Malgrado il momento che stiamo vivendo attualmente non sia dei migliori, anzi… forse si tratta del momento più buio della nostra storia, tornare indietro nei ricordi fa più che bene, un toccasana che lascia quel sorriso che ha il sapore di gioia ma allo stesso tempo di amarezza, soprattutto se si ripensa alla situazione attuale.
Il 15 ottobre 2011, allo “Stadio Angelo Massimino” va in scena il prestigiosissimo match tra Catania e Inter, tra due grandi allenatori: Montella (all’epoca allenatore dei rossazzurri) contro Ranieri (che il rossazzurro lo ha indossato da calciatore), una sfida ormai d’abitudine dato che gli etnei giocavano in massima serie per il sesto anno consecutivo. Una sfida difficile ma non impossibile, esattamente, perché chi arrivava al “Massimino” aveva gran timore e gran rispetto per la compagine rossazzurra.
Il match si apre subito con i nerazzurri in vantaggio, cross di Maicon dalla destra a trovare il solito Cuchu Cambiasso che quando vedeva i colori rossazzurri si esaltava sempre, sono infatti 4 i gol che l’argentino ha messo a segno contro gli etnei, di cui una doppietta. Nonostante lo svantaggio iniziale, il Catania non demorde, cercando di mettere i nerazzurri in difficoltà per tutta la prima frazione di gioco, ma i vari tentativi di agguantare il pareggio risultano vani.
Nel secondo tempo, il Catania parte forte, Bergessio si dirige verso l’area di rigore in seguito alla sponda del Papu Gomez, punta il bersaglio grosso ma alla fine decide di passarla alla sua sinistra, a farsi trovare pronto c’è Sergio Amirón il quale realizza una pennellata a giro, degna del miglior artista, che batte l’estremo difensore nerazzurro Castellazzi. Sarà ancora Gonzalo Bergessio il protagonista che contribuirà alla vittoria finale, l’argentino infatti riesce a procurarsi un calcio di rigore battuto magistralmente dall’esperto Francesco Lodi. Finisce 2-1 con il piccolo Barcellona (com’era solito definire la squadra di Montella) che ribalta lo svantaggio iniziale scrivendo un’altra pagina bellissima della sua storia nel massimo campionato italiano.
(Foto: Il Pallonaro)