Ai microfoni di Catania Mood l’amico e collega Claudio Lo Nero (Il Podcast dell’Elefante). Una bella chiacchierata sul momento del Catania, dal campo all’extra-campo. Diversi, infatti, gli argomenti toccati: dall’ultima gara di campionato a Catanzaro, alle ultime novità inerenti gli aspetti societari.
Claudio, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come stai?
“Grazie a voi per avermi dato questa opportunità. Tutto bene, a parte un pò il pensiero per questo nostro povero Catania”.
Si è reduci dal pari di Catanzaro, una gara che ha lasciato molti strascichi, soprattutto per la direzione arbitrale. Che giudizio dai alla gara del Catania?
“I rossazzurri non mi sono dispiaciuti nei primi 15-20 minuti di partita, ma da dopo il calcio di rigore inventato non si sono più ritrovati dal punto di vista delle manovre offensive. C’è da dire che un calcio di rigore del genere destabilizza i giocatori in campo, oltre a dare fiducia ad una squadra che era sicuramente più attrezzata del Catania, ma questo non deve essere una scusa, perché questi ragazzi hanno dimostrato di potersela giocare anche con queste squadre di alto vertice. Comunque, il fatto di aver perso le ultime gare immeritatamente al primo tiro in porta subìto e all’ultimo minuto, ha sicuramente influito sulla testa dei giocatori e c’è sicuramente da apprezzare la solidità difensiva avuta durante tutta la gara, grazie alle prestazioni sontuose di tutto il reparto difensivo e di Sala in particolare. Unica nota che mi fa un pò pensare è che, secondo quello che ha detto Baldini in conferenza stampa, alcuni giocatori alla quinta giornata non abbiano ancora la condizione atletica per giocare almeno un tempo. Speriamo che già dalla prossima gara si possa sopperire a questo problema”.
Nemmeno il tempo di commentare il post partita in Calabria, sarà di nuovo campionato: giovedì arriva la Turris al Massimino. Che gara ti aspetti?
“Mi aspetto la gara del riscatto: dopo 2 sconfitte consecutive e il primo pareggio in stagione, non poteva capitare gara migliore per tornare alla vittoria, soprattutto davanti ai propri tifosi. La Turris è una squadra molto ostica che verrà a vendere cara la pelle, ma si tratta della prima gara un pò più abbordabile per i rossazzurri visto che, nelle prime 5 giornate, si è giocato contro 3 squadre che sono attualmente tra le prime 4 e contro una che non è ancora decollata, ma che è stata costruita per la vittoria finale del campionato. In particolare, il punto preso nell’ultima partita, potrebbe essere fonte di motivazione e di fiducia, aiutando a liberarsi dei brutti pensieri avuti nelle ultime partite ed è proprio da qui che la squadra di Baldini deve ripartire e da quei 15-20 minuti iniziali”.
Ritornando alla sfida di Catanzaro, come giudichi le varie reazioni all’interno di SIGI sugli errori arbitrali?
“Le reazioni della SIGI sono giustificate e più che legittime, ma avrei voluto sentire la società presente anche quando la squadra, dopo la sconfitta con il Bari, sembrava completamente allo sbando e a terra moralmente. Mi sarebbe piaciuto ancor di più sentire da parte della SIGI delle rassicurazioni su interlocuzioni o ricapitalizzazioni varie, ma l’unica cosa che si è sentito da parte loro è stato solo silenzio, forse troppo, il che non fa dormire sonni tranquilli”.
Infine, ti chiedo quali sono le tue sensazioni riguardo le scadenze che da qui a poco incomberanno sul Calcio Catania?
“Non so effettivamente come il Catania dovrà fronteggiare le scadenze di Ottobre, spero che nel silenzio la SIGI sia riuscita a trovare delle soluzioni. Ma la cosa che mi preoccupa di più è il caso della Catania Servizi, forse il motivo principale per cui attualmente non sono arrivate offerte concrete per l’acquisizione della società. Nel caso il giudice dovesse dare torto al Catania, condannandolo a pagare circa 3 milioni di euro, non so dove la SIGI possa prendere i soldi. Nel caso contrario, il Catania si leverebbe, secondo me, un bel peso. Però c’è da dire che questa questione della Catania Servizi è l’ennesima valutazione errata commessa dalla SIGI in fase di acquisizione (oltre a non aver mai avuto un piano industriale per il rilancio del Catania), perché nel momento in cui si sono valutate tutte le carte, la Catania Servizi era già sull’orlo del fallimento. Speriamo che la sentenza del Giudice possa essere a favore della società rossazzurra, ma a condizione che non si continui a vivere nel limbo, affinché non si torni ad affrontare l’inferno di quest’estate e che si possa cominciare a rinascere”.