Gli applausi a fine gara dei pochi presenti al Massimino sono legittimi. Lo sono perché, questi ragazzi, tra mille difficoltà ed intemperie, stanno cercando di regalare qualche piccola soddisfazione ai tifosi rossazzurri. Una di queste è stata, certamente, battere una Juve Stabia coriacea, imbattuta prima della sfida ai piedi dell’Etna. Un risultato che dovrebbe essere una normale prassi, per una piazza come quella etnea in Serie C, ma che nella regressione attuale, diventa un colpaccio quasi inaspettato.
Moro gioca bene e segna tanti gol, fin qui un degno sostituto del partente Sarao. Greco non fa rimpiangere finora Welbeck, che non sta facendo sfracelli in quel di Catanzaro, ma troppo solo in un centrocampo poco qualitativo e fin troppo statico. E poi, la nota dolente di una squadra simpatica, ma, meglio rammentarlo, non all’altezza delle big del torneo: il reparto difensivo. Pur con tanto impegno, ma i centrali del Catania non sembrano avere quella tranquillità che serve per evitare errori grossolani, come già diversi ne abbiamo visti. Spiace ammetterlo, ma ogni azione avversaria, dà la sensazione di un pericolo altissimo.
Gli applausi sono giusti anche perché, la vittoria contro la Juve Stabia dell’ex Novellino arriva prima di una settimana che, inutile nascondersi, diventa fondamentale per le sorti imminenti del club rossazzurro. Già in queste ore, la SIGI è riunita in assemblea per discutere tre temi caldissimi: gestione di Torre del Grifo, formulazione nuovo CdA e, soprattutto, ricapitalizzazione. Insomma, si possono anche ottenere vittorie importanti ed inaspettate, ma è normale che, finita la partita, la mente dei tifosi vada all’extra-campo. Urgono novità importanti, di qualsiasi tipo, altrimenti, ed è un peccato per questi ragazzi che stanno onorando la maglia del Catania, qualsiasi vittoria rischia di passare perennemente in secondo piano.
Fonte immagine: Calcio Catania – Davide Anastasi