La vittoria contro la Juve Stabia di domenica pomeriggio ha mostrato finalmente una fase offensiva nella quale il lancio della palla verso l’area di rigore avversaria non è stato così complicato come nelle precedenti partite. Il tutto a dispetto invece di una fase difensiva nella quale si continuano a vedere gli stessi errori, soprattutto in occasione del primo gol nel quale l’argentino Monteagudo ha dato col suo piazzamento il là al colpo di testa di Eusepi, seppure quest’ultimo fosse in una sospetta posizione di offiside.
Adesso viene da chiedersi se questa fluidità in fase offensiva verrà confermata soprattutto nelle prossime due gare e cosa ci vorrà per continuare a mostrarla per far vedere quanto sia prolifico l’attacco dei rossazzurri e per sistemare, come a questo punto della scorsa stagione, la differenza reti che ancora vede un meno 2 per effetto delle 11 realizzate e delle 13 subite. Le soluzioni sono sempre dietro l’angolo anche se il cambio effettuato da Baldini all’inizio del secondo tempo, quando è stato tolto dal campo Antonio Piccolo per far posto a Tommaso Ceccarelli, fa parecchio riflettere.
Lo stesso allenatore ha detto nella conferenza stampa post partita come l’abbondanza di uomini a disposizione permetta a lui di sperimentare quante più soluzioni possibili per consentire a tutti gli altri di giocare con una certa continuità, e su questo c’è da aspettarsi che Andrea Russotto torni a essere nella condizione migliore possibile.
Ma un elemento che contro i campani ha rappresentato una sorpresa è certamente Riccardo Cataldi, schierato a centrocampo accanto al sempre più guizzante e sorprendente Greco. Se non si considera l’ammonizione rimediata allo scadere del primo tempo per un fallo piuttosto causale, la sua prova è stata a dir poco superlativa e questo punto viene da chiedersi se il tecnico rossazzurro crederà ancora in Maldonado o darà piena fiducia a Cataldi per recuperare punti in classifica e giungere a un piazzamento più consono.