raccoglie una conclusione sporca di Provenzano col piede d’appoggio nasconde la sfera ai difensori, con la suola del piede destro se la porta sul sinistro ed esplode un mancino imprendibile per Perina.

Passa solo 1′ e Giannone su errore imperdonabile di Ropolo che perde il pallone per eccesso di sicurezza, il numero 10 della Turris si avventa su di lui, glielo ruba, e pareggia subito i conti con un gran destro intuito da Sala ma imparabile.

Al 9′ Russini si incunea verso l’area di rigore in velocità, frana a terra e l’arbitro lo ammonisce per simulazione. Al 16′ il Catania ha palla del 2-1: Moro riceve la sfera sulla destra ma scodella al centro della difesa e il “piede sbagliato” lo tradisce, Russini era a pochi metri da Perina pronto al tap-in.

Al 36′ la svolta: Russini entra da dietro su un avversario, fallo venale e avvenuto in una zona del campo in cui il giocatore della Turris sarebbe stato inerme. Secondo giallo ed espulsione per l’attaccante esterno del Catania cui fa eco quella di mister Baldini per proteste a fine partita, non prima di subire l’1-2 grazie all’asse Giannone-Varutti-Leonetti. Ora il Catania agirà col 4-3-2, con Biondi al posto di Ropolo al 38′.

SECONDO TEMPO

Dentro Sipos e Greco, fuori Russotto e Provenzano. Il Catania prova a raddrizzare il risultato con Greco al 48′, tiro parato da Perina. Al 52′ gran gol di Sataniello per l’1-3 ma non ha nemmeno il tempo di esultare che l’arbitro concede un rigore al Catania per fallo di mani dentro l’area di rigore: destro di Moro e gol del 2-3, doppietta personale per il giovane attaccante etneo che con tre reti diventa il miglior marcatore rossazzurro.

Al 59′ ci prova Calapai su assist di Biondi ma è bravo Perina a neutralizzare. Ercolani sbaglia l’ennesimo disimpegno ma Sataniello non ne approfitta. Al 65′ frittata a centrocampo e ripartenza dei corallini, Loreto si invola sulla fascia, Sipos nell’inedito ruolo di terzino non riesce a contenerlo, serve Esempio per il gol del 2-4.

Una serie infinita di cartellini gialli per il Catania: Greco, Calapai, Pinto entrato da poco, Maldonado e Biondi. All’81’ gol proprio del figliol prodigo catanese: su corner di Rosaia si avventa Greco ma il rimpallo favorisce il jolly etneo che batte Perina. Il cuore non basta per l’assalto finale: finisce 3-4. Troppi errori tecnici, svarioni difensivi, nervosismo, zero punti e classifica che langue. Così non va.

Catania-Turris, Baldini passa al 3-4-3

Tutto pronto al “Massimino” per la gara contro la Turris, il Catania scenderà così in campo:

Catania (3-4-3): Sala, Ercolani, Monteagudo, Ropolo, Calapai, Maldonado, Provenzano, Zanchi, Russotto, Moro, Russini.

Turris (3-4-3): Perina, Manzi, Lorenzini, Esempio, Ghislandi, Tascone, Varutti, Giannone, Santaniello, Leonetti.

Foto: Ternana.it

Catania, Pellegrino incassa i complimenti in diretta su RaiSport

I complimenti di Mario Somma, commentatore tecnico di RaiSport ed ex giocatore e allenatore di grande esperienza, somigliavano più ad applausi a scena aperta rivolti a Maurizio Pellegrino, Reponsabile dell’Area Tecnica del Catania. Questi rappresentano l’ancora di salvataggio e, nel contempo, il punto di partenza da cui implementare la seconda vittoria in campionato dopo tre sconfitte consecutive e un pareggio a Catanzaro che ha fatto molto discutere per l’arbitraggio.

Somma ha sottolineato il lavoro svolto da Maurizio Pellegrino nell’allestire una rosa che si è dimostrata all’altezza del Catanzaro, costruito per vincere il campionato, e che nonostante i torti arbitrali è riuscita a strappare un punto al “Ceravolo”.

Oggi alle ore 14:30, i rossazzurri affronteranno al “Massimino” la Turris, che ha 7 punti in classifica, frutto di 2 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. Spicca la vittoria esterna a Vibo Valentia contro la Vibonese per 1-4 nell’ultimo turno di campionato. Sull’onda dell’entusiasmo, i corallini cercheranno di fare punti anche a Catania ma stavolta no, non si può concedere nulla: siamo in media punti da retrocessione e l’imperativo è vincere. I giovani sono bravi, i “vecchi” stanno crescendo partita dopo partita (peccato per la squalifica di Antonio Piccolo!). Oggi “tre punti” è l’unica alternativa.

(foto: livesicilia.it)

Amarcord- Calcio champagne per il Catania ma il Bologna dilaga

La prima vittoria stagionale interna del Bologna è prepotente nel punteggio, affonda le sue radici nella capacità di soffrire, contro un Catania che fa un calcio champagne, come piace al suo . Il Bologna si esaltò nella fatica, nel contrasto, nel mutuo soccorso tra linee e singoli, per poi dilatarsi nel finale. La prima vittoria stagionale del Bologna confermò la rinascita di Alberto Gilardino (ora tecnico del Siena), due gol per salire a 151 reti segnate

Pioli, che aveva chiesto ai suoi un salto di qualità nella determinazione ma è il Catania che fece la partita, in virtù di un centrocampo di grande qualità tecnica, ma si ritrovò sotto di due reti. Il Catania giocò alacremente, ma il Bologna rispose, sfruttando tutte le occasioni che gli capitarono. Un ricordo amaro per tutti i tifosi degli etnei che però ben presto si ripresero, infatti la settimana successiva vinse 2-0 contro il Parma fra le mura amiche.

Foto: LaRepubblica.it

Amarcord- Catania-Chievo 2-0, prima gioia per Plasil

Rolando Maran, cominciò quella stagione con  un solo punto nelle prime cinque giornate di Serie A ed una vittoria era proprio quello che serviva ai suoi. Fedelissimo al suo 4-3-3 che aveva portato in alto il Catania nella scorsa stagione ed ecco che gli etnei ritrovano la verve dei giorni migliori e la vittoria, la prima di quella poco entusiasmante stagione, nel match contro il Chievo di Campedelli.

Ai rossoazzurri bastò un gol per tempo, con le firme di Plasil e Castro, per avere la meglio sui veneti, lontani parenti della squadra vista contro la Juventus. L’undici di Sannino forse pagò la stanchezza o il caldo della Sicilia ma, in generale, non diede mai l’idea di poter impensierire gli avversari.

Foto: SkySport.it

Catania-Turris: precedenti tra vittorie rotonde e un playoff di troppo

Quella che andrà in scena domani pomeriggio con fischio d’inizio fissato per le 14,30 sarà la nona sfida in assoluto tra Catania e Turris, una delle sfide più frequenti ogni volta che i rossazzurri annaspano nel semiprofessionismo. La sfida lo scorso anno tornò a giocarsi dopo 22 anni, data la lunga militanza del Catania tra Serie A e Serie B, e tutti i tifosi rossazzurri sanno come andò a finire. Si trattò infatti di uno 0-0 andato in scena all’Angelino Nobile di Lentini che rappresentò una delle prime partite che portarono i tifosi a dubitare sulla bontà del lavoro svolto dall’allora tecnico Giuseppe Raffaele.

Tra i precedenti non ci sono vittorie della formazione campana, ma in molti ricordano quel famoso 0-0 dei playoff della Serie C2 1996/97 datato 31 maggio 1997 che fece da preludio alla sfida di ritorno giocata al “Partenio” di Avellino nella quale i campani eliminarono gli etnei grazie al gol decisivo di Antonaccio. Una sfida quella sfida quella giocata nell’allora Cibali che è stata raccontata due anni fa dall’allora rossazzurro Roberto Ricca e che si giocava in uno stadio con la Tribuna B cantiere aperto per le imminenti Unviersiadi della successiva estate.

L’epilogo quindi non fu quello desiderato da un’intera piazza che desiderava, come del resto adesso nonostante le note difficoltà societarie, di lasciare la Serie C per approdare nelle categorie più consone alle dimensioni della città. Andando però più indietro nel tempo la prima sfida in assoluto si giocò nella Serie Ca 1974/75 e terminò 2-1 per gli etnei grazie ai gol di Ciceri e Malaman per i rossazzurri e di Fiorillo per i campani. Da quel momento una “sospensione” di due stagioni alla quale fece seguito un appuntamento fisso durato tre stagioni: nel 1977/78 3-0 per il Catania con doppietta di Bortot e gol ancora di Malaman, nel 1978/79 1-1, con reti di Labellarte per i rossazzurri e di Capogna per i corallini, e nel 1979/80 2-0 con gol di due mostri sacri della storia rossazzurria come Pasquale Casale e Lorenzo Barlassina.

Da allora un nuovo stacco, durato questa volta ben sedici anni, e interrotto dall’1-1 della regular season 1996/97, con gol di D’Isidoro per gli etnei e Antonaccio per i campani, al quale hanno fatto seguito il già citato risultato a reti bianche dei playoff della stessa stagione, il 2-0 della stagione 1998/99, conclusa con la promozione degli etnei in Serie C1, firmato dalle reti di Passiatore e Manca, e infine lo 0-0 della scorsa stagione.

Ecco lo score complessivo dei precedenti:

Vittorie Catania: 4

Pareggi: 4

Vittorie Turris: 0

limbo rossazzurro
Limbo Rossazzurro: Tre punti che mancano da tanto tempo

Nuova puntata del limbo rossazzurro”, rubrica dedicata alle sorti del nostro Catania, tra la partita precedente e quella che verrà.

Diciamoci la verità, la prestazione del Catania in occasione della trasferta di Catanzaro ha sorpreso un po’ tutti soprattutto dopo le ultime uscite dei rossazzurri con Monopoli, Paganese e Bari; si è visto un Catania molto più dinamico, con creazioni di trame offensive molto ragionate anche se ovviamente ci sono diverse lacune ma data la situazione che conosciamo, come punto di partenza non è affatto male. 

Nemmeno il tempo di rifiatare che si gioca già domani, in un orario molto insolito soprattutto per essere un turno infrasettimanale, infatti alle 14:30 il Catania affronterà allo “Stadio Angelo Massimino” la formazione campana della Turris, match valido per la sesta giornata di Serie C girone C, le due compagini tornano ad affrontarsi al “Massimino” dopo ben 21 anni, l’ultima volta risale alla stagione di Serie C2 1998-99 in cui i rossazzurri sconfissero i corallini per 2-0. 

I padroni di casa come detto in precedenza sono reduci dall’importante pareggio di Catanzaro per 1-1, si tratta di un risultato essenziale per il morale dei ragazzi ed in generale per tutto l’ambiente rossazzurro, anche perché strappare punti al “Ceravolo” non è affatto semplice. La sfida di domani pomeriggio rappresenta l’ennesimo banco di prova per gli etnei, una sfida non semplice contro un avversario abbastanza complesso da affrontare. Baldini, che sta lavorando sempre sul 4-3-3, dovrà fare a meno di Tommaso Ceccarelli, alle prese con un piccolo infortunio, e di Antonio Piccolo, quest’ultimo squalificato in maniera molto ingenua per aver pronunciato un’espressione blasfema durante l’intervallo della sfida contro il Catanzaro. Si candida nuovamente Russini, autore di uno splendido gol su punizione nello scorso turno, insieme a Russotto il quale potrebbe tornare titolare dopo l’iniziale panchina contro i giallorossi. Potrebbe essere riconfermato Andrea Sala tra i pali. 

Gli ospiti invece sono reduci dalla prestazione maiuscola in casa della Vibonese la quale è stata sconfitta con il risultato di 1-4, per i corallini si è trattata della seconda vittoria stagionale in trasferta che ha consentito agli uomini di mister Caneo di occupare momentaneamente il settimo posto in classifica con altrettanti 7 punti conquistati soprattutto grazie a quella concretezza sotto porta ritrovata che mancava prima della trasferta di Vibo e che sicuramente non vorranno riperdere. Rientra il portiere Perina, assente nella partita di domenica a causa di una squalifica rimediata in occasione della sconfitta casalinga contro il Picerno, Caneo punterà quasi sicuramente sui difensori Lorenzini, Esempio e Manzi per cercare di allentare quanto più possibile le potenzialità degli etnei. 

Il Catania deve sicuramente muovere la classifica, ed è per questo che ci si aspetta quantomeno la stessa prestazione di Catanzaro, anche perché rossazzurri sono alla ricerca dei tre punti che ormai mancano da tanto tempo.  

Catania Lo Nero
Lo Nero (Il Podcast dell’Elefante): “Caso Catania Servizi mi preoccupa molto”

Ai microfoni di Catania Mood l’amico e collega Claudio Lo Nero (Il Podcast dell’Elefante). Una bella chiacchierata sul momento del Catania, dal campo all’extra-campo. Diversi, infatti, gli argomenti toccati: dall’ultima gara di campionato a Catanzaro, alle ultime novità inerenti gli aspetti societari.

Claudio, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?

“Grazie a voi per avermi dato questa opportunità. Tutto bene, a parte un pò il pensiero per questo nostro povero Catania”.

Si è reduci dal pari di Catanzaro, una gara che ha lasciato molti strascichi, soprattutto per la direzione arbitrale. Che giudizio dai alla gara del Catania?

“I rossazzurri non mi sono dispiaciuti nei primi 15-20 minuti di partita, ma da dopo il calcio di rigore inventato non si sono più ritrovati dal punto di vista delle manovre offensive. C’è da dire che un calcio di rigore del genere destabilizza i giocatori in campo, oltre a dare fiducia ad una squadra che era sicuramente più attrezzata del Catania, ma questo non deve essere una scusa, perché questi ragazzi hanno dimostrato di potersela giocare anche con queste squadre di alto vertice. Comunque, il fatto di aver perso le ultime gare immeritatamente al primo tiro in porta subìto e all’ultimo minuto, ha sicuramente influito sulla testa dei giocatori e c’è sicuramente da apprezzare la solidità difensiva avuta durante tutta la gara, grazie alle prestazioni sontuose di tutto il reparto difensivo e di Sala in particolare. Unica nota che mi fa un pò pensare è che, secondo quello che ha detto Baldini in conferenza stampa, alcuni giocatori alla quinta giornata non abbiano ancora la condizione atletica per giocare almeno un tempo. Speriamo che già dalla prossima gara si possa sopperire a questo problema”.

Nemmeno il tempo di commentare il post partita in Calabria, sarà di nuovo campionato: giovedì arriva la Turris al Massimino. Che gara ti aspetti?

“Mi aspetto la gara del riscatto: dopo 2 sconfitte consecutive e il primo pareggio in stagione, non poteva capitare gara migliore per tornare alla vittoria, soprattutto davanti ai propri tifosi. La Turris è una squadra molto ostica che verrà a vendere cara la pelle, ma si tratta della prima gara un pò più abbordabile per i rossazzurri visto che, nelle prime 5 giornate, si è giocato contro 3 squadre che sono attualmente tra le prime 4 e contro una che non è ancora decollata, ma che è stata costruita per la vittoria finale del campionato. In particolare, il punto preso nell’ultima partita, potrebbe essere fonte di motivazione e di fiducia, aiutando a liberarsi dei brutti pensieri avuti nelle ultime partite ed è proprio da qui che la squadra di Baldini deve ripartire e da quei 15-20 minuti iniziali”.

Ritornando alla sfida di Catanzaro, come giudichi le varie reazioni all’interno di SIGI sugli errori arbitrali?

“Le reazioni della SIGI sono giustificate e più che legittime, ma avrei voluto sentire la società presente anche quando la squadra, dopo la sconfitta con il Bari, sembrava completamente allo sbando e a terra moralmente. Mi sarebbe piaciuto ancor di più sentire da parte della SIGI delle rassicurazioni su interlocuzioni o ricapitalizzazioni varie, ma l’unica cosa che si è sentito da parte loro è stato solo silenzio, forse troppo, il che non fa dormire sonni tranquilli”.

Infine, ti chiedo quali sono le tue sensazioni riguardo le scadenze che da qui a poco incomberanno sul Calcio Catania?

“Non so effettivamente come il Catania dovrà fronteggiare le scadenze di Ottobre, spero che nel silenzio la SIGI sia riuscita a trovare delle soluzioni. Ma la cosa che mi preoccupa di più è il caso della Catania Servizi, forse il motivo principale per cui attualmente non sono arrivate offerte concrete per l’acquisizione della società. Nel caso il giudice dovesse dare torto al Catania, condannandolo a pagare circa 3 milioni di euro, non so dove la SIGI possa prendere i soldi. Nel caso contrario, il Catania si leverebbe, secondo me, un bel peso. Però c’è da dire che questa questione della Catania Servizi è l’ennesima valutazione errata commessa dalla SIGI in fase di acquisizione (oltre a non aver mai avuto un piano industriale per il rilancio del Catania), perché nel momento in cui si sono valutate tutte le carte, la Catania Servizi era già sull’orlo del fallimento. Speriamo che la sentenza del Giudice possa essere a favore della società rossazzurra, ma a condizione che non si continui a vivere nel limbo, affinché non si torni ad affrontare l’inferno di quest’estate e che si possa cominciare a rinascere”.