CATANIA
Focus- Catania, in attacco peggio di te solo Picerno, Fidelis Andria e Vibonese

Due gol, quelli del nuovo attaccante croato Šipoš, entrambi messi a segno contro la Fidelis Andria al “Massimino”. Un attacco non prolifico, una problematica emersa anche nel corso della passata stagione ma in sede di calciomercato si è preferito semplicemente seguire la linea del risparmio e non ovviare a tutti i buchi di una squadra che fa acqua da tutte le parti. Disattenzione in difesa e mancanza di concretezza generalizzata sono due grandi punti su cui il tecnico Baldini dovrebbe cominciare a lavorare e forse anche la società. 

Solo la Vibonese, la Fidelis Andria ed il Picerno di Reginaldo hanno fatto peggio nel corso di queste tre giornate di campionato, la squadra lucana ha voluto esagerare, infatti non ha segnato ancora nessun gol. Al pari dei rossazzurri, invece una sorpresa (in senso negativo): l’Avellino di Braglia ed una squadra laziale ma matricola di questo campionato, il Monterosi.

Foto: ViboneseSport.it

Bari, il DS Ciro Polito ha piazzato tredici acquisti. Ora, punta Catania

Ciro Polito, neo direttore sportivo del Bari, ha condotto una campagna-acquisti massiccia ma “orientata”. Giocatori di categoria, per ogni ruolo, che possano consentire ai galletti quel salto di categoria inseguito e mai centrato in questi anni nonostante una mole di denaro impressionante per la categoria.

Il Bari di mister Mignani, può contare infatti su: D’Errico, Cheddira, Belli, Mazzotta, Polverino, Botta, Terranova, Ricci, Paponi, Mallamo, Gigliotti, Pucino e Di Gennaro.

Di questi sono ben undici i calciatori di proprietà del Bari, solo due (Cheddira e Mallamo), sono approdati in biancorosso con la formula del prestito temporaneo. Una rosa costruita alla perfezione da Polito, certo sulla carta che ha poco o nulla a che vedere con il campo, ma che promette fuoco e fiamme e, soprattutto, quella progettualità che manca a Catania, al di là del dio denaro. 

Contare su elementi di categoria, di spessore tecnico, contrattualizzati per i prossimi anni, si traduce infatti in solidità tattica ancor prima che finanziaria e consente allo staff tecnico di implementare progetti sul medio-lungo periodo. Magari non sarà riuscito a centrare la promozione in B ma il Bari, piazza da Serie A e club glorioso, ha senz’altro tutte le carte in regola per approdare in cadetteria e, solo dopo, sognare in grande.

(foto: tuttocampo.it)

Catania, tante scelte tra i giocatori: quali sono quelle giuste?

Dopo due sconfitte più che immeritate il Catania si prepara alla sfida in programma domenica pomeriggio alle 14,30 allo stadio Angelo Massimino contro il Bari. Le ultime due partite contro Paganese e Catanzaro, seppur entrambe perse, hanno visto un Catania volenteroso e che non si è rassegnato a perdere nemmeno dopo aver subito il gol, in particolar modo nella sfida di mercoledì, nella quale Monterisi si è mostrato man of the match prima segnando il gol decisivo in pieno recupero e respingendo subito dopo il tiro che sarebbe valso il pareggio per i rossazzurri.

La partita di domenica rappresenterà quindi per questi ultimi un vero e proprio esame di maturità, dopo che queste ultime due sfide hanno dimostrato come la compagine etnea più che di basso livello sia in realtà ancora un cantiere aperto e come nel proseguo del campionato, a prescindere dagli obiettivi e dall’eventuale piazzamento finale, possa togliersi qualche bella soddisfazione. 

Le indicazioni che Baldini può trarre soprattutto dalla sfida in Calabria sono tante soprattutto riguardo al nodo portiere, con Sala che in alcune occasioni si è dimostrato molto bravo e data anche qualche indecisione di Stancampiano in occasione del gol di Diop la scorsa domenica pomeriggio a Pagani. Un altro nodo da sciogliere riguarda un altro dualismo, questa volta nel reparto difensivo, tra Calapai e Albertini, con il primo che sembra avere più qualità nell’impostazione della trama offensiva, mentre il secondo mostra qualche sicurezza in più in quella di contenimento.

Infine a centrocampo un altro giocatore che al momento non ha reso come ci si aspettava è sicuramente Luis Maldonado e l’alternativa rappresentata da Riccardo Cataldi, che contro i calabresi ha disputato una gara più che eccellente. Ricordata anche la buona prova di Monteagudo, che si candida a diventare il nuovo Ministro della Difesa rossazzurra, sulla scia di Lorenzo Stovini e Nicolas Spolli ai tempi della Serie A o di Ramzi Aya in quelli più recenti, va notato quindi come a disposizione di Baldini ci sia una formazione folta e che lascia spazio a diverse scelte che si possono cambiare anche a seconda dell’avversario di turno. 

Catania, tra Coppa Italia e Bari vince, ancora una volta, l’extra-campo

Tiene banco l’extra-campo, non c’è che dire. Limitarsi alla cronaca della sconfitta patita a Pagani, di misura come l’analoga disfatta di Catanzaro in Coppa Italia, risulterebbe ingeneroso nei confronti del diritto di informazione.

Ma all’antivigilia del big match contro il Bari, ci sentiamo in dovere di porre l’accento sulle dichiarazioni dell’Amministratore Unico del Calcio Catania, Nico Le Mura, di qualche giorno addietro.

Era trapelata la notizia dell’affitto di Torre del Grifo e, in effetti, una parte del Centro Sportivo, che rimarrà comunque quartier generale del Catania, del settore giovanile rossazzurro e del Catania femminile (il prossimo 10 ottobre inizia la nuova stagione delle rossazzurre, ndr), è stato “concesso” a un’altra società per favorire nuovi introiti. 

Nulla di cui vergognarsi ma la decisione del club la dice lunga sulle difficoltà che sta attraversando e che, per il momento, non intravedono luce. Le scadenze fiscali che ieri il Catania avrebbe dovuto onorare, come noto, sono state posticipate a data da destinarsi, una vera manna dal cielo per il sodalizio di Via Magenta che spera, frattanto, di introdurre nuovi investitori. Ma questa è una frase odiosa che non vorremmo più sentire e che non abbiamo più né scritto né trattato come argomentazione nei nostri articoli perché finché non sarà apposta una firma, non parleremo più del nulla. Questione di codice morale.

(foto: calciocatania.it)

Catania-Bari, classica del Sud: tra presidenti “palazzari” e goleade

La sfida che andrà in scena domenica pomeriggio alle 14,30 allo stadio Angelo Massimino tra Catania e Bari è una classica del calcio meridionale e giunge quindi alla sua ventisettesima edizione sotto l’Etna. Una partita tra due delle compagini sicuramente più rappresentative del sud Italia e che ha avuto luogo nei tre maggiori campionati calcistici nazionali, A, B e C. Due personaggi di rilievo della storia di entrambe le società sono i presidenti Angelo Massimino e Vincenzo Matarrese, accomunati, oltre che da storie di palazzo calcistico molto note, anche dal loro impegno imprenditoriale nel settore dell’edilizia.

Questa classica offre sicuramente tanti spunti dato il poco divario nel blasone storico di entrambe le squadre, in quanto i pugliesi contano nel loro palmares, oltre che la vittoria della Mitropa Cup del 1990, anche qualche campionato in massima serie in più degli etnei. La prima sfida in assoluto si giocò nel campionato di Serie B 1950/51 e terminò 2-0 per i rossazzurri. Tra le vittorie dei rossazzurri da segnalare anche un rotondo 5-1, sempre in cadetteria, nel torneo 1967/68 e chiaramente il 3-0 della stagione 1982/83, che si concluse con la promozione in Serie A della squadra guidata da Gianni Di Marzio.

Due delle sfide che vedevano il Catania come squadra casalinga si disputarono sul neutro dell’attuale stadio Granillo di Reggio Calabria. La prima fu nel campionato di Serie B 1971/72 e si concluse a reti inviolate, mentre la seconda si giocò sempre in cadetteria, nel campionato 2005/06, terminato con la splendida promozione in Serie A del Catania, ma questa volta il match si concluse 0-1 per i galletti, con gol decisivo di Luigi Anaclerio, uno dei prodotti del vivaio della società biancorossa, tra i più munifici d’Italia.

Le quattro sfide giocate in massima serie si sono concluse tutte con il segno 1 e tra queste sicuramente la più indimenticabile è il 4-0 della stagione 2009/10. Per i rossazzurri in missione remutanda salvezza guidati da Sinisa Mihajlovic andarono in gol Ricchiuti e Llama nel primo tempo; Morimoto e Martinez nei minuti finali spensero superbamente le velleità biancorosse di rimonta. Il segno 1 però è mancato nelle ultime tre sfide, nelle quali abbiamo visto un 2-3 per i pugliesi nella disgraziata stagione di Serie B 2014/15 terminata con lo scandalo dei Treni del Gol e due pareggi, rispettivamente 0-0 e 1-1, nelle ultime due stagioni di Serie C.  

Ecco lo score complessivo dei precedenti:

Vittorie Catania: 15

Pareggi: 6

Vittorie Bari: 5

Buon compleanno Sala! Ieri ha esordito in rossazzurro. Una curiosità…

Ieri ha esordito in Coppa Italia di Serie C con la maglia del Catania, oggi ha compiuto 28 anni. Andrea Sala, nato il 16 settembre 1993, si è reso protagonista di una prestazione di alto livello nonostante la sconfitta patita al “Ceravolo” di Catanzaro dai rossazzurri.

A Sala vanno i migliori auguri della nostra redazione e, in particolare, quello di rivederlo presto in campo a difendere i pali del Catania.

Sala, ha indossato in carriera le maglie di: Pro Patria, Inter, Ternana, Reggina, Sambenedettese, Rimini e Arezzo.

Una curiosità: dopo la stagione 2016/17, quando era l’estremo difensore della Reggina e totalizzò 37 presenze, la seconda stagione in carriera col maggior numero di presenze è stata quella appena trascorsa (Arezzo: 28 presenze).

(foto: cataniatoday.it)

Catania, non perdevi alla terza di campionato da 2 anni…

Era l’8 settembre del 2019 ed il Catania di Andrea Camplone si presentava ai nastri di partenza dopo due vittorie maturate contro l’Avellino al “Partenio-Lombardi” e contro la Virtus Francavilla in quel di Catania. Fu sorprendente vedere quel gruppo rossazzurro cadere sotto i colpi del Potenza di Raffaelle che poteva contare sull’estro di Giosa, poi passato anche da Catania e di Isgrò.

Nulla da fare anche per gli etnei allenati da Francesco Baldini che nulla hanno potuto contro un Baiocco a dir poco magistrale e contro quel famoso “tiro della domenica” del subentrato Diop. 

Foto: PaganeseCalcio.it

Catania
Tifosi Mood – Daniele Trovato: “Catania non merita questa situazione imbarazzante”

Ritorna l’appuntamento settimanale con Tifosi Mood. Ai nostri microfoni un nostro grande amico e tifoso del Catania Daniele Trovato, sostenitore dei colori rossazzurri da più di vent’anni sempre sui gradoni della Curva Nord. A Daniele abbiamo chiesto le sue impressioni sul momento del Catania, dal campo all’extra-campo. Di seguito le sue risposte alle nostre domande.

Daniele, grazie per aver accettato questo nuovo invito di Catania Mood. Come stai?

“Buongiorno ragazzi e grazie per questo nuovo invito. Sto bene ed è un piacere rispondere alle vostre domande”.

Prima di dare spazio agli aspetti societari, ti chiedo un giudizio tecnico su queste prime uscite del Catania.

“Diciamo che il Catania è andato bene a tratti. Per esempio con la Paganese ci sono stati 10-15 minuti in cui si è visto il gioco che piace a Baldini. Purtroppo la squadra ha tanti limiti, uno su tutti l’attaccante che faccia i gol. In Serie C avere una punta capace di siglare diverse reti è molto importante, specialmente per una squadra come la nostra che avrà bisogno di punti per salvarsi il prima possibile”.

Dopo Tacopina e i maltesi anche questo fantomatico imprenditore romano si è tirato indietro. Secondo te, come mai tutti i papabili interessati ad un certo punto fanno dietrofront?

“Ci sono troppi debiti e la categoria, ovvero la Serie C, non dà i giusti stimoli ai possibili imprenditori interessati. Fossimo stati in Serie A, sono convinto che pur avendo tutti questi debiti pregressi l’imprenditore si faceva ugualmente avanti, ma perché li hai molti più introiti che, invece, la Serie C non ti dà”.

In queste ore si vocifera di una possibile operazione che vedrebbe dare in gestione, da parte della Sigi, il centro polifunzionale di Torre del Grifo. Qual è la tua opinione in merito?

“Se è una necessità, che ben venga. Ciò che mi lascia perplesso è il fatto che si è sempre parlato di Torre del Grifo come una risorsa, come la scialuppa di salvataggio per il Catania. Arrivare ad una decisione del genere, mi fa pensare che adesso il centro sia diventato un peso insormontabile. Vero è che, nella situazione attuale, dove pare in quel centro sia mancata anche la luce, forse solo un pazzo può farsi avanti. Staremo a vedere”.

Oramai è diventata una divisione tra tifosi che sperano nel miracolo per salvare la matricola, e altri che, invece, avrebbero preferito ripartire da zero ed azzerare tutti i debiti. Tu di che partito sei?

“Io penso che questa spaccatura sia causata dalla mal comunicazione della SIGI. Se tu affermi cose che poi non si realizzano, avrai sempre quella parte di tifoseria contro. Non sono bravi, a mio avviso, nemmeno a riconquistarsi questa frangia di tifosi. A prescindere da tutto, va sempre detta la verità, anche sia amara. Ritengo che, invece, continuando così, spiragli di luce non se ne potranno mai vedere. Una piazza come Catania meriterebbe chiarezza, trasparenza. Invece vedo solo tanta confusione”.

Catania
Catanzaro come Pagani ma gli spunti per Baldini sono dolci grattacapi

Una prestazione volitiva, occasioni da gol create con regolarità ma, alla fine, come a Pagani anche Catanzaro si è rivelata fatale agli etnei. Una sconfitta immeritata per certi versi anche se, come a Pagani, se non la butti dentro non vinci.

Rispetto alla trasferta campana, il Catania di Baldini, imbottito di seconde linee, ha offerto alcuni spunti su cui riflettere. Ottima la prova sulla corsia mancina di Zanchi, buono l’esordio di Ropolo dal primo minuto ma anche le prestazioni di Cataldi, l’approccio alla gara di Greco, per non parlare di Sala tra i pali: efficace, dà sicurezza al reparto, risolutivo in almeno un paio di occasioni, elegante nello stile.

Baldini deve ripartire non solo dalla mole di gioco espressa dai rossazzurri nelle due trasferte con sconfitta di misura al seguito ma continuare a lavorare molto sulle conclusioni a rete che, a quanto pare, rappresentano in questa prima fase della stagione il limite più evidente.

(Fonte immagine: CalcioCatania.it)

Catania
Baldini: “Avremmo meritato di gioire sia oggi che a Pagani”

Il Catania è stato eliminato dalla Coppa Italia per mano del Catanzaro. In serata i giallorossi si sono imposti per 1-0. Al termine del match le parole del tecnico Francesco Baldini, riportate da CataniaMood: 

“In campo, c’erano diversi giocatori che non hanno mai “timbrato il cartellino” nel corso di questa stagione e anche nella pre-season. Greco, Albertini, Ruopolo hanno giocato una bellissima partita così come tutti gli altri. Avremmo meritato di gioire sia oggi che a Pagani e voglio sottolineare quanto mi dispiaccia per i ragazzi. Occorre pazienza e specialmente con i giovani come Greco, Šipoš, Bianco e molti altri. Russini? Sta meglio, l’equipe medico valuterà le sue condizioni in settimana, mi piacerebbe averlo già contro il Bari.

Foto: CalcioCatania.it