Catania
Avv. Rapisarda: “Diversi debiti ancora da pagare. Entro primi di ottobre esito Catania Servizi””

Per la seconda volta ai microfoni di Catania Mood. Avvocato di professione, grande tifoso per passione. La nostra redazione ha il piacere di fare quattro chiacchiere con l’amico Giuseppe Rapisarda. Con l’avvocato si è disquisito sulle ultime vicende legate al sodalizio etneo, dagli aspetti prettamente societari a quelli tecnici. 

Avvocato, è un piacere poterla avere come ospite a Catania Mood. Come sta?

“Buongiorno ragazzi, sto bene e vi ringrazio per l’invito, sempre gradito”.

Prima di passare al discorso societario, ci fa un commento tecnico relativo alle prime tre giornate di campionato disputate dal Catania?

“Credo che il Catania sia ancora alla ricerca di una sua fisionomia. Ha bisogno di tempo per potersi esprimere al meglio. Oltre al tempo, credo abbia anche bisogno del sostegno dei suoi tifosi, che è sempre molto importante”.

Stamane, in un suo post sul suo profilo Facebook, ha scritto della possibilità per il Calcio Catania di non arrivare neppure a Natale. Creda sia davvero così alto il rischio?

“Si, è vero, ho scritto questo messaggio su Facebook. Scrivere che c’è un rischio entro Natale significa prevalentemente avere tutti la guardia alta, nessuno escluso, e impegnarsi tutti secondo compiti e mansioni proprie, per far sì che ciò che tutti temiamo non accada”.

Le scadenze di giorno 16 sono state posticipate a data da destinarsi. La Sigi sarebbe stata pronta? Secondo lei, cosa può significare per la società proprietaria del Calcio Catania questo rinvio?

“Il recente provvedimento di proroga delle scadenze tributarie e fiscali per le società di serie C è stato una manna dal cielo. La difficoltà di liquidità nota del Catania rende ogni scadenza uno slalom speciale da superare. Senza un piano preciso di investimenti certi, il rischio di scivolare da un momento all’altro è alto. Permane il nodo dei debiti coi privati transatti, maturati e non pagati. Anche a volere tacere di quello, più cospicuo, con la Agenzia delle entrate tutt’ora non risolto”.

Infine, le chiedo un aggiornamento sulla questione Catania Servizi. Entro quando ne sapremo di più? Quali sono le sue sensazioni a tal riguardo?

“Sulla Catania Servizi sono impegnato umanamente e professionalmente affinché la correttezza e la esemplarità della condotta dell’ Ing. Di Natale venga fuori in modo nitido come l’uomo e il professionista meritano. Mi auguro che le difese del Catania calcio trovino parimenti accoglimento in modo da rimuovere dal cammino, già tortuoso di suo, un macigno che sicuramente non ha incoraggiato potenziali investitori. Ne sapremo di più , per l’esito, entro fine settembre o non più tardi dei primi giorni di ottobre.”

WELBECK
Catanzaro, Welbeck ritrova subito il Catania e scalpita

Figurava nemmeno nella lista dei convocati nelle prime tre uscite stagionali contro Virtus Francavilla, Picerno e Potenza 1-1, Nana Addo Welbeck, ex centrocampista del Catania, ma non è entrato in campo e, domani alle 17:30 al “Nicola Ceravolo” spera di essere inserito da mister Calabro nell’undici titolare. 

Un giocatore imprescindibile per i rossazzurri nell’economia di gioco della passata stagione, che con la sua interdizione perentoria sguinzagliava Maldonado da compiti difensivi consentendogli di dedicarsi esclusivamente alle geometrie. Un giocatore dal ruolo-chiave che, quest’anno, è mancato al Catania, costringendo l’ecuadoregno a recuperi, tackle, interventi difensivi persino dentro l’area di rigore e che, inevitabilmente, incidono sulla prestazione globale, sulla tenuta atletica e sulla concentrazione.

Ora Welbeck ci terrebbe moltissimo a scendere in campo contro gli amici etnei. Sono tanti i giocatori con cui il mediano ghanese è rimasto in ottimi rapporti e, pertanto, riabbracciarli in campo, prima di sfidarli, sarebbe ben accetto.

(Fonte Immagine: Calcio Catania.it)

Bari già “in direzione Catania”. Parola di mister Mignani

Il Bari archivia la vittoria esterna di misura ottenuta a Picerno grazie al gol vittoria siglato da Simone Simeri al 67′ e pensa già alla sfida col Catania.

Una partita dal grande fascino che meriterebbe ben altri palcoscenici per due piazze tra le più blasonate del Sud e dell’Italia intera. Ma, ahinoi, Catania-Bari si giocherà al “Massimino” solo per la quarta giornata del campionato di Serie C, Girone C. 

Mister Michele Mignani, allenatore del Bari, ha commentato la vittoria in terra lucana ma è subito passato alla sfida sotto l’Etna:

“Stiamo facendo passetto dopo passetto un percorso. Pensiamo già al Catania”, poche parole ma molto significative: senza fronzoli e con grande concentrazione, i pugliesi si preparano al big match contro il Catania che in casa è costretto a fare punti per raggiungere il prima possibile la salvezza.

(foto: labaricalcio.it)

Catania, la campagna abbonamenti si concluderà il 18 settembre

Il Calcio Catania rende noto che la Campagna Abbonamenti 2021/22 si concluderà sabato 18 settembre, alla vigilia della seconda gara stagionale dei rossazzurri allo stadio “Angelo Massimino”. Le “Catania Card 11.700” saranno in consegna al Catania Point di Torre del Grifo da domani a sabato, dalle ore 9.00 alle ore 20.00.

NOTA PER GLI ABBONATI 2021/22 TITOLARI DI CATANIA CARD 

I titolari di “Catania Card 11.700”, se abbonati alla stagione 2021/22, potranno accedere allo stadio anche esibendo il codice a barre riportato nel documento “pdf” allegato alla mail di conferma d’ordine, ricevuta all’atto della sottoscrizione della Fidelity.  

LINK PER L’ACQUISTO DELL’ABBONAMENTO

https://sport.ticketone.it/seatmap/47743/90600203/abbonamento-calcio-catania-18-gare-serie-c

CANALI E MODALITÀ DI VENDITA 

L’abbonamento potrà essere sottoscritto ed acquistato esclusivamente online, su ticketone.it, dopo aver preso visione di tutte le condizioni contrattuali e in particolare di quelle riferite al quadro normativo indotto dall’emergenza epidemiologica, comprese le specifiche relative alle condizioni d’accesso allo stadio ed agli obblighi da osservare durante la permanenza nell’impianto sportivo.

PREZZI DEGLI ABBONAMENTI CALCIO CATANIA PER LA STAGIONE SPORTIVA 2021/22

CATEGORIA “RIDOTTO” – Per le donne, gli under 18 (nati dal 1° gennaio 2003 in poi) e gli over 65 (nati negli anni 1956 e precedenti):

CURVA – € 70

TRIBUNA B – € 120

TRIBUNA A – € 200

TRIBUNA ÉLITE – € 400 (TARIFFA INTERA, RIDOTTO NON PREVISTO)

CATEGORIA “INTERO”

CURVA – € 100

TRIBUNA B – € 150

TRIBUNA A – € 250

TRIBUNA ÉLITE – € 400 

Catania
Francesco Baldini e le sue 12 gare da tecnico degli etnei

Francesco Baldini allena il Catania da moltissimi mesi ormai, in seguito alla decisione di esonerare Giuseppe Raffaelle nel corso della scorsa stagione. Era il 21 marzo del 2021 ed il Catania era reduce dalla sconfitta per 1-0 contro la Turris, sembrava tutto perso ma la SIGI decide che la cosa più giusta sia allontanare il tecnico siciliano per offrire un contratto fino al 30 giugno 2021 all’ex Trapani. 

Avellino, Cavese, Viterbese, Potenza, Casertana sono state sconfitte prima del play-off contro il Foggia contro cui il Catania ha racimolato una sonora sconfitta. Oltre ai rossoneri, anche il Catanzaro, la Paganese ed il Monopoli sono usciti vittoriosi da una gara contro gli etnei. Un solo pareggio contro il Foggia all’ultima di campionato, insomma, il tecnico Baldini non è certo affetto da pareggite e non conosce “mezze misure”.

Puglia al comando con Monopoli, Bari, Taranto e V. Francavilla

Se fosse Serie A parleremmo di “Zona Champions” appannaggio delle pugliesi. Certo, siamo solo alla terza giornata, con il Monopoli capolista con 9 punti, unica a punteggio pieno, seguita da Bari e Taranto a 7 e dalla Virtus Francavilla che occupa la quarta posizione con 6, una spanna sopra Catanzaro e Juve Stabia.

Non si può parlare di primo giro di boa ma di indicazioni iniziali che, pur non fornendo prove, sono già perfettamente in grado di tracciare una via. E’ la via del “buongiorno si vede dal mattino” che, solitamente, in Serie C non si traduce in vittoria finale ma, quanto meno, consente alle provinciali di raggiungere la salvezza con largo anticipo e alle squadre più blasonate di arrivare fino in fondo a giocarsi il primato.

Quest’ultimo è il caso del Bari, ogni anno indicata tra le favorite, che ha iniziato col piede giusto la nuova stagione inanellando due vittorie e un pareggio, medesimo bottino della matricola Taranto, terribile finora, che ha avuto ragione del Palermo, indicato tra le big assolute, con un 3-1 che non ammette repliche.

Il Monopoli, che ha iniziato infliggendo un 3-0 al Catania strameritato, promette di rappresentare l’outsider della stagione 2021/22, con lo zoccolo duro confermato e consolidato negli anni (vedi Mercadante e Starita), e qualche innesto di spessore che rendono la rosa di mister Colombo competitiva per l’alta zona playoff.

La Virtus Francavilla, reduce dalla vittoria nel derby con la Fidelis Andria, ha iniziato benissimo la stagione agonistica eliminando inaspettatamente proprio il Taranto al primo turno di Coppa Italia (2-0), poi alla prima ha perso a Catanzaro 3-1 contro la corazzata calabrese, infine ha avuto ragione della Vibonese tra le mura amiche della “Nuovarredo Arena”.

Insomma un inizio coi fiocchi per il calcio pugliese mentre le tre siciliane, Catania, Palermo e Messina arrancano e lasciano punti per strada (sono già 18 i punti persi rispetto ai 9 in palio per ciascuna: 6 il Catania, 5 il Palermo e 7 il Messina). Il tempo per recuperare il terreno perduto è ancora spianato davanti a noi ma per minare l’egemonia pugliese occorre fare punti e vincere gli scontri diretti a partire da domenica prossima: Catania-Bari e Messina-Virtus Francavilla.

(foto: paganesecalcio.com)

Let’s Talk Catania: Resounding debacle against Paganese

Paganese-Catania was a very interesting match between two teams that have fought for all ninety minutes for the final victory. Unfortunately, despite his numerical superiority, Catania was not able to score and to pick up the win, due to the abilities of Paganese’s goalkeeper Paolo Baiocco, who has distinguished himself as the best player of the match, together with the match winner Abou Diop. 

In the first minutes of the game, rossazzurri try to stand up and shooting with Ceccarelli and Provenzano, but without obtaining positive results and the hosts show up in Stancampiano’s area with Schiavi, Tissone and Castaldo, but the goalkeeper makes good guard, keeping the partial result of 0-0. 

In the second half, Catania had a more decisive impact on the match, creating a great amount of dangerous occasions like the wasted one by Sipos who was face to face with Baiocco, this one will save a penalty ten minutes later giving courage to his teammates, in fact, the decisive goal comes around the 69′ minute of the game thanks to a sniper shot made by Abou Diop becoming the match winner, giving three points to the azzurrostellato team. 

We can define this match as a wasted occasion to win for the rossazzurri that had the possibility to close the match with the missed penalty and especially with the numerical superiority. Carry on… and let’s focus on the next game. 

Catania Focus
Catania, l’apporto dei terzini è fondamentale

Ieri è arrivata la seconda sconfitta in tre partite per il Catania che perde 1-0 contro la Paganese.

Gli uomini di Baldini soprattutto nella ripresa hanno avuto parecchie occasioni per portarsi in vantaggio tra cui, quella più clamorosa, l’errore dagli undici metri di Ceccarelli

A seguito del rigore la compagine guidata da Grassadonia ha perso l’esterno Sussi, un episodio che poteva creare superiorità numerica sulle fascia ma che i rossazzurri non hanno sfruttato.

Infatti, ieri, i terzini etnei non hanno portato il loro solito apporto concedendo pochissimi palloni per Sipos che grazie alla sua altezza potrebbe sfruttare i colpi di testa

Vista la loro esperienza, da Calapai e Pinto, ci si aspetta di più visto che hanno la grande capacità di sfruttare le sovrapposizioni. Il Catania ha bisogno di giocatori come loro.

Foto (calciocatania.it)

Catania
EDITORIALE MOOD – Catania, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…

Il Catania perde la sua seconda partita del campionato in quel di Pagani. Una sconfitta forse immeritata per quel che si è visto in campo, ma che comunque arriva. Ed è già la seconda in sole tre giornate. Forse un po’ tante, dato che, comunque, si parla di una piazza che in Serie C dovrebbe fare tutt’altri campionati. Ma veniamo al dunque. 

I rossazzurri, al netto dei vari commenti e delle varie dichiarazioni post-gara, che qualificano la prova del Catania ottima, gioca una discreta partita. Un primo tempo dove si cerca di costruire qualche buona occasione, ma dove prevale la confusione. Per carità, gli avversari non fanno molto di più. Il miglior momento dei ragazzi di Baldini è a cavallo tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo. Nei primi 15-20 minuti della ripresa, infatti, il Catania costruisce tre/quattro palle gol, rigore compreso fallito da Ceccarelli. L’errore dal dischetto è il preludio di un’altra domenica nerissima per i tifosi etnei. Da lì a poco, infatti, Diop, cercato dal Catania qualche settimana indietro e appena entrato in campo, trova un gran gol, ma con non poche responsabilità di Ercolani, che in marcatura poteva certamente fare meglio. Succede, ci mancherebbe. Ma il Catania, in superiorità numerica per l’espulsione di Sussi, avrebbe a disposizione più di venti minuti per riparare ai danni. E, invece, a parte un colpo di testa di Greco – che forse meriterebbe qualche chance in più – sventato da un incredibile Baiocco, nulla o poco più. 

Baldini le prova tutte rimescolando le carte. Qualche scelta, forse, poteva essere diversa, ad esempio le sostituzioni di Ceccarelli e Sipos, forse i meno peggiori del pomeriggio campano. Anche l’ingresso di Piccolo non produce gli effetti desiderati. E, in più, va aggiunto il commento negativo sulle prestazioni di alcuni calciatori che, invece, dovrebbero tirare la carretta: Calapai, Maldonado, Pinto, Russotto. Forse uscire con zero punti in tasca dal “Marcello Torre” è una punizione eccessiva, ma se contro una squadra apparsa piuttosto modesta e che aveva preso sei gol nelle prime due da Messina e Latina, due neopromosse, non riesci a trovare la via della rete nemmeno con un uomo in più, beh, allora c’è da essere poco ottimisti. 

Adesso, il Catania sarà atteso da un vero e proprio tour de force: Catanzaro in Coppa Italia, Bari al Massimino, ancora in Calabria coi giallorossi ma stavolta in campionato, e poi la temibile Turris che ha impartito lezioni di calcio al Foggia di Zeman nell’ultimo turno. Col -2 che dovrebbe arrivare a breve, il Catania attualmente sarebbe fanalino di coda in compagnia di Andria, Monterosi e Vibonese. Insomma, il rischio di doversi aspettare un periodo avaro di buoni risultati per i rossazzurri è più che concreto, motivo in più per cui sarebbe stato fondamentale uscire indenni da un vero e proprio scontro salvezza. 

Catania, delittuoso e sprecone. Rodaggio e arrembaggio non fanno rima

Catania costruttivo e sprecone, quindi delittuoso e ingiustificabile. Premesso che ognuno di noi è libero di affibbiare l’aggettivo che più gli aggrada per dare una definizione fedele alla realtà degli eventi, è innegabile che i rossazzurri sono riusciti a dilapidare una mole di gioco costante, soprattutto nei secondi 45′, impreziosita da palle-gol colossali e da un calcio di rigore gettato prima tra le mani di Baiocco, abile a intuire l’angolo scelto da Ceccarelli, poi sul palo e infine alle ortiche.

Paganese brava a sfruttare un contropiede da manuale, peraltro in una situazione di inferiorità numerica, con Diop che stoppa, elude e inventa una sorta di pallonetto cui non manca potenza, battendo l’incolpevole Stancampiano.

E’ la partita dei rimpianti, delle innumerevoli azioni costruite e del bottino vuoto che fa da contraltare a una produzione di gioco di tutto rispetto con pochi precedenti a dire il vero, ma evanescente, nemica del pragmatismo e  del cinismo.

Come si può tornare a casa con 0 punti dopo aver creato 7-8 palle-gol nitide? Appellarsi alla dea della fortuna, che per l’occasione ha indossato un copricapo inusuale a forma di “L rovesciata” per richiamare palo e traversa non sono sufficienti.

I due talismani di legno hanno permesso a Baiocco su Ceccarelli, prima, e su Greco, poi, di festeggiare il primo clean sheet stagionale dopo i 6 gol subiti contro Messina e Latina che sono costati l’esonero a mister Di Napoli.

Grassadonia esulta alla sua prima panchina azzurrostellata 2021/22, lui che è salernitano di nascita, nato a pochi chilometri da Pagani, e che torna esattamente a dieci anni di distanza. 

Maldonado, finora, ha dimenticato dove si trova l’interruttore on/off per accendere all’improvviso la partita con un passaggio illuminante o con una punizione vincente; la retroguardia offre il fianco agli avversari troppo spesso soprattutto in termini di perentorietà sugli interventi difensivi tesi a spazzare via la sfera e, peggio, sulle marcature dentro l’area cui viene concessa troppa libertà, centimetri di raggio d’azione che ad attaccanti esperti della categoria (vedi Castaldo) dovrebbero essere ridotti a millimetri.

Ancora trasferta, ancora sconfitta. Dopo l’intermezzo della Coppa Italia di Serie C (mercoledì ore 17:30 a Catanzaro), il Catania sfiderà il Bari domenica prossima al “Massimino (fischio d’inizio ore 14:30), in un big match tutto da seguire.

E’ la prima squadra di vertice che ci apprestiamo ad affrontare e contribuirà a offrirci una dimensione più realistica di questa rosa costruita faticosamente, puntellata in ogni reparto ma scommettendo su alcuni giovani che hanno bisogno di tempo per adattarsi alla categoria e crescere caratterialmente e tatticamente. Non è il momento di sputare sentenze, dopo appena tre giornate.

Ma se nella sconfitta sonora e ineluttabile di Monopoli, la scusante della “prima” e del work in progress attenuava l’amarezza giustificata dalla fase di rodaggio, alla quarta giornata sarà già tempo di amalgama. Se l’arrembaggio di ieri a Pagani non si è rivelato sufficiente per portare fieno in cascina, mister Baldini non può dormire sonni tranquilli. Rodaggio e arrembaggio, insomma, non fanno rima, almeno per gli etnei: non è bastato l’assalto, ha prevalso lo stato embrionale di una squadra che sembra celare bei numeri ma gli interpreti non sono ancora in grado di leggerli. Se si trattava della classica partita stregata o se la rosa lamenta dei limiti dovuti all’eccesso di gioventù o a una qualità ancora da costruire ed eventualmente decifrare, lo scopriremo già da domenica.