“Darti il Pallone d’Oro? Uno scandalo!”. Antonio Cassano, ex enfant prodige del Bari rimasto intrappolato in un bozzolo da cui non è mai venuto fuori farfalla, ha tuonato così contro Jorginho, centrocampista del Chelsea e della Nazionale, fresco vincitore di Champions League e Campionato Europeo delle Nazioni con gli azzurri.
“Immobile non sa giocare a calcio e ha paura”, stavolta il “complimento” è rivolto a Ciro Immobile, attaccante della Lazio e della Nazionale italiana.
Ci è subito venuto i mente un aneddoto. Correva l’anno 2007 e Antonio Cassano si trovava a Catania per affrontare gli etnei con la sua Sampdoria. Finì 2-0 in favore dei rossazzurri con l’allora Direttore Generale blucerchiato, Beppe Marotta, infuriato per una presunta aggressione ai danni di un dirigente da parte di un inserviente dello stadio “Massimino”, prontamente smentita dalla società etnea. In panchina per i rossazzurri l’altro Baldini, il vulcanico Silvio.
Ma Cassano, che non brillò affatto anzi uscì anzitempo per infortunio senza passare dalla panchina, raggiungendo corrucciato gli spogliatoi. Qualche ora prima della gara era stato avvistato in Via Etnea, mentre gustava uno (alcuni dei presenti giuravano che fossero due), in un noto bar del centro.
Prima di emettere sentenze sui colleghi, Cassano dovrebbe guardarsi allo specchio e versare una lacrima nel ricordo di chi era e, soprattutto, di chi avrebbe potuto essere. Una goccia di talento dilapidata in un oceano di cassanate. A proposito: chissà cosa avrà preso per dolce! Cassa(na)ta o cannolo?
(foto: zimbio.com)
Francesca Tremoglie