Il Catania conquista il suo primo pareggio del campionato. A Catanzaro, contro un avversario di caratura superiore, la squadra rossazzurra non sfigura affatto. La partenza sprint dei ragazzi di Baldini coglie impreparata la compagine calabrese, che già al decimo minuto si ritrova sotto grazie alla perla, su calcio di punizione, di Russini. Il Catania sembra in serata, ma al 21esimo arriva l’episodio che scatena le polemiche, legittime, in casa rossazzurra. Il direttore di gara Di Graci, apparso decisamente in serata no, assegna un tiro dagli undici metri al Catanzaro. Tutto normale, se non fosse che il tocco di mano di Calapai avviene qualche metro fuori l’area di rigore rossazzurra. La squadra di Calabro ottiene quindi il pari con Carlini. Quest’ultimo, nella ripresa è protagonista dell’altro episodio che scatena le ire dei rossazzurri: un calcio sul costato del povero Greco (per il ragazzo si teme un infortunio serio), già sofferente sul prato del Ceravolo, ma con Di Graci che lascia scorrere senza alcuna sanzione. Il forcing finale dei padroni di casa sarà vano, anche per via della serata molto positiva dell’estremo difensore rossazzurro Sala.
Il Catania torna, quindi, a casa con un punto che, tirando le somme, è certamente meritato. A tenere banco, però, più che la buona prestazione dei ragazzi di Baldini è l’arbitraggio molto discutibile del fischietto comasco. È vero che le polemiche del club di via Magenta sono certamente giustificate, anche perché, oltre al rigore clamorosamente fischiato e poi compensato con un penalty ben più netto per un tocco di mano di Greco non sanzionato, pure la mancata espulsione di Carlini risulta essere un episodio molto grave e certamente sanzionabile con il rosso. Subito dopo il triplice fischio finale l’avvocato Ferraù non le ha mandate a dire con un post sulla sua bacheca Facebook. Anche nelle scorse ore, il Catania ha continuato a tenere alta la voce con un comunicato stampa dell’Amministratore Unico Le Mura, che chiede rispetto per il Calcio Catania. Tuttavia, le critiche, sottolineiamo sacrosante, della società rossazzurra, risultano giusto un po’ stonate.
Risultano stonate non perché non ci sia ragione dinanzi ai torti subiti al Ceravolo, ma perché prima di queste giuste polemiche, regnava un silenzio assordante è giusto un po’ preoccupante. Forse, oltre a richiamare maggiore attenzione verso una squadra di tradizione come quella rossazzurra, e a spingere per l’utilizzo della tecnologia anche in Serie C, bisognerebbe usare la stessa presenza mediatica anche per aggiornare i tifosi degli ultimi avvenimenti societari, degli ultimi risvolti, anche perché il mese di Ottobre è alle porte e così pure una serie di scadenze fondamentali per il futuro del club rossazzurro.