Catania Baldini
Catania, Baldini non può cancellare la maschera di preoccupazione

Anche sulle pagine de “La Sicilia” tiene banco inevitabilmente la questione societaria. Nel pezzo a firma di Giovanni Tomasello si parla sia di Gaetano Nicolosi, ieri ospite a “Corner” su Telecolor, sia del clima che si respira a Torre del Grifo dove staff tecnico e giocatori stanno faticosamente preparando la gara interna contro l’Avellino, valevole per la 10ma giornata del campionato di Serie C – Girone C.

Clima tutt’altro che sereno. Ciononostante mister Baldini ieri ha diretto l’allenamento pur senza riuscire a cancellare dai volti increduli dei suoi giocatori quella maschera di preoccupazione e sbigottimento misti a incredulità.

Situazione paradossale, insopportabile. Eppure domani sera si gioca al “Massimino”.

(foto: calciocatania.it)

 

Scrivi su Google: “Punti di penalizzazione” ed esce: “Catania”. E Nicolosi?

In molti ieri si sono sintonizzati su Telecolor, chi dal digitale terrestre chi dallo streaming perché vive lontano da Catania e l’unica frequenza che sente è quella di un enorme cuore rossazzurro, capace di pulsare ancora più forte da lontano.

Il maggiore azionista del Calcio Catania, Gaetano Nicolosi, ieri è stato ospite della fortunata trasmissione televisiva “Corner”, condotta da Angelo Micale, Angelo Gagliano, Angelo Patané e il prezioso supporto di Alessandro Vagliasindi, avvocato e giornalista de “La Repubblica”.

Nicolosi ha rilasciato dichiarazioni forti, alcune scioccanti trattandosi del socio di maggioranza che ha rivelato di aver letto solo dopo il suo insediamento lo statuto della società:

“Sulle mensilità che dovevamo versare ai giocatori, abbiamo dato solo una mensilità. Sono stati messi 30.000 da me, 20.000 da Palma, persona sempre presente, 25.000 da Giovanni Ferraù tramite sponsorizzazione, 10.000 da Baudo e altre poche migliaia di euro da Recanati e qualcun altro (per un totale di 87.000€, ndr).

Perché gli altri soci non hanno partecipato? Chiedetelo a loro. Ormai è da tanto che io e Palma facciamo fronte da soli alla maggior parte delle spese. Io vi posso assicurare che gli impegni sono equi per tutti, non c’è chi può comandare: c’è una suddivisione equa.

Ho commesso un grande errore a non aver letto lo statuto all’inizio. Da noi non c’è una frattura ma è una situazione in cui, chi più chi meno, deve dare il suo contributo. Ci sono tanti punti di vista diversi ma senza litigi”.

Quindi ora cosa succederà? E’ chiaro la recidiva imporrà al Tribunale Federale della FIGC di agire con la mano pesante: ai -2 punti che verranno comminati al club per il mancato pagamento di agosto se ne aggiungeranno altri -4, per un totale di –6 punti in classifica, relegando attualmente la squadra all’ultimo posto in classifica.

Lo sfogo di mister Baldini dopo la partita con la Virtus Francavilla potrebbe avere uno strascico immediato: se è vero che la SIGI tira a campare e ieri è riuscita a pagare uno stipendio ai giocatori (solo uno), è altrettanto sacrosanto che lo staff tecnico, quindi tutti i tesserati, potrebbero ritenere insufficiente lo “zuccherino” elargito nella giornata di ieri procedendo con la messa in mora e trasformandosi in ennesimi creditori.

La mossa strategica per evitare la messa in mora tramata ieri è un’offesa all’intelligenza della squadra, per usare un’espressione asserita da Micale ieri durante la puntata e riferita, nella fattispecie, a tifoseria e stampa in generale: come si può parlare di calcio giocato in questo momento? Come? In vista di Catania-Avellino, domani  alle ore 21:00 allo stadio “Angelo Massimino”, la Curva Nord ha chiamato a raccolta i tifosi per tornare a incitare la squadra dopo un anno e sette mesi di assenza, da quel Catania-Vibonese che sancì l’inizio del lockdown causa Covid-19.

Ma quale squadra? Il gruppo di Baldini, con il comandante di Massa in testa, è encomiabile. Ma tornare allo stadio con la sensazione che possa trattarsi, ogni santa volta, dell’estremo saluto non significa “pensare da cucca”, significa pensare da persone intelligenti. E l’intelligenza, gentilmente, non offendetecela. Grazie.

P.S. Un’amara curiosità: se provate a scrivere su Google :”punti di penalizzazione”, il secondo risultato suggerito  (dopo “fantacalcio”) è: “punti di penalizzazione Catania”. Ormai siamo diventati lo zimbello del web. E non solo.

(foto: lasicilia.it)

Braglia: “Catania? Temo Moro e Ceccarelli”

Dopo aver steccato l’ennesima partita al “Partenio”, Piero Braglia è un fiume in piena nelle dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Prima Tivvù: “Si parla tanto di problemi societari ma i giocatori del Catania stanno facendo il loro lavoro sul campo. Hanno calciatori importanti e questo Moro che segna sempre. Ho letto che Piccolo è stato operato e che Pinto si è fatto male ma hanno gente come Zanchi, Ceccarelli, ricambi di valore. Noi dobbiamo interpretare bene la partita, cercando di ottenere un risultato importante per rimettere un pò a posto le cose”.

Foto: CosenzaCalcio.it

Primavera 3 e Catania femminile: il fiato in gola spezza l’urlo di gioia

Le parole di mister Orazio Russo, allenatore della Primavera 3 del Catania, lasciano ben sperare per il futuro a tinte rossazzurrine e fanno pendant con l’affermazione esterna in quel di Avellino.

“Dopo un primo tempo ben giocato da entrambe le squadre e complessivamente equilibrato, ci siamo espressi in crescendo e al tirar delle somme abbiamo offerto la nostra prestazione migliore in questa fase iniziale della stagione. È stata una gara tosta, davvero avvincente, noi siamo riusciti a sbloccarla ma anche gli irpini sono stati insidiosi.

Abbiamo vinto da squadra, continuando a cercare il gioco dopo aver subito l’1-1, e questa è la cosa più importante. Ovviamente c’è sempre da migliorare ma stavolta preferisco soffermarmi sui meriti dei ragazzi, perché avevo chiesto più cinismo ed oggi ho ricevuto ottime risposte in questo senso, siamo stati più concreti del solito pur dovendo fare i conti con un avversario forte e organizzato.

Dobbiamo assolutamente insistere su questa traccia di lavoro e atteggiamento”.

Non foss’altro che le vicende societarie impongono un punto interrogativo a caratteri cubitali anche al settore giovanile e alla squadra del Catania femminile (ieri vittoriosa per 1-0 contro il Bari in Serie C), saremmo qui a decantare le lodi della società che punta su un serbatoio a “benzina verde” foriero di talenti. E invece, a ogni latitudine, il fiato in gola spezza mestamente l’urlo di gioia.

(foto: quellidel46)

Let’s Talk Catania: The frenzy of Baldini

After the match between Virtus Francavilla and Catania ended with the final score of 1-1, the head coach of the Sicilian team Francesco Baldini, has frankly expressed all the problems concerning the ownership of the club during the press conference that took place at the end of the game. 

During this week, an important part of the fanbase came to Torre del Grifo to visit us, it was a pleasure, because they have realised that we are giving our best, the sports area is giving everything: Pellegrino, my staff, all my players, the press officer, Pippo Franchina.

Everyone is rowing on the same side except society. We need clarity and not people arguing and doing newspaper articles between 26-27 partners or as many as they are, the day before the game.

It is time for everyone to row on the same side, it is time for them to tell us what is going on and to honour their commitments. All my players have started on July 18th and three months later, they never earned a salary. They came to Catania without even asking how much they would earn, just to put this shirt on“.
 
It is a rigid behavior from the head coach, who has demonstrated a strong personality, and especially the ability to describe, without mincing words, the difficult situation that he and his players are living until now. 
 
Catania
24 come Moro, Spinesi e il numero di soci SIGI

24, un numero che per il Calcio Catania ha molto significato. Ovviamente il pensiero più splendente è quello che riguarda Spinesi che ha indossato per molti anni questa maglia, regalando molte gioie ai tifosi rossazzurri con i suoi goal, un ricordo che resterà indelebile.

Questo è il passato, nel presente il 24 è rappresentato da Luca Moro. Da un po’ di anni mancava un attaccante che abbia iniziato così bene la stagione. Infatti, in questo momento, stiamo parlando del capocannoniere del girone C con sette goal. Un giocatore che, come caratteristiche, si avvicina al “Gabbiano”, ma restano solo 8 mesi ai tifosi etnei per goderselo visto che farà ritorno al Padova per fine prestito e c’è il rischio di perderlo prima: tutto dipende dalla Sigi (24 soci…!).

Sono giorni decisivi per le sorti del club, la squadra sta dimostrando attaccamento ma ha bisogno di avere al fianco una società solida che possa garantire un futuro. Sarà così? Sarà il tempo a deciderlo ma di tempo non ne rimane molto.

Foto (calciocatania.it)

Catania Baldini
EDITORIALE MOOD: Catania, finalmente c’è chi fa gol…e chi fa chiarezza!!!

Gli ultimi anni del Calcio Catania in terza serie sono spesso stati contraddistinti da due grosse mancanze.
Non c’era, ad esempio, parlando dell’aspetto tecnico, chi la buttava dentro partita dopo partita. Non c’era, inoltre, chi, fuori dal rettangolo verde di gioco, facesse chiarezza sui problemi extra-campo che riguardassero la società.
Quando lo si è fatto, sono state più le prese in giro, il girarci attorno, che altro. 
La giornata appena trascorsa, che ha visto la formazione etnea strappare un buon punto sul difficile campo della Virtus Francavilla, ha regalato, in un sol colpo, sia l’una che l’altra.
Sul manto erboso del “Giovanni Paolo II”, infatti, si è ancora una volta confermato il condottiero che non ti aspetti: Luca Moro.
Sette centri stagionali e vetta della classifica marcatori.
Che un calciatore in maglia rossazzurra comandasse la speciale graduatoria dei gol, beh, non capitava da tempo immemore.
E, non ce ne vogliano ex attaccanti molto più esperti passati dai piedi del vulcano, ma la freddezza e la voglia che ha la giovane punta patavina, forse mai nessuno l’ha avuta in queste ultime annate.
La speranza è che si possa ancora parlare e scrivere parole al miele per questa piacevolissima sorpresa.
Una nota lieta in mezzo a tantissime altre che, purtroppo, sono fin troppo stonate.
La domenica pugliese del Catania, oltre alla gioia per le performance del giovane attaccante rossazzurro, è stata caratterizzata anche da un post-gara davvero incandescente.
L’altro protagonista di giornata è, infatti, l’altro condottiero del gruppo, mister Baldini.
Se ne possono dire tante sul suo conto: forse, per alcuni, avrebbe dovuto scendere dalla nave subito dopo la via di fuga dei pezzi più pregiati in rosa che, ricordiamolo, qualcuno aveva dichiarato di voler mantenere a tutti i costi.
Ma il tecnico toscano, a prescindere da tutto e da tutti, possa piacere o meno, ha preferito restare a bordo per affrontare, insieme ai suoi ragazzi, l’ennesima tempesta stagionale.
Le sue dichiarazioni subito dopo il triplice fischio finale, mettono in luce, se ancora non lo si fosse capito, la poca dimestichezza della SIGI nel gestire ed affrontare un compito, forse, bisogna ammetterlo non alla loro altezza.
Si può accettare tutto, e in questi mesi se ne sono viste davvero di cotte e di crude, ma la mancanza di comunicazione e di sincerità nei confronti di chi, fino a poche settimane fa, ha sostenuto gli stessi proprietari del Calcio Catania, è inaccettabile.
Quello che avrebbero dovuto fare i vari Nicolosi, Ferraù, Le Mura e via discorrendo, lo ha fatto chi dovrebbe pensare solo ed esclusivamente al campo, a far rendere al meglio la propria squadra.
Un qualcosa che, senza offesa per nessuno, sia chiaro, rende chiaro quanto oramai, tra le mura di Torre del Grifo, la misura sia colma. 
Un ultimatum, come a voler dare una scossa a chi, spiace dirlo, sembra avere poca considerazione di chi, comunque, nel bene o nel male sta tirando avanti la carretta. 
Ebbene sì, le parole di mister Baldini fanno da cassa di risonanza, come a voler parlare a nome dei calciatori e, soprattutto, dei tifosi, stanchi di apparizioni in trasmissioni televisive, di comunicati poco chiarificatori e di litigi che, onestamente, non servono. 
Qualora nella giornata di oggi, lunedì 18 ottobre, venissero pagati gli stipendi, si eviterebbe l’ennesima brutta figura con un’altra penalizzazione in classifica che, sinceramente, rischierebbe di spezzare le gambe a dei ragazzi che, al netto di tutto, la gamba la stanno mettendo eccome, ma i problemi persisterebbero. 
Ci sarebbe una ventata di ossigeno, vero, ma si dovrebbe già pensare alle prossime incombenze, già minacciose come nuvole grigie dietro l’angolo. 
Con tutta l’onesta possibile che si possa avere, SIGI non sembra in grado, almeno attualmente, di poter ottemperare a tutto ciò, quindi che succede? Si continua a vivere nell’angoscia e nella paura che da un momento all’altro qualcuno dall’alto suoni il “de profundis”?
Insomma, le risposte finora sono poche, e con tutta franchezza, il diktat del tecnico toscano è chiaro e nitido: o adesso si fanno i fatti, o qui crolla tutto!!!

Catania: 290 giocatori hanno detto “no”! Perché? Beh, risposta scontata

“Avevamo 300 giocatori in lista con Maurizio Pellegrino che ci piacevano: hanno rifiutato tutti Catania perché non si fidavano della attuale società mentre una decina era troppo costosa”, ecco cosa ha dichiarato mister Baldini a corollario della consueta intervista in mixed zone nel post-partita.

La società ha smarrito credibilità negli ultimi anni ancor prima dell’avvento di SIGI a causa della scellerata mala gestio orchestrata dal duo Lo Monaco-Pulvirenti, un vero e proprio cancro che si è insinuato fino alle viscere di un club ritenuto fino a una manciata di anni addietro un modello da seguire.

Del “piccolo Barcellona” è rimasto solo l’enorme monte debitorio che se rapportato a quello dei blaugrana, in proporzione a categoria e obiettivi, forse sarebbe pure superiore. Una malattia inesorabile, degradante, un processo graduale verso la morte cerebrale. Solo il cuore rimbomba e fa vibrare un alito di vita.

Ieri Baldini non ha voluto salmodiare un requiem ma, stanco dell’inettitudine societaria, ha lanciato un grido disperato, un appello al buon senso che prelude le vie legali. Perché, se oggi qualcosa dovesse andare storto dopo le parole rassicuranti di Gaetano Nicolosi, maggiore azionista di SIGI, che s’è detto abile a corrispondere personalmente gli stipendi ai giocatori (sì ma quali? Tre mensilità tutte in una volta? E come la mettiamo con le altre scadenze federali? Non bastano 180mila euro di monte ingaggi per sanare le immediate spese vive, ne servono quasi 500mila!), la caduta libera si tradurrebbe legittimamente in messa in mora.

In parole povere, giocatori e staff tecnico potrebbero incaricare un avvocato di intimare alla società una richiesta immediata di pagamento cui seguirebbero, in caso di ulteriore inadempimento, rescissioni immediate dei rispettivi contratti in essere. Quel “liberi tutti”, lecito e inappellabile, che svuoterebbe la rosa attuale.

La presa di posizione di Nicolosi è quanto meno tardiva. Perché non accollarsi oneri e responsabilità già durante la trattativa con Tacopina in modo tale da garantire continuità e prosperità? Come mai si è svegliato dal torpore solo adesso? E perché mai il socio Maugeri, esponente di Ecogruppo, ha scelto una maniera così plateale e irriverente per uscire di scena come se si trattasse di uno spettacolo teatrale?

C’è la vita del Catania in ballo. Molti si tatuano la matricola 11700, chi sull’epidermide chi idealmente, ma l’unico numero che conti davvero è il 1946, l’anno di nascita, e se la lapide recitasse “1946-2021”, le colpe dei padri, Pulvireni e Lo Monaco, ricadrebbero ineluttabili su quelle dei 24 figli illegittimi che si riuniscono sotto l’acronimo SIGI, (“26 o 27” direbbe mister Baldini), rei soprattutto, ma non soltanto, di aver ereditato consapevolmente un fardello insostenibile illudendoci che potesse librarsi in aria come una piuma.

(foto: catania.mobilita.org)

Baldini è un fiume in piena: “Non si vedono soldi dal 18 luglio”. E ora?

Commentare la partita così come scriverne la cronaca e le pagelle è diventata davvero un’inezia a questo punto. Che rabbia! Un bel Catania, gagliardo e combattivo, ha colto un pareggio meritato che avrebbe potuto crescere in vittoria con un pizzico di fortuna in più ma la società, in beffarda antitesi con quanto dimostrato dai ragazzi di mister Baldini in un climax ascendente di prestazioni, discende clamorosamente verso il baratro della mortificazione assoluta e senza diritto d’appello. E’ una disfatta perenne, ostinatamente iperbolica, è un oltraggio alla passione di una città intera:

“Risultato giusto? Il Catania ha fatto qualcosa in più perché ha fatto la partita e faccio i complimenti a mister Taurino. La bilancia pende forse di più verso il Catania anche se Taurino sicuramente vi dirà il contrario ma è stata comunque una partita giocata a viso aperto, difficilmente se ne vedono in Serie C.

Il loro gol è stato frutto di un nostro errore in fase di non possesso ma in una situazione difficilissima stando dando davvero tutto, non posso rimproveragli nulla. In settimana sono venuti a trovarci i tifosi, quelli importanti, quelli della curva e hanno capito che stanno dando davvero tutto. L’aera sportiva sta dando tutto: Pellegrino, il mio staff, i giocatori, l’addetto stampa, Pippo Franchina. Tutti stanno remando dalla stessa parte eccetto la società. Abbiamo bisogno di chiarezza non di gente che litiga e fa gli articoli sui giornali tra 26-27 soci o quanti sono, il giorno prima della partita.

Domani è una giornata importante. Ieri è venuto Gaetano Nicolosi e ci ha rassicurati ma è ora che tutti remino dalla stessa parte, è ora che ci dicano come stanno le cose e che mantengano gli impegni. Poi possiamo degli errori in campo ma l’importante è che la società risolva i problemi. Chi fa chiacchiere, magari gente che non ho mai visto né conosciuto sui giornali e sulle televisioni, non serve. Leggo e basta ma non li conosco. La squadra hanno iniziato il 18 luglio e al 18 di ottobre non hanno mai preso uno stipendio pur non guadagnando decine di mila euro. Sono venuti a Catania senza nemmeno chiedere quanto avrebbero guadagnato solo per mettersi questa maglia addosso”.

Un ultimatum che significa solo una cosa: se domani non verranno corrisposti gli stipendi ai tesserati, lo staff tecnico potrebbe decidere di mettere in mora la società.

(foto: calciocatania.it)

Catania
Virtus Francavilla-Catania 1-1, le pagelle: Moro vale oro!

Allo stadio “Giovanni Paolo II” di Francavilla Fontana va in scena la sfida tra Virtus Francavilla e Catania. Primo tempo equilibrato che si conclude in parità: vantaggio iniziale dei padroni di casa con Delvino. Pareggio del Catania alla mezzora con Moro che trasforma il rigore assegnato dall’arbitro Arace. Ripresa che continua sulla falsa riga del primo tempo, con poche emozioni sia da una parte che dall’altra. Il pareggio, sembra essere il risultato giusto al triplice fischio finale. Virtus Francavilla-Catania 1-1

Le pagelle dei rossazzurri

SALA 7 – Primo tempo che non lo vede protagonista fino al 38′, quando compie un grande intervento su Perez da posizione ravvicinata. Si ripete nel secondo tempo, quando effettua un uscita provvidenziale su un tentativo di Ekuban. 

CALAPAI 6 – Gioca una buona gara, cercando spesso la profondità lungo il suo out di appartenenza e provando a mettere dei buoni palloni in mezzo. Cala nella ripresa, quando si nota soltanto per un recupero su una pericolosa ripartenza avversaria. 

CLAITON 6,5 – Ritorna in campo dal primo minuto dopo la panchina con la Juve Stabia. Gioca una buona gara di controllo nella sua area di rigore, cercando in qualche frangente anche l’impostazione da dietro. Nella ripresa, resta in campo, dimostrando di aver recuperato totalmente. Si fa ammonire intorno all’ora di gioco. 

MONTEAGUDO 6 – Insieme al resto della difesa si fa cogliere impreparato in occasione del vantaggio della squadra avversaria. Prima dell’intervallo, contrasta, forse dubbiosamente, Perez, evitando pericoli per i suoi, ma prende anche un’ammonizione. Nella ripresa compie un errore che per poco non crea pericoli alla sua squadra. E non è l’unico della gara. 

ROPOLO 6 – Del reparto difensivo, è quello che ha maggiori colpe sulla rete di Delvino, visto che l’uomo che va in rete e il calciatore che dovrebbe marcare stretto. Meglio nella seconda frazione, quando più di una volta riesce a vincere il duello personale con Pierno. Pesa, certamente, lo svarione sul gol di Delvino. 

MALDONADO 6 – Qualche passetto in avanti rispetto alle ultime gare giocate. Gioca qualche buon pallone in verticale, ma ancora non riesce ad essere il faro illuminante nel gioco della sua squadra. Fa probabilmente meglio in chiave difensiva, visto il buon recupero di qualche pallone insidioso. Dal 80′ IZCO S.V.

ROSAIA 6 – Fa legna in mezzo al campo, cercando di interdire quanto più possibile le ripartenze avversarie, in qualche caso anche fallosamente. Finisce, infatti, sul taccuino dell’arbitro per un fallo tattico nella ripresa. 

GRECO 6 – Solita garra agonistica per il giovane centrocampista del Madagascar, che recupera tanti palloni, rischiando in qualche frangente, come nel caso di una scivolata che per poco non becca l’estremo difensore avversario. Dal 70′ PROVENZANO 6,5 – Entra bene in gara l’ex Imolese, che vince diversi corpo a corpo, dando dinamismo al centrocampo del Catania e guadagnando qualche buon fallo che fa respirare la sua squadra. 

CECCARELLI 6,5 – Ha il merito di guadagnare il penalty che rimette in carreggiata il Catania. Prima della sosta, sfiora il gol con sinistro da fuori che sibila di poco a lato. Non trova ancora la via della rete, ma lì davanti fa certamente un gran lavoro, a volte anche in fase di ripiegamento. Dal 70′ BIONDI S.V.

MORO 7 – Per le movenze che ha, sembra un calciatore che ha poco a che fare con la categoria, nonostante la giovane età. Tante sponde e, soprattutto, la solita freddezza dagli undici metri che gli vale la settima rete in campionato. Al 64′ va ad un passo dalla doppietta, con un colpo di testa che viene salvato sulla linea. Dal 85′ SIPOS S.V 

RUSSINI 6 – Ottima l’intesa con Moro nella prima frazione. In occasione del vantaggio della Virtus Francavilla, sarebbe lui a guadagnarsi il tiro dagli undici metri, ma l’arbitro ravvede solo il fallo al posto del compagno Ceccarelli. La sua è comunque una prestazione positiva. Dal 56′ RUSSOTTO 5,5 – Appena entrato ci prova su punizione, trovando la precisione ma non la potenza. Qualche buono spunto, ma anche qualche errore di troppo e qualche finezza non utile alla causa. 

ALL. BALDINI 6,5 – Il suo Catania, tra mille difficoltà ed intemperie, gioca un calcio piacevole, anche grazie al rendimento brillante del suo perno d’attacco Moro, che sta trascinando il Catania verso una piccola risalita in classifica. I risultati utili adesso sono tre, e se non ci fossero i problemi extra-campo, questa sarebbe una squadra che potrebbe certamente fare un campionato divertente, senza pretese e senza grosse sofferenze. Ancora qualche apprensione di troppo in difesa. 

Fonte immagine: CalcioCatania.it