Ai microfoni di Catania Mood il tifoso Federico Rosa, che oltre a scrivere per i colori rossazzurri, è anche un grande sostenitore di questi ultimi. Con lui si è disquisito su varie tematiche riguardanti il periodo, non di certo roseo, del club etneo. Di seguito le risposte alle nostre domande.
Federico, grazie per aver accettato l’invito di Catania Mood. Come va?
“Grazie ragazzi per questo nuovo invito su Catania Mood. È un onore per me poter rispondere alle vostre domande”.
Oltre a vivere il mondo del giornalismo sulle vicende del Catania, sei anche un grande tifoso rossazzurro. In questa veste, come vivi questo periodo buio della tua squadra?
“Lo vivo come gran parte dei tifosi, ma anche dei media, che comunque devono raccontare come sta andando la squadra dentro e fuori dal campo. Credo questa sia una delle peggiori stagioni degli ultimi anni. Anche quando si è retrocessi in campo dalla A alla B e poi dalla B alla C per illecito, comunque si parlava di campo. Farlo adesso, è quasi impossibile”.
Quali sono gli eventi che in questi ultimi mesi ti hanno infastidito maggiormente? Chi, all’interno di SIGI, finora ti ha deluso principalmente?
“Critico maggiormente la loro comunicazione. Penso non siano in malafede, ma soltanto alla prima esperienza nella gestione di una società di calcio, un compito non semplice. Specialmente in una squadra colma di debiti, con una piazza inferocita, che giustamente non ti perdona nessuna mossa sbagliata, anche perché è una storia che va avanti da anni. Non sono d’accordo con la spaccatura che si è creata tra la tifoseria. Penso sia più giusto, invece, cercare di fare luce sulla gestione Sigi, dove credo ci siano stati passaggi poco chiari. Mi ha deluso più di tutti Maurizio Pellegrino, che spesso ha avuto delle uscite che non mi sono piaciute”.
Parliamo un po’ di calcio giocato. Che giudizio ti sei fatto del Catania di Baldini dopo le prime sette giornate?
“In queste prime sette giornate, il Catania non mi ha convinto per nulla. È una squadra con un tasso tecnico molto basso. Anche su Baldini nutro delle perplessità: se ha un’onesta intellettuale, deve porsi delle domande su come può mai andare avanti in questa situazione. Capisco che magari non voglia mollare, ma a tutto credo ci sia un limite. Se vogliamo andare a ritroso, mister Baldini ha sempre mancato gli appuntamenti importanti: la sfida a Catanzaro della scorsa stagione e poi l’incredibile sconfitta col Foggia ai playoff”.
Secondo te, qual è la strada migliore per fare si che il Catania possa pian pianino ritornare ai fasti di un tempo?
“La soluzione è soltanto una: ripartire da zero. Non lo dico per alimentare la diatriba tra matricolisti e fallimentaristi, ma perché è oggettivo che se non cambierò nulla, la fine arriverà tra qualche mese. Tutte le altre piazze lo hanno fatto, non capisco perché Catania non può. Ripartendo da zero, è normale ci sia sempre un rischio di rimanere incastrati, ma meglio avere una chance che restare in queste condizioni, a vivere campionati anonimi e con l’extra-campo che lacera i fegati dei poveri tifosi”.