Amarcord – 20 settembre 2008, Catania primo in classifica in Serie A

20 settembre 2008, un tempo che non sembra poi così lontano ma erano anni magici per il Catania ed i suoi tifosi che in quella fresca sera d’estate hanno vissuto l’emozione di vedere in testa alla classifica la propria squadra del cuore.

La squadra di Walter Zenga scavalca l’Atalanta di Luigi Del Neri con un gran gol di  Michele Paolucci che con un sinistro al 14′ della ripresa, beffa Ferdinando Coppola, il portiere fino a quel momento imbattuto in Serie A. Un successo che arriva dopo la vittoria contro il Genoa e la sconfitta maturata a “S.Siro” contro l’Inter di Milito ma soprattutto di Mourinho.

Bari, l’ex portiere del Catania, Ciro Polito, ammette le difficoltà degli etnei

L’ex portiere del Catania, Ciro Polito, oggi Direttore Sportivo del Bari, ha commentato sulle pagine de “La Sicilia” la vittoria dei biancorossi sugli etnei, ponendo l’accento sulle difficoltà in cui versa la società rossazzurra:

“Il Catania non sta attraversando un periodo sereno. Abbiamo dominato per settanta minuti anche se in altre partite ha fatto meglio e non meritava di perdere, come accaduto a Pagani.

Le difficoltà ci sono e sono chiare: sarà un anno difficile ma speriamo che riescano a trovare la strada giusta”.

(foto: tuttocampo.it)

Catania
EDITORIALE MOOD – Catania, ma sei davvero così giovane?

Il Catania incappa nella terza sconfitta in campionato. I rossazzurri, infatti, devono arrendersi al Bari di Mignani. Un passo falso doppiamente amaro. Il k.o., oltre che arrivare tra la mura amiche, giunge in zona Cesarini per un errore grossolano di Monteagudo, quando la gara sembrava oramai destinata sul punteggio finale di uno pari. Tre sconfitte nel giro di una sola settimana. Se non è record, poco ci manca. 

Come sempre capita dinanzi ad una gara persa, si cercano le possibili motivazioni. Facendo un excursus tra i vari commenti di stampa e tifosi, le giustificazioni che si danno alla squadra ed al mister sono diverse: errori individuali, sfortuna, superiorità dell’avversario. Tra queste, ce n’é una che lascia un pizzico perplessità: questa è una squadra fatta di giovani, quindi ci vuole tempo

Per carità, che l’organico abbia qualche giovane in più rispetto alla scorsa stagione è vero. Ma che la squadra perda perché in campo ci sono molti ragazzi alle prime armi, dando una veloce lettura della formazione scesa in campo coi galletti, è una inesattezza. Contro il Bari, ad esempio, nell’undici iniziale gli unici due rossazzurri “definibili” giovani sono Ercolani e Sipos. Tutti gli altri sono calciatori sopra i 25 anni di età. Basti pensare che la media della formazione scesa in campo è di 27,4 anni: di certo non una squadra giovanissima

Un’altra motivazione che a parer nostro si può affibbiare al momento negativo del Catania, oltre le lacune d’organico, è il rendimento negativo di chi, invece, dovrebbe prendere per mano il resto della squadra. Appaiono incomprensibili le prestazioni discontinue di elementi come Calapai, Pinto, Maldonado fino a Russotto. Non è chiaro il motivo del perché mister Baldini continui a mandare in campo gente che, senza alcuna offesa, al momento sembra proprio non averne. 

La gara di coppa a Catanzaro, che ha visto molti giovani in campo, a parer nostro ha dato molti suggerimenti al tecnico del Catania. Ci sono dei giovani che, per quanto fato vedere, meriterebbero qualche chance in più, Greco su tutti. Se questa squadra la si vuol definire giovane, che allora si mandino in campo i giovani. Perdere, quando in campo hai gente navigata per la categoria, onestamente, inizia a diventare pesante. 

Fonte immagine: CalcioCatania.it

Catania Focus
Catania, Moro tra i migliori in campo contro il Bari

Ieri è arrivata la terza sconfitta in quattro partite per il Catania che perde con il Bari nei minuti finali grazie al gol di Simeri ma preceduto da un errore difensivo della retroguardia etnea.

La prestazione della compagine di Baldini non è stata delle migliori ma si è risollevata dopo il momentaneo pareggio di Luca Moro.

Proprio quest’ultimo appena entrato in campo al posto di Sipos, ha regalato vitalità alla manovra offensiva soprattutto con i colpi di testa, suo marchio di fabbrica vista l’altezza.

Si tratta sempre di un classe 2001 ma già ha dimostrato di poter crescere rapidamente e di poter caricarsi sulle spalle il reparto offensivo rossazzurro. 

Foto (calciocatania.it)

Let’s Talk Catania: In search of lost victory

Probably, Calcio Catania is living the worst moment of its history without any corporate organization and with many economic difficulties due to the great amount of debts. All of these problems, reflect the team meant as group of players who is having enormous troubles to compete in this complex tournament of Serie C. The big disorganization at a societal level, influences the attitude of players who always do their best in order to get a victory, but it is not enough! 

Yesterday’s match against Bari? Yes, another defeat. We are talking about the third consecutive loss in four official games of the tournament, seasoned by another defeat against Catanzaro during the official game in Coppa Italia. It is impossible to continue with this situation, it is not possible that Calcio Catania and its city is humiliated in this way. 

There are evident problems in terms of players (that were bought because of lack of money) in fact some or most of them don’t know this championship due to their youth. There are difficulties from a finishing standpoint since we can not rely on the qualities of inexperienced players like Sipos or Moro (although they have already scored 3 goals in total). 

We are suffering a lot, Catania does not deserve this, an historical team like ours that will be humiliated every single match… that’s enough!

Catania
Catania, la salvezza della matricola si gioca sul campo

Il Bari torna in Puglia con tre punti in saccoccia senza il benché minimo sforzo prodotto. Proprio durante l’assalto del Catania, quando i pugliesi badavano solo a preservare il pareggio, ecco la frittata rossazzurra con l’errore tecnico di Monteagudo, l’ennesimo dei giocatori etnei, che regala di fatto una vittoria insperata al Bari.

La rosa del Catania, come abbiamo ribadito a gran voce prima del match, può e deve mirare unicamente alla salvezza. E’ imbottita di giovani e tecnicamente non eccelsa con i senatori in fase calante (Pinto e Calapai) e i leader presunti (Maldonado) in netta difficoltà sia a causa di deconcentrazione sia perché la mediana è stata totalmente stravolta dopo il calciomercato estivo e manca un interditore che ne sguinzagli le caratteristiche da play-maker. Purtroppo lo spirito di sacrificio e l’abnegazione, mostrati con orgoglio e apprezzati dalla tifoseria, non si sono rivelati sufficienti a veicolare punti.

Questo dice il campo e questo scriviamo ad oggi, 20 settembre 2021, sperando di essere smentiti prontamente da un filotto di vittorie (eh sì,  perché teniamo a questi colori oltremodo pur non essendo ciechi). Ora, qualcuno se ne uscirà additandoci come criticoni e “cucche” o come protagonisti inviperiti di un gioco al massacro ma se avessimo il potere di invertire i risultati o alcune scelte del tecnico Baldini che ci sembrano oggettivamente inspiegabili, sicuramente questo Catania avrebbe racimolato qualche punto in più.

Torniamo sulla terra. Il Catania e chi vi ruota intorno, quindi società, stampa e tifoseria, deve mantenere umiltà e profilo basso ma, quest’ultimo, non significa tacere o fingere che trovarci con 3 punti in classifica (in attesa della penalizzazione che ci verrà comminata e che ci relegherebbe a fanalino di coda), rappresenti la normalità per una piazza che dovrebbe militare stabilmente in Serie A e ambire a un piazzamento valido per l’accesso in Europa League; “profilo basso” significa lavorare, sudare la maglia, crescere partendo dagli errori, madornali, grossolani, dettati da inesperienza e lacune tecniche. Evidenziarli significa offrire spunti, non sotterrare i giocatori con le critiche. 

Che funga da monito: questa rosa ha dei limiti palesi quindi anziché prenderci in giro progettando, non si sa su quali basi, di migliorare il piazzamento rispetto al prossimo campionato, lo staff tecnico, con Baldini in prima linea, deve attuare una strategia atta ad accumulare in casa il maggior numero di punti possibile soprattutto con le nostri pari grado che lotteranno per la permanenza in Serie C e raggiungere i 40 punti anzitempo. I complimenti costano poco, fanno piacere, ma i “maccarruna inchiunu a panza”, e purtroppo senza punti in cascina si va a fondo.

Tribunali, creditori privati ed enti istituzionali, scadenze fiscali e adempimenti: la salvezza della matricola non basta a salvare il Catania dalla Serie D. Per favore, comprendetelo adesso, e centratela sul campo. Grazie.

(Fonte immagine: CataniaToday)

Baldini: “Dobbiamo crescere in fretta. Potevamo giocare meglio”

Francesco Baldini, allenatore del Catania, ha commentato la sconfitta dei rossazzurri giunta a tempo scaduto contro un Bari che stava badando solo a non prenderle dopo l’arrembaggio degli etnei seguito al gol del pareggio di Moro:

Abbiamo bisogno di crescere in fretta. paghiamo errori a carissimo prezzo come a Catanzaro, la responsabilità è mia, devo farli crescere come gruppo e a livello di individualità. Alcune scelte ci stanno penalizzando in maniera importante, si lavora tantissimo e non si raccoglie nulla, contro una squadra costruita per vincere se vedi i 24 giocatori che compongono la orsa.

Non siamo stati bene, abbiamo sofferto il bari ma nell’ultimo quarto d’ora ne avevamo più noi che loro. Poi da una palla insignificante è venuta fuori la loro vittoria. L’errore più grande che si potrebbe fare è che rimanga addosso ai ragazzi questa sconfitta. Bisogna ripartite con la consapevolezza che c’è tanto da lavorare, non è una frase fatta, dobbiamo ripartire da questi errori.

Non ho parlato a fine partita coi ragazzi perché ero troppo arrabbiato. In alcuni tratti della partita non abbiamo giocato come sappiamo, avremmo potuto fare meglio a livello di prestazione nonostante avessimo una corazzata al nostro cospetto. La condizione atletica sta crescendo.

Biondi? Ha giocato mercoledì la sua prima partita da titolare col Catanzaro e deve ancora crescere dal punto di vista atletico ed è arrivato da poco.

Maldonado? Penso che sia un giocatore importante che deve crescere quanto a personalità ma è importante. Provenzano ha una struttura fisica che ci garantisce qualcosa nelle palle inattive per questo l’ho preferito a Greco“.

(foto:calciocatania.it)

Bari, Mignani: “Partita difficile. Bravi a crederci fino all’ultimo”

Mignani, allenatore del Bari, ha commentato la vittoria dei galletti sul Catania, giunta al fotofinish grazie al gol messo a segno da Simeri:

“Partita difficile. Era la prima partita che giocavamo a quest’ora – ha dichiarato Mignani ai microfoni di Radio Bari-. Il caldo c’è per noi e per loro ma il campo non aiutava a giocare a calcio. I ragazzi sono entrati in campo con personalità, a volte hanno provato a forzare la palla un po’ troppo ma sono contento perché abbiamo creato occasioni anche nel primo tempo.

Dovevamo ammazzare la partita cercando di fare il secondo.

Potevamo fare scelte migliori ed essere più lucidi, ma è stato un segnale importante perché la squadra ci ha creduto fino alla fine grazie a un giocatore che è entrato ancora una volta dalla panchina”.

(foto: labaricalcio.it)

Catania
Catania-Bari 1-2, le pagelle: Moro illude, Monteagudo delude

Allo stadio “Angelo Massimino” va in scena la sfida tra Catania e Bari. Etnei e pugliesi si fronteggiano per la quarta giornata del Girone C della Serie C. I rossazzurri cercano il riscatto dopo la sconfitta contro la Paganese nell’ultimo turno di campionato. I galletti, invece, cercano il terzo successo consecutivo dopo le vittorie arrivate con Monterosi e Picerno. Primo tempo avaro di emozioni. È la squadra di Mignani ha creare i pericoli maggiori, ma azioni degne di nota non se ne segnalano ne da una parte ne dall’altra. Ripresa decisamente più vivace: galletti avanti al 52esimo con Terranova. Il Catania non ci sta e riesce a pareggiare la gara con il neoentrato Moro. Rossazzurri che prendono coraggio e che vanno vicino a ribaltare il punteggio, ma nel finale arriva la beffa: errore di Monteagudo che mette palla sui piedi di Simeri che insacca la palla del successo. Bari batte Catania 1-2.

Le pagelle dei rossazzurri

STANCAMPIANO 6 – Si sporca i guantoni al 19′ minuto, quando respinge un tiro al volo di Cheddira. Poco dopo è reattivo anche su Botta. Nella ripresa sventa un tentativo in semi rovesciata di Terranova. Può fare poco in entrambe le due reti biancorosse. 

CALAPAI 5,5 – Non è certamente tra i protagonisti nella prima frazione. Finisce sul taccuino del direttore di gara poco prima dell’intervallo per proteste. Nella ripresa prova ad alzare i giri del motore, ma si fa notare in pochi frangenti se non in una sgroppata palla al piede intorno a metà ripresa. Deve migliorare. 

ERCOLANI 6 – Soffre le sortite avversarie, soprattutto nella prima parte di gara. Si perde Cheddira nell’azione che porta al tiro del giocatore biancorosso. Meglio nella ripresa, quando prende coraggio e prova anche ad impostare l’azione della sua squadra. Tuttavia, è protagonista di un pasticcio col compagno Monteagudo, che per poco non costa caro alla sua squadra. 

MONTEAGUDO 5 – Fa meglio rispetto al compagno di reparto. In occasione del tiro di Cheddira, anticipa l’attaccante avversario mettendoci una pezza ed evitando il peggio. Dimostra molta sicurezza. Anche nella ripresa la sua prestazione non è negativa, ma purtroppo è protagonista dell’azione che decide il match: controllo palla errato, palla sui piedi di Simeri che spiazza Stancampiano e chiude la sfida. 

PINTO 5 – Non brillante il suo primo tempo. Sbaglia uno stop elementare e non riesce a trovare mai la profondità. A fine primo tempo è protagonista di un battibecco con Antenucci e viene ammonito. Non cambia la musica nella ripresa, quando continua a non disputare una gara positiva. Nel finale si fa notare per una sgroppata che però non porta ai frutti desiderati. Ancora dà la sensazione di essere molto indietro come condizione fisica. Dal 80′ ROPOLO S.V.

MALDONADO 5 – Si vede poco e non riesce ad entrare in partita. Alla mezz’ora ha una buona occasione su punizione, ma colpisce male. Anche nella ripresa la sua prestazione non si alza di tono. Non riesce a spartire i giusti palloni e ad illuminare le trame di gioco della sua squadra, tant’è che spesso ad impostare sono i difensori centrali. Anche nella seconda frazione si fa notare per un piazzato dai 35 metri, che si spegne lemme lemme tra le mani di Frattali. 

PROVENZANO 5 – Poca lucidità per l’ex Imolese, che spesso sbaglia molti palloni, dimostrando di essere non al meglio della condizione. Nella seconda frazione prova a fare del suo, ma non riesce ad esprimersi al meglio, tant’è che mister Baldini lo rimpiazza con Greco. Dal 72′ GRECO 6 – Non si comprende per quale motivo questo ragazzo non può giocare dal primo minuto. Appena entra in campo dà velocità al centrocampo del Catania e anche maggior dinamismo. Meriterebbe qualche chance in più.

ROSAIA 6 – Dei centrocampisti è quello più dinamico e che cerca di interdire le ripartenze degli avversari. Prima dell’intervallo in scivolata recupera un pallone insidioso lungo il versante di sinistra avversario. Stremato anche dal forte caldo che si abbatte su Catania, finisce poco dopo il fischio d’inizio del secondo tempo la sua gara. Dal 56′ PICCOLO 6 – Qualche passo in avanti per l’ex Cremonese, che con la sua tecnica prova a creare superiorità e a conquistare punizioni insidiose per la sua squadra. Purtroppo non riesce ancora a fare la differenza, ma la strada sembrerebbe quella giusta, sperando non si infortuni. 

CECCARELLI 6 – Solita partita dinamica per l’ex Feralpi Salò. È quello che nei primi 45′ minuti cerca maggiormente la porta avversaria, ma non riuscendo mai ad impensierire più di tanto Frattali. Nella ripresa continua a dare fantasia ed estro al reparto offensivo del Catania, Da un suo corner, arriva la pennellata per la testa di Moro. Esce stremato alla mezz’ora del secondo tempo. Dal 72′ RUSSINI 6 – L’ex Cesena entra bene in gara. Prova a dare manforte alle trame offensive del Catania: da una sua ripartenza nasce un’azione clamorosa per la sua squadra, ma il compagno Russotto stecca clamorosamente. 

RUSSOTTO 5 – Primo tempo negativo per Russotto, che non riesce quasi mai ad imprimere sul match. Sbaglia diversi palloni, riuscendo soltanto a conquistare una buona punizione dal vertice sinistro dell’area di rigore rossazzurra. Nella seconda frazione la sua prestazione non migliora: emblematica è l’occasione sprecata clamorosamente e che avrebbe potuto regalare al Catania la rete del sorpasso. Un’occasione che un calciatore della sua esperienza non dovrebbe e potrebbe fallire così.

SIPOS 5 – Corre tanto nella prima frazione, ma i centrali baresi non gli fanno fare nulla. Ne risente, sbagliando pure un controllo di palla elementare con tanto di applausi del pubblico, che capisce il momento di difficoltà del ragazzo. Le sue difficoltà vengono comprese pure da Baldini, che lo rimpiazza con l’altro baby attaccante Moro. Dal 56′ MORO 6,5 – Il suo ingresso in campo cambia, anche se non nel risultato finale, la partita del Catania: corre, conquista falli, recupera palloni e trova pure la prima rete in rossazzurro. Purtroppo, i suoi sforzi non valgono il peso finale del risultato, che vede la sua squadra arrendersi nel finale, Comunque, a livello individuale la sua gara è molto positiva.

ALL. BALDINI 5 – Dopo le due sconfitte con Paganese e Catanzaro in Coppa, rimette in campo gli stessi undici della sfida di sette giorni fa, nonostante la gara in Calabria aveva dato qualche buon suggerimento. Purtroppo sbaglia, e la sua squadra gioca un primo tempo sottotono. A cambi effettuati, il suo Catania cambia ritmo riuscendo non solo a pareggiare, ma anche a sfiorare la vittoria. Non si comprende perché gente come Greco o Russini non possano partire dall’inizio, nonostante il momento no di alcuni elementi come Maldonado o lo stesso Russotto. Forse bisognerebbe avere un po’ di coraggio in più nelle scelte iniziali di gara. 

Fonte immagine: LaSiciliaWeb

Catania-Bari: Rossazzurri ancora una volta sconfitti oltre il 90′

Da pochi minuti allo “Stadio Angelo Massimino” è terminato il big match tra Catania e Bari, sfida valevole per la quarta giornata di serie C girone C.

Dopo un primo tempo in cui le due squadre si sono date battaglia con numerose azioni pericolose sia da una parte che dall’altra, e dopo una piccola diatriba che ha visto protagonisti Antenucci e Scavone per i galletti, Pinto e Calapai per i rossazzurri, il risultato parziale si è concluso con un semplice 0-0, frutto di grande studio da ambo le parti. 

Nel secondo tempo la musica cambia totalmente, gli ospiti pugliesi si rendono più volte pericolosi presso l’area di rigore comandata da Stancampiano, quest’ultimo autore di una super parata su una mezza rovesciata ai danni di Terranova, ma nel corner successivo battuto al 51′ minuto di gioco, è proprio il numero 26 biancorosso a centrare il bersaglio grosso, sbloccando di conseguenza il risultato e Bari dunque che per la quarta giornata consecutiva passa per primo in vantaggio. 

Catania che cerca di reagire allo svantaggio e ci prova con Luca Moro al 65′ minuto attraverso un colpo di testa in seguito ad un calcio di punizione battuto da Ceccarelli. Bari che che soffre leggermente ma che riesce a difendere il proprio vantaggio eseguendo diversi contropiedi pericolosi ma poco concreti. Catania che trova il gol del pareggio al 71′ minuto ancora con Luca Moro, il più pericoloso tra i suoi, abile a sfruttare un calcio d’angolo di Ceccarelli, riuscendo a colpire perfettamente la sfera battendo l’estremo difensore barese. 

A partita praticamente chiusa, arriva il gol del vantaggio del Bari, con Simeri abile a sfruttare un errore di Monteagudo e che regala tre punti ai pugliesi.

Match che si conclude con il punteggio di 1-2 e ancora una volta rossazzurri sconfitti oltre il 90′.